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ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale tecnologiche è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 409Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 371

Brano: [...], della lavorazione di materia plastica, orafa e conciaria, ha favorito la vistosa affermazione di un’economia industriale che, nel primo ventennio del secolo, era limitata a poche e ben circoscritte aree di concentrazione operaia, dove l'azienda si era proposta come struttura capace di condizionare lo sviluppo di tutta l'area circostante. I centri lanieri di Schio e Valdagno, allora portati a livelli avanzati di produzione da alcune innovazioni tecnologiche, erano l’esempio tipico di un nuovo modulo produttivo, rappresentando non so

lo settori manifatturieri tradizionali, ma anche veri e propri apparati di penetrazione nella vita sociale, destinati a costituire una parte notevole nella compagine industriale italiana nella sua fase di avvìo e a trasformarsi gradualmente in centri finanziari fra i maggiori d’Italia. Nel primo dopoguerra si erano infatti rinnovate a Schio le gestioni delle maggiori imprese, da quella metalmeccanica della ditta De PrettoEscher Wyss, che aveva subito un processo di ristrutturazione e di riammodernamento daH'immiss[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 705

Brano: [...]ta su una scala di priorità strategiche e con il rifiuto di ogni ipotesi di guerra limitata. Era la strategia che nasceva dalla produzione in serie e dall'assenza di minacce sul territorio degli U.S.A.: Roosevelt potè adottare la strategia del “Germany first” (per prima cosa battere la Germania) perché la minaccia giapponese poteva essere contenuta con una frazione del potere aeronavale statunitense, mentre quella tedesca, possedendo le capacità tecnologiche e organizzative necessarie per far fruttare l’industria europea al servizio della propria macchina militare, aveva in sé germi di sviluppi non controllabili.

Strategia sovietica

I sovietici impostarono la propria strategia ancor prima dello scoppio della guerra: per evitare una minaccia combinata nippotedesca nel 1939 batterono i giapponesi nella battaglia di Khalka Gol (v. Manciùria) e sottoscrissero il Patto di non aggressione russotedesco (v.) : Po

705



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 681

Brano: [...]na alleanza strategica con altri movimenti come quelli dei neri, delle donne e dei contadini, mentre lotte intestine annullavano la possibilità di creare un partito operaio basato sui sindacati. Il mondo agrario visse un periodo di coinvolgimento politico con la ri

volta populista degli anni Novanta. La crescita economica del Paese aveva favorito principalmente il mondo industriale, con cui, nonostante l’introduzione di importanti innovazioni tecnologiche e miglioramenti nella produzione, l’agricoltura non poteva competere. L’aumento del tasso di produttività e delle aree a coltura non si era tradotto in un miglioramento del tenore di vita nelle campagne e in un aumento dei prezzi agricoli. Già dagli anni Settanta si erano formate alleanze di contadini (Farmer’s Alliances) nel Sud e nell'Òvest, ostili alle tariffe protezionistiche, alle banche nazionali, e favorevoli alla nazionalizzazione delle ferrovie e delle linee telegrafiche, a una tassa progressiva sui redditi e alla teoria monetaria per la libera coniazione dell’argento (free silver). [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 134

Brano: [...]le. Negli anni seguenti, « i settori fondamentali della produzione industriale mostrarono progressi molto lenti, con una netta perdita di velocità rispetto al passato e con forti oscillazioni da un anno all’altro, richiedendo interventi svariati, sia attraverso operazioni finanziarie che attraverso commesse statali (specialmente per ferrovie, navi e armamenti) o protezioni doganali, piuttosto che dar luogo a sostanziali innovazioni strutturali e tecnologiche » (Alberto Caracciolo).

Occorre poi tener conto che la crisi del 1907 colpì un’industria che da poco aveva conosciuto un periodo di sviluppo e, cosa più impor

tante, un’economia in cui questo sviluppo aveva accentuato gli elementi di squilibrio, in particolare l’arretratezza meridionale. Da una situazione economicamente complessa venivano quindi spinte a soluzioni politiche diverse: da un lato le forze più aggressive del capitalismo premevano affinché, sul piano interno, si respingesse ogni possibile evoluzione democratica e, sul piano esterno, si avviasse una politica di espansione imp[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 549

Brano: [...]iore della flotta da trasporto, andassero perdute senza combattere perché sorprese fuori dal Mediterraneo, senza che lo Stato maggiore della Marina si opponesse a questo danno gravissimo, perché convinto che la guerra sarebbe stata breve e vittoriosa.

Senz’addentrarci neH’analisi delle operazioni belliche, ricordiamo che gli Alti Comandi non riuscirono a utilizzare nel modo migliore la flotta di cui disponevano, per una serie di insufficienze tecnologiche e di limiti obiettivi (dalla mancanza del radar alla scarsezza di nafta), ma anche per la riluttanza a capire che la difesa del restante traffico

italiano e l’attacco a quello nemico erano diventati gli obiettivi rea

li della guerra nel Mediterraneo. Il buon comportamento delle navi e degli equipaggi, fedeli a una tradizione di capacità e di serietà, non potè che rendere onorevole una sconfitta che, dopo un primo periodo di relativo equilibrio, si andò profilando con il progressivo aumento delle forze britanniche e poi americane nel Mediterraneo. (Si veda la voce Malta).

Nell'estate [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 618

Brano: [...]ttaperca), costruendo un apposito stabilimento a La Spezia e ricevendo, per la posa dei cavi, un'unità specializzata della Marina italiana, « La Città di Milano ».

La produzione di cavi, sia aerei che sottomarini, consentì alla Pirelli di avviare una produzione programmata per grandi serie. Per di più, applicata a una fonte energetica nuova come l'elettricità, questa produzione si prestava a una grande varietà di applicazioni e di innovazioni tecnologiche, consentendo all’industria milanese di affermarsi sul piano nazionale e su quello internazionale. Cavi telegrafici sottomarini furono collocati tra le isole italiane e la terraferma; poi, dopo la sconfitta di Adua, la Pirelli ottenne la prima commessa del governo italiano in Africa, per i collegamenti tra Assab, Massaua e Perin.

Nel 1888 l’impresa aveva colto un'importante affermazione internazionale con l’incarico di riparare e poi di installare i cavi telegrafici tra Javea ed Ibiza, e di curare i collegamenti tra Spagna e Marocco attraverso lo Stretto di Gibilterra: una posa in opera con[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine tecnologiche, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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