Brano: [...]n varie località e ciò impedirà una partecipazione operaia in forma massiccia allo sciopero che verrà indetto per l’1 marzo dalle organizzazioni clandestine. Significativo fu invece, in questo stesso giorno, lo sciopero di Montecavolo (v.), a carattere insurrezionale.
Il primo scontro in campo aperto tra i partigiani e nazifascisti si ebbe, il 15.3.1944, a Cerré Sologno (v.). Nel fatto d’arme, di cui furono protagonisti combattenti modenesi e reggiani, caddero 7 partigiani, mentre gli avversari ebbero 10 morti.
Il 1° maggio scioperarono al 100 per cento le maestranze delle Officine Lombardini. Seguì un immediato intervento della G.N.R. e della polizia che effettuò qualche arresto.
Lo sviluppo dell’attività partigiana nel Reggiano raggiunse il culmine nell’estate 1944, quando in poco tempo venne creata dalle formazioni partigiane una “zona libera” sugli Appennini, cacciandone tutti i presidi fascisti, per un’estensione pari a un quinto dell’intero territorio provinciale. Le cose procedettero allo stesso modo nella limitrofa provincia [...]
[...]residi fascisti, per un’estensione pari a un quinto dell’intero territorio provinciale. Le cose procedettero allo stesso modo nella limitrofa provincia di Modena (v.), per cui, date le molte affinità esistenti tra le formazioni partigiane delle due province, il 7 luglio si pervenne alla loro unificazione sotto il comando del Corpo d’armata Centro Emilia. Tali forze presidiarono 4 Comuni modenesi (Prignano, Polinago, Frassinoro, Montefiorino) e 3 reggiani (Toano, Villa Minozzo, Ligonchio), costituendo quella che sarà chiamata la “repubblica di Montefiorino” (v.). All’interno di questa vasta zona, sottratta al potere fascista, la vita civile venne organizzata democraticamente e, per quanto era possibile dato lo stato di guerra, fu controllata da amministrazioni comunali elette con libere consultazioni popolari.
Nel settembre 1944, quando raggiunse la sua massima estensione, la “zona libera” di Montefiorino comprese i Comuni reggiani di Toano, Villa Minozzo, Ligonchio, Collagna, Busana, Ramiseto e Vetto. Altri Comuni, come Castelnovo ne’ Mont[...]
[...]io), costituendo quella che sarà chiamata la “repubblica di Montefiorino” (v.). All’interno di questa vasta zona, sottratta al potere fascista, la vita civile venne organizzata democraticamente e, per quanto era possibile dato lo stato di guerra, fu controllata da amministrazioni comunali elette con libere consultazioni popolari.
Nel settembre 1944, quando raggiunse la sua massima estensione, la “zona libera” di Montefiorino comprese i Comuni reggiani di Toano, Villa Minozzo, Ligonchio, Collagna, Busana, Ramiseto e Vetto. Altri Comuni, come Castelnovo ne’ Monti, Carpineti e Ciano d’Enza, erano parzialmente liberati. Nell 'ultima fase della lotta saranno completamente liberati anche Ciano d’Enza, Baiso, Viano e, parzialmente, Casina.
Nella zona di pianura stabilmente occupata dal nemico, la lotta si svolse invece in forma clandestina: qui operarono due importanti Brigate
S.A.P. e una Brigata G.A.P.. In questa zona, particolarmente ricca di prodotti agricoli, i nazifascisti compivano sistematici saccheggi per trasferire il bestiame e l[...]