Brano: [...]ione ideologica, segna un radicale congedo dalla figura deH’autoremediatore e simboleggia a sua volta la crisi d’identità dell’intellettuale come produttore di senso. In questo modo Pirandello ripropone l’istanza di fondo dell’estraneità e della nonfunzionalità dell’arte nella società, la sua irriducibilità al dominio borghese della politica e della società civile. Ed è un messaggio tanto più significativo, quanto più il rapporto stesso fra arte pirandelliana e fascismo presenta tuttora una difficoltà di Interpretazione univoca.

Rapporti con il fascismo

Nei confronti del fascismo, Pirandello ebbe un atteggiamento che coniugò insieme l’aperta adesione e l'indifferenza. Dal regime egli ricevette onori e successi, ma anche incomprensioni e attriti.

Da un lato infatti Pirandello aderì, nel 1925, al manifesto degli intel

lettuali fascisti (v. Cultura e fascismo) e al movimento fascista stesso in un momento drammatico per la società italiana, subito dopo il delitto Matteotti. Nel 1929 era diventato membro deH’Aecademia d’Italia (v.) ed ebbe [...]