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Il segmento testuale spartachista è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 44Entità Multimediali , di cui in selezione 15 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 367

Brano: [...]nel quale affermava:

« Il nemico principale è nel proprio paese », e nel settembre aderì alla

Karl Liebknecht in divisa di soldato (1915)

piattaforma della conferenza internazionale di Zimmerwald (v.) contro la guerra imperialista.

Intanto con Rosa Luxemburg (v.), Franz Mehring, Clara Zetkin e altri aveva dato vita a un’attiva opposizione, fondando la rivista Die Internationale e lavorando alla creazione dello Spartakus bund, la lega spartachista. Le sue Lettere di Spartaco, diffuse clandestinamente, ebbero grande popolarità. L'1 maggio 1916, mentre i sindacati e il Partito socialdemocratico tedesco avevano rinunciato a qualsiasi celebrazione, Liebknecht organizzò a Berlino una grande manifestazione dì strada contro la guerra: arrestato, fu condannato a 4 anni e 1 mese di reclusione.

I moti spartachisti

Con il crollo militare degli Imperi Centrali, liberato dal carcere nel novembre 1918 dalla insurrezione popolare che fu salutata come la rivoluzione in Germania (v.), Liebknecht tornò a Berlino accolto da trionfatore. Immediatame[...]

[...]zione, Liebknecht organizzò a Berlino una grande manifestazione dì strada contro la guerra: arrestato, fu condannato a 4 anni e 1 mese di reclusione.

I moti spartachisti

Con il crollo militare degli Imperi Centrali, liberato dal carcere nel novembre 1918 dalla insurrezione popolare che fu salutata come la rivoluzione in Germania (v.), Liebknecht tornò a Berlino accolto da trionfatore. Immediatamente si diede al consolidamento del movimento spartachista, fondò il giornale Die Rote Fahne (Bandiera Rossa) e condusse un’accesa polemica contro I dirigenti socialdemocratici al governo (Ebert, Scheidemann, Braun, Noske) che cercavano di riversare sulle masse popolari tutto il peso del tracollo economico della Germania. Riunitisi a congresso il 3031.12.1918, gli spartachisti decisero di costituire il Partito comunista tedesco.

Scriverà Lenin: « Da quando la Lega spartachista si chiama Partito comunista di Germania la fondazione della III Internazionale Comunista, veramente proletaria, veramente internazionalista, veramente rivoluzionaria è divenuta un fatto. Formalmente questa fondazione non è ancora consacrata,

ma in realtà essa esiste da questo momento » (Lettera agli operai d’Europa e d'America, 24.1.1919).

Con Rosa Luxemburg, Liebknecht fu il principale animatore dei moti rivoluzionari spartachisti che, da Berlino (513.1.1919), si irradiarono in gran parte della Germania, ma che il governo stroncò sostenuto dai più retrivi e ancora potenti circoli milit[...]

[...]Rosa Luxemburg, Liebknecht fu il principale animatore dei moti rivoluzionari spartachisti che, da Berlino (513.1.1919), si irradiarono in gran parte della Germania, ma che il governo stroncò sostenuto dai più retrivi e ancora potenti circoli militari del paese. Quando l'ex macellaio Gustav Noske, divenuto ministro socialdemocratico della Difesa nazionale, alla testa degli ufficiali prussiani entrò a Berlino per affogare nel sangue l’insurrezione spartachista, ordinò di catturare Liebknecht e la Luxemburg. Arrestati il 15 gennaio e portati presso il Comando di una divisione di cavalleria, i due popolari dirigenti comunisti furono uccisi poche ore dopo. Per giustificare l’assassinio di Liebknecht nel Tiergarten, gli uccisori insceneranno un suo tentativo di fuga.

Nel cimitero di Berlino (Friedrichsfeld) i comunisti tedeschi eressero nel 1925 un grande monumento (opera del famoso architetto Mies van der Rohe) alla memoria dei due dirigenti assassinati e di altri protagonisti delle giornate rivoluzionarie del 1919. Distrutto dai nazisti, il monume[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 624

Brano: [...]trista promosse, con la Conferenza di Gotha del 68.8.1917, la fondazione del Partito socialdemocratico indipendente (U.S.P.D.), ossia il formale distacco delle minoranze dalla S.P.

D., la Spartakusgruppe aderì al nuovo partito, per timore di perdere ogni canale di comunicazione con la massa dei vecchi aderenti alla socialdemocrazia.

La comune adesione alla U.S.P.D. non poteva tuttavia nascondere le divergenze reali che opponevano il Gruppo spartachista alla maggioranza degli indipendenti. Tali divergenze diventarono sempre più evidenti via via che gli spartachisti, attivamente impegnati nelle agitazioni di massa contro la guerra del 1917 e ancor più dell’inverno del

1918, si resero conto deH'impossibilità di servirsi della U.S.P.D. ai fini della loro battaglia rivoluzionaria. Le prime conseguenze di questa situazione, nel clima di tensione rivoluzionaria alla vigilia del crol

lo militare finale della Germania, furono tratte nella Reichskonferenz spartachista del 7.10.1918, in occasione della quale fu operata la fusione con il gruppo d[...]

[...]arono sempre più evidenti via via che gli spartachisti, attivamente impegnati nelle agitazioni di massa contro la guerra del 1917 e ancor più dell’inverno del

1918, si resero conto deH'impossibilità di servirsi della U.S.P.D. ai fini della loro battaglia rivoluzionaria. Le prime conseguenze di questa situazione, nel clima di tensione rivoluzionaria alla vigilia del crol

lo militare finale della Germania, furono tratte nella Reichskonferenz spartachista del 7.10.1918, in occasione della quale fu operata la fusione con il gruppo della sinistra radicale di Brema e fu lanciato il programma per la “repubblica socialista tedesca”.

II distacco formale degli spartachisti dalla U.S.P.D. non fu compiuto neppure nella successiva conferenza dell'11 novembre, dopo la proclamazione della repubblica, allorché essi deliberarono l’autonomia organizzativa dal partito degli indipendenti e decisero di adottare come proprio organo il quotidiano Die Rote Fahne (v.) che era uscito a Berlino sin dal 9 novembre per iniziativa di Liebknecht e della Luxemburg. La [...]

[...]oprattutto, fu il principale portavoce (insieme alla sinistra della U.S.P.D., facente capo ai cosiddetti “capitani rivoluzionari”) deH'alternativa consiliare (« Tutto il potere ai consigli! ») contro le prospettive di pura parlamentarizzazione sostenute dalla S.P.D. e dalla maggioranza degli indipendenti.

A questo punto la frattura della U.S.P.D. era ormai inevitabile: nella Reichskonferenz convocata per la fine di dicembre del 1918 il Gruppo spartachista decise infatti la separazione anche formale dal partito degli indipendenti, costituendosi a sua volta in Partito comunista tedescoLega di Spartaco.

E. Co.

Spataro, Giuseppe

N. a Vasto (Chieti) il 12.7.1897, m. a Roma nel 1979; avvocato.

624



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 648

Brano: [...]ttacco di peritonite. Tardivamente ricoverato in una clinica di Formia dall’autorità della colonia confinaria, vi morì subito dopo il ricovero.

Pieck, Wilhelm

N. a Guben (Brandenburgo) il 3.1.

1876, m. a Berlino il 7.9.1960; presidente della Repubblica Democratica Tedesca.

Falegname, a 19 anni si iscrisse al Partito socialdemocratico tedesco e

ne divenne successivamente funzionario. Durante la Prima guerra mondiale aderì al gruppo spartachista e si stabilì in Olanda, da dove condusse attività di propaganda antimilitarista. Rientrato in patria dopo

il crollo della Germania per partecipare aH’insurrezione spartachista del 1919, fu tra i fondatori del Partito comunista tedesco. Nel 1921 venne eletto nella Dieta prussiana e, con le elezioni del 1928, divenne deputato del Reichstag. Nello stesso anno entrò a far parte del Comitato esecutivo dell’Internazionale comunista.

Subito dopo l’avvento di Hitler al potere (1933) espatriò in Francia e successivamente si stabilì a Mosca, dove dal 1935 assunse la direzione del Partito comunista tedesco in esilio. Dal luglio 1943 fu anche segretario del Comitato “Germania libera” (v. Germania).

Tornato a Berlino nel 1945, fu presidente del Partito comunista tedesco ([...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 524

Brano: [...] contro la repubblica democratica. La situazione degenerò con grande rapidità: non era ancora trascorso un mese dall’insurrezione e dalla vittoria rivoluzionaria, che la reazione fece la sua prima sortita. Il 6 dicembre, reparti dell’esercito arrestarono a Berlino una parte dei componenti del Comitato esecutivo dei Consigli operai. Una pronta risposta dei lavoratori obbligò i soldati a ritirarsi, lasciando sul terreno 14 morti.

L'insurrezione spartachista

Si accentuava sempre più l'indirizzo conservatore del governo. L’esercito intervenne apertamente nella politica; chiese e ottenne^ l’ordine di disarmo degli operai, ma né il governo né l’esercito avevano ancora la forza per far rispettare questa decisione.

Il 15 dicembre gli spartachisti pubblicarono il loro programma che chiedeva la confisca delle banche, la socializzazione delle miniere, la riforma agraria, l’abolizione degli Stati e la creazione di una repubblica unitaria.

Pochi giorni dopo, al Congresso dei Consigli operai, la corrente maggioritaria controllava 375 delegati su 48[...]

[...]nguinaria perseguita dai socialdemocratici d’intesa con i capi dell’esercito. I tre vennero sostituiti da Wissel, Noske (richiamato da Kiel) e Loebe. Ma non spingendo le cose a fondo per spazzare via il governo Ebert, ormai chiaramente legato alla reazione, gli operai berlinesi persero una occasione favorevole che mai più si sarebbe loro ripresentata.

Il 29 dicembre fu fondato il Partito comunista tedesco. Nelle diverse regioni la rivoluzione spartachista si sviluppava con varia intensità. I minatori della Ruhr, rivendicanti la nazionalizzazione delle miniere, arrestarono i grandi industriali Stinnes e von Thyssen. Ma lo scontro decisivo avvenne a Berlino, nel mese di gennaio.

Lo scacco subito neN'azione contro

i marinai, dove’i reparti repressivi di Lequis si erano, come per incantq, assottigliati da 40.000 a 2.000 uomini, aveva esasperato la reazione. Bisognava agire prima che fosse troppo tardi. Vennero conferiti a Noske pieni poteri ed egli prese nelle sue mani la direzione dell’offensiva controrivoluzionaria.

Fu in quelle circost[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 171

Brano: [...]rd Bernstein e la politica di Philipp Scheidemann: deputato al Reichstag, dal socialismo rivoluzionario Scheidemann passò al riformismo nel periodo in cui Ebert era a capo del partito, assumendo posizioni di destra, fino a essere il 3.10.1918 tra i membri di un governo antioperaio. È da ricordare infine il riformista Gustav Noske (v.) che, designato ministro della Difesa nel 1919, si distinse nella sanguinosa repressione che stroncò il movimento spartachista.

Belgio

In Belgio (v.) i maggiori esponenti del socialismo riformista furono Emile Vandervelde (deputato dal 1894, ministro in vari governi di coalizione) che nel 1937 entrò in conflitto col governo per la posizione di neutralità da questo assunta nella guerra di Spagna, ed Henri de Man, divenuto collaboratore dei nazisti quando questi invasero il paese.

Austria

In Austria (v.) un partito socialdemocratico sorse nel 1867, ma solo nel 1888 (dopo l'unificazione della corrente intransigente con quella moderatariformista) esso si costituì in modo definitivo. Il Partito socialdemocrati[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 266

Brano: [...]timanale (n. 16 del 2.10.1920)

cesi Romain Rolland ed Henri Barbusse (v.), alla cui rivista « Clarté » gli ordinovisti si sentirono particolarmente vicini, agli americani Max Eastman e John Reed, osservatori attenti del processo rivoluzionario in Russia, che in quegli anni erano venuti visitando; da Lenin, Zinoviev, Trotzskij, Rykov, Bucharin, Lunacarskij, Radek, che aggiornavano i lettori sui problemi della costruzione del socialismo, allo « spartachista » Paui Levi.

La sconfitta seguita all’occupazione delle fabbriche approfondì, rendendolo insanabile, il contrasto con le componenti moderate e « unitarie » del P.S.I., che gli ordinovisti, insieme con gli astensionisti di Amadeo Bordiga (v.), accusavano di frenare la volontà « rivoluzionaria » delle masse.

« L’Ordine Nuovo » quotidiano

Alla fine del 1920 il dirigente socialista Giacinto Menotti Serrati, in dissenso con la Terza Internazionale (v.) a causa delle 21 condizioni da essa poste alTingresso del P.S.I. nelle proprie file, colse l’occasione di un articolo di Gramsci apparso s[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 204

Brano: [...]ò in quegli stessi anni a comporre inni comunisti, quali Sventola bandiera rossa!, Viva Lenin, Bolscevismo, La guardia rossa. Una sua versione de\\'Internazionale venne adottata come inno della Federazione giovanile socialista italiana. I suoi testi, pubblicati con il titolo Canti di Spartaco e sotto lo pseudonimo di Spartacus Picenus, trovarono larga diffusione.

Il riferimento a Spartaco va inteso soprattutto in connessione al noto movimento spartachista sviluppatosi in Germania. Le canzoni di Offidani (si dice eseguite anche alla presenza di Lenin) vennero proibite dalla censura negli anni del regime fascista. Esse incontrarono un largo favore popolare per la loro ingenua vivacità, nonostante certe indulgenze retoriche e cedimenti a mode musicali dell’epoca, (v. Inni e canti della Resistenza).

Durante gli anni della lotta clandestina e della Resistenza Spartacus compose nuovi canti (Cuori comunisti, Il sole dell'avvenire, Le Fosse Ardeatine), adeguando i testi agli sviluppi della situazione italiana e alla linea del Partito comunista, cui[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 160

Brano: [...]pettive e dal movimento consiliare. Membro, per conto della S.P.D., del Consiglio dei commissari del popolo costituito come forma di governo provvisorio dopo la fuga del Kaiser, egli ebbe la responsabilità di guidare la repressione dei moti rivoluzionari servendosi delle vecchie forze armate e delle nuove milizie volontarie arruolate nei Freikorps (corpi franchi). Il suo nome è rimasto perciò legato alla sanguinosa repressione della sollevazione spartachista di Berlino del gennaio

1919 e all'uccisione di Rosa Luxemburg è Karl Liebknecht.

La sua nomina a ministro della Reichswehr (Difesa), dal febbraio 1919 al marzo 1920 divenne perciò il simbolo della volontà controrivoluzionaria della S.P.D. e recò di per sé un contributo aH'ulteriore guerra civile aH’interno del movimento operaio tedesco.

Per queste sue responsabilità, e per essersi troppo esposto nella repressione anche agli occhi di una parte della maggioranza socialdemocratica, divenne un personaggio non più utilizzabile come rappresentante di una volontà democratica e innovatrice d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 742

Brano: [...]oungarici e poi tra i militari inviati dal governo Orlando a combattere la repubblica sovietica, nel quadro dell’intervento controrivoluzionario delle potenze dell'Intesa. Poiché le clausole del trattato di pace di BrestUtovsk vietavano esplicitamente al governo sovietico l’impiego di quadri politici stranieri, Misiano assunse la cittadinanza russa.

Messosi in viaggio per Mosca alla fine del 1918, si trovò bloccato a Berlino dall’insurrezione spartachista. Insieme ad altri 5 italiani partecipò all’assalto e all’occupazione dell’edificio del quotidiano socialdemocratico Vorwàrts (411. 1.1919). Quando poi gli occupanti furono sloggiati dalle truppe governative, Misiano venne arrestato, rinchiuso nella prigione di Moabit e, nel successivo processo, condannato a 10 mesi di reclusione.

Si trovava ancora in carcere a Berlino, allorché gli giunse la notizia di essere candidato socialista a Torino e a Napoli per le elezioni politiche del 14.11.1919. Scarcerato con anticipo in seguito all’intervento dei socialisti italiani, svizzeri e tedeschi, fu e[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 451

Brano: [...]stra, allarmati dallo sviluppo rivoluzionario del movimento che stava per travolgerli, si affrettarono a concludere un'alleanza con il maresciallo Hindenburg e con lo stato maggiore dell’esercito (che aveva mantenuto integri il proprio potere e ì quadri nonostante la guerra perduta) per attuare la repressione sanguinosa dei moti popolari. Ad appoggiare la rivoluzione rimasero soltanto i gruppi di sinistra e, la più importante tra questi, la lega spartachista guidata da Liebknecht e dalla Luxemburg. Nei primi giorni dell’insurrezione gli spartachisti occuparono la sede del Berliner Lo« kal Anzeiger e cominciarono a pubblicare il quotidiano Rote Fahne (Bandiera Rossa).

Sembra che Liebknecht, la Luxemburg e altri loro compagni in realtà nutrissero serie riserve su quell'insurrezione, avvertendo che la situazione non era ancora matura. Ma non essendo riusciti a fermare il movimento, decisero (come già avevano fatto Marx ed Engels nel 1871, per la Comune) di schierarsi con gli insorti. Il 7.1.1919 la Luxemburg scrisse su Rote Fahne: « Non vi è temp[...]


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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine spartachista, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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