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Il segmento testuale romanticismo è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 1059Entità Multimediali , di cui in selezione 13 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 723

Brano: [...]li istituti liberali del secolo XIX, spregiati dal fascismo, la concezione della « religione della libertà » in cui la rigida distinzione tra valori e fatti, tipica della filosofia dello spirito, viene resa più duttile attraverso l’introduzióne della libertà come principio ideale, fede, idealità morale orientatrice dell’azione. La genesi delle presenti difficoltà viene ritrovata in quello che l’Ottocento aveva chiamato il « male del secolo », il romanticismo morale, che Croce distingue da quello teoretico, identificato nella filosofia moderna.

« Il romanticismo morale — scriveva — il romanticismo come malattia, il male del secolo, non possedeva né la vecchia né la nuova fede, né quella tradizionale del passato né quella razionale del presente, coi correlativi comportamenti pratici e morali, e si dimostrava per l’appunto una mancanza di fede, travagliata dall’ansia di foggiarsene una ». E si chiede, dando risposta negativa, « se sia nata, nello estremo corso del secolo decimonono o nel primo tratto del seguente, una nuova religione che sia religione, e più larga e possente dell’altra, tanto da sorpassarla e sostituirla ». Qualche anno più tardi, nel 1939, ribadì lo stesso concetto, in [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 27

Brano: [...] Una donna », il romanzo della giovinezza, che fa rivelò all’inizio e riscosse un forte successo in Italia e all’estero. Gorki, France, Vernon Lee, Graf, Pirandello, Panzini, Zweig, ne scrissero entusiasticamente. Luigi Russo, nel 1922, ne scriveva come di « uno dei libri più notevoli e più vibranti della letteratura muliebre contemporanea. Rientra in quella letteratura di confessioni che si è esasperata negli ultimi anni, espressione estrema di romanticismo, e a cui hanno portato largo contributo le donne che, per il loro temperamento istintivo ed effusivo, sembrano le più adatte ai libri di tal genere, dove l’esperienza di vita viene drammatizzata con una immediatezza e schiettezza di accenti singolare ». E ancora Emilio Cecchi, presentando il romanzo in una ristampa del 1950, nella sua introduzione cita un passo del Gargiulo, secondo il quale l'A. « poteva vantarsi di aver fatto a vantaggio del sesso più di quanto avevano fatto e andavano facendo tutte le femministe del mondo prese insieme ». Aggiunge il Cecchi, confrontando la scrittrice con [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 84

Brano: De Ruggiero, Guido

elusa la quale si ritirò definitivamente dalla vita politica.

Opere fondamentali, oltre le già citate: L'età deU'illuminìsmo, Bari, 1937; L'età del romanticismo (1943); Hegel (1948).

M.No.

Deruta, Battaglia di

Comune di circa 8.000 abitanti in provincia di Perugia, dal 6 all’8.3. 1944 Deruta fu al centro di una dura battaglia tra reparti tedeschi e i partigiani delle Brigate « F. Innamorati » e « Leoni ».

Alle 6,30 del giorno 6, staffette della zona di Bettona avvisarono i Comandi delle due formazioni partigiane che i nazifascisti, dopo aver circondato la zona nel corso della notte, si stavano avvicinando con un centinaio di autocarri. Preclusa ogni via di ritirata, i partigiani decisero di attaccare i tedeschi nel cuore della boscaglia p[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 698

Brano: [...]trovie ».

Solo così i patrioti vietnamiti sono arrivati a diffondere la guerriglia dovunque, facendo « di ogni abitante un soldato, di ogni villaggio una fortezza, di ogni comitato amministrativo di comune uno stato maggiore ». Ancora: solo così « tutto il popolo partecipò alla lotta armata combattendo, secondo i principi della guerriglia, in piccole unità, ma sempre seguendo » un disegno politico e militare unitario, senza nulla concedere al romanticismo e all’impazienza, stabilendo un giusto rapporto costante tra città e campagna, scegliendo, e nell’azione politica e in quella militare, sempre « il momento favorevole » e sempre con una preminenza del momento politico su quello

militare. Nelle fasi successive di passaggio alla guerra di movimento, la guerriglia diventa sussidiaria, anche se non meno importante, alia strategia della « controffensiva ».

La guerriglia cubana

Un'esperienza profondamente diversa da quelle sin qui viste è fatta invece dalla rivoluzione di Cuba (v.), da cui emergono una diversa visione e sperimentazione tat[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 404

Brano: [...]dimenticati dalla critica ufficiale statunitense. Le ragioni di questa dimenticanza possono essere ricercate nel fatto che l’indiscutibile talento dello scrittore è soprattutto immerso nelle « cose », nei « fatti », e per niente riflesso nello specchio della « letteratura ». Lo stile di London è « sporco » come la vita: a pagine perfette e impeccabili si mescolano in tutti i suoi libri scorie, rimasticature di altri autori esibite con innocenza, romanticismo e sentimentalismo di bassa lega. London crede nel potere risolutore dell’energia e dell'azione, ma i suoi eroi, quasi



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 547

Brano: [...]ersi paesi d’Europa. A venticinque anni lavorava a Berlino come corrispondente del « Secolo » e del « Messaggero ». Alla vigilia della Prima guerra mondiale tornò in Italia e si arruolò volontario tra gli alpini, guadagnandosi in combattimento una medaglia d’argento. Lascerà testimonianza di queste sue esperienze militari nei libri Sott’ ia naja (1916) e / colloqui con la morte (1919), opere intrise di polemica confusamente antibellicistica e di romanticismo sentimentale a forti effetti.

Autore prolifico e decisamente facile di versi, racconti, romanzi e saggi (pubblicherà nel corso della sua vita una trentina di libri), cominciò a sviluppare una critica violenta ma superficiale contro gli aspetti più vistosi dell’ipocrisia borghese, attingendo qualche risultato in opere come La casa del l'uomo e Le adolescenti (entrambe del 1919), pur viziate da manierismi volti a conquistare il grosso pubblico.

Riferendosi alla cosiddetta « letteratura di consumo », Emilio Cecchi scriverà a proposito di queste opere: « Finita la prima guerra, come in una [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 551

Brano: [...]i, le poesie dei maestri del simbolismo Baudelaire, Rimbaud, Verlaine e soprattutto Mallarmé che esercitava su Marinetti un grande influsso. I suoi scritti del periodo sono tutti in francese: La Conquéte des Étoiles (1902); D’Annunzio intime (1903); Déstruction

Marinetti in divisa di accademico d’Italia (1932)

(1904). Nel 1905 pubblicò Le Roi Bombance, una satira contro la democrazia, e in quello stesso anno fondò la rivista Poesia.

Dal romanticismo al futurismo

Nel 1908, giunto a Trieste per il funerale della madre di Guglielmo Oberdan, tenne un comizio irredentista e fu arrestato dalla polizia austriaca.

Il 20.2.1909 pubblicò sul quotidiano francese « Figaro » il primo Manifesto del futurismo (v. Futurismo), un grido di rivolta contro l’accademismo imperante in tutte le arti e soprattutto in letteratura.

Tutto il vecchiume, proclamava il manifesto, deve essere spazzato via per lasciare il posto a un’arte nuova che esalti il dinamismo della vita moderna nel mito della macchina: « Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli! Pe[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 552

Brano: [...]alò. Morì l’anno dopo, per una crisi cardiaca. Di Marinetti si ricordano le opere giovanili, soprattutto talune enunciazioni teoriche del suo movimento, ricche di una carica rinnovatrice e entrate ormai a far parte della storia delle arti europee moderne.

Bibliografia essenziale: I Futuristi (a cura di G. Ravegnani), Milano 1963; M. De Micheli, Le avanguardie critiche del '900, Milano 1966; S. Briosi, Marinetti, Firenze 1969;

F. Flora, Dal romanticismo al futurismo, Milano 1925; Marinetti e il futurismo [a cura di L. De Maria), Milano 1973.

G.Ri.

Marini, Donato

N. a San Donato (Frosinone) il 25.3.1911; sarto. Militante nel Partito comunista clandestino, per la sua attività antifascista venne confinato per 5 anni a Ponza e a Ventatene.

Dopo l’8.9.1943 partecipò alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza romana, tra i dirigenti della VI Zona militare.

Marini, Vincenzo

Banfi. N. a Cormons (Gorizia) il 6.8.1917; falegname. Militante nelle file del Partito comunista clandestino, per la sua attività antifascista nel[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 792

Brano: [...] e Montale), trova nell’autore di « Ossi di seppia » la sua radicale negazione. Fino da questo primo libro, che Piero Gobetti pubblicò con acuta perspicacia e lungimiranza, e la cui importanza è decisiva per Io sviluppo antiaulico e « basso » della nostra lirica successiva, l’universo montaliano, sia in senso ideologico che in senso linguistico si presenta costituito in una estrema compattezza, praticamente tutto in negativo rispetto a qualsiasi romanticismo vecchio

o nuovo.

Prima di tutto la voce del poeta appare duramente sospettosa nei confronti del « canto »: l’autorità sembra conferita alle cose che si affollano in questa poesia non dal poeta che le nomina, ma dal loro stesso neutro esistere in un mondo immovibile e senza speranza. Inoltre, il poeta afferma la sua presenza, a contrasto freddamente lucido con gli stolti ottimismi e la fanfaronesca retorica dell’epoca, unicamente fondandola sull’assenza, su un fermo, stoico sentimento di nonvita, soprattutto di nonassoluto: Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, / sì qualche [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 280

Brano: [...] fascismo.

La « Rivolta Jde ale »

In questo senso, l'opera forse di maggior successo dell'Oriani [La Rivolta ideale, del 1908) fornì una sorta di « bibbia », dalla quale appunto schiere di giovani attinsero motivi per abbracciare la causa che portava dritti nelle file dell’esagitato irrazionalismo di destra. L’opera di Oriani, specchio di una coscienza drammaticamente lacerata da insanabili contraddizioni e suggestionata dai richiami di un romanticismo colmo di cedimenti a oscuri presagi (la sua produzione di romanziere fu tacciata di prodotto che soggiaceva all’incubo di un’arte romanticomacabra), offrì al fascismo il destro per arricchire (e questa volta non troppo arbitrariamente) il registro dei propri precursori.

Nel novembre 1942, Benito Mussolini volle che la villa « II CardeI

lo » fosse dichiarata monumento nazionale e si piccò di aver personalmente voluto l’edizione completa degli scritti di Oriani, ap

parsa in 30 volumi fra il 1923 e il 1933. Proprio riferendosi ai temi di « La Rivolta ideale », Mussolini definì il suo au[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine romanticismo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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