Brano: [...]ori principali. In uno dei suoi interventi a quel congresso, affer* mò: « Bordiga dice che egli difende il marxismo contro l’opportunismo dell'Esecutivo. Ma è lui che manifesta delle tendenze revisioniste, benché sotto una forma poco ordinaria. Marx aveva sempre in vista le masse. Bordiga e i suoi partigiani le dimenticano completamente. Uno degli ultimi numeri di Stato Operaio definisce nel seguente modo la funzione del Partito: "Alla minoranza terrorista della borghesia, noi opponiamo la minoranza terrorista del proletariato”. Questa definizione dimostra che l’autore comprende meno le masse che non Mussolini. Noi marxisti abbiamo appreso da Marx ed anche da Lassalle che la classe operaia deve vincere perché essa mette in movimento le masse contro l’apparato dello stato borghese. Per il proletariato è la massa che sostituisce gli altri mezzi di lotta che ad esso mancano. Bor.diga ci rimprovera di essere pessimisti; è piuttosto la sua concezione che è pessimista. Noi leggiamo nelle sue tesi: ”È una illusione infantile immaginarsi che noi possiamo conquistare le masse sino a quando domina il fascism[...]
[...]tri ».
L’analisi del fascismo
Va ricordato, per la parte avuta da Bucharin, il capitolo del Programma deH’Internazionale comunista che riguarda il fascismo, l’analisi e la definizione del quale sostanzialmente costituirono la base e il nocciolo delle ulteriori definizioni, fino a quella di
venuta classica, quasi dieci anni dopo, con le parole del Comitato esecutivo della stessa (XIII Plenum, 1934): « Il fascismo al potere è la dittatura terrorista aperta degli elementi più reazionari, più sciovinisti e più imperialisti del capitale finanziario ».
Nel Programma approvato dal VI Congresso mondiale (1.9.1928), nel capitolo che s’intitola « La crisi del capitalismo e il fascismo » è detto: « A fianco della socialdemocrazia, con l’aiuto della quale la borghesia reprime il movimento operaio e addormenta la sua vigilanza di classe, si leva il fascismo.
L’epoca deH’imperialismo, l’aggravamento della lotta di classe e l’aumento, soprattutto dopo la guerra imperialista mondiale, dei fattori di guerra civile, hanno provocato il fallimento d[...]
[...]e parlamentari, ecc.). [. . .] demagogia sociale combinata Con la corruzione e il terrore bianco e legata a una politica estera imperialista molto aggressiva, questi sono i tratti caratteristici del fascismo. Ricorrendo, durante i periodi più critici per la borghesia, a una fraseologia anticapitalista, il fascismo perde per la strada i suoi sonagli anticapitalisti e si rivela sempre più, dal momento in cui si afferma al potere, come la dittatura terrorista del grande capitale ».
Anche se il Programma sopra citato scaturì dalla comune elaborazione delle esperienze del movimento rivoluzionario internazionale, esso venne in gran parte steso personalmente da B. Presidente fin dal 1922 della commissione incaricata di elaborarlo, riconfermato nel 1924, al VI Congresso mondiale, oltreché relatore sulle tesi generali, B. fu presentatore del progetto di programma, ne presiedette l’approvazione e ne curò la stesura definitiva. Le successive vicende non portarono a nessuna modificazione di quel documentò fondamentale e, se ogni congresso delTIntemazion[...]