Brano: [...]Bismarck sarà dimostrata da precisi documenti venuti alla luce nel 1928.
Poco dopo la nascita dell’Associazione generale degli operai tedeschi fu costituita a Londra (28.9. 1864) la Prima internazionale (V.), cui aderirono fra gli altri August Bebel e Wilhelm Liebknecht, noti esponenti del movimento operaio della Germania.
L’unificazione tedesca (186271)
Nell’ottobre 1864, dopo aver vinto la guerra contro la Danimarca, il primo ministro prussiano Bismarck proclamò l’annessione dello SchleswigHolstein, iniziando così quel processo di unificazione della Germania che avrebbe consentito un rapido e imponente sviluppo economico di tutto il paese. Per raggiungere tale fine, il rappresentante degli Junker prussiani non esitò a ricorrere alla guerra, attuando la sua cosiddetta Realpolitik (politica realistica). Egli potè inoltre sfruttare l’appoggio di Napoleone III e, in cambio dell’impegno di soffocare nel sangue l’insurrezione polacca, anche quello dello zar di Russia. Nel 1866, scavalcando il Parlamento prussiano, Bismarck portò il suo at[...]
[...]a che avrebbe consentito un rapido e imponente sviluppo economico di tutto il paese. Per raggiungere tale fine, il rappresentante degli Junker prussiani non esitò a ricorrere alla guerra, attuando la sua cosiddetta Realpolitik (politica realistica). Egli potè inoltre sfruttare l’appoggio di Napoleone III e, in cambio dell’impegno di soffocare nel sangue l’insurrezione polacca, anche quello dello zar di Russia. Nel 1866, scavalcando il Parlamento prussiano, Bismarck portò il suo attacco contro l’Austria, guadagnandosi l’Hannover, l'Assia, Nassau e la città di Francoforte. Dopo la vittoria sugli austriaci, la Prussia potè annettersi i territori a nord del Meno, fondando così la Confederazione del Nord, sotto la sovranità di Guglielmo I di Prussia e con Bismarck cancelliere federale (1867). Intanto, morto Lassalle, a dirigere l’Associazione degli operai era subentrato Johann Baptist e von Schweitzer (183375). Questi, pur criticando i metodi di Bismarck, vista l’incapacità della borghesia liberale di condurre a termine la rivoluzione democratica, [...]
[...]sovranità di Guglielmo I di Prussia e con Bismarck cancelliere federale (1867). Intanto, morto Lassalle, a dirigere l’Associazione degli operai era subentrato Johann Baptist e von Schweitzer (183375). Questi, pur criticando i metodi di Bismarck, vista l’incapacità della borghesia liberale di condurre a termine la rivoluzione democratica, finì per accettare come « inevitabile » che l’unificazione tedesca avvenisse sotto il segno delTautoritarismo prussiano. Contro l’opportunismo di Schweitzer (che considerava la classe operaia « immatura », quindi incapace
August Bebel
di assolvere un ruolo nazionale autonomo) si schierarono Wilhelm Liebknecht, Bebel e altri esponenti della sinistra socialdemocratica. Quando Schweitzer assunse toni autoritari nel guidare l’Associazione, essi se ne dimisero e, in un congresso svoltosi a Eisenach nell’agosto 1869, diedero vita a una nuova formazione socialdemocratica, nota come « partito di Eisenach ».
Nel 1870 la lotta tra Francia e Prussia divampò in una guerra aperta, allà quale parteciparono tutti gl[...]