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Il segmento testuale munisti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 84Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 545

Brano: [...]da Agostino Novella (v.) che, nel 1925, sarà anche cooptato nel Comitato centrale. Analogamente, numerosi altri gruppi di giovani “terzinternazionalisti” entrarono a far parte della Gioventù comunista e l’immissione di questa nuova componente, valutata in circa 5.000 nuovi iscritti, contribuì non poco a rinsanguare la F.G.C.I. falcidiata dagli arresti del 1923.

Nelle elezioni politiche del 6.4.1924 le liste di “Unità Proletaria” composte da comunisti e terzinternazionalisti ottennero 268.000 voti e 19 deputati grazie anche al lavoro svolto dai giovani.

Uscito dal carcere di Roma nell’aprile 1924, Longo assunse subito a Milano la direzione di “Avanguardia” e fu inoltre incaricato di coordinare l’attività dei giovani dell'Italia settentrionale. Nel maggio egli rappresentò (insieme al segretario nazionale Dozza) la F.G.C.I. nel convegno segreto del P.C.d'I. svoltosi a Como e parlando a nome dell’organizzazione, si schierò con Togliatti (v.), prendendo per la prima volta le distanze da Bordiga che, in disaccordo con l’Internazionale, se ne[...]

[...]ongo venne inviato a Mosca a rappresentare la F.G.C.I. nel Congresso del K.I.M. e anche in questa occasione sostenne la linea di Gramsci, di cui si fece poi portatore fra i giovani al rientro in patria.

Durante la temporanea crisi della dittatura fascista seguita alla scoperta dell’assassinio di Giacomo Matteotti (v.), nell’estate 1924 si ebbe in Italia un’effimera ripresa politica che permise ai giovani co

Luigi Polano negli anni Venti

munisti di applicare con successo la nuova tattica di “fronte unico”. “Avanguardia” raggiunse in quei mesi una tiratura di 15.00018.000 copie e la F.G.C.I. prese varie iniziative, in campo sia politico che sindacale. Significative convergenze unitarie si ebbero tra giovani comunisti e giovani socialisti, repubblicani e cattolici in varie provi nei e (Torino, Vercelli, Como, Verona, Venezia, Bologna, Roma, Napoli, Cosenza), mentre decine di convegni venivano organizzati tra i giovani operai delle fabbriche, tra cui particolarmente riuscito fu quello degli “attaccatili” delle industrie tessili biellesi. Fu anche organizzato un convegno nazionale, svoltosi a Milano e al quale parteciparono 50 delegati che vennero tutti arrestati nel secondo giorno dei lavori. Superata nel giro di pochi mesi la “crisi Matteotti”, all’inizio del 1925 la dittatura aveva già ripreso in pugno il[...]

[...] il controllo del paese ed emanato misure liberticide che andavano dallo scioglimento dei circoli “sospetti” e delle organizzazioni “sovversive” al sistematico sequestro dei giornali di opposizione, per non parlare dei rinnovati attacchi squadristici e dell’arresto o fermo di migliaia di oppositori. Nel corso del 1925 gli iscritti alla F.G.C.I. (che durante il 1924 erano passati da

3.000 a 10.000) diminuirono di svariate migliaia. I giovani comunisti riuscirono tuttavia a costituire “Comitati giovanili di unità proletaria” in 35 città e decine di cellule di officina, specialmente nelle piccole fabbriche, dove in alcuni casi giunsero a reclutare il 6070% dei giovani lavoratori. Nell’estate 1925 prese corso un’azione per entrare nei sindacati e isolare i dirigenti riformisti.

Sotto la direzione di Edoardo D’Onofrio (v.) “Avanguardia” ricominciò a svolgere in questa fase un ruolo molto combattivo che costò al giornale 15 sequestri e 3 diffide, infine la soppressione decretata per la prima volta di autorità. A questo nuovo colpo il partito[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 186

Brano: [...]eraio tedesco, a Trotzkij e a tutti i gruppi deH’Opposizione di sinistra apparve ben chiaro che. sarebbe stato impossibile trasformale i partiti stalinisti opérando aall’interno. Nello stesso tempo, apparve l’urgente necessità di un estremo anche se disperato tentativo di recuperare ciò che restava del movimento operaio rivoluzionario in ogni paese. Nel luglio 1937 Trotzkij scrisse un famoso articolo (« È necessario costruire nuovi partiti co

munisti e una nuova internazionale ») per esortare le diverse « frazioni » operanti nei vecchi partiti comunisti ad assumere specifica e autonoma organizzazione. La N.O.I., ritenendo conclusa l’esperienza iniziata nel 1930, decise di chiamarsi Sezione Italiana della Lega Comunista Internazionalista. Cessate le pubblicazioni del Bollettino, nell'aprile 1934 cercò di lanciare il periodico La Verità, omologo della rivista francese La Verité che già usciva da anni. L’organo nacque essenzialmente dalla collaborazione di Leonetti, Tresso e Pia Carena, ma ne furono pubblicati due soli numeri.

I comunisti della N.O.I. continuarono a operare nelle file del nuovo movimento trotzkista per qualche anno, e Alfons[...]

[...]nizzazione. La N.O.I., ritenendo conclusa l’esperienza iniziata nel 1930, decise di chiamarsi Sezione Italiana della Lega Comunista Internazionalista. Cessate le pubblicazioni del Bollettino, nell'aprile 1934 cercò di lanciare il periodico La Verità, omologo della rivista francese La Verité che già usciva da anni. L’organo nacque essenzialmente dalla collaborazione di Leonetti, Tresso e Pia Carena, ma ne furono pubblicati due soli numeri.

I comunisti della N.O.I. continuarono a operare nelle file del nuovo movimento trotzkista per qualche anno, e Alfonso Leonetti con funzioni di rilievo, quale membro del Segretariato Internazionale. Ma la loro inconsistenza organizzativa, la mancanza di mezzi finanziari, il non essere riusciti a rompere l’isolamento cui li aveva condannati il P.C.I. negli ambienti dell’emigrazione antifascista (fino a forme di aperta e violenta persecuzione, che arriveranno nel ’34 all'assassinio di Trotzkij, ordinato da Stalin), l'apparente iniziale successo dei Fronti popolari, le trasformazioni intervenute nella situaz[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 137

Brano: Resistenza nei lager

deportati, fu presa la decisione di creare comitati clandestini su base nazionale. I primi furono quello austriaco e quello cecoslovacco, poi vennero organizzati comitati per le altre nazionalità. Oltre ai comunisti, nei gruppi attivi furono immessi socialdemocratici, cattolici, protestanti, ebrei e numerosi elementi senza partito, ma ugualmente decisi a lottare come gli altri contro il nazismo.

Con l'aumento del numero dei campi e il loro vorticoso ampliamento seguito allo scoppio della Seconda guerra mondiale, all’invasione della Polonia e all’avvio della “soluzione finale” (v.) contro gli ebrei, aumentarono anche gli episodi di resistenza, a cominciare dai lager polacchi di Auschwitz (v.), Treblinka (v.) e Sobibor (v.).

Auschwitz

I primi internati ad Auschwitz furono polacchi, con qualche pic[...]

[...] venne destinato a campo di sterminio di appartenenti a “razze inferiori”, i nazisti cominciarono a inviarvi centinaia di migliaia di ebrei e zingari di tutte le nazioni europee. Lo sviluppo della Resistenza ad Auschwitz ebbe quindi un carattere del tutto particolare.

Non esisteva in questo lager una maggioranza di politici abituati all’attività organizzata e fortemente legati da comunione ideologica. I polacchi internati erano in parte co

munisti e in parte nazionalisti, con una notevole tensione fra i due gruppi. Gli ebrei polacchi poi erano isolati dagli altri e fortemente avversati dai nazionalisti. Cionostante, fu possibile organizzare gruppi di resistenza formatisi spontaneamente intorno ad alcuni polacchi e intorno all’austriaco Burger, successivamente coadiuvato dal suo compatriota Durmeyer, qui trasferito nel gennaio 1944 da Flossenburg.

Fin dall’inizio alcuni ebrei collaboramno con i polacchi, ma solo nel maggio 1943 l’organizzazione polacca e il gruppo di resistenza organizzato da Burger, che già avevano collaborato in al[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 585

Brano: [...]cchi fece fucilare 8 degli arrestati (Adriano Paolini, Alpinolo Presenzini, Gelio Sfasciotti, Domenico Conversini, Marco Gustovic, Franco Richetti e due non identificati), traducendo gli altri nelle carceri di Perugia.

Colico

Comune di 4.500 abitanti (1.400 nel capoluogo) sul lago di Como, all'inizio della Valtellina. Già negli anni 192126 centro di attività antifascista (specie nella frazione di Villatipo) dovuta a nuclei socialisti, co > munisti e di attivisti cattolici, dopo il 25.7.1943 vide sorgere un Comitato di liberazione nazionale collegato a quello di Lecco (v.). Subito dopo 1*8 settembre, sorsero qui le prime bande partigiane che avrebbero dato vita a formazioni « Garibaldi », « Matteotti » e « Clerici ».

. Durante la Guerra di liberazione la

popolazione di Colico fu prodiga di aiuti per i partigiani e sempre seppe valorosamente battersi al loro fianco. Nell’ottobre 1944, per rappresaglia, reparti di S.S., tedesche fecero saltare con la dinamite quasi tutte le case della frazione Laghetto. Il 25.4.1945 i partigiani, oc[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 280

Brano: [...]a popolazione partecipava attivamente alle lotte politiche e sindacali, conducendo grandi battaglie per la conquista delle terre.

Nel 1920 e nei 1924 i socialisti conquistarono il Comune a Cori, eleggendo sindaco per la prima volta un operaio: Cristoforo Milita. I proprietari fondiari si organizzarono nel Fascio e, dopo il 1924, la Sezione socialista locale venne sciolta. Da allora l'attività antifascista restò affidata ad alcuni gruppi co

munisti (sorti tra il 1921 e il 1922) che operarono clandestinamente tra la popolazione. Durante il ventennio venne curata la diffusione de L’Unità.

La Banda « CiolfiPaglia »

Dopo 1*8.9.1943 fu attiva in provincia di Latina la Banda « CiolfiPaglia » del Gruppo bande « Monte SacroS. Agnese » comandato da! generale dei carabinieri Luigi Sabatini e dal generale di artiglieria Federico Vannetti.

« La Banda — si legge in una relazione ufficiale — venne fondata dal colonnello di cavalleria Oscar Ciolfi (poi rimpiazzato nel comando dal capitano Arturo Paglia), comandante del Deposito di Roccasecca [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 90

Brano: [...]da paravento e che la direzione, nonché la centrale operativa del partito siano ormai trasferite nella R.F.T..

WikingJugend (W.J., Gioventù Vikinga), fondata fin dal 1952. I suoi membri, militarmente addestrati, indossano una divisa simile a quella che aveva la Hitlerjugend (Gioventù di Hitler) e partecipano a violente aggressioni contro antifascisti. e democratici. Il loro attua

le « Fuhrer federale » si chiama Wolfgang Nahrat.

Anticom munisti sche Kampfgruppe « Horst Wessel », (Gruppo di lotta anticomunista « Horst Wessel »). HiJfsgemeinschaft « Freiheit fuer Rudolf Hess », e.V., (Associazione di soccorso « Libertà per Rudolf Hess», Associazione registrata). Kampfbund fuer Freiheit und Gerechtigkeit (Lega di combattimento per la libertà e la giustizia). N.S.Kampfgruppe Grossdeutschland (Gruppo di lotta per la grande Germania) .

Ordensgemeinschaft der Ritterkreuztraeger (Congregazione dei titolari della croce di cavaliere).

S oziai revolutionaere Kampfgemeinschaft Deutschlands (Associazione di lotta socialrivoluzionaria della[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine munisti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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