Brano: [...]892, facendolo eseguire finalmente la prima volta a Pietroburgo il 7 dicembre 1892. L'accento fiorentino di questo Sestetto, concepito nella tonalità dì re minore, è dato, più che dalle note, dalla ricchezza delle trovate,

Interno della casamuseo di Ciajkovskij a Klin. La mascheia mortuaria del compositore.

dalla calma interiore, dalla grazia delle singole melodie e dall'intonazione generale che può definirsi di « lirico benessere ». Vi si specchiano i ricordi di Ciajkovskij, al quale — sia chiaro — non interessa la traduzione sul pentagramma di un esauriente rapporto turistico. Al limite, gli sfuggono addirittura le strade di Firenze o italiane in genere. Non a caso, nel terzo movimento ascoltiamo qualcosa che profuma di terra russa; mentre non manca nel complesso della partitura una vigorosa concezione contrappuntistica alla tedesca, quasi un occhiolino a Brahms, anche se Ciajkovskij giudicava l'Amburghese un tipo notevolmente freddo. Il musicista mostra più decisamente se stesso nel secondo tempo, sia per gli effetti strumentali, sia p[...]