Il segmento testuale soliniana è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 21Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 293
Brano: [...]e di Vercelli (1946) e assessore (1948).
Bernamonti, Dante
N. a Cremona il 10.3.1898; insegnante. Militante dal 1914 nella Federazione giovanile socialista di Cremona, di cui fu anche eletto segretario, nel 1917 fu condannato a 5 anni di reclusione per aver svolto propaganda contro la guerra in corso.
Entrato nel Partito comunista fin dalla fondazione (1921), fu attivo antifascista e organizzatore sindacale negli anni della dittatura mussoliniana.
Dopo I*8.9.1943 partecipò alla Resistenza. Dopo la Liberazione divenne segretario della Camera del lavoro di Cremona e fu eletto deputato alla Costituente.
Bernardi, Orlando
N. a Genzano (Roma) il 29.5.1901; contadino. Membro dell’organizzazione comunista clandestina, nel
1937 fu condannato dal Tribunale speciale a 10 anni di reclusione. Liberato dopo la caduta del fascismo, fu attivo, nella Resistenza romana.
Bernari, Carlo
N. a Napoli il 13.10.1910; scrittore. Nel 1934, in una collana editoriale diretta da Cesare Zavattini, esordì con Tre operai, romanzo significativo nel[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 584
Brano: [...]u., Tribunale
na, dell’Esercito repubblicano, prendeva in esame soltanto processi riguardanti partigiani combattenti e membri delle organizzazioni della Resistenza. Esso aveva due sezioni, una a Milano e l’altra a Torino; funzionò fino alla fine di marzo 1945 e su 420 processi, riguardanti complessivamente circa 2.000 patrioti, emise 1,902 condanne a morte.
Cola, Cafiero
N. ad Ancona nel 1897; autista. Anarchico, durante la dittatura mussoliniana fu condannato a 20 anni di reclusione per la sua attività antifascista. Detenuto a Volterra e a Soriano del Cimino, fu poi confinato alle Tremiti.
Durante la Guerra di liberazione partecipò attivamente alla Resistenza, combattendo è restando ferito in uno scontro. Ricoprì incarichi di comando nella Brigata « Marche ». È grande invalido della lotta antifa' scista. ,
Colagrande, Pasquale
N. a L'Aquila il 7.3.1911, ucciso dai fascisti a Ferrara il 15.11.1943; magistrato. Inviato a Ferrara nel settembre 1938 come sostituto procuratore del re, si collegò subito con gruppi di antifascisti [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 635
Brano: [...]e, Monarchica, compresi fino i fa
scisti che si mettano sul terreno della opposizione a Mussolini e della lotta per la pace. Queste correnti politiche oggi hanno il sacro dovere, neH’interesse dell’Italia e del suo popolo martoriato, di lasciare decisamente da parte tutto ciò che li divide e fare emergere quello che oggi li unisce: la fine della guerra, cioè la pace separata, la conquista delle libertà democratiche, la fine della dittatura mussoliniana, l’instaurazione di un governo che si appoggi sul popolo » (« l’Unità », numero del 6.12.1942).
Gli scioperi del marzo 1943
All’inizio del 1943 il centro interino del P.C.I. potè rafforzarsi: nel settembre 1942, trovata la via per passare clandestinamente le Alpi e create le basi di appoggio, erano potuti entrare in Italia Amerigo Ciocchiatti e A. Leris, seguiti nel novembre da C. Negarville e A. Roasio che però, colti da una bufera di neve quando già si trovavano in territorio italiano, furono costretti a ritornare sui loro passi. Con un nuovo, più fortunato tentativo essi poterono ent[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 50
Brano: [...] ogni rischio nella gestione (caso tipico, l’industria zuccheriera). Il 3.1.1925 i grandi industriali furono i primi ad applaudire Mussolini che annunciava alla Camera le leggi « fascistissime » per mettere fuori legge le opposizioni, sciogliere i partiti, istituire il Tribunale speciale. Il 19 gennaio i grandi industriali lombardi si riunirono a Milano, nelle sede della loro Associazione, votarono un ordine del giorno di plauso alla politica mussoliniana e alle progettate leggi liberticide.
Dopo aver eliminato i sindacati di classe (v. Carta del lavoro), il regime fascista impose ripetute e drastiche riduzioni salariali. Secondo dati della stessa stampa fascista dell’epoca, dal 1927 al 1932 i salari furono diminuiti in Italia in ragione del 50% circa.
Dal 1923 al 1930 il governo fascista, attraverso la Banca d’Italia (v.), intervenne ripetutamente in favore di vari istituti di credito e di grosse aziende industriali legate alla Banca Italiana di Sconto (v.), al Banco di Roma, al Banco di Sicilia, alla Banca Agricola Italiana e a banche [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 747
Brano: [...]o », acquistando notorietà soprattutto con una rubrica politica dal titolo Opinioni (che raccolse in volume nel 1921).
Nel 1921 fu chiamato alla direzione del quotidiano radicale « Il Secolo », ma nel 1923, in seguito ad atteggiamenti polemici contro il fascismo da lui assunti in un pamphlet (Il colpo di stato) e in alcuni articoli del giornale, gli fu imposto di dimettersi.
Successivamente il Missiroli mostrò di piegarsi alla dittatura mussoliniana, legittimandola e facendone perfino l’apologia in scritti come Date a Cesare (1929), Cosa deve
l’Italia a Mussolini (1930) e La politica estera di Mussolini (1939). In quegli stessi anni collaborò alla rivista « Nuova Antologia », firmando con lo pseudonimo Spectator articoli e saggi miranti a esprimere, in forme velate, autonomia di giudizio rispetto ai canoni della cultura fascistizzata.
Antonio Gramsci riconosceva al Missiroli « capacità di grande giornalista nel sapere impostare un articolo brillante valendosi di alcune idee fondamentali e organizzandovi intorno una serie di fatti i[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 297
Brano: [...] letterato.
La figura del « fascista eterno »
In uno dei suoi ultimi scritti, una conferen
za dal titolo La nascita del fascismo, tenuta nel 1961 in alcune città della Toscana per invito dei vari Comitati della Resistenza, Russo definisce la figura del « fascista eterno, che non sparisce mai, l'uomo dalla criminosa violenza, dall’ignoranza crassa, dall’ottusità mentale, piena di protervia », e pone l’origine vicina della incarnazione mussoliniana del fascismo nel nazionalismo, nel dannunzianesimo e nella guerra 191518; ma la sua origine lontana egli fa risalire « al 1545, l’anno in cui si aprì il Concilio di Trento. La cosiddetta “età della Controriforma” elaborò precisamente dei moduli per una concezione gerarchica ed esteriore della «/ita confessionale e quindi anche politica, la quale si è stratificata nel costume italiano, e non soltanto italiano »: « gerarchismo confessionale », con l’aggiunta dell'« autoritarismo della monarchia assoluta del Seicento ».
Laicista, antifascista e storicista militante, Russo denunciò nella stori[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 194
Brano: [...]a abbandonata all’arbitrio dei prefetti che potevano sequestrare i giornali,. diffidarne e sospenderne i gerenti responsabili, rendendo così impossibile l’ulteriore uscita del giornale stesso. Seguì un altro provvedimento, diretto a tranquillizzare la monarchia: un nuovo statuto della milizia fascista che, pur rimanendo alle dipendenze del capo del governo, doveva giurare fedeltà al re. Così si andò palesando sempre più chiaramente la tattica mussoliniana: dare garanzia alla monarchia e assicurarne la complicità, tranquillizzare gli incerti, inchiodare le opposizioni alla passività e al silenzio, soffocare la voce della stampa, guadagnare tempo e superare la crisi.
Il fallimento dell'Aventino
Di fronte aliatteggiamento mussoliniano crebbero le impazienze del paese e dell’opinione pubblica. Nei mesi estivi l’ondata delFopposizione salì: i combattenti si staccarono dall’alleanza aperta con il fascismo; i mutilati, nonostante l’ambiguità del loro presidente Delcroix, fecero intendere nel loro congresso voci di opposizione; il congresso dei [...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine soliniana, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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