Il segmento testuale teologico è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 356Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 536
Brano: [...]a fu dovuta all’iniziativa di singoli è coraggiosi esponenti (il pastore Martin Niemòller, il vescovo cattolico di Munster conte Clemens A. von Galen, o il par
roco berlinese Lichtenberg, per citare alcuni tra i nomi più noti) e non all’opera delle Chiese in quanto tali, che sotto la spinta della politica antireligiosa del nazismo intrapresero sì un processo autocritico, ma destinato tuttavia a rimanere circoscritto essenzialmente nella sfera teologicospirituale (sotto questo profilo è da ricordare'almeno la vicenda della Bekennende Kirche o Chiesa confessante, nelambito del protestantesimo tedesco) .
Soltanto l'avvicinarsi della congiuntura bellica, aprendo gli occhi anche a molti esponenti borghesi, consentì una maggiore attività di propaganda in favore della pace e una larga ripresa nell’azione di gruppi antinazisti preesistenti. Fu sempre intorno al 1938 che avvenne il primo incontro tra l’opposizione borghese e quella militare, ossia all’epoca in cui anche da esponenti della Wehrmacht (il capo di stato maggiore dell’esercito, genera[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 652
Brano: [...]spetto di quelle vaticane, a cui non di rado le prime si rivolgevano. Lo promosse anzi arciprete e nel 1929 lo trasferì a Bozzolo, dove Mazzolari sarebbe rimasto fino alla morte.
Meno efficace si dimostrò' tuttavia la protezione vescovile nei confronti del Santo Ufficio che, a partire dal 1935 (cioè dall’uscita del primo libro di Mazzolari, intitolato Impegno con Cristo), Io prese di mira per le posizioni non conformiste specialmente in campo teologico, fino a sospenderlo per qualche periodo dalla celebrazione della messa e dalla predicazione.
Al l’antifascismo, Mazzolari era pervenuto dalla tradizione democratica cristiana murriana (v. Murri, Romolo), arricchita dalla esperienza di combattente. A ciò va sicuramente aggiunta la forte carica evangelica con cui egli interpretava la liberazione deM’uomo in senso globale. Si direbbe che la lettura del testo sacro venisse fatta da lui in chiave tendenzialmente classista, cioè daH’interno del mondo contadino e dei poveri con cui si identificava. Infatti, al ritorno dalla guerra, la sua opposiz[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 446
Brano: [...]'intesa ottimale nel comune disegno di sbarrare la strada a ideologie liberaldemocratiche o marxiste.
Nel settore scolastico, le conseguenze del Concordato (v.) non si esaurirono nell’estensione alla scuola secondaria deH’insegnamento obbligatorio della religione cattolica, sancito dall’art. 32 del documento, facendo così retrocedere l’aspirazione di Gentile che avrebbe voluto preservare la preminenza del pensiero filosofico e laico su quello teologico, ma si realizzò anche il massiccio spostamento nella prassi di insegnamento di tutte le discipline (attraverso i libri di testo, la pubblicistica specializzata, le dotazioni librarie per le biblioteche di classe) verso una tematica incentrata sul trinomio DioPatriaFamiglia, assai più vicina alle opinioni della destra clericaleggiante tradizionale che non alle teorizzazioni gentiliane. Tra i frutti del compromesso raggiunto tra Chiesa e Regime in campo scolastico è da ricordare anche il libro di testo unico per la scuola elementare, che a partire dal 1929 (L. 7 gennaio 1929, n. 8) veniva stamp[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 277
Brano: [...]4; AA.W., Certaldo negli anni del fascismo, Milano, La Pietra, 1986.
S.Ge.
Valdese, Resistenza
La Resistenza nelle Valli valdesi (v.) non ebbe carattere specificatamente confessionale, ma vide sempre sullo stesso piano valdesi, cattolici, ebrei e agnostici. Il patrimonio di valori democratici della tradizione e della chiesa valdese ebbe indubbia influenza nella maturazione di un antifascismo morale in ambienti diversi, come il movimento teologico della rivista Gioventù cristiana e un gruppo di insegnanti e studenti del Collegio valdese di Torre Pellice. Furono tuttavia i legami politici con “Giustizia e libertà” di Mario Rollier (v.) e di altri valdesi, che fecero sì che nell'estate 1943 si trovassero a Torre Pellice buon numero dei dirigenti piemontesi del Partito d’azione, i quali indicarono la via della lotta armata già l’indomani dell'8 setembre, ma anche un gruppo di giovani del posto, che si assunsero il compito di dare vita e organizzazione alle bande partigiane nella valle (tra le prime a costituirsi di tutta Italia). Mentre l[...]
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da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 5Prefazione/premessa/introduzione con numerazione propria (Monografia/libro
Brano: [...]ghevoli schiene ”. Chi non era ancora antifascista, lo diventava. In quell'epoca Pio XI scrisse una enciclica per denunciare la dittatura fascista in campo educativo e culturale. Commentavamo i documenti pontifici, quasi clandestinamente, nelle sacrestie e nei circoli, cercando tra le righe i significati più profondi.
Studente di teologia mi imbattei in una strana parola: statolatria. Conteneva la descrizione e la condanna, sul piano morale e teologico, delle dittature. La morale cristiana afferma che gli individui, le famiglie, i lavoratori, i gruppi sociali hanno da Dio dei diritti inalienabili. Lo Stato che non rispetta quei diritti e i relativi propri limiti, diventa una specie di idolo oppressore e sanguinario: una posizione assurda e tragicamente anticristiana.
Poi, nel 1937, apparve la durissima enciclica di Pio XI contro il nazismo. Il Papa dichiarava senza mezzi termini l'assoluta inconciliabilità tra la dottrina nazista e quella cristiana. Applicò al nazismo / anatèma — la scomunica — scagliata da s. Paolo contro i corruttori d[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine teologico, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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