Brano: [...]zeppa », ricavato nel 1851 da uno studio da concerto schizzato nel 18)9, costituisce da più da un punto di vista un riscontro dell’« Orpheus ». Listz ha cercato di trasporre in musica, con realismo di sonorità ed efficacia illustrativa, la poesia di Victot Hugo che dà il nome alla composizione e che esalta l’eroe nazionale ucraino. Ecco il contenuto: Mazeppa è legato dai tuoi nemici su un cavallo che viene poi condotto nella steppa. Gli avvoltoi spiano la preda già sicura, ma quando l’animale cade finalmente stremato, Mazeppa come aveva sognato viene salvato dai suoi. Nella pienezza dei dettagli sonori illustrativi risalta come apice musicale l’eroico tema di Mazeppa che, ritornando più volte con carattere di leitmotiv, collega fra loro i numerosi dettagli illustrativi fondendoli in un quadro compatto e colorito.

Christoph von Dohnànyi è nato a Berlino 1*8 settembre 1929. Ha inizialmente studiato legge all’Università di Monaco, abbandonando però ben presto questa facoltà per iscriversi all’Accademia Musicale della stessa città. Un vasto [...]

Brano: [...]e. L'ho composto con grande gioia... e... senza fatica ».

È opportuno precisare subito qui che per la von Meck Firenze significa moltissimo. Inoltre, non lontano dalla sua villa « Oppenheim », fa allestire per Ciajkovskij un rifugio di lusso con stanze assai confor\ tevoli. E sebbene per una reciproca promessa i due non abbiano mai

progettato di incontrarsi, si vedono occasionalmente proprio a Firenze nel corso di avvenimenti musicali e si spiano altresì durante le romantiche passeggiate. A ciò segue sempre una pioggia di lettere, in cui ognuno si dà da fare a spiegare all'altro di averlo ammirato: pazzie di affetti platonici, che per il maestro si traducono tuttavia in moneta pregiata e in stipendi più che ragguardevoli.

Ecco che nasce il « Souvenir de Florence », Sestetto per archi op. 70, in cui il musicista ringrazia l'Italia e soprattutto Firenze « per i mesi più felici della mia vita ». Il maestro — ricordiamolo — frequenta volentieri il Sud per sfuggire alla snervante routine quotidiana del Conservatorio di Mosca e alle trag[...]

Brano: [...]re il funerale il giorno dopo, in forma riservatissima. Soltanto i familiari, in automobile chiusa, potevano seguire la salma. Il trasporto era stato fissato per le sei del pomeriggio; ma arrivò un contrordine e il misero corteo dovette muoversi con un’ora di anticipo. Si aveva paura che tutti quelli che avevano amato mio marito, manifestassero in qualche modo il loro dolore e il loro sdegno.

Il carro funebre fece la strada al cimitero di Tre spiano, trascinato al trotto e

preceduto e seguito da autocarri pieni di carabinieri. Ciononostante molta gente era in attesa lungo la strada per porgere l’ultimo saluto.

E tutto non finì qui. Per la morte del Luporini era stato imposto agli abitanti del nostro rione di San Salvi di tenere esposta la bandiera. Quando i fascisti seppero che mio marito era morto, imposero a tutti di ritirarla immediatamente. Temevano che potesse significare un segno di lutto per lui.

La domenica mattina del 4 ottobre il Senesi stesso ebbe la sfacciataggine di lacerare la corrispondenza che un postino aveva co[...]