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Il segmento testuale seminarista è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 40Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 579

Brano: C.L.N. degli italiani in Francia

perse la vita nel marzo 1944, durante un'incursione aerea.

Don Alessandro Sozzi, parroco di Strela (Parma), fucilato dai tedeschi il 19.7.1944.

Italo Subacchi, seminarista di Parma; partigiano, fu catturato e fucilato dai tedeschi a Sidolo di Bardi il 20.7.1944.

Don Giuseppe Tani, parroco di Casenovole (Arezzo) ; catturato e tradotto nelle carceri di Arezzo (v.) insieme al fratello, dirigente provinciale della Resistenza, nella notte del 15.6.1944 fu con lui ucciso nella cella del carcere.

Don Giovanni Tarabolo, parroco di Sala Biellese, ucciso da una granata tedesca nel cortile della sua parrocchia, durante un combattimento tra nazifascisti e partigiani. Renzo Tognetti, seminarista di Pisa, partigiano, fucilato dai tedeschi in data imprecisata del 1944. [...]

[...]olo di Bardi il 20.7.1944.

Don Giuseppe Tani, parroco di Casenovole (Arezzo) ; catturato e tradotto nelle carceri di Arezzo (v.) insieme al fratello, dirigente provinciale della Resistenza, nella notte del 15.6.1944 fu con lui ucciso nella cella del carcere.

Don Giovanni Tarabolo, parroco di Sala Biellese, ucciso da una granata tedesca nel cortile della sua parrocchia, durante un combattimento tra nazifascisti e partigiani. Renzo Tognetti, seminarista di Pisa, partigiano, fucilato dai tedeschi in data imprecisata del 1944.

Don Pietro Tonelli, trucidato dai tedeschi a Rivoschio (Forlì) il 21.8. 1944; il parroco della località era stato deportato.

Don Giuseppe Torelli, parroco di San Pancrazio (Arezzo); catturato dai tedeschi con numerosi abitanti della stessa località, ne subì la sorte comune: i tedeschi, dopo averli rinchiusi in un magazzino della fattoria, li mitragliarono in massa e diedero i loro corpi alle fiamme. Don Emanuele Toso, parroco di Lavaggiorosso (La Spezia) ; catturato durante un rastrellamento dalla divisione fascist[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 578

Brano: [...]ni, parroco di Calcinala (Pisa), fucilato dai tedeschi il 22.8.1944.

Don Pietro Pappagallo, della diocesi di Roma, collaboratore dei partigiani, fucilato alle Fosse Arcuatine (v.) il 23.3.1945.

Don Sante Pasquali, di Vittorio Veneto, cappellano militare al 26° Reggimento artiglieria; internato in Germania, fu ucciso da una sentinella tedesca nei pressi di Haren, il 27.9.1944, mentre tentava la fuga gettandosi dal treno.

Giuseppe Pasqui, seminarista di Arezzo, ucciso dai tedeschi a Civitélla della Chiana il 19.6.1944, insieme al suo parroco.

Don Settiryio Patuelli, parroco di

Osta, ucciso dai tedeschi a Sassoleone (Bologna) il 24.9.1944, per aver prestato aiuto ai partigiani. Don Nicolò Peluffo, viceparroco di Vado (Savona), fucilato dalle Brigate nere davanti alla sua casa, il

18.3.1945.

Padre Raffaello Pericchi, parroco di Chiusi della Verna (Arezzo), catturato e fucilato a tradimento dai tedeschi il 14.6.1944.

Padre Giovanni Picelli, parroco a Zazza di Malonno (Brescia), fucilato dalle Brigate nere il 25.5.1944 per aver[...]

[...]to e fucilato a tradimento dai tedeschi il 14.6.1944.

Padre Giovanni Picelli, parroco a Zazza di Malonno (Brescia), fucilato dalle Brigate nere il 25.5.1944 per avere dato ospitalità e assistenza ai partigiani.

Don Battista Pigozzi, parroco di Cervarolo (Reggio Emilia), fucilato dai tedeschi il 20.3.1944, insieme a 22 suoi parrocchiani.

Giov. Battista Pirelli, sacerdote, fucilato davanti a sua madre il 20.4.

1945.

Felice Pi rozzi, seminarista a Salerno, catturato e fucilato dai tedeschi al cimitero di Giugliano (Napoli) il

4.10.1943.

Don Enrico Pocognoni, parroco di Braccano (Macerata), ucciso il 24.

3.1944 nel corso di un rastrellamento, mentre s’attardava a soccorrere la popolazione.

Don, Carlo Prinetto, cappellano di una formazione partigiana in vai di Susa; catturato e tradotto nelle carceri di Torino, fu deportato a Mauthausen e vi morì il 30.4.1945.

Don Angelo Quiligotti, canonico di Pontremoli, fucilato dai tedeschi sui monti dello Zerasco (Massa Carrara) il 4.8.1944, sotto l’accusa di far parte di formazioni[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 577

Brano: [...]lano partigiano

stava attraversando una zona interdetta.

Don Giovanni Limongi, curato della parrocchia di San Giovanni in Capua (Caserta), fucilato a Bellona (v.) il 7.10.1943 insieme ad altre 53 persone.

Don Giuseppe Lobacz, professore di fisica e matematica a Foglizzo (Torino); catturato nei pressi di Mondovì (Cuneo) durante una missione presso suoi connazionali polacchi e deportato a Mauthausen, vi morì il 3.5.1945.

Giuseppe Lodi, seminarista a Bologna; catturato sulle montagne, nel corso di un rastrellamento, il 29.

9.1944 venne fucilato dai tedeschi che ne bruciarono poi il cadavere. Don Umberto Lotti, cappellano militare a Firenze, fu deportato in un campo di concentramento a Linz (Austria) e vi morì il 25.7.1944. Don Faustino Lucardi, parroco di Venzone (Udine); fu ucciso il 3.5.

1945 da un maggiore delle S.S. tedesco, per aver condotto trattative tra partigiani e nazisti onde evitare inutili stragi.

Don Pietro Maccagli, già cappellano militare al 136° Battaglione Genio, cadde il 23.9.1944 a Sant’Arcangelo di Romagna,[...]

[...]otto l’accusa di aver collaborato con i partigiani.

Padre Rosario Mirabene, frate predicatore, fucilato dai tedeschi l’8.

8.1944 a Campi Casentino (Arezzo). Don Elio Monari, cappellano partigiano della Brigata « Italia » nel Modenese; catturato nel corso di un combattimento a Piandelagotti (Modena), fu tradotto a Firenze, nella famigerata Villa Triste, ivi torturato a lungo e infine fucilato alle Cascine il 16.7.1944.

Domenico Mondrone, seminarista di Cajazzo (Caserta); nell’ottobre 1943, sorpreso nel tratto di strada della borgata San Pietro, presso Cajazzo, mentre prestava aiuto a un soldato

577



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 574

Brano: [...]0.9.1943, mentre soccorreva soldati ferithin combattimento contro i tedeschi.

Padre Costantino Amorth, dei frati minori, torturato nelle carceri di Cavalese a Trento, poi deportato a Mauthausen e ivi ucciso il 2.4.1945. Don Salvatore Andropoli, parroco di Brezza (Capua), fucilato dai tedeschi a Bellona (Caserta) il 2.4. 1945.

Don Delfino Angelici, canonico del seminario di Montalto Marche, ucciso dai tedeschi il 9.3.1944.

Marino Arinci, seminarista, ucciso da soldati tedeschi nella zona di Cintolese (Pistoia), insieme a 7 familiari.

Don Francesco Babini, parroco di Sansepolcro, fucilato dai tedeschi a Forlì il 26.7.1944, per avere ospitato alcuni ufficiali inglesi.

Don Ferrante Bagiardi, parroco di Castelnuovo dei Sabbioni (v.), trucidato dai tedeschi il 4.8.1944, insieme a 88 civili suoi parrocchiani. Padre Maurizio Bagozzi, dei frati minori, torturato in carcere il 3.1. 1945 a Rovereto, poi deportato e deceduto a Bolzano in conseguenza delle sevizie subite.

Don Lino Baldini, parroco di Camporaghena di Cornano (Massa), ucciso [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 575

Brano: [...]80 persone rastrellate. Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Padre Antonio Gabriele Costa (v.), dei certosini della Farneta di Lucca; partigiano combattente, fu fucilato a Massa Carrara il 10.9.1944 insieme a 11 confratelli. Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Don Bianco Cotoneschi, parroco di Pulliciano (Firenze), fucilato dai tedeschi lf1.8.1944 sotto l’accusa di aver incitato la popolazione a battersi.

Isto Cristofani, seminarista, fucilato dai tedeschi a Castelnuovo di Sabbioni (v.) il 4.8.1944, insieme al suo parroco e a numerosi parrocchiani.

Padre Bruno D'Amico, dei certosini della Farneta di Lucca, fucilato

575



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 576

Brano: [...]te cappellano del 184° Reggimento artiglieria « Nembo » del Corpo Italiano di

Il parroco partigiano don Luigi Piazza tra i garibaldini dei Battaglione « Corbari »

Liberazione (v.), caduto in azione di guerra a Filottrano (Ancona) il

10.7.1944.

Don Simone Frulic, parroco di Castelverde (Capodistria); ottantenne, catturato dai tedeschi e tradotto nelle carceri di Trieste, vi morì alcuni giorni dopo, il 31.10.1944. Sebastiano Fumagalli, seminarista a Mondovì, fucilato dai tedeschi a Carrù (Cuneo) insieme ad altri giovani patrioti caduti in un’imboscata. Don Francesco Gabrejna, parroco di Losizze (Gorizia) ; catturato nella sua parrocchia dai tedeschi in rastrellamento, venne ucciso durante la traduzione a Gorizia, il 15.11.

1943.

Don Italo Gambini, parroco di San Jacopo di Livorno, membro del C.L.N. di Rosignano; fu dilaniato da una mina anticarro mentre accompagnava alcune persone in luogo sicuro.

Don Modesto Gavilli, ^parroco di Badia al Pino (Arezzo) ; colpito da una bomba lanciatagli dai tedeschi mentre correva incontro ai [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine seminarista, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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