Brano: [...]sti i legami più forti del mondo, anche più forti di quelli che uniscono noi scienziati ». (Da la Repubblica del 16.7.1980).
Sta di fatto che queste giuste riflessioni non impedirono a Oppenheimer di continuare a dare un personale contributo allo sviluppo di tecnologie aventi quale obiettivo primario la produzione di ordigni bellici, quando altri come Albert Einstein (v.) prendevano pubblicamente posizione contro questa attività criminale.
Opportunismo
Linea di condotta politica consistente nell'agire secondo le condizioni
o le occasioni offerte dal momento, in contrasto con i principi formalmente professati. Nella lotta di classe, si intende per opportunismo la prassi mirante aH’accomodamento e all’adattamento dei partiti rivoluzionari e operai nei confronti del sistema capitalistico.
L'analisi luxemburghiana
La politica dev'opportunismo fu denunziata per la prima volta nei suoi termini generali da Rosa Luxemburg (v.) nel noto scritto Riforma sociale o rivoluzione? del 1898, nel quale essa sviluppò la polemica contro le posizioni riformiste del socialdemocratico tedesco Eduard Bernstein. Il problema dell’opportunismo era, secondo la Luxemburg, il problema stesso di quale carattere doveva avere il movimento operaio, se piccoloborghese oppure proletario: la corrente opportunistica esprimeva la componente piccoloborghese, caratterizzata dal suo fastidio per la teoria e per i « principi » a cui contrapponeva il « realismo politico », la « concretezza » e l’empirismo quotidiano. Se queste erano le caratteristiche ideologiche e politiche deH’opportunismo, la sua radice sociale (l’influenza della piccola borghesia) era in qualche modo permanente, tendente quindi a ricom
parire nelle fasi in cui il sistema capitalistico sembrava aver superato la sua crisi.
L’analisi leniniana
Un’altra fondamentale riflessione critica e polemica sullopportunismo fu sviluppata da Lenin (v.) in seguito al crollo e tradimento della socialdemocrazia tedesca e dei partiti operai della Seconda Internazionale (v.), quando nel 1914 essi diedero la loro adesione alla guerra imperialista. Nel proclamare la necessità della « scissione » dall’opportunismo della socialdemocrazia, Lenin definì la base sociale dell’opportunismo socialdemocratico non più come influenza dell’ideologia e della prassi piccoloborghese in seno ai partiti operai, ma in modo più complesso e articolato. Le radici sociali dell’opportunismo secondo Lenin andavano individuate nella piccola borghesia, nel la burocrazia sindacale, parlamentare e di partito, nonché nella stessa « aristocrazia operaia ». Rimaneva tuttavia incerta la definizione di quest’ultima, definita a volte come un esiguo e parassitario strato superiore del proletariato « comprato » con alti salari, e a volte estesa aH’insieme delle condizioni di vita e di salario della classe operaia nei paesi a capitalismo avanzato.
Altre interpretazioni
Nel linguaggio poilitico corrente del movimento operaio l’opportunismo sembra designare più che altro il « tradimento »[...]
[...] parlamentare e di partito, nonché nella stessa « aristocrazia operaia ». Rimaneva tuttavia incerta la definizione di quest’ultima, definita a volte come un esiguo e parassitario strato superiore del proletariato « comprato » con alti salari, e a volte estesa aH’insieme delle condizioni di vita e di salario della classe operaia nei paesi a capitalismo avanzato.
Altre interpretazioni
Nel linguaggio poilitico corrente del movimento operaio l’opportunismo sembra designare più che altro il « tradimento » dei capi e l’affermarsi di una politica di destra nel movimento stesso. Ma ciò ha dato luogo a un uso liturgico e Intimidatorio del termine stesso, reso canonico nell’epoca dello stalinismo.
Altro significato tradizionale del termine è quello di una politica di destra intesa come « deviazione » rispetto alla giusta politica: già nella stessa Luxemburg è presente una distinzione fra anarchismo (deviazione di sinistra) e opportunismo (deviazione di destra). L’uso improprio e l’abuso manipolatorio e sconfessante del termine stesso ha finito cos[...]
[...]altro il « tradimento » dei capi e l’affermarsi di una politica di destra nel movimento stesso. Ma ciò ha dato luogo a un uso liturgico e Intimidatorio del termine stesso, reso canonico nell’epoca dello stalinismo.
Altro significato tradizionale del termine è quello di una politica di destra intesa come « deviazione » rispetto alla giusta politica: già nella stessa Luxemburg è presente una distinzione fra anarchismo (deviazione di sinistra) e opportunismo (deviazione di destra). L’uso improprio e l’abuso manipolatorio e sconfessante del termine stesso ha finito così col caratterizzare prassi deteriori nella lotta politica, mentre le due stesse principali interpretazioni del fenomeno del'l’opportunismo, quella luxemburghiana di una sua ciclicità ricorrente e quella leniniana di una base sociale legata ai sovraprofitti imperialistici, tendono oggi ad essere sot
toposte a giudizio critico: esiste una base strutturale fissa che riproduce meccanicamente una ideologia? Se le radici sociali dell’opportunismo sono analoghe a quelle del riformismo e quest’ultimo non è definibile solo come prevalere di interessi piccoloborghesi, perché non ricorrere solo al termine di riformismo? La nozione di « aristocrazia operaia » non è al tempo stesso riduttiva e generica?
Questi e altri interrogativi sono tuttora al centro di un dibattito critico sulle origini sociali dell’opportunismo, sulle sue forme ideologiche, sulla sua invarianza, ciclicità e mobilità, rendendo di significato molteplice l’uso stesso del termine e riducendolo a una teoria del « tradimento », in cui il momento della condanna prevale rispetto all’istanza teoricocritica del suo superamento positivo.
A. Man.
Opposizione nei partiti
In un partito politico, si definisce come opposizione l’insieme degli iscritti che, nelle assemblee o in altre forme e sedi, dissente dalle decisioni e dall’azione dei gruppi dirigenti, ne contesta la legittimità, l’aderenza al mandato ricevuto in occasione dei congress[...]