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Il segmento testuale stiano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 315Analitici , di cui in selezione 13 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da (Mito e civiltà moderna) Ernesto De Martino, Mito, scienze religiose e civiltà moderna in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1959 - 3 - 1 - numero 37

Brano: [...]ione esistenziale della vita religiosa il movimento psicoanalitico ha sostenuto una parte non certo marginale o casuale. Fra la coazione a ripetere di carattere nevrotico, l’abreazione che ha luogo nel trattamento psicoanalitico e il rivivere un passato primordiale nel simbolismo miticorituale delle religioni dell’ecumene vi è infatti un nesso troppo evidente per passare inosservato. Senza dubbio non vi è identità fra i tre fenomeni: ma che essi stiano in rapporto, e possano illuminarsi a vicenda, par fuori di dubbio. È quindi comprensibile che nel seno stesso del movimento psicoanalitico maturasse, soprattutto dopo la prima guerra mondiale, una crisi che doveva esercitare una notevole influenza diretta nel campo delle scienze religiose. Noi possiamo considerare tale crisi, che si ricollega all’indirizzo di Jung e della sua scuola, da diversi punti di vista. Ma da quello che qui ci interessa l’junghismo appare, in primo luogo, un nuovo apprezzamento del significato e della funzione del simbolo: il quale non è più interpretato, come nel freu[...]

[...]no solare è riassorbito, mese per mese, settimana per settimana, giorno per giorno, nel tempo della liturgia e del mito (51). Non quindi soltanto

i dromena greci illustrati dalla Harrison, o la vita religiosa dei trobriandesi osservati dal Malinowski, o Xakjtu babilonese o i misteri di Osiride e in genere i simboli miticorituali non cristiani mostravano la struttura della ripetizione liturgica di una fondazione mitica, ma lo stesso simbolo cristiano appariva in certa misura il prolungamento dello stesso tema strutturale. Solo però «in certa misura»: poiché non tardò a manifestarsi una differenza strutturale decisiva fra simbolo cristiano e altri simboli miticorituali. Già lo Hòlscher non aveva mancato di notare come il pensiero escatologico del giudaismo si contrapponesse in modo radicale alla concezione ciclica del divenire che fu propria del mondo

(50) G. van der Leeuw, Urzeit und Endzeit, in « Eranos Jahrbuch », XVII (1949), p. 25.

(51) G. van der Leeuw, Phànomenologie der Religion, 19562, p. 438.MITO, SCIENZE RELIGIOSE E CIVILTÀ MODERNA

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greco (52); e il Lommel, in una prospettiva diversa, aveva sottolineato che i popoli arii mancavano del senso della cronologia, mentre alcune civiltà religiose del vicino O[...]

[...]o ciclo sull’empirico divenire, mantenendosi indifferente al divenire stesso; in Israele invece era la storia a circoscrivere in esso, di propria mano, i segni portentosi di ciò che accade una sola volta, deirirripetibile ».

(54) O. Culmann, Christus und die Zeit, 1945 (19482).

(55) Op. cit., pp. 43 sgg.32

ERNESTO DE MARTINO

zione appartiene già al Cristianesimo dei primi secoli, come mostrano le teorizzazioni di Ireneo sul tempo cristiano come extansio del passato nelPavvenire (56).

Riepilogo e osservazioni critiche

Dall’analisi del movimento di rivalutazione esistenziale della religione e del mito negli ultimi quarantanni risulta innanzi tutto che alcuni temi fondamentali vi ricorrono con particolare insistenza e danno per così dire il tono al movimento stesso. Il primo tema è la rivendicazione di una specifica esperienza del sacro, cioè di una realtà radicalmente diversa dal «mondo» e non risolvibile interamente in termini razionali, per quanto ogni forma di vita religiosa racchiuda un processo di razionalizzazione del[...]

[...] riassorbire la proliferazione storica del divenire nella rivissuta ripetizione delle origini fondatrici e autenticatrici; ne risultano modelli miticorituali di destorificazione, che instaurano un regime di «esistenza protetta» dalle traversie dello storico accadere. Sotto la spinta dei risultati della «scuola della storia delle religioni» e della «scuola miticorituale» la problematica relativa al nesso miticorituale investì lo stesso simbolo cristiano: di qui una serie di ricerche tendenti a mettere in rilievo come il simbolo cristiano, a differenza di tutti gli altri simboli miticorituali, non è riducibile a un mito delle origini, ma segna la presa di coscienza della storicità della condizione umana e la instaurazione di un piano escatologico del tempo irreversibile, in opposizione alPeterno ritorno delle religioni del mondo antico o primitive. Si faceva in tal modo valere, anche per questa via, un tentativo di salvare il Cristianesimo, cui corrispondeva nella vita religiosa effettiva un rinnovato bisogno di salvarsi nel Cristianesimo dal terrore della storia profana. E il gesuita Daniélou poteva nel suo già citato «Saggio[...]

[...]nico, e prefigurava Panno nuovo: ma intanto, per entro questa ciclica iterazione dell’identico, Panno nuovo era affrontato, col suo storico accadere. E, infine, il qui pridie quam pateretur del Canon Missae ripresenta continuamente il sacrificio esemplare di Cristo, venuto a togliere il peccato del mondo, cioè la macchia che vulnera lo storico divenire : ma intanto, pur attraverso un «come se non fosse», il mondo riacquista prospettiva per il cristiano, ed è in questa prospettiva affrontato. Si ricordi a questo punto il famoso passo di Paolo, Ad Cor. I, 7, 2932: «Il tempo stringe. Non resta altro che coloro i quali hanno moglie siano come se non Pavessero; e coloro che piangono, come se non piangessero; e coloro che gioiscono, come se non gioissero; e coloro che comprano come se non possedessero; e coloro che fruiscono di questo mondo come se non ne fruissero: è sorpassatta infatti l’immagine di questo mondo ».

Ma la funzione del simbolo miticorituale si manifesta soprattutto quando si tenga conto della sua dinamica complessiva nel quadr[...]

[...]e a lei: e ciò non tanto per lei, quanto perché sai che questa è la volontà di Dio (60).

Così per entro la destorificazione religiosa (« e ciò non tanto per lei, quanto perché sai che questa è la volontà di Dio ») appare alla coscienza non soltanto la necessità dell’opera mondana, ma la produttività mondana è assunta come vero segno dei favori celesti.

Questi passi di S. Teresa pongono il problema dei valori che il simbolo miticorituale cristiano ha mediato alla civiltà occidentale. La recente letteratura sui rapporti fra Cristianesimo e storia, Cristianesimo e tempo, Cristianesimo e mito ha messo in evidenza che il simbolo miticorituale cristiano ha assolto la fondamentale funzione culturale di mediare per l’occidente il senso della storia. Non si tratta, si badi, della semplice protezione e reintegrazione dell’umano operare compromesso dalla crisi esistenziale, poiché tutte le religioni, anche le più rozze, operano tale protezione e reintegrazione mediante la destorificazione miticorituale. Effettivamente il Cristianesimc, a differenza delle altre religioni dell’ecumene, fa apparire la coscienza del tempo e della storia nel cuore stesso del suo simbolo miticorituale, e attraverso i temi della « storia santa », del sacrificio dell’Uom[...]

[...] fiducioso ed entusiasta è venuto sempre più intensificando

(60) Castello, V Mans., Cap. III.42

ERNESTO DE MARTINO

la sua straordinaria messe di opere economiche, politiche, morali, artistiche, scientifiche e filosofiche, la conquista di questo primato civile è certamente impensabile senza la nuova esperienza del divenire storico inaugurata dal Cristianesimo. Il rapporto fra energia morale mondana della civiltà occidentale e simbolo cristiano assume talora vie molto mediate (si pensi al rapporto fra etica protestante e spirito del capitalismo, secondo la tesi famosa del Max Weber): ma il rapporto sussiste e conferisce alla storia delPoccidente la sua fisionomia inconfondibile. D’altra parte al germe di consapevolezza della storia che è racchiuso nel simbolo cristiano è altresì da attribuire la energia con la quale l’Occidente ha condotto innanzi il processo di laicizzazione del mondano operare, sconsacrando e restituendo all’umano una sfera sempre più vasta di attività culturali. Per quanto già nel mondo antico si manifesta il processo di liberazione del profano dal sacro, per entro la civiltà cristiana la progressiva autonomia dell’umano dal divino ha intensificato il suo ritmo, soprattutto dalla Riforma e dal Rinascimento in poi. Noi abbiamo scoperto oggi le « origini » miticorituali del teatro, delle arti figurative, della letteratura, della danza e de[...]

[...]imo.

Ma ce qualche cosa di più. Non soltanto il Cristianesimo, al pari di qualsiasi vita religiosa, è stato mediatore di res gestite, non soltanto più di ogni altra forma di vita religiosa ha favorito, in virtù del suo senso della storia, il laicizzarsi di vasti settori della operosità umana, ma ha mediatamente favorito il costituirsi di una historia rerum gestarum, e il maturarsi di una coscienza storicistica che investe lo stesso simbolo cristiano nella prospettiva di un umanesimo sempre più coerente e consapevole di sé. In questa prospettiva doveva necessariamente apparire, come risultato, il limite di attualità del simbolo religioso cristiano. Ciò che, in virtù del simbolo cristiano, progredisce nella storia è in ultima istanza un piano di annientamento della storia, una promessa di cancellazione del divenire. E la incarnazione è, sì, un evento storico avvenuto « una sola volta », ma il suo privilegio è così « deciMITO, SCIENZE RELIGIOSE E CIVILTÀ MODERNA

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sivo » che nulla di veramente nuovo può accadere « dopo » di esso (61). Per questa via il mito di Cristo al centro della storia torna a configurarsi come un mito delle origini, da iterare nella liturgia e da rivivere nella vicenda sacramentale: e se ciò che viene ripetuto e rivissuto non è l’epoca inaugurale d[...]

[...]icenda sacramentale: e se ciò che viene ripetuto e rivissuto non è l’epoca inaugurale del mondo, ma un evento che sta al centro della storia santa, l’estremo previlegio di questo evento è tale da riconvertire paradossalmente il centro in origine, l’origine in annunzio della fine, e l’annunzio della fine nel calendario liturgico dominato dalla ripetizione destorificatrice. Nel momento stesso in cui il pensiero occidentale riconosce nel simbolo cristiano la dinamica del suo proprio destino di liberazione come « pensiero della storia umana » non è più possibile, per chi si sia innalzato a questa presa di coscienza, immettersi di nuovo in buona fede nella dinamica religiosa di cui storicamente tale coscienza è il risultato: il passaggio dal simbolo miticorituale alle res gestae, può sempre rinnovarsi, ma il passaggio dal simbolo miticorituale all’umanesimo storicistico dispiegato può effettuarsi una sola volta, salvo che non si cerchi di « dimenticare », alimentando in tal modo una fede artificiale, inautentica e sostanzialmente irrispettosa de[...]

[...]cui storicamente tale coscienza è il risultato: il passaggio dal simbolo miticorituale alle res gestae, può sempre rinnovarsi, ma il passaggio dal simbolo miticorituale all’umanesimo storicistico dispiegato può effettuarsi una sola volta, salvo che non si cerchi di « dimenticare », alimentando in tal modo una fede artificiale, inautentica e sostanzialmente irrispettosa della stessa grandezza storica del Cristianesimo. Il simbolo miticorituale cristiano media il valore della storia umana: ma proprio questa mediazione, nel momento stesso in cui distingue il Cristianesimo fra le altre religioni, e ne fonda l’alta funzione pedagogica nella storia culturale dell’occidente, costituisce necessariamente il principio di un’agonia religiosa, anzi il principio dell’agonizzare di tutti i simboli miticorituali e di tutti gli orizzonti numinosi, almeno nella misura in cui resterà operante nell’umanità la memoria della civiltà occidentale. La crisi delle « scienze religiose » nel mondo moderno — e la crisi religiosa che ne è alla base — nascono dalla diff[...]

[...]uirsi del senso di insicurezza e di precarietà di una storia cui la metastoria miticorituale non fa più da orizzonte protettivo. Fermenta così negli animi non già propriamente un « ritorno alla religione » — per il quale occorrerebbe un oblio totale di

(61) J. Daniélou, contrapponendo la concezione marxista a quella cristiana della storia, scrive: « Per il marxista la storia non è ancora decisa e il suo sguardo si apre sulPavvenire. Per il cristiano, la storia è sostanzialmente decisa e l’avvenimento essenziale è al centro e non al termine » {Essai sur le mystère de Vhistoire> 1953, p. 83).44

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esperienze e di eventi che volenti o nolenti portiamo nel sangue — ma un urto irrisolvente fra terrore della storia, nostalgia del simbolo cristiano e più o meno consapevole impossibilità di dimenticare il processo culturale che ha fatalmente dischiuso all’uomo moderno il senso della storia e più ancora l’umanesimo integrale che gli è potenzialmente congiunto. Né quest’urto irrisolvente può trovar esito legittimo in tormentati compromessi sul tipo della cosiddetta «demitizzazione del Nuovo Testamento», patrocinata dal Bultmann: il quale — nel proposito di restituire al messaggio cristiano un significato accettabile per il mondo moderno — si è adoperato a cernere, avvalendosi degli strumenti analitici offerti dalPesistenzialismo heideggeriano, quanto nel Nuovo Testamento è « mito » e quanto « messaggio », col risultato di conservare come « messaggio » ciò che, per l’uomo moderno, è ancora « mito », e di respingere come «mito» ciò, per il credente, costituisce parte vitale del simbolo religioso cristiano (62).

Del resto, per quanto riguarda il «ritorno alla religione» negli Stati Uniti, ecco che cosa ne pensa J. Milton Yinger, professore di socio* logia e di antropologia all’Oberlin College:

L’aumento degli appartamenti alle Chiese, il fatto,che molti 'libri religiosi sono diventati bestseller, i numerosi articoli religiosi in periodici di massa, la popolarità di films a soggetto religioso, la riaffermazione frequente

— da parte dei nostri leaders politici — della nostra eredità religiosa, l’aumento fra gli studenti di atteggiamenti favorevoli verso la Chiesa e la esistenza di Dio (P[...]

[...] rapporto della esperienza del sacro con la crisi esistenziale, il nesso miticorituale in cui si articola l’orizzonte del tutt’altro, le motivazioni inconsce dell’esperienza religiosa, le omologie fra terapia psicoanalitica e dinamismo efficace dei simboli miticorituali, il diverso rapporto in cui il tempo e la storia stanno nelle religioni non cristiane e nel Cristianesimo, l’emergere del « senso della storia » per entro il simbolo religioso cristiano. Tuttavia il movimento di rivalutazione non si è reso conto che proprio il processo in virtù del quale il simbolo cristiano è venuto mediando nella storia della civiltà occidentale il « senso della storia » ha avuto come risultato inevitabile la impossibilità di mantenere in buona fede la struttura e la funzione di un orizzonte metastorico, articolato in miti e in riti. Con ciò il movimento di rivalutazione ha più o meno perdute rapporto con un tema che pur stava al centro della precedente epoca culturale, e cioè la coscienza del destino laico e umanistico della civiltà occidentale. Il movimento di rivalutazione ha sottolineato come nell’au, tentica vita religiosa la coscienza della storia è tendenzialmente refoul[...]



da Ernesto De Martino, Apocalissi culturali e Apocalissi Psicopatologiche in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1964 - 7 - 1 - numero 69

Brano: [...]bliografia. Per il legame tra moderna filosofia della storia ed escatologia giudaicocristiana, cfr. K. Löwrra, Meaning in History, Chicago 1948 (Weltgeschichte und Heilsgeschichte, Stuttgart 1953; trad. it. Significato e fine della storia, ed. Comunità, 1963); R. NIEBUHR, Faith and History, New York 1949. Un tentativo, del resto molto discutibile, di abbracciare in un'unica valutazione complessiva le diverse modalità storiche del millenarismo cristiano
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delle grandi religioni storiche, connesso al mito delle periodiche distruzioni e rigenerazioni del mondo (3). In quarto luogo, infine, sta il documento etnologico degli attuali movimenti religiosi profetici e millenaristici delle culture cosiddette primitive, sottoposte al violento urto con la cultura occidentale ed ora, nell'epoca della crisi del colonialismo, impegnate in un vasto e complesso processo di emancipazione (4).
Per quanta questi quattro tipi di documentazione ci presentino il tema apocalittico in contesti storicoculturali diversissimi e con diversissimi[...]

[...]ssato che il mio spirito non avrebbe mai dovuto dimenticare, mi ricordavano il lume da notte in cristallo di Boemia, a forma d'urna, sospeso al soffitto mediante catenelle, il camino in marmo di Sienne nella mia camera da letto di Cambray, presso i nonni, nei giorni lontani che in quel momento immaginavo attuali senza rappresentarmeli con esattezza, e che avrei rivisto meglio subito dopo, una volta completamente sveglio.
Ora mentre nel tema proustiano dello smarrimento al risveglio viene finemente descritta la ripresa di sé e del mondo — il che
testimonia una duplice risoluzione del rischio della crisi, cioè la risoluzione conseguita al risveglio e quella dell'artista " che, ram
memorando tale risoluzione, la esprime con letteraria finezza — nel vissuto delirante di mutamento che inaugura l'accadere psicotico il dramma appare svolgersi con segno opposto, poiché a partire dal normale rapporto di veglia di un mondo variamente operabile comincia a destrutturarsi, contro ogni tentativo di ripresa, lo stesso orizzonte mondano dell'operare. Lo[...]

[...]bile in determinati casilimite fra le due. Diceva una malata di Esquirol: « Intendo, vedo, tocco, ma non sento come prima, gli oggetti non si identificano col mio essere, una nebbia cambia il colore e lo aspetto dei corpi» (23). E una malata di Janet, entrando a braccia tese nel laboratorio, come un cieco che procede a .tastoni: «E' come una nebbia, una nuvola davanti agli occhi che mi impedisce di vedere realmente le cose: mi sembra che le cose stiano per scomparire, che presto non vedrò più nulla e che sono sempre sul punto di diventare completamente cieca ». Qui la «malattia degli oggetti » (si ricordi il passo della Noia più sopra riportato: «La noia per me era simile a una specie di nebbia... ») accenna già ad una malattia del vedere, ad una sorta di cecità affettiva interiore. Se questo ritorno su di sé diventa dominante, l'accento dell'accadere psicotico cadrà non tanto sulla perdita degli oggetti quanto sulla propria miseria esistenziale. « Io non ho più cuore morale, c'è un velo fra me e gli oggetti», dichiarava un'altra malata di [...]

[...]le apocalissi culturali e non già nell'escaton paradisiaco o ultramondano considerato nella sua astratta formulazione (28). Da questo criterio generale discende, per lo storico della cultura e per l'antropologo, il compito metodologico di
(28) E questo, per lo storico della cultura e per l'antropologo, il criterio fondamentale di valutazione di tutte le apocalissi culturali, religiose o profane che siano. Cosí p.es. il tema apocalittico protocristiano manifesta il suo reale momento escatologico proprio nel continuo differimento della parusia e nel margine che in tal modo viene lasciato alla testimonianza mondana della charitas che sta al di sopra della fede e della speranza (1 Cor. 13, 13). Nel periodo compreso fra la morte di Gesù e la Pentecoste si distende l'epoca critica per eccellenza della comunità cristiana primitiva, la grande prova della sua produttività culturale. Questa epoca critica dovette assumere la forma di un'attesa spasmodica del ritorno del Risorto e del compimento immediato della sua promessa: a ciò accennano le
APOCAL[...]



da Alan Lomax, Nuova ipotesi sul canto folcloristico italiano nel quadro della musica popolare mondiale in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1955 - 11 - 1 - numero 17

Brano: [...]e l'esecuzione stilistica fosse completa e rispettosa della tradizione stabilita. Il partecipante si sentiva allora tranquillo e felice. L'opera dei poeti e dei compositori locali si svolgeva strettamente entro i limiti di questa cornice stilistica, fonte di tranquillità e di sicurezza.
Un'arte così profondamente radicata nel bisogno di sicurezza di una comunità non dovrebbe, in teoria, essere soggetta a radicali mutamenti. E sembra che le cose stiano infatti così. Lo stile musicale ci appare come uno degli aspetti più costanti della cultura. se non pure il più costante. Religione, lingua, e persino molti aspetti dell'organismo sociale possono cambiare e tutta una nuova.. serie di motivi, ritmi di danza, disegni armonici pub essere adottata senza che lo stile musicale si trasformi essenzialmente. Sem brerebbe che soltanto i più profondi sconvolgimenti sociali, l'arrivo: di un altro popolo, l'adozione di un nuovo modo di vita oppure. l'emigrazione in una terra affatto diversa e una conseguente completa
assimilazione abbiano il potere di t[...]

[...]i rapporti di parentela che intercorrono fra le musiche afroamericane e quelle africane, e le ataviche differenze che le distinguono dalle varie espressioni del folclore musicale europeo con le quali esse sono venute a contatto in America.
Ambedue questi stili si sono modificati in seguito all'urto reciproco. Il negro, ad esempio, ha adottato l'armonia e molte melodie occidentali servendosene in maniera tipicamente africana. AIlorché divenne cristiano si convinse che il suo tradizionale atteggiamento di fronte al sesso era vile e peccaminoso. In America, come schiavo e anche dopo, fu costretto a mantenere una forma modificata di poligamia che, nello spirito dei negri più devoti, era fonte di profondi conflitti. Tutti i canti che non fossero religiosi erano sessuali e quindi peccaminosi e nessun cantante peccatore poteva appartenere all'unica stabile istituzione della comunità : la chiesa. I peccatori crearono i blues, uno stile di canto assolo simile al canto hondo e allo stornello ma più ironico e melanconico di questi due. Le parole dei [...]



da Alberto L'Abate, Tre storie di emigrati in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1960 - 1 - 1 - numero 42

Brano: TRE STORIE DI EMIGRATI
Chi ha potuto viaggiare in Europa non pub non aver notato, in molti luoghi, l'aspetto desolato di molti emigrati italiani. O che stiano tutta la notte fermi in una stazione in attesa del loro treno o che attendano fuori della porta di qualche nostro consolato il loro turno per rinnovare il passaportto, il loro aspetto è pallido e stanco: il volto di chi si trova in un paese di cui non comprende la lingua, solo, avendo spesso lasciato a casa i suoi cari, costretto a questo dalle necessità di una condizione di miseria e di disoccupazione. In quasi tutti i paesi europei i lavori peggiori, i meno pagad e i più pericolosi sono generalmente svolti da italiani.
La situazione di Ginevra, dove ho raccolto le seguenti biografie, non è[...]



da Pietro Citati, Ideologia e verità in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1960 - 1 - 1 - numero 42

Brano: [...] non gli appartiene: é di nuovo fuori
80 PIETRO CITATI
di lui. Come un tempo, la psicologia può tornare a liberarsi dalla fisiologia, che affida alle cure dello scienziato o del tecnico. E l'ambizione, l'orgoglio, la coscienza di sé, quei sentimenti attorno ai quali la moralistica classica edificò la sua nozione dell'anima? Basterebbe ritrascrivere i Caratteri di La Bruyère nel linguaggio del ventesimo secolo, per comprendere quanti sentimenti stiano perdendo la loro antica forza propulsiva. Possiamo dunque anticipare le ovvie conclusioni della nostra ipotetica inchiesta. La figura umana ha ristretto e concentrato i propri confini, perdendo molti dei suoi contenuti tradizionali. Ha, soprattutto, perduto in realtà.
Supponiamo per un momento che il nostro fantoccio umano sia davvero il rappresentante simbolico dei tempi moderni. E una ipotesi come un'altra. Immaginiamolo a confronto con i personaggi e le figure storiche che può incontrare nei romanzi di Balzac, di Dostojevskij, di Dickens, di Flaubert, o nelle memorie di Retz e di SaintSim[...]



da Georg Lukacs, Problemi della coesistenza culturale in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1964 - 7 - 1 - numero 69

Brano: [...] di rado possono essere presenti anche all'interno di una stessa opera: così, in A. Gehlen troviamo, da un lato, preziose e feconde osservazioni
PROBLEMI DELLA COESISTENZA CULTURALE 1Q
antropologicosociologiche e dall'altro, miti del tutto correnti e al la moda. Paragonando ad esempio N. Hartmann con Heidegger o con i neopositivisti, Werner Jäger o Gordon Childe con gli sproloqui mistificatori di Jung o di Kerényi, appare chiaro da quale parte stiano gli avversari reali e da quale altra i possibili alleati su problemi particolari.
Per l'ideologia occidentale, il superamento del giudizio culturale monolitico si concentra intorno alla comprensione della vera essenza della d'ottrina e del metodo marxisti. Indubbiamente, anche su questo terreno sono in atto tentativi che dimostrano una onesta volontà di comprendere, anche se ancor oggi sono,. com'è naturale, sporadici e per lo più assenti negli ideologi più influenti. Tuttavia é sintomatico e significativo che mentre alcuni decenni or sono ifreudiani cc di sinistra » cercavano di correggere [...]



da Andrea Binazzi, Raffaele Pettazzoni in KBD-Periodici: Belfagor 1984 - 3 - 31 - numero 2

Brano: [...]rità. Ernesto De Martino, sul « Mondo » del 14 marzo 1953, dedicò al libro un lungo articolo dove le forti riserve metodologiche e teoriche lasciavano immediatamente il campo all’apprezzamento dell’opera come « documento significativo dello sforzo compiuto da questo studioso per legare le ricerche storicoreligiose alla problematica del mondo moderno » 1. Secondo il De Martino, dagli scritti raccolti nel volume traspare la preoccupazione « che si stiano preparando giorni duri per le sorti dell’idea laica in Italia, e che quindi anche i frutti della sua [del Pettazzoni] fatica di storico delle religioni rischino di andar dispersi, o quanto meno la loro maturazione ritardata ».

Altri, come Piero Calamandrei, da una diversa angolatura, ma per linee convergenti, nel compiacersi di aver trovato nel libro del Pettazzoni la Resistenza collocata tra i momenti della storia religiosa d’Italia e nell’insistere sul carattere di « insurrezione morale » di quel moto popolare, affermava, dilatando e anche magari genericizzando l’intento dell’autore: « R[...]



da Saverio Tutino, Fidel Castro dichiara all'Unità. «Vogliamo aumentare gli scambi con l'Italia». «Possiamo esportare zucchero, bestiame, polli e uova» - Castro vede la futura Cuba socialista come un immenso splendido girdino dove l'uomo possa essere felice. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1965 - - aprile - 25

Brano: [...]e prenderanno un bello spavento con la cifra finale della zafra. Comunque, non devono dimenticare che la maggior parte della produzione di quest'anno è già venduta ai paesi socialisti per un prezzo di sei centesimi la libbra». Più del doppio del prezzo attuale alla borsa di Londra. «Avevano detto che se Cuba fosse arrivata a produrre cinque milioni quest'anno, lo zucchero sarebbe diventato dolce amaro, per il governo degli Stati Uniti. Credo che stiano già assaporando quest'amarezza: più che altro un dolore morale, perché mai hanno pensato che senza il loro modo di produzione capitalista, i lavoratori cubani sarebbero riusciti a ottenere zafra di oltre cinque milioni di tonnellate».
Qui parlammo della possibilità d'incrementare gli scambi con l'Italia. «Siamo sempre dello stesso avviso: siamo disposti a commerciare con tutti. Con l'Italia, ora, è cominciata la vendita di bestiame. Siamo in trattative anche per altro. Ma si può sapere da dove traggono lo zucchero gli italiani. Dalle barbabietole? Sfido chiunque a produrre zucchero da barbab[...]



da Enrica Pischel, Considerazioni sulla nuova fase della politica asiatica in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1958 - 7 - 1 - numero 33

Brano: [...] trasformazioni interne sociali ed econo miche soprättüttó quelle riguardanti il regime di proprietà terriera) e l'effettiva concretezza dell'emancipazione dal dominio straniero, nonché quello sull'obiettiva utilità, per il fronte rivoluzionario socialista di tutti i paesi, di qualsiasi indebolimento dell'influenza imperialista in Asia.
Il problema che oggi è in gioco in Asia consiste nell'indivi duare se ed in quale misura le forze borghesi si stiano effettiva mente dimostrandöincapaci di' dar vita ad una società indipendente e in sviluppo in Asia; se la permanenza del governo nelle mani della borghesia nazionale nei paesi nuovi implichi una menomazione dell'indipendenza economica verso il mondo esterno o l'incapacità di condurre a termine la rivoluzione antifeudale nelle campagne; se i princi î_ ele soluzioni elaborati da MaoTsetung sulla base dell'esperienza della rivoluzione cinese, debbano o passano avere validità fuori dell'ambito della Cina; quali possano essere in ogni paese le forze ed i modi, _per trasformare gradualmente e pacif[...]



da Recensione di Diego Lanza su Raymond Williams, Marxismo e letteratura, Bari, Laterza, 1979, pp. 288 in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - novembre - 30 - numero 6

Brano: [...]ione'; distinta dai suoi processi materiali; e distinta infine anche da altri prodotti del suo stesso genere o di generi strettamente connessi (`arte' da `non arte', `letteratura' da `paraletteratura', o `letteratura popolare', `cultura' da `cultura di massa') » (p. 201). Se questo va tutto bene per la definizione di arte formulata nella seconda metà del secolo scorso e ancora vitale nella prima metà di questo secolo, ora è possibile che le cose stiano diversamente. Non è un caso che sia venuta meno la complementare figura sociale dell"artista'. Per parecchio tempo la definizione di artista sovrastò quella dello specifico campo di attività (scrittore, pittore, musicista); oggi sarebbe invece molto imbarazzante suggerire un'immagine coerente di artista. La produzione artistica appare assai meno separata dalla produzione toutcourt. Che significa ciò? Viene il sospetto che sia ormai inattuale la dichiarazione di Williams: «Dobbiamo dunque rifiutare 1"estetico' inteso sia come una dimensione astratta separata, sia come una funzione astratta sep[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine stiano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---siano <---Ciò <---Storia <---Così <---Pratica <---italiana <---italiano <---Diritto <---Il lavoro <---ideologia <---ideologica <---ideologico <---italiani <---marxismo <---abbiano <---italiane <---marxista <---Del resto <---Dialettica <---Dinamica <---Ecco <---Filosofia <---Logica <--- <---Oltre <---Più <---Sociologia <---Stato <---capitalista <---comunisti <---fenomenologica <---imperialismo <---metodologico <---progressisti <---psicologica <---psicologici <---psicologico <---socialismo <---socialista <---socialisti <---sociologia <---Bibliografia <---Dio <---Dogmatica <---Fenomenologia <---Fisica <---Francia <---Freud <---Giappone <---Meccanica <---Nuovi Argomenti <---Perché <---Poetica <---Psicologia <---antropologica <---cambiano <---capitalismo <---colonialismo <---cominciano <---comunismo <---comunista <---cristiana <---cristiano <---dell'India <---dinamismo <---esistenzialismo <---etnologia <---fascisti <---ideologici <---ideologie <---indiana <---indiane <---indiano <---marxisti <---materialismo <---Alpi <---Amsterdam <---Birmania <---Borneo <---Ceylon <---Christus <---Come <---Engels <---Ernesto De Martino <---Estetica <---Etica <---Etnologia <---Formosa <---Frazer <---Gegenwart <---Già <---Gli <---Grecia <---Iugoslavia <---Jung <---La sera <---Leeuw <---Lévy <---Lévy-Bruhl <---Malesia <---Marx <---Metafisica <---Molta <---NATO <---Noi <---Ontologia <---Pakistan <---Panno <---Parlò <---Psicanalisi <---Psichiatria <---Robert Volmat <---Russia <---Sardegna <---Sartre <---Scienze <---Singapore <---Società <---Spagna <---Storia religiosa <---Storiografia <---Studi <---Sulla <---Teologia <---USA <---Untersuchungen <---Van Gogh <---Viene <---annunciano <---antropologico <---biologico <---capitalisti <---cattolicesimo <---centesimi <---conformismo <---d'Europa <---d'Italia <---dell'America <---dell'Asia <---dell'Italia <---dell'Occidente <---escatologico <---etnologica <---etnologici <---fanatismo <---fascismo <---fascista <---fenomenologia <---feudalesimo <---filologico <---idealisti <---ideologiche <---indiani <---indonesiano <---junghiana <---lista <---metodologia <---metodologiche <---minacciano <---mitologia <---nazionalismo <---nell'Asia <---nell'Unione <---oggettivismo <---omologia <---ontologia <---ontologico <---protestantesimo <---psicologia <---psicologiche <---realismo <---reumatismi <---riconquista <---rinviano <---simbolismo <---teologia <---testimoniano <---umanesimo <---A Massa Marittima <---Abenlandes <---Abissinia <---Achilpa <---Action <---Ad Cor <---Adesso <---Africa Orientale <---Agli <---Agraria <---Ah <---Aion <---Al Distretto <---Al Sig <---Alain Robbe <---Albanesi <---Albert Camus in Le <---Albert Schweitzer <---Alchemie <---Alchemìe <---Alcuni <---Alessandro Magno <---Aliud <---Alla C I <---Alla Camera del Lavoro <---Alla Direzione <---Alla F <---Alla U I L <---Allgemeine Psychopathologie di Jaspers <---Allo <---Althusser <---Altri <---American <---American Academy <---American Folclore <---American Institute <---Americano Coloniale <---Amerindias <---Amici del Mondo <---Amsterdam-Leipzig <---Analytische Psychologie <---Andalusia <---Andhara <---Andrea Binazzi <---André Gide <---Angoscia <---Annabella Rossi <---Anthropdogie <---Antonio Anedda <---Antonio Banfi <---Antonio Roquentin <---Antropologia <---Antwort <---Anzi <---Aori <---Aperçu <---Apocalisse <---Apocalypse <---Apokalyptik <---Appare <---Appena <---Appenninica <---Apuane <---Area <---Arien <---Arnaldo Nannetti <---Arnaldo Senesi <---Arts <---Arturo Carlo Jemolo <---Asburgo <---Aspettate <---Aspetti <---Assistenza Tecnica <---Astrolabio <---Atlante <---Aujsàtze <---Aulos <---Australiano <---Aut-Aut <---Autorità <---Auxerre <---Avete <---Açoka <---Baccinello <---Bacone da Verulamio <---Bagno di Gavorrano <---Baleari <---Balzac <---Bandung <---Banfi <---Bantù <---Barrés <---Bartolini <---Baschi <---Basta <---Basterà <---Beaumarchais <---Beauvoisis <---Becattini <---Bedaux <---Beitràge <---Belfagor <---Bellini <---Benedetto Croce <---Bernstein <---Bethoven <---Bewusstseins <---Beziehung <---Bhilai <---Bianciardi Arol <---Bianciardi Aroldo <---Bice <---Bino Malossi <---Biologia <---Birmingham <---Bisognerà <---Biute <---Boccheggiano <---Boemia <---Bouville <---Breda <---Breslau <---Bretoni <---Brizzigatti Giovanni <---Bruno Gallieri <---Bucarest <---Budda <---Buddismo <---Butterfield <---Butterfield H <---C.G.I.L. <---C.S.I.L. <---CGIL <---CISL <---Cacciaguerra <---Caffè dei Bretoni <---Caillois <---Camaguey <---Cambogia <---Cambray <---Camera Sindacale <---Camorra <---Camus <---Canon Missae <---Caratteri di La Bruyère <---Carlo Bartolini <---Carlo Levi <---Carte Ernesto <---Cassa Malattie <---Castiglia <---Catalonia <---Cattolicesimo <---Caucaso <---Cazeneuve <---Cechov <---Cecina <---Cedé Ii <---Centro <---Centro Sociale Protestante <---Certo Vladimir Nabokov <---Cesare Brandi <---Charlus <---Chasterton <---Che Dio <---Che Williams <---Chedo Peric <---Chiang <---Chiesa <---Chiesa di Cristo <---Chiese Cristiane <---Chiesi <---Chiliasmus <---Chimica <---Chiusdino <---Chiusi <---Chiusura <---Christian Under <---Christianity <---Ciciano <---Cinquantacinque <---Circolo Minatori <---Civiltà <---Civiltà Cattolica <---Clinica <---Clinical Psychiatry <---Clyde Kluckhohn <---Codesto <---Codesto Distretto <---Codesto Ufficio <---Codignola <---Collana <---Common Prayer <---Comédie Humaine <---Con Pettazzoni <---Condotta <---Confina Psychiatrica <---Contemporaneamente <---Copernico <---Corbelli Gennaro <---Corea <---Cornata di Gerfalco <---Cosa <---Cotard <---Crepuscolo degli dei <---Creò <---Cristianesimc <---Croazia <---Cronologia <---Cuba <---Cullmann <---Culmann <---Cultural Anthropology <---Cuna <---Cuna del Panama <---Cunas <---Da Max Weber a Wrigth Mills <---Daedalus <---Dal Figaro di Beaumarchais <---Danielou <---Daniélou <---Das Gefiihl <---Das Heilige <---Das Reich <---Daseins <---Daseins-Umwandlung <---Daseinsanalyse <---Davanti <---De Gasperi <---De Maistre <---De Martino <---Dead <---Dei <---Del Gandini <---Dello Jung <---Demetra <---Der Archetyp <---Der Brief <---Der Mann <---Der Untergang <---Desoille <---Detroit <---Deutung <---Di Mussolini <---Dickens <---Dico <---Die Bedeutung <---Die Grosse <---Die Metapher <---Die Mitte <---Die Religionen <---Die Ursprtinge <---Die Welt <---Diego Carpitella <---Dipartimento di Stato <---Dipenderà <---Diplomatica <---Direzione Montecatini <---Direzione Soc <---Distretto <---Distretto Minerario <---Distretto Minerario di Grosseto <---Ditta <---Doktor Faustus <---Dos Heilige <---Dostojevskij <---Dublinars <---Duomo di Colonia <---Dépersonalisation <---Eaesi <---Ebridi <---Edgar Dacqué <---Egitto <---Eigenschaften <---Einfiihrung <---Einmaligkeit <---Elencò <---Eliade <---Elémire Zolla <---Enciclopedia Italiana <---Endzeit <---Energeti <---Enver Hodsha <---Era Giovanni <---Eranos Jahrbuch <---Erkrangunken <---Ermeneutica <---Ernesto Buonaiuti <---Ernesto Cassirer <---Erneuerung <---Escatologia <---Eschatologie <---Esperienza Religiosa <---Esquirol <---Etnografia <---Eurasatico <---Eurasatico Antico <---Eurasiatico Antico <---Evangelischen Theologie <---F.I.L.I.E. <---F.O.B.B. <---FIAT <---Fadeev <---Faktoren <---Faliud <---Fascino <---Federazione Provinciale <---Federico Engels <---Femmine <---Fenichel <---Ferromin <---Feuerbach-Marx <---Figlia <---Filare <---Filippo Lord <---Filologia <---Filosofia della natura <---Filosofia della storia <---Fin dal Medioevo <---Finita <---Fiori <---Firmò <---Fisiologia <---Flaubert <---Folklore <---Follonica <---Fonte Grilli <---Foot Moore <---Forme <---Formen <---Forschung <---Fortschritte <---Franca Gazzarri <---Francesco Bacone <---Francesco Grippa <---Fratelli Karamazov <---Frobenius <---Frédéric Moreau <---Fuerbach <---G.L. <---Galles <---Gallicia <---Gandhi <---Ganz <---Garcia Lorca <---Garnier <---Gastone Bachelard <---Gauguin a Tahiti <---Gavorrano <---Gehalt <---Gehlen <---Geistes <---Geistesgeschichte <---Gejtihl <---Genetica <---Gentile a Ernesto Codignola <---Genève <---George Thomson <---Gerfalco <---Germania di Hitler <---Geschichte <---Geschichtsauffassung <---Gestaltpsychologie <---Gestcdtungen <---Giacomo Petrocchi <---Giavà <---Gide <---Gide nell'Unione Sovietica <---Gino Malossi <---Giorgio Sorel <---Giovanni Gentile <---Giovanni Jervis <---Giovanni in Persiceto <---Giurami <---Giustizia <---Già Rudolf Otto <---Gli Impiegati <---Godsdienst <---Goldmann <---Golgota <---Gordon Childe <---Goriot <---Gorki <---Goteborg <---Goti <---Gottes <---Grave <---Gregorio Samoa <---Grigioni <---Grosse Mutter <---Grosseto <---Grosseto Al <---Grosseto Alla <---Gruppo Maremma <---Gruppo Miniere Maremma <---Guarda <---Guermantes <---Guillermo Haya <---Gusdorf <---Gustave Flaubert <---Gòttlichen <---Hai <---Hans Sedlmayr <---Harward Teologica <---Harward Theological <---Hauer <---Health <---Heidelberg <---Heilserwartungs <---Heilsgeschichte <---Henry Wasser <---Hiob <---History <---Hitler <---Ho Chi Minh <---Hoffmannsthal <---Hofmannsthal <---Holmer <---Hommel <---Horn-Wien <---Hostie <---Humaine <---Humbert Humbert <---Hyman <---Hòlscher <---Iaica <---Ibsen <---Iconografia <---Ideale Tognoni <---Il Faro <---Il Mondo <---Il Pisani <---Il mostro <---Images <---Imago XXI <---Imago XXIII <---Immaginiamolo <---Impétraz <---In ogni modo <---Indipendentemente <---Indocina <---Indonesia <---Industriali Grosseto <---Infine <---Ingegnere <---Inghilterra <---Insecuritas a dell'Archivio di Filosofia <---Irrationale <---Irresistibilmente <---Isla de Pinos <---Isole Britanniche <---Italia Meridionale <---Italo Calvino <---Itri <---Jahrbuch XVII <---Jahvé <---Jalousie <---James Joyce <---Jean Cazeneuve <---Jensen <---John Stuart Mill <---Jungs <---Kant <---Karl Kerényi <---Kasuistik <---Kepler <---Kerenyi <---Kerygma <---Kerènyi <---Kerényi <---Khaibar <---Kingship <---Klim Sam <---Kotelawala <---Kranz <---Kruscev <---Kubin <---Kuomintag <---Kuomintang <---Kònigtum Gottes <---La Bibbia <---La Bruyère <---La Chiesa 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<---Pettazzoni a Ernesto Codignola <---Phanomenologie <---Phànomenologie <---Piacenza <---Piano di Colombo <---Piazza <---Piazza Colonna <---Piazza Venezia <---Pibul <---Pierre Bourget <---Pierre Janet <---Pierre Loti <---Pietralata <---Pigmoide <---Pigorini di Roma <---Pile <---Pincarico <---Pinos <---Pirenei <---Pisani Ersnanno <---Pléiade <---Pmo <---Polinesia <---Pomrini <---Poriginaria <---Potjomkin <---Prata <---Prega Iddio <---Preiss <---Preuss <---Primavera silenziosa <---Primitive Psychology <---Problemi e orientamenti di Teologia Dogmatica <---Proceedings <---Prophetismus <---Prosa <---Provinciale Lavoro <---Psicoanalisi <---Psicologia Neurologia <---Psicologia analitica <---Psicologia della religione <---Psicopatologia <---Psychiatrie <---Psychoanalytische Bemerkungen <---Psychologie C <---Psychopatologie <---Public Opinion <---Puglia <---Punto Quarto <---Puntone di Follonica <---Purg <---Pvm Convegno Volta <---Quale <---Qui <---Qui Williams <---RDT <---Rachel Carston 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<---Seele <---Seelenprobleme <---Segretaeria <---Semaine de Sociologie <---Semantica <---Senti <---Sermoneta <---Servizio Sociale <---Seul <---Sferracavallo <---Sferza <---Sgurgola <---Shiva <---Siberia <---Sicilia Centrale <---Sienne <---Signor Prefetto <---Siinde <---Sindacale Provinciale <---Sindacato Minatori <---Sistematica <---Sisyphe <---Society <---Società Mineraria <---Società Praga <---Societé <---Solzenitsyn <---Sorrento <---Soziologie <---Spagnuoli <---Spesse <---Stalin <---Stati <---Sti <---Stilistica <---Storch <---Storia antica <---Storia mondiale <---Studi Etruschi <---Studi Psichiatrici <---Studium <---Sud <---Sud America <---Sud-America <---Sud-Est <---Sukarno <---Survivre <---Sutri <---Svizzera <---Sylvia L <---Symbole <---Symboles <---Symbolgeschichte <---Syngn <---Séolokov <---Sòderblom <---Ta T <---Taipeh <---Tanno <---Tebetan Boo <---Tecnologia <---Tenuto <---Teologia Dogmatica <---Teologia dogmatica <---Teoria <---Teramo <---Terapeutica <---Terrasini <---Testi 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<---dell'Intendenza <---dell'Iran <---dell'Ombrone <---dell'Ottocento <---dell'Unità <---denunziano <---determinismo <---diani <---diano <---dogmatismi <---dostojewskiano <---eclettismo <---economista <---economisti <---elettricisti <---epistemologica <---escatologia <---escatologica <---eschatologie <---esisti <---esorcismo <---espressionismo <---estremista <---etimologia <---etnologico <---evoluzionismo <---eziologici <---fabiano <---facciano <---fenomenologico <---filocomuniste <---filocomunisti <---filologia <---filologica <---filosovietismo <---fisiologia <---fisiologica <---fisiologico <---flaubertiana <---freudiana <---freudiano <---freudismo <---fumista <---fumisti <---futurismo <---futuriste <---gandhiani <---geneaologie <---geriano <---giudaismo <---goldmanniana <---gradualismo <---gradualista <---guardiane <---guardiani <---heideggeriano <---hitleriano <---ifreudiani <---illuminismo <---imbrogliano <---immobilismo <---imperialista <---imperialiste <---incendiano 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<---regionalista <---relativismo <---revisionismo <---riacquista <---riecheggiano <---rimbaudiana <---rimbaudiano <---rischiano <---risucchiano <---risvegliano <---romanticismo <---sartriano <---schiavismo <---scisti <---sdoppiano <---semiologica <---semisocialista <---semisocialisti <---semplicismo <---separatista <---separatiste <---separatisti <---siana <---siciliano <---simbolismi <---sindacalisti <---socialiste <---sociologica <---sociologiche <---sociologie <---soriano <---stakhanovisti <---staliniana <---staliniani <---staliniano <---staliniste <---stalinisti <---statalista <---stataliste <---stiani <---storicismo <---storicista <---sull'Asia <---sull'Occidente <---surrealismo <---surrealisti <---tarantismo <---tecnicismo <---tecnologia <---tecnologica <---tecnologiche <---teleologia <---teologica <---teologiche <---teologici <---tipologico <---tista <---tologie <---traumatismo <---umorismo <---universalismo <---utopisti <---variano <---viaggiano <---vittoriana <---vogliano <---zarista <---Ùber <---Ùberweltlichen



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