Brano: [...]so di materiale compromettente (una bandiera rossa, manifestini di propaganda). La conversazione si concluse perciò con l’accordo che anche gli ebrej sarebbero stati compresi nel numero, fino a raggiungere l’aliquota stabilita per la rappresaglia. Nella notte, Kappler e i suoi collaboratori si diedero a esaminare i fascicoli di coloro che consideravano Todeswurdigen, mentre la teppaglia fascista e nazista si scatenava nel saccheggio e in atti di vandalismo contro le abitazioni nel centro cittadino.

In serata, tutti i fermati della zona di via Rasella erano stati trasferiti nei sotterranei del ministero degli Interni e malmenati; alcuni, presi dal gruppo, furono portati in via Lucullo e in via Romagna, destinati a completare il numero dei fucilati preteso dai nazisti. Tuttavia, non avendo ancora raggiunto il numero necessario, alle ore 9 del giorno dopo (24.3), nel corso di un colloquio con il commissario Alianello, Kappler fece chiedere al vicecapo della polizia italhna (Cerruti) se sarebbe stato in grado di fornire altri 50 nominativi di pe[...]

Brano: [...]lla Bacini Porto. Contemporaneamente, altri scioperi e dimostrazioni si verificarono alla Spezia.

L’agitazione contro il carovita toccò il suo culmine nelle giornate del 57 luglio, che videro larghe astensioni dal lavoro, vivacissime proteste, conflitti con le forze di polizia e assalti a negozi. Le organizzazioni sindacali e del Partito socialista formarono squadre di vigilanza composte da lavoratori col bracciale rosso, per impedire atti di vandalismo e iniziative di provocatori.

Lo sciopero generale nazionale del 1519 luglio riuscì compatto come negli altri grandi centri industriali del paese. Nelle elezioni politiche del novembre 1919 il P.S.I. raggiunse in Liguria la maggioranza relativa (vedi tabella), con il 31,5% dei voti (contro il 15,9% del 1913) ed ebbe 6 deputati eletti: Pietro Abbo (v.), Angelo Bacigalupi, Clodoaldo B inotti, Eugenio Riba, l’avvocato Francesco Rossi e Carlo Serrati.

RISULTATI DELLA CIRCOSCRIZIONE

NELLE ELEZIONI DEL 1919

P.S.I. 66.529 31,5

Popolari 42.913 23,3

Unione liberale 31.951 15,1

Demo[...]

Brano: [...]tura e dell’arte Lunaciarski j col legava l’esperienza rivoluzionaria con « l’eredità culturale del passato », che doveva « essere assimilata dalla rivoluzione ». Per questo, quando giunse a Pietrogrado la notizia, risultata poi infondata, che a Mosca i rivoluzionari insorti avevano incendiato il Kremlino con i suoi tesori di storia e di arte, Lunaciarskij non esitò a rassegnare le dimissioni da commissario del popolo, considerando che un simile vandalismo sarebbe stato la negazione della rivoluzione.

Come ministro incoraggiò la letteratura, il teatro, la poesia e le arti figurative. Introdusse nell'Unione Sovietica le opere di Picasso, utilizzò Chagall prima che questi fosse costretto a emigrare, sostenne il teatro di avanguardia di Meyerhold e Stanislavski, il cinema di Eisenstein, valorizzò i poeti e difese la libertà di ricerca per l’espressione dei nuovi contenuti, corrispondenti alla nuova società che si stava edificando.

Secondo Lunaciarskij, il temperamento combattivo e rivoluzionario spinge spesso il critico marxista a esprimere [...]