Brano: Orobica, Divisione
seppe Gasparini [Nino], rappresentava il nucleo principale della nuova Divisione: articolata in tre bande, tutte operanti in vai Seriana e rispettivamente al comando di Giuseppe Lanfranchi [Bepi), Bruno Amati [Massimo), Angelo Del Bello [Mino], la Brigata portava già al proprio attivo un buon numero di azioni condotte con successo fra il luglio e il settembre del 1944, come l'attacco alla caserma dei carabinieri di Gromo, l’assalto al treno in transito da Gazzaniga, con il disarmo di militi fascisti e la cattura di due ufficiali tedeschi (16 agosto), ma soprattutto l’azione del 27 settembre contro il presidio tedesco del Passo della Manina, con la quale i partigiani si erano impossessati di una notevole quantità di armi, viver[...]
[...]ieri di Gromo, l’assalto al treno in transito da Gazzaniga, con il disarmo di militi fascisti e la cattura di due ufficiali tedeschi (16 agosto), ma soprattutto l’azione del 27 settembre contro il presidio tedesco del Passo della Manina, con la quale i partigiani si erano impossessati di una notevole quantità di armi, viveri e indumenti.
Allo stesso modo, sia pure con risultati meno appariscenti, agiva in vai Serina (fra le valli Brembana e Seriana) la Brigata « XXIV Maggio », comandata dal capitano Già corno Tiragallo [Ratti], che fra l’estate e l’autunno si era sforzata soprattutto di munire i propri uomini di un equipaggiamento sufficiente per affrontare l'inverno,
Nascita della Divisione
I successi ottenuti dalla Brigata « Camozzi » non erano serviti a risolvere i gravi problemi sorti al suo interno, in seguito ai contrasti esistenti fra i vari comandanti che si scambiavano frequenti, pesanti accuse e minacce (in particolare, fra Mino da un iato, Massimo e Nino dall’altro). Così come i rapporti sempre più difficili fra le Brig[...]
[...]nne attaccata in successive riprese da truppe fasciste di Bergamo e di San Pellegrino, Durante il rastrellamento seguitone, trovarono la morte nel paese di Cornalba 10 partigiani, fra i quali il comandante Tiragallo e gli altri membri del Comando, I superstiti,
21 uomini sfiniti dai disagi e male equipaggiati, lasciarono la valle e, guidati da Fortunato Fasana [Renato), raggiunsero a gran fatica la località Cacciamali, sopra Ardesio, in vai Seriana,.
Nello stesso tempo alcuni comandanti della « Camozzi », seguendo le direttive di Marcello, dopo essere scesi a patti con il capo delle S.S, di Bergamo [Fritz Langer) procedettero a una vera e propria smobilitazione delle squadre: gli uomini che desideravano tornare nelle loro case furono invitati a farlo con urgenza; ad altri, fu consigliato di svolgere un’attività lavorativa, muniti di salvacondotto tedesco con il quale, secondo una lettera scritta da Marcello alla «Camozzi» il 2.12.1944, «Potranno andare ovunque a lavorare, liberi... ». Altri ancora furono avviati verso la Svizzera e a[...]
[...]le forze dell’«< Orobica » erano: Brigata « Camozzi », comandante Bepi, commissario lavorio F or noni (Walter, Timoteo), 69 armati: Brigata «XXIV Maggio », comandante Renato, 68 armati; Brigata « Nullo » (costituita più tardi delle altre in vai Cavallina con elementi locali), comandata da Silvio Picciali (Marcus), 15 armati.
La « Camozzi », che a fine febbraio conterà su un centinaio di uomini, effettuò numerose azioni nell’alta e media vai Seriana: l’imboscata al Ponte delle Seghe, atti di sabotaggio contro mezzi tede» schi, difesa di centrali idroelettriche e dighe, Da segnalare, in tali iniziative, un più stretto collegamento fra la « Camozzi » e le altre formazioni, in particolare con la Cacciatori delle Alpi che, nella zona di Foppolo e dei Laghi Gemelli, svolgeva un costante lavoro di disturbo del nemico e di difesa delle opere idroelettriche; e con la « XXIV Maggio » che, dai primi di febbraio, era tornata in vai Seriana e si segnalava per le sue azioni in zone lontane da quella base: ad esempio, l’attacco alla Decima Mas di Selv[...]
[...], atti di sabotaggio contro mezzi tede» schi, difesa di centrali idroelettriche e dighe, Da segnalare, in tali iniziative, un più stretto collegamento fra la « Camozzi » e le altre formazioni, in particolare con la Cacciatori delle Alpi che, nella zona di Foppolo e dei Laghi Gemelli, svolgeva un costante lavoro di disturbo del nemico e di difesa delle opere idroelettriche; e con la « XXIV Maggio » che, dai primi di febbraio, era tornata in vai Seriana e si segnalava per le sue azioni in zone lontane da quella base: ad esempio, l’attacco alla Decima Mas di Selvino, l’incendio di un automezzo tedesco a Camerata Cornelio, il disarmo del posto di blocco di Torre Boldone.
Operazioni analoghe furono condotte dalla « Camozzi » con sempre maggiore intensità per l’intero mese di marzo: di particolare importanza furono gli scontri vittoriosi di Branzi (2 marzo), di Fiumenero (22 marzo), infine il sabotaggio effettuato da una sua squadra contro lo stabilimento Ansaldo di Ponte Nossa.
AITintensificarsi delle azioni fece riscontro un notevole aff[...]