Brano: [...] segreto. Formazione politica armata di estrema destra, sorta nel 1960 per opporsi al distacco dell'Algeria (v.) dalla Francia.
All'inizio completamente clandestina, tanto che per molti mesi venne accreditata l’opinione che l’O.A.S. esistesse soltanto nella fantasia delle sinistre, andò manifestandosi sempre più apertamente, via via che Charles de Gaulle (v.) prendeva coscienza della necessità di concedere l'indipendenza aU’Algeria.
Azione terroristica
Il referendum del gennaio 1961, che conferiva a de Gaulle pieni poteri per l'avvio dei negoziati con il Fronte di liberazione algerino e condannava la lotta a oltranza « per l'Algeria francese » indusse i colonialisti a tentare un colpo di Stato (aprile 1961). Fallito il golpe, i generali ribelli Salan e Jouhaud, fondatori dell’O.A.S., sostenuti politicamente da Georges BidauJt (v.) e Soustelle, nonché da una parte non trascurabile della destra parlamentare, decisero di intensificare l'azione terroristica, sia in Algeria che sul territorio metropolitano. Dalle forme di collaborazione att[...]
[...]de Gaulle pieni poteri per l'avvio dei negoziati con il Fronte di liberazione algerino e condannava la lotta a oltranza « per l'Algeria francese » indusse i colonialisti a tentare un colpo di Stato (aprile 1961). Fallito il golpe, i generali ribelli Salan e Jouhaud, fondatori dell’O.A.S., sostenuti politicamente da Georges BidauJt (v.) e Soustelle, nonché da una parte non trascurabile della destra parlamentare, decisero di intensificare l'azione terroristica, sia in Algeria che sul territorio metropolitano. Dalle forme di collaborazione attiva con le forze di repressione che aveva svolto fino a quel momento, l'O.A.S. passò all’azione « in proprio », perpetrando rapimenti e uccisioni di elementi progressisti, incendi di sedi di giornali, organizzazioni democratiche e studi di professionisti, attentati
contro chiunque si opponesse alla continuazione della politica colonialista.
NeH'inverno 196162 si assistette a un vero bagno di sangue: 4050 morti al giorno nelle sole città di Algeri e Orano; fu calcolato che in media ogni 8 minuti un alger[...]
[...] e uccisioni di elementi progressisti, incendi di sedi di giornali, organizzazioni democratiche e studi di professionisti, attentati
contro chiunque si opponesse alla continuazione della politica colonialista.
NeH'inverno 196162 si assistette a un vero bagno di sangue: 4050 morti al giorno nelle sole città di Algeri e Orano; fu calcolato che in media ogni 8 minuti un algerino veniva assassinato dall'O.A.S. in Francia o in Algeria. L’ondata terroristica raggiunse il culmine durante i negoziati di EvianlesBains (v.), ma riuscì soltanto a rendere più pesante il bilancio di una guerra che si protraeva da lunghi anni. Il 18.3.1962 le due parti si accor
I generali Jouhaud, Salan e Challe ad Algeri nei giorni del golpe (24.4.1961)
darono per un referendum, da tenersi soltanto in Algeria, per l’indipendenza del paese nel quadro di accordi di cooperazione con la Francia. La maggior parte dei coloni europei (oltre 800.000 su poco più di un milione), considerando ormai persa la partita e temendo ritorsioni degli algerini, preferì abbandonare s[...]
[...]n la Francia. La maggior parte dei coloni europei (oltre 800.000 su poco più di un milione), considerando ormai persa la partita e temendo ritorsioni degli algerini, preferì abbandonare subito il paese riparando in Francia.
L’O.A.S. si trovò così priva delle basi di appoggio per continuare la sua azione. Contemporaneamente, venne a mancarle il sostegno fino a quel momento concesso dalle autorità francesi che, garantendo l’impunità di fatto ai terroristi, ne avevano praticamente incoraggiato l’opera.
Il 3.5.1962 l’alto commissario governativo Fouchet, al quale era stato affidato il compito di debellare il terrorismo, in seguito a un ennesimo attentato che aveva provocato oltre cento morti e feriti, dichiarò all'Assemblea nazionale francese: « L’O.A.S. è composta da individui senza fede e senza legge; parlano di Algeria francese e fanno di tutto per fare odiare la Francia; parlano di diritti della cultura e distruggono le università e i mezzi di insegnamento; parlano di diritti degli operai e distruggono le casse di previdenza; parlano e os[...]