Il segmento testuale nell'Europa è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 206Entità Multimediali , di cui in selezione 15 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 657
Brano: [...]ce venne definita la struttura «federale » dei distaccamenti e fu deciso che i berretti dei combattenti che ne facevano parte si fregiassero sia delle insegne jugoslave che di quelle specifiche per ciascuna delle varie repubbliche destinate a costituire il nuovo Stato.
1 P.O.J. registrarono il loro primo successo politicomilitare con la creazione della i repubblica di Uzice », la quale, pur avendo vita breve, fu il primo « territorio libero » nell'Europa soggetta al nazifascismo.
L’esercito di liberazione jugoslavo
Protagonisti di una strenua resistenza contro gli invasori, che si rafforzò costantemente nonostante la caduta della « repubblica di Uzice », ma anche contro i collaborazionisti ustascia e cetnici di Mihailovic, nell’autunno del 1942 i P.O.J. riuscirono a creare una nuova ampia zona liberata in Bosnia, la cosiddetta « repubblica di Bihae ». Qui, il 28.11.1942, il Comando generale procedette a una nuova riorganizzazione delle forze armate (ordinate in Divisioni e Corpi) che assunsero la denominazione ufficiale di « Esercito di[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 257
Brano: [...] parlamentare viene svolto alternativamente da partiti liberalconservatori e da partiti progressisti (alcuni dei quali originariamente di ispirazione socialista e marxista), solitamente alleati al movimento sindacale.
Invece, fuori dall'area socioculturale dell’Europa nordoccidentale e del mondo anglosassone, l’istituto dell’opposizione parlamentare come mezzo di circolazione e ricambio della classe politica non ha funzionato. Così è accaduto nell'Europa balcanodanubiana (con l'eccezione della Cecoslovacchia tra le due guerre); qui, dal 1945, è prevalso il modello di direzione politica dei regimi comunisti, promosso nell’U.R.S.S. dopo il 1917 (eccezione la Grecia, nella quale, dopo effimeri tentativi precedenti, la legittimazione dell’opposizione parlamentare data soltanto dalla metà degli anni Settanta).
In altre aree culturali di influenza europea, daN'America Latina all'Asia e ali'Africa, l’adozione del modello parlamentare con legittimazione dell’opposizione è rimasto un fatto formale. Lo scontro e il ricambio delle élites dirigenti av[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 99
Brano: [...]tivi il senso dell’angoscia e della precarietà dei valori contemporanei. Il fenomeno si estese alla letteratura ed al cinema, ma ciò coinvolgendo un discorso più generale che non era per niente assimilabile al « neorealismo » degli anni Cinquanta. Questo rimase quindi come la dizione impropria (più corretta quella pura e semplice di « realismo ») del più importante movimento nelle arti dell'Italia del secondo dopoguerra, con diffusione culturale nell'Europa e nel mondo.
R. D. G.
Neosocialismo
Corrente minoritaria del movimento operaio francese, formatasi nel 1933 all'interno del Partito socialista (S^F.I.O.]/ e della Confédération Général du Travail (C.G.T.). Le sue basi ideologiche si trovano nel libro Audelà du marxisme, pub
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 86
Brano: [...] cioè il potere dei monopoli e dei latifondisti. Conformemente al loro interesse di classe altoborghese, gli U.S.A., la Gran Bretagna e la Francia svolsero fin dall’inizio una politica di restaurazione nei confronti dell’imperialismo tedesco: obiettivo di queste potenze fu quello di creare, coll’aiuto del loro precedente nemico, un forte centro strategico nel cuore dell'Europa, con il quale fosse possibile ostacolare! cambiamenti sociali in atto nell'Europa orientale e, in un tempo successivo, magari anche annullarli. Perciò esse lasciarono intatte le radici economiche del nazismo (salvo alcuni provvedimenti per lo smembramento di complessi industriali, poi revocati) e permisero ai rappresentanti del grande capitale di organizzarsi politicamente. Migliaia di ex nazisti diventarono così membri del partito C.D.U.C.S.U. (Christliche Demokratische Union Christliche Soziale Union, Unione democratica cristiana Unione sociale cristiana), diretti rappresentanti degli interessi del capitale monopolistico, che prepararono e realizzarono l'ingresso della [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 557
Brano: [...]trategica del conflitto: pur essendo tutti d’accordo nel ritenere prioritario il settore operativo europeo, gli inglesi sostenevano l’opportunità di condurre l’attacco finale nel Mediterraneo e sui Balcani, mentre gli americani optavano per lo sbarco in Normandia. Le tesi americane si fondavano principalmente su considerazioni di ordine militare, mentre quelle britanniche partivano dalla esigenza politica di far giungere le armate angloamericane nell'Europa orientale prima di quelle sovietiche. Per questi motivi il piano americano, presentato e sostenuto da Marshall, venne varie volte procrastinato finché, alla Conferenza di Teheran, Marshall ottenne il gradimento dei russi quale futuro capo dell’operazione di sbarco. Successivamente prevalsero tuttavia nel presidente degli U.S.A. F.D. Roosevelt altre considerazioni, sicché il comando supremo dell’operazione fu affidato a Eisenhower (v.).
Nel novembre 1945 Marshall passò a operare in campo diplomatico e venne mandato ambasciatore in Cina. Dal 1947 al 1949 fu segretario di Stato (carica corris[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 168
Brano: [...]ro deportati insieme agli ebrei greci di Salonicco; ma la reazione deN'opinione pubblica impedì la deportazione dei 50.000 ebrei della Bulgaria vera e propria. Nell’estate del 1943, a Sofia, si ebbero grandi dimostrazioni popolari al grido: « Vogliamo che i nostri ebrei restino! ».
Quanto all'Italia, dalla quale furono deportati circa 7.000 ebrei (su circa 40.000), si veda la voce Antisemitismo.
Il sionismo
Verso la fine del secolo XIX, nell'Europa centroorientale dove grandi comunità ebraiche vivevano del tutto distinte dal resto della popolazione, con un proprio linguaggio (yiddish, di origine tedescomedioevale con parole ebraiche e slave, ma scritto in caratteri ebraici), una propria cultura^ una struttura economica^distinta, ebbe origine un movimento nazionale ebraico il cui scopfo finale era la creazione di uno Stato degli ebrei in Palestina, secondo l'antichissima e mistica aspirazione del «ritorno» alla «terra promessa » (Sion è il nome del più alto colle dell'antica Gerusalemme). Theodor Herzl (18601904), un giornalista ebreo un[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 178
Brano: [...]Schuschnigg, segnarono il preludio dell’Anschluss che fu realizzato il 13.3.1938, con la occupazione diretta da parte della Wehrmacht. Con questa operazione ebbe inizio la marcia della Germania fuori dai confini stabiliti a Versailles.
Annessa al Reich, l’Austria divenne la Marca orientale (Oslmark), utilizzata come base di sfruttamento economico per l’economia di guerra tedesca e come trampolino di lancio per l’ulteriore penetrazione nazista nell'Europa centrale e sudorientale. I rigori della dominazione nazista raffreddarono il favore con il quale buona parte della popolazione austriaca aveva accolto l’Anschluss e alimentarono anche un tenace movimento clandestino di opposizione. L’A. pagò l’Anschluss con la depredazione del suo patrimonio economico e della sua manodopera, con la liquidazione degli ebrei, con decine di migliaia di deportati, con oltre 35.000 morti, vittime delle carceri e dei campi di concentramento.
Di fronte agli orrori del nazismo e alle esperienze della lotta clandestina, il problema della coscienza nazionale e dell’[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 188
Brano: [...]niva divisa la Germania e, all’Unione Sovietica, si consentì di barattare carbone e forniture alimentari della propria zona di influenza in cambio di eccedenze industriali delle zone tedesche occupate dagli occidentali. In effetti, questo meccanismo economico divenne la norma degli scambi economici europei nei primissimi anni del dopoguerra, creando una situazione in cui mancavano i dollari per comperare le merci americane. Così, in breve tempo, nell'Europa occidentale come in quella orientale fu adottato un sistema di scambi bilaterali e di commercio controllato, allo scopo di poter sopravvivere nella durissima situazione seguita alla cessazione delle ostilità.
Questo meccanismo conteneva il rischio, già sperimentato negli anni tra le due guerre, che diventasse stabile un sistema che doveva invece essere temporaneo, con le conseguenze di creare grosse difficoltà aH'economia statunitense sovradimensionata dalla produzione bellica, bloccandone le esportazioni verso l’area europea proprio nel delicato momento di passaggio dalla produzione di gu[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 559
Brano: [...]ri assalirono le guardie ucraine, uccidendone alcune. Ma le altre guardie e le SS reagirono subito e 130 dei rivoltosi furono falciati dalle mitragliatrici prima che potessero uscire dal campo. Altri fuggiaschi furono catturati nelle vicinanze del lager e soltanto una trentina riuscirono a salvarsi, alcuni di essi raggiungendo le formazioni partigiane russe. Subito dopo la rivolta, che segna una delle pagine più gloriose della Resistenza ebraica nell'Europa Orientale (v. Ebrei, Resistenza degli), il campo di Sobibor venne smantellato e le camere a gas furono fatte saltare con la dinamite. Per cancellare anche il ricordo di quella che era la sua posizione geografica, su una vasta area della zona fu piantata una pineta.
Alcuni degli aguzzini di Sobibor furono giudicati in vari processi, nel
1965 a Krasnodar (U.R.S.S.) e nel
1966 ad Hagen (R.F.T.), ma per la grande maggioranza rimasero impuniti. Franz Paul Stangl fu catturato soltanto nel 1967, in Brasile dove aveva trovato rifugio. Tradotto in Germania, venne condannato il 22. 12.1970 all[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 428
Brano: [...]i elogi alla intelligenza, umanità, allo spirito di cooperazione e alla « quasi furbizia » di Wilson comunque non mancano).
I documenti registrano le preoccupazioni di Wilson per l’evolversi della situazione politica in Italia in assenza del riconoscimento dell’esistenza delle forze antifasciste, il suo ottimismo per le possibilità derivanti da una rapida avanzata generale nell'estate 1944, i suoi timori per l'accresciuto potere dei sovietici nell'Europa centrale e poco di più. La sua presenza, al momento della firma degli accordi del dicembre fra l'AFHQ e il C.L.N.A.I. (v. Protocolli di Roma) fu del tutto simbolica, con la funzione di sottolineare la serietà dell'impegno alleato assunto in quegli accordi.
Wilson si presenterà quindi alla storia come un professionista militare di alto livello, dotato di astuzia diplomatica e intelligenza tattica. Ma se è vero che il suo impatto sulla campagna d’Italia e le vicende politiche sottostanti fu scarso, bisogna ricordare che la sua esperienza come comandante supremo nel Mediterraneo durò soltanto[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine nell'Europa, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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