Brano: [...]dini esercitando a qualunque costo i suoi diritti di rappresentante della nazione, il popolo avrebbe nella sua quasi totalità obbedito e agito. Sarebbe stata la guerra civile, ma il fascismo sarebbe stato in breve tempo battuto. Le Opposizioni hanno invece indietreggiato con spavento di fronte all’idea di turbare l’ordine costituito, l’ordine fascista » (« Stato Opera

io », 3.7.1924, articolo di Gramsci, non firmato).

Gramsci, inizialmente ottimista sugli sviluppi della crisi e sull’imminente fine del fascismo, cominciò presto a rendersi conto che le prospettive si presentavano ben diverse e che nessun regime sarebbe caduto senza azioni di lotta.

Il 21.3.1925 partecipò alla riunione dell’Esecutivo allargato dell’lnternazionale Comunista a Mosca. Il 28 aprile rientrò in Italia e tenne il suo primo e ultimo discorso alla Camera, contro un disegno di legge che si diceva elaborato per colpire la Massoneria (v.), ma che in realtà aveva come bersaglio tutte le associazioni non fasciste e voleva impedire agli impiegati delle amministrazioni [...]

Brano: [...] operare in Italia con maggiore slancio e con una continua presenza per stimolare e dirigere l’azione delle masse lavoratrici, contribuendo così ad accelerare l’abbattimento della dittatura fascista.

A sostegno delle due diverse posizioni si inserivano due diverse valutazioni della situazione italiana e internazionale, che gli uni sottolineavano spesso con i colori oscuri del pessimismo, gli altri con quelli vivaci dell’ottimismo. Un’analisi «ottimista » costituiva d’altra parte l’elemento pregiudiziale indispensabile all’azione che il partito si era proposto di condurre per l’abbattimento del fascismo.

Il dibattito si concluse con una rottura e, nel marzo 1930, con l’esclusione degli oppositori (A. Leonetti, P. Ravazzoli, P. Tresso) dal partito, cui seguì qualche mese dopo quella di S. Tranquilli (Silone). Da quel momento venne così ricostituito all’interno del paese un centro dirigente che, seppure con dif

ficoltà, si sarebbe mantenuto sino a tutto il 1935. Dopo questa data vi sarebbero stati nuovi, lunghi periodi di interruzione fi[...]

Brano: [...]ndiale come « guerra lampo » (v. Blitzkrieg); nel giro di pochi giorni erano infatti crollati paesi come la Polonia, la Francia, il Belgio, l’Olanda, la Danimarca, la Norvegia, la Jugoslavia; e, memore del precedente napoleonico, il Comando nazista avrebbe voluto una rapida soluzione delle operazioni belliche anche sul fronte orientale, al massimo nel tempo di 16 settimane (von Brauchitsch parlava addirittura di 68 settimane e Hitler, ancora più ottimista, assicurò al feldmaresciallo Beck che in realtà bastavano 6 settimane). Effettivamente, nei primi giorni seguiti all’aggressione dell’Unione Sovietica, pareva che i tedeschi riuscissero a distruggere con pochi colpi decisivi l’Esercito Rosso, disorganizzando il paese con avanzate fulminee e profonde e liquidando qualsiasi capacità difensiva.

il 3.7.1941 il generale tedesco Haider incautamente dichiarò: « Non . credo sia esagerato affermare che la campagna di Russia è stata vinta in 14 giorni ».

In tale contesto, la resistenza di una grande metropoli a un assedio protrattosi per oltre 29[...]

Brano: [...]ipresa dell’autonomismo in forme aggiornate di reale crescita dell’autogoverno. Per certi versi (qui sono i comunisti a insistere più degli altri) la rinascita dei partiti dopo i! loro annientamento da parte fascista.

Ma qui si apre la discussione ancora in atto fra gli storici italiani.

Ragioneri sembra a non pochi, e alla luce di quarantanni di logoramento della “formapartito” rispetto alla partecipazione del “paese reale”, un po' troppo ottimista nel definire i partiti come « l’unica for/na di associazione veramente autonoma delle classi sociali » e, per questo, l'unico potere alternativo alla continuità dello Stato. Il tasso di continuità in essi esistente va ben al di là della loro misura quantitativa, del loro apparire come partiti di massa. Questa definizione può coprire, non lo si dimentichi, contenuti molto diversi!

AH’esterno degli atteggiamenti italiani, non pare dubbio che l’avvicinarsi degli U.S.A., sotto la presidenza Truman, alla diffidenza della Gran Bretagna timorosa di possibili sviluppi di rivoluzione o, meglio, di [...]

Brano: [...] guerra angloamericani fuggiti dal campo di concentramento di Premariacco (Udine), e nel guidarli attraverso le colline del Friuli orientale fino alle zone controllate dai partigiani sloveni. Successivamente, come numerosi suoi compaesani, accorse nelle file del Battaglione « Mameli » che, con

il « Mazzini », costituì il primo organico di quella che sarebbe poi diventata la Divisione d’assalto Garibaldi « Natisone ».

Di carattere allegro e ottimista (con i suoi canti sapeva trasmettere ai compagni fiducia ed entusiasmo anche nei momenti più difficili del crudo inverno 19441945 in terra di Slovenia), e nello stesso tempo deciso uomo d’azione, partecipò a tutti i combattimenti de! Battaglione « Mameli ». Cadde, insieme ai 12 giovani compagni della sua squadra, in uno scontro con preponderanti forze tedescofasciste presso Bukovo di Oreka, nella zona di Cerkno (Circhina), una località della Slovenia dove la « Natisone » si era spostata. All’indomani dello scontro, durante

il contrattacco partigiano ordinato dal Comando di divisione per el[...]