Brano: Piave, Zona
elementi militari trovarono un momento di saldatura nell'esperienza delle F.A.D.P. [Forze armate della patria), aventi per statuto compiti esclusivamente militari. In realtà, per una serie di motivi le F.A.D.P. non riuscirono a decollare, anche se riuscirono a stendere in alcune zone della regione una loro rete che concepiva appunto la Resistenza nei modi che abbiamo sopra indicato.
Uno di tali gruppi si formò a Conegliano fin dall’autunno 1943, intorno a Francesco Gava che era in contatto con personalità quali il Bassignani di Pieve di Soligo, lo Zancanaro di Feltre, il Borio!otto di Miane, il Rizzo di San Donà di Piave, anch’essi intenti, nelle località di loro pertinenza, a costruire una rete che, dal punto di vista operativo, si muoveva su un doppio livello: da un lato tendeva a organizzare squadre di sabotatori con funzioni di immediato impiego sulle linee di comunicazione e sui depositi del nemico; dall’altro, a creare le infrastrutture di un esercitoombra che avrebbe dovuto entrare in azione al momento d[...]
[...]e cause, la più appariscente delle quali fu la sorpresa di Palazzo Arrivatene e la conseguente necessità per il colonnello Sassi, capo delle F.A.D.P., di sottrarsi all’arresto rifugiandosi in Lombardia, alla fine del 1943 l’esperienza delle F.A.D.P. era già tramontata e fu sostituita da altre forme di polarizzazione e di aggregazione.
Nascita della « Piave »
Alcuni gruppi delle F.A.D.P. peraltro sopravvissero e uno di questi fu quello di Conegliano. Nel corso deH’invemo 194344 esso anzi si ramificò, estendendosi da un Iato lungo il Piave, verso la zona di Oderzo, e dall’altro salendo la collina verso il Montello e il Passo di San Ubaldo. Sicché, in primavera, si poteva ragionevolmente parlare della « Piave » come di una realtà esistente, anche se la formazione verrà ufficialmente designata Brigata dall’1.
7.1944. Essa operava sul doppio livello di cui si è detto: una parte degli uomini continuava a svolgere una vita normale, in attesa della mobilitazione; un’altra parte si trovava in montagna, compiendo azio
ni di sabotaggio e di [...]
[...]mico, essendosi ancora una volta strutturata sulla base di quel concetto cospirativo del « doppio livello » di cui si è precedentemente parlato: una parte degli elementi da essa organizzati erano territoriali che si preparavano per il momento insurrezionale. E così di fatto si verificherà. Nell'aprile 1945 la Brigata «Piave», rimobilitate le proprie forze, diede un contributo non trascurabile all’azione insurrezionale, in particolare liberando Conegliano e cooperando àlTimmobilizzazione di cospicue forze tedesche lungo gli assi stradali diretti a Conegliano e, da Conegliano, diramatisi verso il Friuli e il Bellunese.
E.Br.
Piave, Zona
La « Zona Piave », particolare struttura organizzativa unitaria e di comando della Resistenza armata bellunese e trevigiana, nacque nel novembre 1944, in seguito agli eventi maturati con il rastrellamento del Cansiglio (v.) del settembre prece