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Il segmento testuale siriana è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 106Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 548

Brano: Siria

conoscendo il diritto del Libano a una certa autonomia, ma tale decisione non venne accettata dalla Francia e, nel luglio dello stesso anno, un corpo di spedizione francese occupò Damasco. Faisal, evidentemente convinto dagli inglesi, si diede alla fuga e nel 1921 divenne, al servizio del governo britannico, re dell’Iraq (v.).

L'occupazione francese

Per meglio controllare la complessa situazione siriana, i francesi divisero amministrativamente il paese in quattro “stati” (Damasco, Aleppo, la zona Alauita, il Jebel AdDuruz). Inoltre essi formarono lo “stato” del Grande Libano unendo una parte dell'ex provincia (vilayet) ottomana della Siria con la provincia di Beirut e il monte Libano, ma i nazionalisti siriani si opposero a queste decisioni e per tacitarli, nel

1924, i francesi accettarono che Aleppo e Damasco venissero riunite. Fra il 1926 e il 1927 i drusi si ribellarono a loro volta e l’insurrezione si estese fino a raggiungere Damasco, che venne bombardata dai francesi.

Nel 1928, c[...]

[...]emente sostenute dai francesi, ma l’anno seguente, in risposta alle fortissime proteste dei nazionalisti, contrari all’elezione di un presidente della repubblica collaborazionista, i francesi sospesero addirittura la costituzione.

Nel 1936, dopo un altro periodo di rivolte (peraltro endemiche) venne concluso tra i siriani e le autorità di occupazione un trattato che prevedeva l’inclusione dello Stato alauita e di quello druso nella repubblica siriana, ma tale trattato non fu mai ratificato dal Parlamento francese. Ulteriori proteste dei nazionalisti si ebbero nel 1939, in seguito alla cessione della zona di Alessandretta alla Turchia.

Dopo l'inizio della Seconda guerra mondiale truppe britanniche e della Francia Libera occuparono di comune accordo Siria e Libano. Per assicurarsi l’appoggio dei nazionalisti

allo sforzo bellico, nel settembre 1941 il generale francese Catroux proclamò l’indipendenza formale della Siria, comprendente tutti i quattro Stati (Aleppo, Damasco, zone alauita e drusa), rinviando però l’attuazione pratica del [...]

[...]ti), che avevano guidato la lotta per l’indipendenza, si dimostrarono incapaci di gestire lo Stato unitario uscito dal mandato. All’interno della classe media e tra le minoranze (drusi e alauiti) andò quindi affermandosi un'opposizione al governo che, influenzato dalle forze moderate del panarabismo e più proiettato verso l’esterno che sensibile alle problematiche interne, rifiutava ogni concessione sul piano sociale. D'altra parte la repubblica siriana aveva strutture più democratiche rispetto alle monarchie arabe confinanti, non aveva quella pressante necessità di mantenere un equilibrio di rapporti interni fra cristiani e musulmani (come era il caso del Libano) e godeva della presenza di un ceto intellettuale che, fin dal secolo scorso, aveva dato un contributo fondamentale alla formazione dell’ideologia del nazionalismo arabo.

Al Blocco nazionale che reggeva il governo (diviso in un partito filosaudita e in uno filoirakeno) si contrapponevano i socialisti e il Ba’th (un piccolo movimento fondato nel 1943 da Michel Aflaq) che raccoglie[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 549

Brano: [...]rapporti con i sovietici, mentre un commando siriano sabotava l’oleodotto irakeno che attraversava la Siria. Per rovesciare un governo che ormai potevano considerare nemico i servizi segreti U.S.A. ordirono in Siria un nuovo complotto, ma la congiura fu tempestivamente scoperta e neutralizzata: il Ba’th lanciò a questo punto la proposta di governare il paese attraverso un Fronte popolare e, presentandosi unita alle elezioni del 1957, la sinistra siriana ottenne un successo quasi plebiscitario.

Per non rinchiudersi in una pericolosa strettoia internazionale, il nuovo governo tentò di riavvicinarsi all’Occidente cercando un aiuto economico che consentisse di mantenere l’indipendenza del paese fra i due blocchi delle superpotenze, ma la persistente politica aggressiva statunitense spinse sempre più Damasco verso Mosca e, il 6.8.1957, la Siria concluse un accordo di assistenza economica, tecnica e militare con l’U.R.S.S..

Gli U.S.A., proseguendo anche nel Medio Oriente la loro politica di “guerra fredda”, continuavano a non capire che, per[...]

[...] leader egiziani che non al proprio paese.

Un ulteriore elemento di tensione giunse dall’Iraq, dove nel luglio 1958 il generale Kassem aveva spodestato la monarchia e dove il Partito comunista stava conquistando, con il favore delle masse, un notevole peso politico, tutto ciò grazie all’appoggio sovietico. Questo rivolgimento iracheno offriva ai siriani un'alternativa concreta, per cui i rapporti degli egiziani con il Ba’th e con la borghesia siriana si deteriorarono rapidamente. A ciò si aggiunse una pesante situazione economica, inasprita dalla concorrenza dei capitali e delle industrie egiziane nonché dal fallimento della riforma agraria.

II 28.9.1961 la situazione sfociò in un nuovo colpo di stato militare che staccò la Siria dall’Egitto. Il 15 novembre dello stesso anno fu promulgata una costituzione provvisoria e l’1 dicembre vennero indette nuove elezioni: il Ba’th ottenne soltanto 24 seggi su 165 e Nazim Al Qudsi fu eletto presidente. La guida del paese fu assunta da un governo di restaurazione che abolì la nazionalizzazioni im[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 550

Brano: [...]i dal partito e costretti all'esilio. Alla testa del nuovo governo fu posto Yusuf Zuwayyin, ma l’azione era stata ispirata dal generale Sai ah Jedid.

Riprese quindi il cammino verso una ristrutturazione economica di tipo socialista aH’interno, mentre in politica estera si aveva un’avvicinamento all’U.R.S.S. e un miglioramento dei rapporti con Nasser (a sua volta orientatosi, nel frattempo, verso il “socialismo scientifico”). La partecipazione siriana a fianco dell’Egitto, cioè all’attacco militare egiziano contro Israele nella cosiddetta “guerra dei sei giorni” e la conseguente disfatta del giugno 1967 che costò alla Siria la perdita delle alture del Golan, indebolirono grandemente la posizione del governo ba’thista (nel quale il Partito comunista siriano era entrato a far parte nel 1966) e determinarono una nuova crisi: del dissidio tra comunisti e Ba’th poterono profittare i militari, dimostrandosi ancora una volta la forza dominante del regime ba’thista. AH’interno della sinistra del Ba’th acquistò grande potere il generale Hafez El As[...]

[...]litari. Bloccate le nazionalizzazioni e acquistato un certo seguito anche fra i sunniti (nonostante che il Ba’th si identifichi, in Siria, con il partito degli alauiti, cioè di una minoranza numericamente insignificante), e fronteggiando l’opposizione interna dei Fratelli musulmani con i Servizi di sicurezza, il regime di Assad si è posto il compito di realizzare gli obiettivi strategici dei governi che l’hanno preceduto: stabilire la supremazia siriana nella “mezzaluna fertile” attraverso il controllo del Libano, della Giordania e della Palestina (ossia dell’O.L.P.), cercando di tener fuori da questa zona, attraverso vari sistemi di alleanza, Iraq ed Egitto. In tale quadro sono da considerare l’intervento del 1976 in Libano (cioè, in giugno, l’occupazione militare della valle della Beqaa e, nell'ottobre, il riconoscimento del protettorato siriano in Libano da parte degli altri paesi arabi), i tentativi di controllare sempre più da vicino l’O.L.P. (v.), i relativamente buoni rapporti con libanesi e iraniani.

Pur mantenendo strette relazio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 116

Brano: [...]obiettivi militari israeliani.

Guerra del Kippur (627.10.1973)

La quarta guerra araboisraeliana fu scatenata concordemente dall’Egitto e dalla Siria il 6.10.1973, in coincidenza con il Capodanno ebraico (Yom Kippur). Colto completamente di sorpresa, Israele subì inizialmente pesanti rovesci sui due fronti del Sinai e del Golan. Tuttavia nel Sinai l’Egitto non spinse il suo attacco a fondo e ciò permise agli israeliani di frenare l’avanzata siriana sul Golan, per impegnarsi poi contro le forze egiziane. Nonostante un « cessate il fuoco » ordinato dall’O.N.U. il 22 ottobre, Israele continuò ad avanzare nel Sinai, intrappolando nel deserto la III Armata egiziana. Il 27 ottobre un accordo tra U.S.A. e U.R.S.S., protettori rispettivamente di Israele e dei paesi arabi, portò infine a una cessazione dei combattimenti sulle posizioni raggiunte dai due eserciti.

La guerra del Kippur, seppellendo il mito della invincibile forza militare di Israele e dimostrando la capacità di combattere degli arabi, si risolse in una vittoria morale per quest[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 343

Brano: [...] ma divisa tra sunniti, sciti e drusi.

L'economia del paese è ancora basata fondamentalmente sull’agricoltura, sulle rimesse degli emigrati (circa 1.500.000 libanesi vivono all’estero) e sul turismo. Il settore petrolifero non è qui ancora sviluppato come nei paesi arabi dell’interno, i cui oleodotti tuttavia attraversano il territorio libanese.

Cenni storici

Entità compresa fino al 1918 nell’impero ottomano, quale parte della provincia siriana, come altre frazioni di quella complessa formazione statuale il Libano aveva da tempo manifestato vivaci aspirazioni autonomistiche se non proprio indipendentistiche. Tali aspirazioni, in una certa misura accettate o almeno tollerate dal governo di Costantinopoli, s’erano per esempio estrinsecate sotto il potere feudale di Beshir II il Grande che, dal 1788 al 1840, amministrò il paese per conto dei turchi sforzandosi d’ammodernarlo e svilupparlo; oppure con il decreto del 9.6.1861 che concedeva al cosiddetto Piccolo Libano un regolamento organico tendente in particolare a riconoscere la prese[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 184

Brano: Turchia

guono Smirne (777.000 ab.) e Adana (644.000 ab.). La popolazione è per oltre il 90% di origine turca, con una consistente minoranza curda, mentre gli armeni (che all'inizio del secolo si contavano a milioni) si sono ridotti a poche decine di migliaia per gli eccidi compiuti dai turchi contro questa nazionalità (v. Genocidio). Vi sono inoltre circa

370.000 arabi, residenti nella provincia già siriana di Hatay, acquisita dalla Turchia nel 1939 in seguito ad accordi con la Francia, all'epoca potenza mandataria sulla Siria. Oltre il 99% della popolazione è di religione islamica, compresi un 10% circa di sciiti, concentrati nella Turchia sudorientale. Quest’area ha acquistato una particolare importanza dopo la rivoluzione iraniana del 1979, per cui lo Stato turco, aiutato dagli U.S.A., ha qui dato impulso alla costruzione di infrastrutture militari.

La Turchia è membro della N.A.T.O. dal 18.2.1952 ed è anche membro associato della Comunità economica europea. Le sue istituzioni, formalmente[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 185

Brano: [...]fi: Unione Sovietica (1925), Italia (1928), Bulgaria (1929) , Grecia (1933), Romania, Jugoslavia. Nel 1936 la convenzione di Montreux riconosceva il control

lo integrale turco suqli Stretti. Nel 1937 la Turchia concludeva un patto di non aggressione con l’Iran, l’Iraq e l’Afghanistan. Nel 1939, gra

zie a un patto di non aggressione con la Francia, che esercitava il mandato sulla Siria, veniva riconosciuta la sovranità turca sulla provincia siriana di Hatay. Non ebbero invece successo le rivendicazioni turche su Mossul, ricca area petrolifera curda inglobata nell’Iraq e passata sotto protettorato britannico. Alla morte di KemalAtaturk (10.11. 1938) e in mancanza di suoi eredi (si era sposato nel 1923, ma aveva ripudiato la moglie nel 1925), gli subentrò alla presidenza della repubblica il primo ministro Ismet Pascià (che a sua volta aveva assunto il nuovo nome di Ismet Inonu), il quale ne continuò poi l’opera fino al 1950. Inonu riuscì a tenere la Turchia fuori dalla Seconda guerra mondiale giostrando abilmente fra il Terzo Reich, l'Uni[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine siriana, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---U.S.A. <---Partito comunista <---U.R.S.S. <---comunista <---siriani <---siriano <---comunisti <---egiziano <---Agraria <---Akram Awrani <---C.N.C.R. <---Diritto <---Feisal Al Atassi <---Mustafa Kemal <---N.A.T.O. <---O.L.P. <---R.A.U. <---Repubblica Araba Unita <---Shukri Al Quwatli <---Stato di Israele <---cristiani <---egiziana <---egiziane <---ideologia <---israeliana <---israeliano <---kemalista <---nazionalismo <---nazionalisti <---Ad-Duruz <---Al Fatah <---Amin Al Hafiz <---Argentina Adolf Eichmann <---Ben Gurion <---Brest-Litovsk <---C.N. <---C.R. <---Camille Chamoun <---Camp David <---Canale di Suez <---Celestino Per <---Congresso del Ba <---Dimessasi Golda Meir <---Dinamica <---Emilio Lexert <---Francesco Giuseppe <---Fratelli musulmani <---Giovani Turchi <---Giovanni Minuzzo <---Gli U <---Gli U S <---Golfo Persico <---Gran Bretagna <---Guerra Enver Bey <---Hafez El Assad <---Hosni Ez <---Il Partito comunista <---Interni Talat Pascià <---Ismet Pascià <---Kemal-Ataturk <---La Repubblica <---La guerra <---Linguistica <---Mario Minuzzo <---Mehmed V <---Mehmed VI <---Mezzaluna fertile <---Michele Levi <---Nazim Al Qudsi <---O.N.U. <---Piccolo Libano <---Pratica <---Sadat a Camp <---San Francisco <---Settembre nero <---Shukri Al Quwaìi <---Silvio Gracchini <---Stati Uniti Harry Tru <---Svizzera del Medio Oriente <---Terzo Reich <---Thomas Edward Lawrence <---Trattato di Losanna <---Trattato di Sèvres <---Trattato sugli Stretti <---Unione nazionale <---Uniti Harry <---Yassir Arafat <---anticomunista <---antinasseriano <---arabismo <---artigiani <---bellicista <---collaborazionista <---colonialista <---colonialiste <---cristiana <---cristiane <---dell'Occidente <---egiziani <---espansionismo <---gregoriano <---ideologici <---imperialismo <---iraniana <---iraniani <---islamismo <---israeliane <---israeliani <---italiani <---italiano <---kemalismo <---laicismo <---laicista <---latifondisti <---liberalismo <---liberismo <---nasseriano <---nazifascisti <---nazionalista <---nazisti <---neutralismo <---oltranziste <---progressisti <---realista <---revansciste <---riani <---seriani <---sionista <---siriane <---socialismo <---socialista <---socialisti <---thista <---thisti <---zarista <---zariste



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