Brano: [...]ed attuato soltanto sotto questo punto di vista. Il manoscritto, già in possesso di Brahms ed ora nella collezione della « Sodetà degli amatori di musica » a Vienna, contiene 41 battute di un Andante in la bemolle maggiore. Qui d troviamo di fronte al medesimo enigma che presenta la sinfonia in si minore la quale si interrompe nel mezzo di uno Scherzo. Tutti e due questi pezzi, cioè il tempo del quartetto e la sinfonia incompiuta, mostrano certi parallelismi nella fanatica (nel movimento di semicrome al prindpio), nella tecnica e nell'unità concettuale, sebbene la loro costruzione formale sia diversa. Il tremolo al principio non è un vuoto tremolo di riempitivo, ma un elemento tematico che riappare alla fine adempiendo cosi alla funzione di introduzione e di chiusura. Perdò questo tremolo non ritorna dopo la parte di mezzo: Ciò sarebbe in opposizione alla sua missione musicale e spirituale. Il tremolo incornicia tanto episodi liria di tono delicato, quanto episodi di carattere drammatico con accenti quasi orchestrali. Ogni ascoltatore rimpiangerà[...]

Brano: [...]licò nel 1951 una storia « apolitica » di questa organizzazione, a suo dire per « mettere in giusta luce l’azione della polizia di Stato ». Nella sua opera

il Leto sostenne che l’Ovra era stata semplicemente « un organo di polizia dello Stato che agiva secondo legge e le cui funzioni non differivano in nulla da quelle esercitate dagli uffici politici delle questure ». Con tale libro, il Leto si propose di comprovare l’illegittimità di operare parallelismi tra l’Ovra e le polizie speciali dei regimi totalitari, riconoscendole semmai qualche punto di contatto con i « servizi segreti » organizzati in tutti gli Stati del mondo. Quanto alle accuse di prevaricazione e soprusi attribuite dagli antifascisti all’Ovra, Leto sostenne che erano da addebitarsi a quegli informatori di pochi scrupoli che si erano serviti deH'Ovra esclusivamente per ricattare le proprie vittime. L’Ovra e i suoi dirigenti uscivano, dall’analisi di Leto, pienamente assolti perché si trattava di distinguere tra l’Ovra stessa, come « organo » di Stato, e gli « strumenti » di cui [...]