Brano: (MMS2210 PA) capolavori per organo DI BACH
CAPOLAVORI PER ORGANO
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DI BACH
ERIC VOLLENWYDER all’organo della Chiesa Enge di Zurigo
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NEL 1708 Giovanni Sebastiano Bach entrò come organista di corte e musicista da camera al servizio del duca GuglielmoErnesto di SassoniaWeimar, il quale, appassionato d’organo, gli mostrò un’ammirazione che certamente non è estranea alla fioritura 'di opere per organo che Bach compose durante quel periodo. Questa ammirazione principesca, e più ancora l’amicizia che nacque tra Bach e Walther, organista della città di Weimar, uno dei più autorevoli continuatori della tradizione organistica tedesca e parente di Bach per parte di madre, crearono un clima propizio agli esperimenti del musicista, che vedeva le proprie idee bene accolte, i propri gusti condivisi. Non è dunque un caso se la maggior parte delle composizioni per organo di Bach è stata scritta, o per lo meno concepita, durante il decennio trascorso a Weimar.
Si ritiene che il celebre episodio del mancato « torneo musicale » con Marchand sia avvenuto nel 1717, verso la fine del soggiorno alla corte di GuglielmoErnesto. La storia se[...]
[...]colte, i propri gusti condivisi. Non è dunque un caso se la maggior parte delle composizioni per organo di Bach è stata scritta, o per lo meno concepita, durante il decennio trascorso a Weimar.
Si ritiene che il celebre episodio del mancato « torneo musicale » con Marchand sia avvenuto nel 1717, verso la fine del soggiorno alla corte di GuglielmoErnesto. La storia sembra autentica, anche se non se ne conoscono bene i particolari. Compositore, organista e clavicembalista della Corte di Versailles, Louis Marchand fu uno dei musicisti più illustri dell’epoca (il suo famoso « Plein jeu » resta, ancora oggi, una delle pagine più strane e più audaci che siano state mai scritte per organo). Bach, che stimava moltissimo Marchand, accettò di incontrarlo e di misurarsi con lui. II « torneo » doveva svolgersi nella casa di un ministro, a Dresda. All’ora stabilita Bach è sul posto; Marchand invece si fa aspettare. Impazienti, lo mandano a chiamare; l’illustre rivale ha lasciato Dresda quella mattina.
A Weimar tuttavia l’atmosfera comincia a cambiare[...]
[...]ipe ErnestoAugusto, nipote del regnante, lo ammira molto e lo sostiene. A disagio in questo clima di discordie e di intrighi, irritato dalle ingiustizie che gli vengono fatte, Bach accetta la proposta del principe di AnhaltKòthen che, seguendo i consigli del cognato ErnestoAugusto, desidera farlo venire alla propria corte. Bach chiede il congedo a GuglielmoErnesto, forse in modo un po’ vivace, poiché : « il 6 novembre, il maestro dei concerti ed organista Bach, fin'ora in funzione, è stato messo agli arresti nella casa di giustizia a causa della sua insistenza per ottenere in ogni modo il suo congedo. Il 2 dicembre è stato liberato con la notizia di essere caduto in disgrazia». (Note del segretario della Corte, Teodoro Bormann).
Senza dubbio mai disgrazia fu meglio accolta di quella.
A Kòthen, Bach ha ben pochi obblighi ufficiali, la sua vita è serena, e i sei anni che vi trascorrerà saranno tra i più fecondi della sua vita. Tra un viaggio e l’altro (poiché egli viaggia molto: Lipsia, Halle, Karlsbad, Amburgo) si consacra interamente all[...]