Brano: [...]i Pietroburgo, li invitava ad andare « verso il popolo ». Herzen esprimeva la convinzione « che l’uomo del futuro fosse il contadino, sperava che la Russia giungesse al socialismo senza passare per gli stadi intermedi del capitalismo e della democrazia borghese ». Il suo messaggio fu raccolto da scrittori, intellettuali e giovani della borghesia che da quel momento si dedicarono allo studio e alla descrizione della vita contadina.
Teorici del populismo furono Lavrov (18321900) e N.K. Michajlovskij (18421904), due filosofi poi accusati di eclettismo, ma che svolsero un’azione di notevole influenza sulle loro generazioni.
Lavrov, cui si ispirarono i « socialisti rivoluzionari », contrapponeva alle esasperazioni individualistiche in cui era caduta la piccola borghesia anticonformista dell’epoca (v. Nichilismo) l’esigenza di una coscienza rivoluzionaria.
Egli affermava che « il socialismo, pur impostato sulla lotta di classe, richiedeva per un individuo intelligente una giustificazione etica e saldi principi morali » e, d’altra parte, che[...]
[...]azia zarista.
Azioni terroristiche
Dopo due falliti tentativi di uccidere lo zar Alessandro II, questo obiettivo fu raggiunto dai nichilisti l’1.3.1881. I terroristi erano giovani (fra cui non poche donne) che godevano di larghe simpatie e appoggi presso ceti borghesi i quali, pur criticando il terrorismo, odiavano l’autocrazia zarista dalla quale si sentivano oppressi.
L’uccisione dello zar segnò tuttavia l’inizio del dissolvimento del populismo, in quanto il governo, ricorrendo a una poderosa organizzazione spionistica, riuscì ad arrestare quasi tutti i componenti dell’organizzazione.
Dopo il 1881 l’episodio più saliente fu il fallito attentato contro lo zar Alessandro III. Fra gli attentatori arrestati e impiccati fu anche Alexandr Uljanov, fratello di Lenin (v.). Fra gli altri attentati va ricordato quello di Vera Zasulic che sparò al capo della polizia di Pietroburgo, ferendolo (24.1.1878).
Con lo sviluppo del marxismo in Russia, le teorie populiste vennero vigorosamente confutate dai socialdemocratici e in particolare da L[...]
[...]ale forza della rivoluzione fossero i contadini; mancanza di prospettive di fronte allo sviluppo del capitalismo industriale in Russia; individualismo piccolo borghese ecc..
La lotta di classe in Russia ricavò comunque dai populisti alcuni insegnamenti che ebbero un peso nello sviluppo del movimento e che si concretizzarono nella costituzione di un vero e proprio partito socialista rivoluzionario.
L.Cav.
Bibliografia: Franco Venturi, Il populismo russo, Einaudi, Torino; W. H. Chamberlin, Storia della rivoluzione russa, Einaudi, Torino; Ettore Lo Gatto, La civiltà europea Storia della Russia, Sansoni, Firenze.
Porcari, Libero
N. a Parma il 10.11.1922; ufficiale di carriera.
Sottotenente in s.p.e. dal marzo
1943, prestò servizio nella Quarta Armata e, dopo lo sbandamento dell’ 8.9.1943, tentò di raggiungere l’Italia del sud.
Fallito questo tentativo, partecipò alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza cuneense. Fu comandante di banda, poi di una Brigata della X Divisione « Giustizia e Libertà » nelle Langhe.[...]