Brano: [...]ment il y a symetrie. Le resultat obtenu estil si eloigné du cubisme et de certains Picassos? ». S. Giedion, Trasparency: Primitive and Modern, in Art New (summer 1952), pone a confronto un dettaglio di un affresco della cappella dei mammouth, raffigurante un toro e un cavallo, con uno studio di Guernica dipinto da Picasso nel 1937, notando il ricorrere di animali simbolici e la stretta relazione tra la testa del cavallo e ìl corpo del toro.
Il preistoricismo che si riscontra nelle opere di alcuni pittori e scultori contemporanei va inquadrato nel fenomeno più generale dell'esotismo e del primitivismo che, anche se distinti tra loro, trovano la loro fonte d'alimento in quanto c'é di polemica anticlassica nel romanticismo.
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Non è qui il caso di vedere se preistoricismo e primitivismo costitui. scano o no un capitolo della storia dell'esotismo, che come fatto di costume risale al XVI secolo.
Di una sensibilità « primitivistica » in senso semplicemente anticlassico possiamo scorgere le prime testimonianze sul finire del Settecento in scritti come Le confessioni di un monaco amante dell'arte di Wackenroder. Sotto il segno di una nuova sensibilità tutta intenta alla raccolta e alla rivalutazione di tradizioni prerinascimentali, regionali e locali, i fratelli Boisserée misero insieme una collezione di quadri primitivi tedeschi, naturalmente trascurati nei secol[...]
[...]ei vari artisti periodi nei quali si riscontrano numerose influenze preistoriche, ma solo contatti occasionali, dovuti alla pubblicazione di un libro o alla visita di una grotta preistorica, ho preferito esporre le pitture e le sculture di Picasso, Mirò, Brancusi, ecc. sotto le seguenti voci: immagine, tecnica e suggestione.
Il primo degli artisti contemporanei nel quale si trovano numerosi elementi del mondo preistorico è Pablo Picasso. Il suo preistoricismo appartiene quasi esclusivamente al mondo del paleolitico superiore, popolato prevalentemente di grossi animali raffigurati in maniera estremamente realistica; solo sporadicamente si trova qualche affinità con l'arte neolitica e con quella mesolitica, che si orientano verso un sempre maggiore schematismo e stilizzazione. Picasso é un realista; il suo interesse in ogni fase della sua attività di pittore é stato sempre rivolto al reale ed é quindi naturale che tra le varie forme artistiche preistoriche egli abbia preferito quella organica dei popoli cacciatori e raccoglitori del paleolitico supe[...]
[...]o delle ragazze di Avignone
APPUNTI SU ARTE CONTEMPORANEA E ARTE PREISTORICA 141
1907); la suggestione di un'impronta di mano scura posta quasi con il significato del possesso accanto a un oggetto (La barre d'appui); la suggestione infine del cuore messo in evidenza dall'anonimo antichissimo artista che dipinse il mammouth di Pindal ha indotto Picasso a mettere ben in evidenza il cuore della Donna seduta del 1945.
Volendo dare un giudizio sul preistoricismo di Picasso si possono riportare le parole di Christian Zervos sui rapporti tra lo stesso Picasso e l'arte cretese (L'Art de la Crète, Parigi 1956) : a De ce rapprochement avec le passé, par contiguité de recherche, Picasso est l'exemple le plus illustre. Son acquiescement á certaines formés artistiques de la Crète minoenne, loin d'avoir fait de lui un disciple passif de cet art, lui a parmis d'y puiser ce qui convenait á sa conception artistique et á son tour d'esprit. Ce qui il avait senti á certains moments de sa vie il l'a reconnu sous forme d'oeuvres qui semblaient prendre les inflexions [...]
[...]utêtre même ses visions les plus difficiles á exprimer ».
3. JOAN MIRÒ
Joan Mirò, nato nel 1893 nei pressi di Barcellona, ha trascorso la sua vita tra la città natale e Parigi. A Parigi, come si è detto a proposito dell'analisi di opere di Picasso, si avevano importanti collezioni preistoriche esposte in. Musei organizzatissimi e inoltre pubblicazioni scientifiche e divulgative sull'argomento circolavano ampiamente nell'ambiente artistico.
Il preistoricismo di Joan Mirò è profondamente e tipicamente spagnolo, traendo ispirazione dall'arte neolitica della penisola iberica; molti dei suoi simboli sono quelli che i contadini e i pastori spagnoli conoscono da sempre dipinti sulle rocce delle loro montagne.
Prima però che venisse pubblicata la grande opera di H. Breuil Les peintures rupestres schématiques de la peninsula Ibérique, negli anni 193335, il preistoricismo di Mirò si limitava alla rappresentazione dei motivi più decorativi dell'arte paleolitica che era già stata abbondantemente pubblicata (Cartailhac, Breuil, La caverne d'Altamira; E. Piette, L'art pendant l'ange du renne, Paris 1907; S. Reinach, Répertoire de l'art quaternaire, Paris 1913, ecc.). È solo dopo tale pubblicazione
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che la pittura dell'artista spagnolo si arricchisce del simbolismo e dello schematismo neolitici.
Herbert Read ha notato il rapporto tra Mirò e l'arte levantina spagnola (intanto, solo per mettere un po' d'ordine e chiarire l'uso dei termini, penso[...]
[...]roduzioni artistiche: in Picasso diviene forza, solennità, realtà, vera preistoria contemporanea; in Mire, un gioco allegro e spensierato, ma un fatto intellettualmente attento. Anche in altri pittori e scultori contemporanei si riscontrano naturalmente elementi simili che per lo piú, tranne i casi Braque e Klee, derivano da Picasso e da Mirti più che direttamente dal mondo preistorico.
Tralasciando tali pittori, si farà ora un breve accenno al preistoricismo degli scultori contemporanei, segnalando i più significativi contatti.
C. BRANCUSI: Princesse X (1916) — La scultura è molto simile alla venere dei Balzi Rossi, pubblicata nel 1898 da Reinach ed esposta aI Musée de SaintGermainenLaye, nei pressi di Parigi.
Mademoiselle N. B. (1928) — Tale confronto, come ho già detto, é stato fatto da R. Huyghe. Aggiungo soltanto che la venere di Lespu gue é stata pubblicata nel 1922 da St. Périer.
JESPERs: Femme (1933) — Braccia, seni, ventre e braccia formano un blocco unito; inoltre la scultura è priva di gambe e di testa; é insomma un frammento moderno[...]