Brano: [...]ità militante.
Così (commenterà più tardi uno dei colpiti dal provvedimento, il deputato Giuseppe Spataro), « un gruppo di cattolici, pagando di persona, mantenne fede al mandato ricevuto dall’elettorato e, avendo resistito al fascismo per venti anni, potè rispiegare intatta la bandiera con lo scudo crociato ».
Le guerre fasciste
In occasione dei conflitti di Etiopia (v.) e di Spagna, il fascismo riscoprì nel sentimento religioso degli italiani un motivo di sostegno alle mire totalitarie e colonialiste.
Con la guerra italoabissina affiorarono diffusi consensi all’insegna di una romanità cattolica da imporre ai popoli (presunti) pagani, e ciò esplodeva in tante manifestazioni a contenuto religioso, la benedizione di bandiere e soldati inviati a portare in trionfo la Croce e a spianare la strada ai missionari, senza tener conto del sangue innocente e dei reali motivi colonialisti alla base deN’impresa che colpiva una gente già ampiamente evangelizzata.
Lo stato d’animo di molti cattolici, perplessi ma sostanzialmente affascinati[...]
[...]orio. Noi quindi, mentre ci accingiamo con animo forte a compiere tutti i sacrifici che la Patria ci potrà chiedere, preghiamo Dio perché affretti il giorno nel quale, realizzata la giustizia, tornino la pace e la concordia ».
In sostanza, solidarietà condizionata, ma nessun intralcio all'azione imperialista.
Analogamente, ritenendo la causa di natura religiosa e morale più che politica, si comportò la stragrande maggioranza dei cattolici italiani durante la guerra civile spagnola, in terra iberica infatti il governo repubblicano si era lasciato prendere la mano dalle tendenze populistiche e anticlericali, accelerando e giustificando in tal modo il passaggio dell’intero apparato ecclesiastico sotto l’ala franchista; inoltre, le deformazioni propagandistiche sulle violenze e sulle distruzioni operate dai “rossi” attivarono in Italia la solidarietà nei confronti della Chiesa spagnola e, parallelamente, il sostegno delle forze ribelli al regime di Madrid. L’intervento dei “volontari” i
taliani fascisti in Spagna venne quindi salutato c[...]
[...] prendere la mano dalle tendenze populistiche e anticlericali, accelerando e giustificando in tal modo il passaggio dell’intero apparato ecclesiastico sotto l’ala franchista; inoltre, le deformazioni propagandistiche sulle violenze e sulle distruzioni operate dai “rossi” attivarono in Italia la solidarietà nei confronti della Chiesa spagnola e, parallelamente, il sostegno delle forze ribelli al regime di Madrid. L’intervento dei “volontari” i
taliani fascisti in Spagna venne quindi salutato come un atto doveroso per riportare alla normalità una situazione sconvolta dalla “barbarie anticristiana”.
Un autorevole articolo su La Civiltà cattolica (novembre 1937) ammoniva: « Il male minore, anche se non si può approvare positivamente, è tuttavia sempre da tollerare al male maggiore [...] ora non può darsi male più estremo né peggiore sovvertimento della civiltà e della religione, che il comuniSmo ateo, quale si è mascherato nelle sue prodezze spagnole, superiori in barbarie a quelle antiche, non meno che alle recenti, della Russia stessa e [...]