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ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale protestantesimo è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 122Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 91

Brano: [...]un pericolo per il regime fascista (anche se non

lo appoggiavano esplicitamente, come con ben altro peso ed entusiasmo faceva la Chiesa cattolica).

ma furono ugualmente sottoposte, a partire dalla seconda metà degli anni Venti, a una sorveglianza articolata, sia per la congenita diffidenza del regime verso quanto non rientrava negli schemi abituali (e le chiese evangeliche avevano un’organizzazione interna democratica e saldi legami con il protestantesimo internazionale), sia per le reiterate richieste cattoliche di una limitazione dell’opera di evangelizzazione. Con la legge sui “culti ammessi” del 1929, che seguì i Patti lateranensi (v.) con il Vaticano, il regime garantiva la libertà di predicazione e organizzazione interna delle chiese evangeliche costituite, anche a livello di associazioni giovanili confessionali, ma si riservava il diritto di controllare i progressi dell’evangelizzazione attraverso la concessione (o meno) del riconoscimento di nuove chiese e, più in generale, la subordinazione della presenza e dell’attività dei protestan[...]

[...] (una formula sbrigativa quanto arbitraria); ebbe così inizio una vera e propria persecuzione capillare con centinaia di provvedimenti polizieschi, purtroppo destinata a continuare anche nell’Italia repubblicana e democratica, fino alla metà degli anni Cinquanta.

Il fatto che le chiese evangeliche, pur avallando l’aggressione italiana all’Etiopia (con assai più misura della Chiesa cattolica), continuassero a mantenere buoni rapporti

con il protestantesimo internazionale, che aveva duramente condannato questa aggressione, aggravò i sospetti del regime fascista sulla loro lealtà. Dopo il 1936 si moltiplicarono controlli e misure poliziesche verso singole attività e personalità evangeliche, anche se il protestantesimo italiano non fu coinvolto negli orrori della persecuzione antisemita; fu però avviata una progressiva ghettizzazione, specie verso le Valli valdesi (v.), dove nel 1940 fu negato l’accesso alle cariche pubbliche ai valdesi, che pure costituivano la stragrande maggioranza della popolazione.

Nel 193940 furono soppresse chiese e organizzazioni considerate troppo legate al mondo anglosassone, come l’Esercito della salvezza, e affidata all’Ovra una gigantesca opera di repressione contro i pentecostali, che provocò centinaia di interventi polizieschi contro le riunioni clandestine di culto, con m[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 195

Brano: [...] sua concezione storiografica, dedicò studi fondamentali a due delle figure più rappresentative della storia prussiana: H. Friedrich Karl vom Stein (1931) e Federico il Grande (1936).

All’avvento al potere del nazismo visse il conflitto tra la sua concezione conservatrice della vita sociale, che lo portava a solidarizzare con la reazione antidemocratica e antisocialista, e le sue concezioni morali che lo portavano a rivalutare le correnti del protestantesimo tedesco più intimamente avverse al nazismo (v. Protestanti): conflitto che lo indusse ad approfondire principalmente, e unilateralmente, la problematica morale dell'arte di governo (Machtàtaat und Utopie, 1940). Dopo l'attentato a Hitler del

20.7.1944 fu arrestato per i contatti che aveva avuto con Cari Goerdeler, al quale dedicherà l’ultimo dei suoi grandi lavori biografici (1954).

Nell’ultimo dopoguerra l’attività storiografica del Ritter si rivolse principalmente alla storia contemporanea, sotto l’impulso del rinnovato interesse politico legato alle vicende del nazismo, della guerra [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 617

Brano: [...]angelico.

Nato in una famiglia di cavatori di marmo di tradizioni repubblicane di Gragnana (Carrara), compì con gravi sacrifici gli studi magistrali. Repubblicano e interventista, più volte riformato per la miopia e la gracilità toracica, finalmente ufficiale di fanteria nel 1918 fu addetto alla propaganda tra i soldati.

Attivista repubblicano nel dopoguerra, più volte bastonato dagli squadristi senza mai cedere, nel

1921 si convertì al protestantesimo, iniziando un’intensa attività di evangelizzazione, e nel 192324 studiò teologia presso la facoltà valdese di Roma.

Rientrato a Gragnana, visse poveramente di lezioni private, alternando testimonianza antifascista, predicazione evangelica e presenza nelle associazioni giovanili protestanti, dove il suo fascino di educatore, la dirittura morale, l'impegno civile e religioso e l’apertura gli procurarono molti amici. Non grande successo ebbe invece la sua copiosa produzione letteraria, autobiografica, poetica e morale, che pure testimonia la sua sincerità e il suo slancio.

Nella Resistenza[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 161

Brano: [...] stata attuabile se Hitler non si fosse allora trovato, dopo l’Anschluss e i successi internazionali suggellati dal Patto di Monaco, al culmine del suo prestigio politico. Ma fu quella una svolta determinante anche per la coscienza di una parte della borghesia intellettuale tedesca e in particolare per gli ambienti ecclesiastici, nei qua

li cominciò proprio allora, nei riguardi dei rapporti con Io Stato, « un ripensamento che nella storia del protestantesimo tedesco non ha nessun paragonabile precedente »

(Bitter).

Se si aggiunge poi il fatto che Io stesso attentato di Parigi servì come pretesto anche al fascismo italiano per proclamare, sugli stessi giornali che tentavano di abbellire e minimizzare i truci avvenimenti della Germania, le « Leggi per la difesa della razza », si può argomentare che la « Notte dei cristal

li » rappresentò davvero, nel l’area del potere nazifascista, una svolta incisiva e gravida di conseguenze.

B.Pe.

161



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 263

Brano: [...]pubblica.

Presidente della XX Assemblea dell’O.N.U. dal settembre 1963, fu designato ministro degli Esteri nel terzo governo Moro, dal 23.2.1966 al 24.6.1968. Riconfermato deputato nel maggio 1968 e contemporaneamente eletto senatore per il Collegio di Arezzo, ha optato per il Senato, del quale è presidente dal 5.6.1968.

È autore di numerose pubblicazioni di storia economica, tra le quali: Le origini del capitalismo (1933); Cattolicesimo e protestantesimo nella formazione del capitalismo (1934); Dal mercantilismo al liberalismo (1936); Storia delle dottrine economiche (1938); Storia economica (1941); Storia economica (1962); Storia economica (Utet, Torino 1970).

La crisi Tambroni

Dopo la caduta, a furor di popolo, del governo Tambroni del luglio 1960, nel presentare il nuovo governo da lui presieduto, Fanfani riconobbe abbastanza esplicitamente che il tentativo reazionario c’era stato, che tale rischio la società italiana aveva corso in conseguenza della politica seguita dalla

D.C. e che la legittima reazione popolare aveva giustament[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 536

Brano: [...]s A. von Galen, o il par

roco berlinese Lichtenberg, per citare alcuni tra i nomi più noti) e non all’opera delle Chiese in quanto tali, che sotto la spinta della politica antireligiosa del nazismo intrapresero sì un processo autocritico, ma destinato tuttavia a rimanere circoscritto essenzialmente nella sfera teologicospirituale (sotto questo profilo è da ricordare'almeno la vicenda della Bekennende Kirche o Chiesa confessante, nelambito del protestantesimo tedesco) .

Soltanto l'avvicinarsi della congiuntura bellica, aprendo gli occhi anche a molti esponenti borghesi, consentì una maggiore attività di propaganda in favore della pace e una larga ripresa nell’azione di gruppi antinazisti preesistenti. Fu sempre intorno al 1938 che avvenne il primo incontro tra l’opposizione borghese e quella militare, ossia all’epoca in cui anche da esponenti della Wehrmacht (il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Ludwig Beck, si dimise nell’agosto del 1938) furono levati moniti contro il pericolo di guerra e l'avventurosa preparazione bellica del Te[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 122

Brano: [...] almeno dal settembre 1933, epoca del Sinodo generale di Berlino nel quale si rivelò la prima profonda frattura che andava maturando all’interno della Chiesa evangelica a opera del movimento dei Deutsche Christen (Cristiani tedeschi) sostenuto dal governo nazista e dal vescovo Ludwig Muller con il proposito di fare della Chiesa evangelica la chiesa ufficiale del Reich, la personale biografia di Niemòller si fonde e si confonde con le vicende del protestantesimo tedesco e del conflitto con il Reich nazista.

Proprio alla vigilia del Sinodo berlinese, egli si era fatto promotore con altri esponenti evangelici del cosiddetto Pfarremotbund (Lega d' emergenza dei pastori), destinato a raccogliere le forze che all’interno della Chiesa evangelica si opponevano all’interferenza deilo Stato nelle questioni di fede e, in particolare, all’estensione anche nell’ ambito ecclesiastico dei principii e delle discriminazioni razziali (il cosiddetto « paragrafo ariano »). Il 25.1.1934 partecipò all’incontro, non privo di momenti drammatici, tra una delegazione di d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 123

Brano: [...] del giugno 1945.

Secondo dopoguerra

Il ritorno in Germania aprì una nuova fase dell’attività di Niemòller. Profondamente segnato dall’esperienza del nazismo e della Seconda guerra mondiale, egli non soltanto si fece protagonista del rinnovamento della Chiesa evangelica (ebbe una parte di primo piano neH’elaborazione della cosiddetta « dichiarazione di colpa » di Stoccarda dell’ottobre 1945) ma, rompendo la tradizione dell’apoliticismo dei protestantesimo tedesco, che in realtà aveva significato l’identificazione con la ragion di stato, perseguì consapevolmente il proposito di coinvolgere la Chiesa evangelica in una politica di conciliazione e di espiazione con l’estero e di vaste intese ecumeniche, come dimostrato dai viaggi che effettuò ripetutamente negli Stati Uniti e, nel 1951, anche neH’Unione Sovietica per incontrarvi il patriarca della Chiesa ortodossa.

Eletto I’1.10.1947 presidente della Chiesa evangelica dell’AssiaNassau (carica che ricoprirà fino al 1958), con la sua politica di conciliazione e di opposizione alla guerra fredda d[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine protestantesimo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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