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Il segmento testuale veneziani è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 260Entità Multimediali , di cui in selezione 15 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 331

Brano: [...]indi le difficoltà di approvvigionamento di derrate dalla campagna, fatti che inducevano più a un’affannosa ricerca di come risolvere i problemi della sopravvivenza che alla lotta armata. Nei primi mesi di occupazione tedesca ben poco si fece quindi a Venezia su questo piano e, il poco fatto, fu dovuto al G.A.P. (v.) cittadino, attivatosi verso la fine del 1943 intorno a un ex garibaldino della guerra di Spagna, Alfredo Vivian (uno dei non molti veneziani, in prevalenza comunisti e socialisti, che vi avevano partecipato), in sintonia con l'azione di altri gappisti nella zona di San Donà di Piave e Portogruaro.

A rendere più complicate le cose in questa prima fase della lotta armata, sopravvenne nel gennaio 1944 il momentaneo trasferimento a Venezia del C.L.N. regionale veneto che, fino a quel momento, aveva operato a Padova. Questo importante organismo, che avrebbe coordinato e diretto la Resistenza in tutta la regione, era nato alla fine di settembre 1943 e, di esso, avevano allora fatto parte Egidio Meneghetti (v.) e Silvio Trentin (torna[...]

[...]eva operato a Padova. Questo importante organismo, che avrebbe coordinato e diretto la Resistenza in tutta la regione, era nato alla fine di settembre 1943 e, di esso, avevano allora fatto parte Egidio Meneghetti (v.) e Silvio Trentin (tornato dalla Francia ai primi del mese) per il

P. d’A.f Concetto Marchesi (v.) per il P.C.I., Mario Saggin per la D.C. e Alessandro Candido per il P.S.I.. Per il periodo in cui operò a Venezia, ne fecero parte veneziani quali l’azionista Attilio Casi11i e il democristiano Giovanni Ponti, il che comportò anche momenti di confusione nelle competenze.

Al di fuori dell'orbita del C.L.N. veneziano si mossero, ad esempio, missioni militari giunte in città dal sud: fu il caso della Missione “Argo” di Giordano Bruno Rossoni, che operò in contatto con un gruppo di resistenti facente capo a Guido Dall'AgnoI e aveva un genere di logica di tipo militare, volutamente staccata dall’impostazione politica propria del C.L.N.. Anche le azioni di sabotaggio delle linee ferroviarie, che ebbero per protagonisti Bartolomeo Mel[...]

[...] una riunione del C.L.N. regionale veneto a Padova: da quegli incontri, sotto la spinta del P.C.I. e del P. d’A., era nato un Esecutivo militare regionale di indubbia matrice politica. Come consulente militare dell’Esecutivo, secondo un modello che si sarebbe imposto rapidamente anche in periferia, era stato scelto un ufficiale di marina di origine polacca, Jerzj Kulczycki Sass, che tutti chiamavano ucolonnello Sassi”. A Bavaria erano presenti i veneziani Lombroso e Giavi, Guido Bergamo, e Attilio Rizzo di San Donà di Piave. Il convegno rafforzò lo spirito unitario, tanto più che Sassi sì insediò a Venezia con l’intento di guidare da lì la Resistenza veneta. Ma operare clandestinamente a Venezia era molto difficile, tant e vero che intorno alla metà di dicembre il Comando militare, insediato a palazzo Arrivabene, fu sorpreso da un'irruzione dei tedeschi e Sassi dovette allontanarsi dal Veneto (sarà catturato, deportato a Fossoli (v.) e ivi fucilato il 12 luglio).

I primi mesi di lotta armata furono caratterizzati, a Venezia, da una netta di[...]

[...]ortuno avviare i militanti verso la montagna, più adatta a operazioni partigiane, per aggregarli alle formazioni mobili che là venivano costituendosi. Questa “emigrazione” ebbe come luoghi deputati le province di Belluno e di Treviso, tanto che l'avvio della lotta partigiana in Cadore si deve in pratica al veneziano Alessandro Gallo (v.) ; tra i fondatori del primo distaccamento, dal quale soraerà la Divisione Garibaldi “Nannetti” (v.), furono i veneziani Cesare Lombroso e Giovanni Giavi che, come s'è detto, alla fine del 1943 avevano dato vita sulle pendici del Monte Grappa alla Brigata “Matteotti”.

Lo sciopero del marzo 1944

Allo svanire delia speranza di un rapido sopraggiungere degli Alleati e alla conseguente riassunzione delle redini del potere da parte dei nazifascisti, fecero seguito i primi colpi della repressione: si ebbero i

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 324

Brano: [...]ori, braccianti), stava il socialista Elia Musatti, eletto anche con appoggi massonici e con voti democratici che mettevano capo al giornale Adriatico.

Questo quotidiano regionale veneto, al quale Volpi assicurava il finanziamento insieme alla Banca Commerciale Italiana, già dal settembre

1914 cominciò a far campagna per l’intervento a fianco delle potenze dell'Intesa, avvicinando in tal modo il finanziatore alle posizioni dei nazionalisti veneziani, da Piero Foscari a Gino Damerini.

Personalità di rilievo del socialismo veneziano dell’epoca erano anche

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 136

Brano: [...] fu facile neanche per Zanella e per l’organizzazione comunista.

Nel frattempo si era costituito a Treviso il C.L.N. provinciale, nel quale il P.C.I. venne rappresentato da Dal Pozzo e da Leopoldo Bertelli, il P.S.I.U.P. da Fassetta e da Leandro Biadene. In montagna, mentre in dicembre Zanella portava i suoi sul Pizzoc e li collegava con i gruppi che stavano per dar vita alla Brigata “Nannetti” (v.), nello stesso tempo sul Grappa i socialisti veneziani Giavi e Lombroso, in accordo con Angelo Pasini di Asolo, davano vita alla prima brigata “Matteotti” (v.) della Resistenza italiana.

Intanto, in pianura, comunisti e socialisti, questi ultimi raccolti intorno a Orlando Bettarei, erano parte cospicua dell’organizzazione territoriale denominata battaglione “Treviso”.

Considerando tutte le difficoltà che si frapponevano all'organizzazione della guerra partigiana nell'inverno

194344, la situazione a livello di lotta armata non era negativa; più difficoltoso si presentava invece II raccordo tra essa e la lotta di massa, in una provincia do[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 116

Brano: [...] Diritto pubblico.

Aveva sposato Giuseppina Nardari (“Beppa”), la figlia del proprietario del collegio che l'aveva fatto sloggiare, una donna di vivo fervore intellettuale e di grande coraggio, che ne avrebbe condiviso fino alla fine le idee e le vicende. Con lei comin

ciò a Venezia l’abitudine sempre continuata, nei limiti del possibile, di fare della propria casa centro ospitale di amici e di ritrovi intellettuali e politici.

Gli anni veneziani furono brevi e travagliati; li rese tali il suo antifascismo, che egli non nascondeva né neH'insegnamento né fuori di esso, che lo mise in contrasto anche con la famiglia di San Donà, dove la madre soltanto lo seguiva, non tanto per affinità di idee quanto per l'affetto tutto particolare che sentiva per lui e che l'avrebbe indotta a seguirlo anche nell'esilio.

Emigrazione politica

Era oramai quasi isolato anche nell'ambiente universitario, non fra gli alunni ma fra i colleghi, quando la legge del 21.12.1925 l'indusse ad abbandonarlo e ad abbandonare con esso anche l'Italia per la Franci[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 284

Brano: [...]sso", attiva nel Medio e Alto Polesine, dall'Adige al Canalbianco, tra Rovigo e Villa d'Adige, con sede nel Comando mobile a Villamarzana, Bressane, Presciane e Lendinara. Aveva una forza di 480 uomini suddivisi in due Battaglioni: Btg. “Zeggio” (220) e Btg. “Varliero” (260).

3. Brigata Garibaldi "Maurizio Martello", operante soprattutto nel territorio di Adria, con puntate verso nordest, dove operò in collaborazione con partigiani padovani e veneziani, in particolare cavarzerani, alcuni dei quali caddero combattendo nelle file della “Martello”.

Di questa Brigata, che contava 95 effettivi, si ha anche un elenco di caduti, con la rispettiva data di morte: Natale Barozza (11.9. 1944); Ivo Bellettato (9.7.1944); Enrico Bergo (16.8.1944); Esperò Boccato (4.10.1944); Livio Bolognese (17.5.1944); Cesira Busso (23.7.1944); Mario Casazza (27.4.1945); Gino Crepaldi (26.4.1945); Terzilio Crivellari (12.

11.1944); Luigi Fabris (31.3.1945); Uldino Fellardi (9.9.1944); Alcide Garbin (9.7.1944); Maurizio Martello (4.7.1944); Giuseppe Padovan (24.5.[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 8

Brano: [...]cialmente al vescovo di Belluno [Bortignon) l’invio di un cappellano partigiano, ma la loro richiesta non fu mai esaudita.

11 Gruppo Brigate Garibaldi « Nannetti » così costituito venne promosso a Divisione il 2.8.1944. Entrarono a far parte della « Nannetti » numerosi ufficiali bellunesi, tra cui Aldo Sirena, Luigi Dall’Armi [Franco), Belancin, Guido ed Egidio Forcellin, Bortolon, De Rossi; Gianni. Più tardi si aggiunsero Sonego e i fratelli veneziani Gino ed Emilio Vedova (il noto pittore), AnelliMonti [Milos) che aveva già operato nella vai Mesazzo, il padovano Luisari che aveva operato nella Valle del Mis, Nagi e altri ancora.

Lotta armata

Le formazioni si trovarono impegnate in azioni di rilievo, come la liberazione di 70 prigionieri politici dal carcere di Belluno (v. Bardenich, Beffa di), il sabotaggio contro la galleria del Tombion che, fatta saltare con quintali di dinamite, bloccò la ferrovia della Gardesana per diverse settimane. Ven nero tesi numerosi agguati ad autocolonne alle porte di Belluno. Le Brigate « Mazzini » e «[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 409

Brano: [...]o Mondolfo, indicava nella Rivoluzione sovietica d’Ottobre la conferma dello spirito rivoluzionario del marxismo. Aderì al Partito comunista sin dalla fondazione; collaborò al « Lavoratore » di Trieste, all’« Ordine Nuovo » e a « l'Unità ».

Dopo l’affermazione del fascismo e l’emanazione delle leggi eccezionali, pur sottoposto a rigida sorveglianza mantenne per quanto possibile i contatti col Partito, divenendo guida e animatore dei comunisti veneziani nei successivi tentativi di ricostituzione dell’organizzazione clandestina.

G.Ga.

Longobucco

Comune silano di 8.000 abitanti (6.000 nel capoluogo), in massima parte boscaioli e caprai, a circa 80 km da Cosenza; dell’esteso territorio comunale (oltre 210 kmq), soltanto poche centinaia di ettari sono coltivabili.

Il vincolo forestale e la lotta alle capre, nel primo decennio fascista, aggravarono le condizioni di miseria di quella popolazione dando luogo (nonostante i rigori della dittatura) a ripetute manifestazioni di protesta, incendi di boschi, danneggiamenti di caserme, e a cen[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 711

Brano: [...]fucilarono più tardi fuori dal paese. Nella seconda rappresaglia, avvenuta l'11.7.1944, i tedeschi fucilarono Antonio Colombara, Giuseppe Colombara, Romano Franchetti, Domenico Lovato, Luigi Lovato, Giovanni Pizzolato, Giuseppe Pizzolato, Francesco Rancan e Giuseppe Rancan.

Creta

Isola di 8.331 kmq e 483.000 abitanti (1961) nel Mediterraneo orientale, la quarta in ordine di grandezza deH’intero bacino. Contesa a lungo nei secoli scorsi tra veneziani e genovesi, cadde definitivamente in possesso dei turchi nel 1669. L'occupazione, tra alterne vicende, si protrasse fino al 1913, anno in cui l’isola fu annessa alla Grecia. Irriducibile centro repubblicano, Creta rappresentò sempre un duro ostacolo per la monarchia greca, di cui fu tenace e popolare avversario Eleuterios Venizelos.

Durante la seconda guerra mondiale l’isola fu attrezzata a base navale Inglese, ma nel maggio del 1941 i tedeschi la occuparono con una imponente operazione condotta dal mare e dal cielo< La popolazione si difese accanitamente contro i paracadutisti del general[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 675

Brano: Cornalunga, Battaglia di

nimo stretto. Contesa a lungo tra normanni, bizantini e veneziani, fu prevalentemente occupata da questi ultimi e difesa tenacemente contro i turchi. Subì successivamente l'occupazione francese, inglese, turca e italiana.

L’impresa fascista di Corfù (1923)

Il 27.8.1923 la missione militare italiana incaricata dalla Conferenza degli ambasciatori (organo supremo per l’esecuzione dei trattati di pace) di definire il confine grecoalbanese, cadde in una imboscata nel territorio greco lungo la strada GianninaSanti Quaranta. Rimasero proditoriamente uccisi il presidente della commissione, generale Enrico Teliini, due ufficiali suoi aiutanti (il maggiore medi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 560

Brano: [...]n ritorno ai temi resistenziali del tutto banale. Ad anni di distanza dai fatti rappresentati si sarebbe voluto da essi una diversa angolatura storica e critica da cui guardare il fenomeno Resistenza. Loy invece si è limitato a creare opere fuori tempo, di pura oleografia resistenziale.

Più interessante appare invece il tentativo di De Bosio che, ne II

Da « Un giorno da leoni » (Loy)

terrorista (1963), raccontando un episodio dei G.A.P. veneziani, avvia un discorso complesso, sulle forze politiche che attuarono la Resistenza, tentando un’analisi cruda e mostrando le contraddizioni all'interno del movimento di liberazione.

Accanto ai nomi e ai titoli più rappresentativi se ne possono aggiungere altri di film minori che, pur avendo spesso apprezzabili qualità, non hanno fatto storia. Giorni di gloria è un film di montaggio, realizzato da Mario Serandrei con la collaborazione di G. De Santis, M. Pagliero e L. Visconti. Dal settembre 1943 fino alla liberazione d'Italia mostra il progressivo allargarsi del fronte della Resistenza, in op[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine veneziani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---C.L.N. <---fascismo <---fascisti <---comunisti <---fascista <---veneziano <---P.C.I. <---antifascista <---comunista <---veneziana <---antifascisti <---italiana <---italiani <---italiano <---socialista <---G.A.P. <---Storia <---antifascismo <---socialisti <---Bibliografia <---P.S.I.U.P. <---Partito comunista <---San Donà <---Silvio Trentin <---antifasciste <---fasciste <---nazifascisti <---nazisti <---trevigiana <---Agraria <---C.V.L. <---Donà di Piave <---Enrico Longobardi <---Giovanni Giavi <---Igino Borin <---Il C <---Il C L <---Il P <---Logica <---Piazza San Marco <---San Marco <---azionista <---azionisti <---cristiana <---giolittiana <---interventista <---nazionalisti <---veneziane <---A.B <---Achille Minella <---Agostino Ghirelli <---Alberto Rosati <---Aldo Praloran <---Alessandro Bla <---Alessandro Gallo <---Alfredo Vivi <---Alfredo Vivian <---Alvise Fo <---Anelli-Monti <---Angelo Araldi <---Angelo Pasini di Asolo <---Annone Veneto <---Antivari nel Montenegro <---Antonio 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