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Il segmento testuale spartachisti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 33Entità Multimediali , di cui in selezione 15 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 524

Brano: [...]omitato esecutivo dei Consigli operai. Una pronta risposta dei lavoratori obbligò i soldati a ritirarsi, lasciando sul terreno 14 morti.

L'insurrezione spartachista

Si accentuava sempre più l'indirizzo conservatore del governo. L’esercito intervenne apertamente nella politica; chiese e ottenne^ l’ordine di disarmo degli operai, ma né il governo né l’esercito avevano ancora la forza per far rispettare questa decisione.

Il 15 dicembre gli spartachisti pubblicarono il loro programma che chiedeva la confisca delle banche, la socializzazione delle miniere, la riforma agraria, l’abolizione degli Stati e la creazione di una repubblica unitaria.

Pochi giorni dopo, al Congresso dei Consigli operai, la corrente maggioritaria controllava 375 delegati su 485 e la corrente socialdemocratica indipendente si divise tra maggioritari e sostenitori degli spartachisti. Questi ultimi avevano nel Congresso pochissimi rappresentanti, in quanto neppure Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg erano stati accettati come delegati, non risultando membri di una fabbrica (furono ammessi al Congresso soltanto con voto consultivo).

il Congresso decise di indire elezioni per una Costituente ed elesse un Consiglio centrale interamente composto di socialdemocratici maggioritari. L’opposizione disertò le votazioni.

Dàumig definì quell’assemblea « un club di suicidi ». I delegati erano tuttavia preoccupati per le mene controrivoluzionarie dell’esercito e, malgrado il dissen[...]

[...]legati erano tuttavia preoccupati per le mene controrivoluzionarie dell’esercito e, malgrado il dissenso di Ebert,

decisero « di accelerare la soppressione dell’esercito permanente, di costituire una milizia popolare, di introdurre il sistema di elezione degli ufficiali e sopprimere il segno dei gradi, di proibire di portare le armi fuori servizio ». 1 militari si rifiutarono poi di accettare queste decisioni.

AH’esterno del Congresso, gli spartachisti organizzarono una grande manifestazione operaia che lanciò le richieste di instaurare la repubblica socialista, estendere i poteri dei Consigli, disarmare la controrivoluzione e consegnare le armi agli operai. Malgrado il successo ottenuto nel Congresso dalla destra, lo scontro si spostò nelle strade.

Nel castello reale si era intanto accasermata una divisione di fanteria di marina, giunta da Kiel, Wilhelmshaven e Amburgo per « difendere le conquiste della rivoluzione ». La presenza di questo corpo armato rivoluzionario nella capitale ostacolava non poco i piani di Ebert e dei militari. Pe[...]

[...]cht, Testo: « Entrate nel K.P.D.I (Lega di Spartaco) ». Segue l’indirizzo della sede del partito (1919)

il governo al Quartier generale. Avvertito della situazione, il generale Lequis raccolse truppe sicure, circondò i marinai e concesse loro 10 minuti per arrendersi; poi, di fronte al loro rifiuto, mise in azione l’artiglieria, abbattendone 60 tra morti e feriti gravi. Indignata da questo, eccidio, la popolazione insorse: una grande massa di spartachisti, donne e fanciulli solidarizzarono con i marinai. I soldati cominciarono a disertare in massa e, poco dopo, Lequis fu costretto a ritirare le residue forze. Gli ufficiali che avevano ordinato il fuoco sfuggirono per poco al linciaggio. I locali dell’organo socialdemocratico « Vorwàrts » vennero occupati e il giornale uscì col nuovo titolo di Rote Vorwàrts (Avanti rosso).

Il 29 dicembre i tre ministri indipendenti rassegnarono le dimissioni, per non avallare ulteriormente la soluzione sanguinaria perseguita dai socialdemocratici d’intesa con i capi dell’esercito. I tre vennero sostituiti da[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 367

Brano: [...]ivista Die Internationale e lavorando alla creazione dello Spartakus bund, la lega spartachista. Le sue Lettere di Spartaco, diffuse clandestinamente, ebbero grande popolarità. L'1 maggio 1916, mentre i sindacati e il Partito socialdemocratico tedesco avevano rinunciato a qualsiasi celebrazione, Liebknecht organizzò a Berlino una grande manifestazione dì strada contro la guerra: arrestato, fu condannato a 4 anni e 1 mese di reclusione.

I moti spartachisti

Con il crollo militare degli Imperi Centrali, liberato dal carcere nel novembre 1918 dalla insurrezione popolare che fu salutata come la rivoluzione in Germania (v.), Liebknecht tornò a Berlino accolto da trionfatore. Immediatamente si diede al consolidamento del movimento spartachista, fondò il giornale Die Rote Fahne (Bandiera Rossa) e condusse un’accesa polemica contro I dirigenti socialdemocratici al governo (Ebert, Scheidemann, Braun, Noske) che cercavano di riversare sulle masse popolari tutto il peso del tracollo economico della Germania. Riunitisi a congresso il 3031.12.1918, gli s[...]

[...]one in Germania (v.), Liebknecht tornò a Berlino accolto da trionfatore. Immediatamente si diede al consolidamento del movimento spartachista, fondò il giornale Die Rote Fahne (Bandiera Rossa) e condusse un’accesa polemica contro I dirigenti socialdemocratici al governo (Ebert, Scheidemann, Braun, Noske) che cercavano di riversare sulle masse popolari tutto il peso del tracollo economico della Germania. Riunitisi a congresso il 3031.12.1918, gli spartachisti decisero di costituire il Partito comunista tedesco.

Scriverà Lenin: « Da quando la Lega spartachista si chiama Partito comunista di Germania la fondazione della III Internazionale Comunista, veramente proletaria, veramente internazionalista, veramente rivoluzionaria è divenuta un fatto. Formalmente questa fondazione non è ancora consacrata,

ma in realtà essa esiste da questo momento » (Lettera agli operai d’Europa e d'America, 24.1.1919).

Con Rosa Luxemburg, Liebknecht fu il principale animatore dei moti rivoluzionari spartachisti che, da Berlino (513.1.1919), si irradiarono in gran[...]

[...]la Lega spartachista si chiama Partito comunista di Germania la fondazione della III Internazionale Comunista, veramente proletaria, veramente internazionalista, veramente rivoluzionaria è divenuta un fatto. Formalmente questa fondazione non è ancora consacrata,

ma in realtà essa esiste da questo momento » (Lettera agli operai d’Europa e d'America, 24.1.1919).

Con Rosa Luxemburg, Liebknecht fu il principale animatore dei moti rivoluzionari spartachisti che, da Berlino (513.1.1919), si irradiarono in gran parte della Germania, ma che il governo stroncò sostenuto dai più retrivi e ancora potenti circoli militari del paese. Quando l'ex macellaio Gustav Noske, divenuto ministro socialdemocratico della Difesa nazionale, alla testa degli ufficiali prussiani entrò a Berlino per affogare nel sangue l’insurrezione spartachista, ordinò di catturare Liebknecht e la Luxemburg. Arrestati il 15 gennaio e portati presso il Comando di una divisione di cavalleria, i due popolari dirigenti comunisti furono uccisi poche ore dopo. Per giustificare l’assassinio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 522

Brano: [...]enare la rivoluzione:

« Affermare che la socialdemocrazia ha voluto la rivoluzione di novembre è una menzogna dei nostri avversari, tanto ridicola quanto insensata », dirà nel 1922 Scheidemann;

la corrente socialdemocratica indipendente, staccatasi dai maggioritari, più radicale, ma anche più confusa (ne facevano ancora parte Ledebour, Kautsky, Hilferding, Bernstein, K. Liebknecht e R. Luxemburg): e infine quella costituita più tardi dagli spartachisti e dall’ala sinistra degli indipendenti, ma fortemente inficiata da,posizioni estremiste e settarie. c Soldati e operai chiedevano la pace subito e ad ogni costo; gli indipendenti: pace e socialismo; e i socialdemocratici maggioritari, raggiunti quelli che ritenevano i principali obiettivi di democrazia borghese, si preoccupavano solo di riportare il movimento nella legalità.

Il 9 novembre, nella capitale, soldati e operai fraternizzarono. Tutti gli edifici pubblici furono occupati dagli insorti. Il principe Max di Baden annunciò al Reichstag l'abdicazione del Kaiser, fuggito in Olanda,

[...]

[...]ne politica riprese a pubblicare i propri giornali, letti prevalentemente in provincia e nelle campagne, con le vecchie testate. La militaristica Gazzetta della Croce tolse solo il motto Avanti per Dio, per il Re e per la Patria. Venne orchestrata la campagna contro il «bolscevismo» e contro i Consigli operai. Per seminare la paura fra i benpensanti e tra il pubblico meno avveduto, si prospettò a fosche tinte il «pericolo rosso» costituito dagli spartachisti.

Alcuni provocatori, arrestati perché colpevoli di aver ordito a Monaco un complotto controrivoluzionario,

522



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 624

Brano: [...]e (U.S.P.D.), ossia il formale distacco delle minoranze dalla S.P.

D., la Spartakusgruppe aderì al nuovo partito, per timore di perdere ogni canale di comunicazione con la massa dei vecchi aderenti alla socialdemocrazia.

La comune adesione alla U.S.P.D. non poteva tuttavia nascondere le divergenze reali che opponevano il Gruppo spartachista alla maggioranza degli indipendenti. Tali divergenze diventarono sempre più evidenti via via che gli spartachisti, attivamente impegnati nelle agitazioni di massa contro la guerra del 1917 e ancor più dell’inverno del

1918, si resero conto deH'impossibilità di servirsi della U.S.P.D. ai fini della loro battaglia rivoluzionaria. Le prime conseguenze di questa situazione, nel clima di tensione rivoluzionaria alla vigilia del crol

lo militare finale della Germania, furono tratte nella Reichskonferenz spartachista del 7.10.1918, in occasione della quale fu operata la fusione con il gruppo della sinistra radicale di Brema e fu lanciato il programma per la “repubblica socialista tedesca”.

II distacco [...]

[...]a U.S.P.D. ai fini della loro battaglia rivoluzionaria. Le prime conseguenze di questa situazione, nel clima di tensione rivoluzionaria alla vigilia del crol

lo militare finale della Germania, furono tratte nella Reichskonferenz spartachista del 7.10.1918, in occasione della quale fu operata la fusione con il gruppo della sinistra radicale di Brema e fu lanciato il programma per la “repubblica socialista tedesca”.

II distacco formale degli spartachisti dalla U.S.P.D. non fu compiuto neppure nella successiva conferenza dell'11 novembre, dopo la proclamazione della repubblica, allorché essi deliberarono l’autonomia organizzativa dal partito degli indipendenti e decisero di adottare come proprio organo il quotidiano Die Rote Fahne (v.) che era uscito a Berlino sin dal 9 novembre per iniziativa di Liebknecht e della Luxemburg. La Spartakusgruppe si trovò allora al centro dell'agitazione rivoluzionaria e, soprattutto, fu il principale portavoce (insieme alla sinistra della U.S.P.D., facente capo ai cosiddetti “capitani rivoluzionari”) deH'altern[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 525

Brano: Germania

Soldati rivoluzionari spartachisti a Berlino (gennaio 1919)

Il giorno prima era sorto un comitato rivoluzionario diretto da Karl Liebknecht, Ledebour e Scholze (delegato d’officina). Il movimento di protesta si trasformò in sciopero generale. I manifestanti occuparono la Prefettura, le principali tipografie, l’agenzia Wolff e altri punti strategici della Capitale.

(« Se questa massa avesse avuto dei capi che avessero saputo ciò che volevano — scriverà più tardi Noske — a mezzogiorno Berlino sarebbe stata nelle loro mani »).

Ma i rivoluzionari erano divisi, incerti; si persero in lunghe e inconcludenti discussioni e al[...]

[...]n Baviera (lo Stato tedesco più importante dopo la Prussia), alla abdicazione di Lodovico III (novembre 1918) era seguita una rivoluzione con un corso autonomo. Come centro intellettuale e culturale, Monaco contava più di Berlino e numerosi erano gli intellettuali che militavano nei partiti di sinistra. Per contro, la Baviera cattolica era fortemente autonomista e non molto industrializzata. I ceti medi e i contadini vi avevano un gran peso. Gli spartachisti vi apparvero solo alla fine del 1918 ed ebbero scarso seguito. Alla testa del governo rivoluzionario si trovò Kurt Eisner, un indipendente seguace di Bernstein. Il governo poggiava sui Consigli operai e non fece nulla per limitarne il potere. In dicembre, quando gli indipendenti si ritirarono dal governo sull’esempio di Berlino, Eisner rimase. Si giunse così alle elezioni del 12.1.1919, nelle quali risultarono eletti 3 indipendenti, 61 socialdemocratici, 16 rappresentanti della Lega dei contadini, 25 democratici, 9 conservatori e 66

cattolici. Tutta la stampa era nelle mani dei partiti bor[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 209

Brano: [...] (v.), nel corso dei quali gli elettori vennero chiamati a esprimere un « sì » o un « no » sulla lista unica proposta dal Partito fascista.

C.Gh.

Elmi di acciaio

Stahlhelme. Associazione di ex combattenti tedeschi fondata nel primo dopoguerra (25.12.1918) a Magdeburgo da Franz Seldte, ufficiale della riserva del disciolto esercito imperiale.

Il dilagare in Germania (v.) della spinta rivoluzionaria, caratterizzata daN’affermarsi degli spartachisti come avanguardia di classe dei lavoratori, e per contro le frustrazioni causate negli ambienti militari dalla sconfitta subita nel conflitto mondiale, provocarono l’accendersi di una violenta reazione nazionalistica e sovversiva di destra che doveva sfociare nella dittatura hitleriana. L’associazione chiamata degli « Elmi d’acciaio » fu una delle prime espressiom di quella ondata reazionaria, legata ai miti del militarismo e del nazionalismo germanico.

Nel proclama col quale Seldte annunziò la costituzione del sodalizio degli ex combattenti, si dichiarava apertamente che esso traeva origin[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 521

Brano: [...] 6.4. 1917, l’entrata in guerra degli Stati Uniti contro la Germania segnò per gli imperialisti tedeschi il principio dèlia fine. Oltre ai socialdemocratici, perfino i partiti della piccola e della media borghesia cominciarono, a quel punto, a capire che ogni possibilità di vittoria era sfumata. Nell’aprile 1917 un grandioso sciopero di 125.000 operai paralizzò a Berlino tutta l’industria bellica. Il Primo maggio 1917, guidati da Liebknecht, gli spartachisti marciarono per le vie di Berlino al grido di « Abbasso la guerra! ». Il popolare dirigente fu arrestato e condannato a 2 anni e mezzo di carcere (pena poi aumentata in appello a 4 anni e mezzo), e due mesi dopo vennero arrestati anche Rosa Luxemburg e Franz Mehring.

Il governo tedesco, in una situazione sempre più precaria, cominciò affannosamente a cercare un accordo di pace, ma le potenze occidentali, ormai sicure di vincere, re

spinsero i suoi approcci. Il 28.

11.1917 la pace di BrestLitovsk, firmata dal governo sovietico, contribuì ulteriormente a ravvivare la lotta dei lavorator[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 526

Brano: [...]vento. Nel nuovo governo bavarese entrarono i partiti borghesi. Dopo il tentato putsch di

Wolfgang Kapp a Berlino (1920), un colpo di stato della Reichswehr insediò a Monaco un governo di estrema destra, capeggiato da Gustav von Kahr, che avrebbe fatto della Baviera la culla delle organizzazioni naziste.

La repubblica di Weimar

Il 19.1.1919 avevano avuto luogo in tutta la Germania le elezioni per l’Assemblea Costituente, dalle quali gli spartachisti e i comunisti si erano astenuti. I socialdemocratici, che si erano presentati come i tutori delle1 conquiste della rivoluzione, ottennero il 37,9% dei voti, qualificandosi come il partito più forte.

Il 6 febbraio, sotto la protezione di

7.000 uomini del generale Maercker, la Costituente si riunì a Weimar, in Turingia. La cittadina, di antiche e nobili tradizioni culturali, fu scelta, in luogo di Berlino, per sottolineare l’indipendenza della repubblica dall’egemonia prussiana. Ebert, per coprirsi a sinistra e isolare l’opposizione extraparlamentare dei comunisti, propose agli indipenden[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 527

Brano: [...]olse la divisione di fanteria di marina e proclamò lo stato d'assedio. Sull’Alexanderplatz, il generale von Luttwitz impiegò contro gli operai le autoblindo e l'aviazione. A questo punto i socialdemocratici si ritirarono dal Comitato di sciopero. Nelle trattative che seguirono, il governo accolse alcune richieste, ma per lo scioglimento dei corpi franchi rispose: « Trattate con Noske ». Costui, dopo aver fatto pubblicare la falsa notizia che gli spartachisti avevano fucilato 60 poliziotti a Lichtenberg, ordinò ai corpi franchi di fucilare sul posto chiunque fosse stato trovato con le armi in pugno. In base al suo ordine, vennero immediatamente fucilati, nel corso di quelle giornate, oltre 1.200 operai.

Leo Jogisches, che dal gennaio dirigeva il Partito comunista, venne assassinato in prigione da un poliziotto. 25 marinai disarmati, convocati per riscuotere il soldo, furono uccisi in un cortile della Franzoesische Strasse. Le repressioni si

estesero in provincia, a Magdeburgo, a Braunschweig, a Lipsia e in altre città.

A Weimar, la Costit[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 531

Brano: [...] e di ostilità che opponeva l'uno all’altro i due tronconi del movimento operaio tedesco.

Non solo nel Partito comunista tedesco, ma in larghe masse di lavoratori permanevano forti resistenze ad ogni avvicinamento al partito socialdemocratico che, per parte sua, oltre a coltivare un acceso anticomunismo scontava le responsabilità assunte nella convergenza con le forze reazionarie che, nel 1919, avevano soffocato la rivoluzione e ucciso i capi spartachisti. Di fronte al sanguinoso Primo maggio berlinese del 1929, nel quale la polizia alle dipendenze di un prefetto socialdemocratico aveva represso duramente le masse dei manifestanti, la scissione del movimento operaio e il passaggio del Partito socialdemo

Manifestazione nazista a sostegno di Hindenburg per l’elezione del nuovo presidente del Reich dopo la morte di Scheidemann (Berlino, 18.8.1925)

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successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine spartachisti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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