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Il segmento testuale subiana è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 487

Brano: [...]ntrarono nel centro di Schio con le prime formazioni partigiane che avevano già raggiunto la piazza del Duomo. Dopo oltre cinque ore di battaglia tra unità corazzate nemiche, presidi asserragliati a Torrebelvicino e reparti della « Val Leogra » che ormai stringevano Schio in un cerchio di fuoco, alle 18 i tedeschi capitolarono e firmarono la resa col Comando del Gruppo « Garemi » (secondo caso, in Italia, dopo quello di Genova).

Divisione « Pasubiana »

Costituita in brigata dopo il rastrellamento di Posina, verso la metà deM’agosto 1944, venne elevata a divisione nella primavera successiva e affidata al comando di Turco.

I suoi 3 battaglioni (il « Cesare Battisti », il « Marzarotto » e il « Cirillo Bressan ») operarono sul fianco sinistro della « Val Leogra », nella vai d'Astico, sul Pasubio, nel basso Trentino. Si trattava di una zona particolarmente difficile, anche perché il nemico preferiva transitare lungo le valli minori, come questa appunto, dato che le principali arterie della vai d’Adige e della Valsugana erano maggiormente[...]

[...]e perché il nemico preferiva transitare lungo le valli minori, come questa appunto, dato che le principali arterie della vai d’Adige e della Valsugana erano maggiormente esposte ai bombardamenti alleati. Gli uomini di questa unità furono attivi, fra Tonezza e Lavarone, anche nel rigido inverno del 1944. Malgrado le enormi difficoltà, la mancanza di rifornimenti e di equipaggiamento adatti alla guerriglia su un terreno fortemente innevato, la « Pasubiana » riuscì a continuare la sua lotta creando pattuglie di partigiani sciatori. Una di queste, in perlustrazione sul Pasubio a quota 1.800, si scontrò il 22.12.1944 con un reparto tedesco; nel combattimento cadde il partigiano Lucio. il 20.1.1945 si ebbe un nuovo scontro con i tedeschi che tentavano di riprendere il controllo di Passo Xomo: nel combattimento cadde il partigiano Spagna.

II massiccio del Pasubio, con i suoi campi per gli aviolanci a quota

2.000, le sue bufere di neve e una temperatura invernale di —15°, fu sempre sotto il controllo della « Pa

subiana ». il 22.2.1945, quan[...]

[...]o a quota 1.800, si scontrò il 22.12.1944 con un reparto tedesco; nel combattimento cadde il partigiano Lucio. il 20.1.1945 si ebbe un nuovo scontro con i tedeschi che tentavano di riprendere il controllo di Passo Xomo: nel combattimento cadde il partigiano Spagna.

II massiccio del Pasubio, con i suoi campi per gli aviolanci a quota

2.000, le sue bufere di neve e una temperatura invernale di —15°, fu sempre sotto il controllo della « Pa

subiana ». il 22.2.1945, quando le

S.S. tentarono di snidare i partigiani in località Griso, ebbero gravi perdite. In quella stessa occasione, i partigiani Giovanni e Conti, dopo aver disarmato 4 S.S., le passarono per le armi.

Alcuni reparti della divisione si spinsero a nord verso l’alta Valsugana, alle spalle dell'altipiano di Asiago, e operarono fra Grigno, Borgo e Pergine; in questa ultima località Mirko attaccò con il suo distaccamento una colonna tedesca, distruggendo 7 automezzi e uccidendo 12 soldati nemici.

Fra le molte altre azioni di questa unità, composta di elementi selezionati[...]

[...]ben presto fuori combattimento alcune decine e costringendo gli altri a sgombrare definitivamente l’altipiano.

Divisione «■ Pino »

Comandata da Marte e composta da circa 500 effettivi e 300 « territoriali » (patrioti militanti nelle S.A.P.), aveva le sue basi nella parte occidentale dell'altipiano di Asiago, a contatto con la « Sette Comuni » e la Divisione « Ortigara », formazioni non garibaldine. La « Pino » operò congiuntamente alla « Pasubiana » nella vai d’Astico e nella Valsugana, ed entrambe adottarono una stessa tecnica di guerriglia, così come erano simili, per audacia e aggressività, i due comandanti Marte e Turco, entrambi deceduti, per incidenti diversi, nei giorni immediatamente successivi alla Liberazione.

La « Pino » assolse egregiamente il compito di tenere sotto controllo gran parte dell’altipiano di Asiago e di proteggere il fianco sinistro della « Pasubiana ». La divisione ebbe carattere spiccatamente locale per l'estrazione dei suoi combattenti, quasi tutti deli'Altipiano, strettamente legati alla loro terra e alla contrada. Benché non meno agile delle altre unità, raramente operò su obiettivi lontani dalle sue basi.

Divisione « Avesani »

Sorta nel luglio 1944 sul Monte Baldo come distaccamento al comando di Romano Marchi, completava il dispositivo delle « Garemi »

487



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 486

Brano: [...]onca a Rubbio, fin sopra Borgo

Valsugana. Già si andava profilando quello che sarebbe stato il settore centrale dell'intero dispositivo.

Struttura organizzativa

Ognuno, dei 3 battaglioni superò ben presto la forza di 350 uomini, assumendo così il ruolo di brigata. Fu allora costituito il Gruppo brigate « Garemi », con le seguenti variazioni: il Battaglione « Stella » diventò Brigata « Stella »; il « Pasubio » si trasformò in Brigata « Pasubiana »; si costituì una nuova brigata, la « Martiri di Val Leogra », al comando di Valerio Caroti; il Battaglione « Apolloni », al comando di Marte, si trasformò in Brigata « Pino » (in ricordo del valoroso commissario politico di Campetto ucciso dai tedeschi a Padova) ; infine si organizzò sul Monte Baldo, fra la vai 'd'Adige e il Garda, la Brigata « Avesani », per iniziativa di un gruppo di partigiani colà trasferiti al comando di Romano Marchi. Nell’ottobre 1944, con la scomparsa della cosiddetta Divisione Autonoma « Pasubio », capeggiata da Marozin (v.), sul cui operato il C.L.N. di Vicenza av[...]

[...]e all'imbocco della vai d’Astico e sulle colline della pedemontana, fra Chiuppano, Fara e Breganze. Quando le prime 4 principali brigate del Gruppo raggiunsero e superarono i 600 effettivi ciascuna, seguendo le direttive del Comando generale del C.V.L. assunsero il nome di divisione. Nella fase finale della lòtta, fra l'inverno del 1944 e la primavera del 1945 il Gruppo Garemi comprendeva le 5 divisioni « Stella », « Martiri di Val Leogra », « Pasubiana », « Pino », « Avesani », nonché le 3 brigate « Mameli », « Martiri della libertà » e « Martiri di Grancona II ».

Divisione «■ Stella »

Inizialmente comandata da Pierobon e Pino e, dopo la morte di questi da Jura e Catone fino alla

Liberazione, si articolò in 4 brigate, ciascuna delle quali composta da tre a quattro battaglioni, ordinati in distaccamenti e pattuglie. Questa unità, che raggiunse un organico massimo di 1.800 combattenti, fra uomini e donne, operò prevalentemente nell'alta e bassa valle dell'Agno ed ebbe il Comando permanentemente insediato nelle zone di Valdagno e Reco[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 470

Brano: [...]estare servizio fino al 3.10.1942, data in cui fu definitivamente congedato. Dopo l’occupazione tedesca di Schio venne nuovamente arrestato e carcerato al Forte Mattia di Verona, dove rimase fino al 18.2.1944.

Riacquistata la libertà, entrò a far parte del Comitato militare dell’organizzazione comunista di Schio (con Domenico Baron, Fulvio Veghini, Gildo Broccardo, Gaetano Pegoraro), poi divenne commissario politico della Brigata Garibaldi “Pasubiana”.

E.Si.

Sella Carpe, Combattimenti di

Passo appenninico a circa 1.050 m s.l.m. nel comune di Baiardo (Imperia), il 27.6.1944 Sella Carpe fu teatro di uno dei più sanguinosi scontri fra tedeschi e partigiani della I Zona operativa Liguria.

Sullo sperone sovrastante il valico il 16° Distaccamento della 9a Brigata Garibaldi teneva un posto d’osservazione per il controllo della car

rozzabile che, dalla Riviera, veniva usata dai tedeschi per raggiungere il presidio dislocato in cima al monte Ceppo, l’unico rimasto ai nazifascisti alla fine di giugno del 1944. Verso il mezzodì del 27[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine subiana, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---S.A.P. <---altipiano <---fascisti <---nazifascisti <---Aldo di Cetta <---Ateo Garemi <---C.L.N. <---C.V.L. <---Comandi del Quartier <---Domenico Baron <---Forte Mattia <---Fratelli Bandiera <---G.N.R. <---Gaetano Pe <---Gildo Broccardo <---Giuanin di Mezzan <---Giulio Caroti <---Giuseppe di Picun <---Grancona II <---Lanificio Cazzola di Schio <---Lanificio Rossi <---Malga Zonta <---Martiri della Val Leogra <---Martiri di Gran <---Martiri di Grancona <---Martiri di Val Leogra <---Mattia di Verona <---Nuccio Moro <---P.C.I. <---Piana di Marcesi <---Porta Manazzi <---Quartier generale di Kesselring <---S.S. <---Sette Comuni <---Treschè Conca a Rubbio <---Valerio Caroti <---comunista <---d'Adige <---d'Assa <---d'Astico <---valligiani



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