→ modalità contesto
modalità contenuto
INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Modal. in atto: CORPUS OGGETTOdisattiva filtro SMOG

ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale trevigiani è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 8Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 131

Brano: [...]arsi su posizioni riformiste, per le quali il rapporto con le altre forze della sinistra era evidentemente un elemento condizionante.

È un fatto che, nato II Lavoratore, organo del socialismo trevigiano, il 12.8.1899, nel numero del 23 settembre di quell'anno si legge addirittura un articolo tutto sommato di difesa della partecipazione del riformista Millerand al governo francese, articolo che la dice lunga sulla linea politica dei socialisti trevigiani in quel momento.

Socialisti e cattolici

Dominata dalla figura di Cleanto Boscolo, vero padre e nume tutelare del primo socialismo trevigiano, fino alla svolta rappresentata dall’impresa di Tripoli e dal congresso di Reggio Emilia, la vita della Sezione socialista, della rappresentanza consiliare e degli ancora sparsi organismi sindacali che si riconoscevano negli ideali socialisti, fu piuttosto presa dal gusto delle cose concrete, dei problemi reali, della soluzione giorno per giorno di quanto veniva proposto da una realtà locale non sempre accattivante, anziché dal dibattito ideologico[...]

[...]ealtà locale non sempre accattivante, anziché dal dibattito ideologico e dalle contrapposizioni di corrente pur vive sul piano nazionale. Ad esempio, non si registrò in città la presenza di sindacalisti rivoluzionari, così come mancò nel dibattito di partito ogni accenno a essi e alle diatribe che portarono alla loro espulsione, quindi alla nascita dell'U.S.L Un tratto caratteristico che sembrò assorbire quasi del tutto le energie dei socialisti trevigiani fu l'acceso anticlericalismo, accompagnato spesso da un’acre polemica antireligiosa intesa a vincere, come si può facilmente desumere dalla lettura del “Lavoratore”, quella che si riteneva essere una persistente forma di superstizione legata a medioevali residui di ignoranza, in nome di una visione scientistica e positivistica della realtà, di cui il marxismo si pensava fosse il coronamento ed il finale inveramento. Sia chiaro che ciò rientrava in un momento polemico vivace anche sul piano nazionale e legato a una visione del socialismo come nuova fede e soluzione globale dei problemi della v[...]

[...]iamato un organizzatore capace ed introdotto nel mondo del lavoro quale Giuseppe Corazzin con il preciso intento, come scriverà Silvio Tramonta, « di creare un gruppo di giovani preti e laici, propagandisti delle idee cattoliche, per arrestare il diffondersi di quelle socialiste e repubblicane ».

Allo stesso programma appartenne anche la formazione, nel 1910, del Sindacato veneto dei lavoratori della terra, nel quale così larga parte ebbero i trevigiani, dal Corazzin a Cappellotto; un sindacato che rispose sì alla logica della coordinazione delle leghe bianche, ma anche alla logica della contrapposizione frontale al ritmo di diffusione, sul territorio, della propaganda e delle organizzazioni socialiste.

La battaglia anticlericale fu particolarmente accesa a Treviso ed essa non si limitò alla polemica verbale, ma in alcune circostanze trascese nello scontro fisico, al punto di preoccupare le autorità e i più responsabili tra i dirigenti delle due parti in lotta. Sicché, su sollecitazione e con la mediazione del Prefetto, il 23.5.1910 si gi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 130

Brano: [...]e in ambiente liberalmoderato come pur si era verificato e si verificava in altri casi, ebbe origine dall’ambiente della sinistra risorgimentale, guardando in particolare a Garibaldi, la cui figura, proprio in quell’epoca, cominciava a modificarsi, nel mito che se ne veniva facendo, da quella di cavaliere del Risorgimento nazionale in quella di apostolo delle plebi oppresse e di vendicatore dei torti da queste subiti.

Non fu un caso se, fra i trevigiani che in quel 1866 combatterono nelle bande armate del Bellunese (corpo franco schieratosi a fianco della spedizione garibaldina in Trentino) non pochi fossero gli operai della Fonderia di Santa Maria della Rovere, quali Nicolò Lovadina e Paolo Santinello. Come non fu evidentemente un caso che si cogliesse l’occasione della visita di Garibaldi alla città il 5.3.1867 (scopo della quale era essenzialmente la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul problema di Roma) per invitarlo a intervenire all'assemblea della Società, assemblea nel corso della quale fu approvato lo Statuto della stessa, c[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 132

Brano: [...]rcoli e delle leghe) sia dal punto di vista politico, passando compattamente dal concretistico riformismo degli anni precedenti alla più rigida intransigenza rivoluzionaria. La lotta politica assunse quindi anche a Treviso un’altra cadenza e un ritmo più febbrile, anche se le tematiche antimilitaristiche e pacifistiche di cui la Federazione si fe

ce ampiamente portatrice erano frutto di una più vasta campagna nazionale, alla quale in realtà i trevigiani non portarono nulla di originale o di specifico.

Non fu un caso, dunque, se nel luglio 1913 scoppiò il primo grande sciopero in provincia di Treviso: esso investì le maestranze del Cotonificio Veneto di Crocetta del Montello, durò ben 10 giorni e vide schierarsi a fianco dei lavoratori l’organizzazione sindacale e il Partito socialista fino alla firma di un concordato che accolse molte delle richieste degli scioperanti. Di poco posteriori furono anche le prime lotte dei mezzadri di Collalto, cioè della più importante azienda agricola della provincia.

Lotte che, secondo Bizzi, cominciaro[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 133

Brano: [...]i minestra agli indigenti di Valdobiaddene durante la Grande guerra (1918)

sabile che certo settarismo caratteristico del socialismo trevigiano di quel tempo facesse sì che l’opera di propaganda restasse confinata entro la cerchia degli iscritti e dei simpatizzanti, senza riuscire a penetrare in più vasti strati della popolazione.

Scoppiata la guerra, non risulta dalla documentazione nulla che possa far pensare ad una azione dei socialisti trevigiani diversa da quella che si veniva dispiegando dal partito nel resto del Paese, cioè di sostanziale moderazione, anche quando, come sappiamo da un’altra relazione del Prefetto in data 24.5.1917, la lunghezza imprevista del conflitto e i sacrifici che esso comportava avevano reso più preoccupante la situazione. Infatti, benché « nessun movimento pacifista ebbe a manifestarsi che si riannodasse ad un’azione diretta di partiti », il Prefetto non mancava di segnalare « alcuni lievi disordini presto repressi, in alcune località, nei primi dello scorso marzo e provocati da donne, eccitate dai loro uom[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 134

Brano: [...]i ricordi, Girolamo Li Causi (v.), in quell’anno segretario della Camera del Lavoro di Treviso, narra in più punti di scontri fisici tra bianchi e rossi, così da confermare senza ombra di dubbio quanto la tradizione orale ha ampiamente tramandato. Che poi ciò fosse dovuto prevalentemente alle rigide preclusioni di un clero che era sceso in campo proprio per combattere la battaglia antisocialista oppure al radicato anticlericalismo dei socialisti trevigiani, importa poco; importa segnalare il fatto, particolarmente grave in una provincia agricola dove la presenza cattolica non era né marginale né limitata alla difesa dei più vecchi interessi di classe.

La composizione sociale della forza lavoro e la netta prevalenza dei ceti agricoli giocavano d’altronde a sfavore di un reale radicamento del movimento operaio nel tessuto della città e della provincia, sì da spiegare come, nello stesso torno di tempo, si avessero il buon successo dei socialisti nelle elezioni amministrative e l’assenza di Treviso dal fenomeno dell’occupazione delle fabbriche. [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 135

Brano: [...]quale avrebbero aderito uomini provenienti da diverse matrici politiche, oltre a non trovare conferma documentarla, sembra al più riferirsi a un incontro di rappresentanti delle forze storiche dell'antifascismo nella breve euforia che seguì la vittoria 'antifranchista di Guadalajara (v.).

La combinazione di uso dell'apparato repressivo (da Bruno Mazzer che inaugurò la serie a Raffaele Furlanetto che la chiuse, numerosi furono gli antifascisti trevigiani processati dal Tribunale Speciale) e di politica del consenso nel quadro di una situazione sociale che induceva i più a pensare esclusivamente a se stessi ed alle proprie mi

serie piuttosto che ad azioni di ribellione, fece sì che l’ordine regnasse nel Trevigiano, come d’altronde in ogni altra provincia del paese.

Il fatto che nel 1934 i vescovi del Triveneto inviassero una petizione a Mussolini per significargli le tristi condizioni nelle quali si dibattevano i contadini veneti all’uscita dalla grande crisi (che anche nel Trevigiano aveva visto la contrazione della piccola proprietà di[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 136

Brano: [...]al P.C.I. di essere il più celere a muoversi anche dopo l’8 settembre: infatti, so

lo qualche giorno dopo quella data, il partito designò Dal Pozzo alla direzione politica e all'organizzazione della lotta in pianura, mentre dislocò Marino Zanella alla guida del movimento partigiano in montagna. Era significativo che tanto Dal Pozzo quanto Zanella fossero reduci dalla guerra di Spagna, alla quale avevano partecipato, nelle file garibaldine, 36 trevigiani con l'alto tributo di 8 caduti e 12 feriti. Fu proprio la presenza di questo quadro esperto e sperimentato che diede l’impronta alle formazioni partigiane garibaldine, non a caso tra le prime a organizzarsi e tra le più solide nel corso della lotta, anche se l’inizio non fu facile neanche per Zanella e per l’organizzazione comunista.

Nel frattempo si era costituito a Treviso il C.L.N. provinciale, nel quale il P.C.I. venne rappresentato da Dal Pozzo e da Leopoldo Bertelli, il P.S.I.U.P. da Fassetta e da Leandro Biadene. In montagna, mentre in dicembre Zanella portava i suoi sul Pizzoc e li[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine trevigiani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---socialisti <---P.S.I. <---socialismo <---riformista <---socialista <---trevigiana <---trevigiano <---P.C.I. <---comunista <---comunisti <---fascismo <---fascista <---Antonio Vecchia <---Cleanto Boscolo <---Dal Pozzo <---Partito comunista <---Storia <---anticlericalismo <---antifascista <---fascisti <---pacifista <---socialiste <---trevigiane <---Agraria <---Andrea Giacinto Longhin <---Angelo Brugnoli nella Direzione <---Angelo Pasini di Asolo <---Antonio Colles <---Arditi del popolo <---Armellini da Conegliano <---Azione Cattolica <---Bossum da Castelfranco <---C.L.N. <---Camera del Lavoro di Treviso <---Carlo Monticelli <---Castelfranco Cleanto Boscolo <---Castelletti da Vittorio <---Cleanto Bo <---Collalto a Susegana <---Conegliano Angelo Tonello <---Corazzin a Cappellotto <---Costante Armellin <---Cotonificio Veneto di Crocetta del Mon <---Crocetta del Mon <---Direzione del Monte <---Direzione del Monte di Pietà <---Diritto <---Emilio Caidara <---Federazione del Partito <---Francesco Botteon <---Gaspare Carni <---Giovan Battista <---Giovan Battista Giacomelli <---Giovan Battista Mandruzzato <---Giovane Italia <---Giovanni Baldin <---Girolamo Li Causi <---Giuseppe Dalla Costa <---Graziano Appiani <---Guido Benvenuto <---Il Lavoratore <---Il P <---Il P S <---La lotta <---Leandro Biadene <---Lo stato <---Logica <---Luigi Piazza <---Marcello Di Gennaro <---Marino Zanella <---Mario Maddalena <---Mario Moret <---Monselice di Carlo Monticelli <---Municipio di Vittorio <---P.S.I.U.P. <---Paolo Santinello <---Pian del Cansiglio <---Piero Martignon <---Pietro Dal Pozzo <---Pietro Martignon <---Plinio Turcato di Castelfranco <---Pozzo da Oderzo <---Pratica <---Quartier del Piave <---Questi problemi <---Santa Maria <---Sante Rossetto <---Sinistra Piave <---Tartarica di Treviso <---Veneto di Crocetta <---Villa Marcello a Badoe <---Vittorio Ghidetti <---antifascismo <---antifasciste <---antifascisti <---antifranchista <---antimilitarista <---antisocialista <---bakuninismo <---capitalismo <---cristiana <---formiste <---ideologica <---ideologiche <---ideologico <---intransigentismo <---italiana <---italiane <---lista <---liste <---localismo <---marxismo <---massimalista <---massimalisti <---mazziniana <---munista <---propagandisti <---proselitismo <---psicologiche <---riconquista <---riformismo <---settarismo <---siano <---sindacalisti <---squadrismo <---squadristi <---transigentismo <---umanitarismo <---veneziani



Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL