Il segmento testuale mitologie è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 157Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 824
Brano: [...]ettimanale « Il Tempo », edito da Mondadori. Contemporaneamente pubblicò la sua prima raccolta antologica [Poesie] e iniziò a collaborare a « Letteratu
Salvatore Quasimodo (1959)
ra », la principale rivista dell’ermetismo fiorentino.
Licenziato dalla Mondadori nel 1940 perché poco ligio alla politica del regime (era ignorato dalla stampa governativa in quanto autore di una poesia giudicata eccessivamente intimistica, in contrasto con le mitologie solari del fascismo), nello stesso anno tradusse i Lirici Greci che pubblicò per le edizioni di Corrente (v.), movimento d’avanguardia in cui trovavano espressione e appoggio numerosi antifascisti. Malvisto dalle gerarchie fasciste, il poeta dovette lavorare in semiclandestinità (soprattutto traducendo dal latino e dal greco), anche se il suo antifascismo era intellettualistico, del tutto avulso da qualsiasi partecipazione attiva all’interno di gruppi d’opposizione.
Nel corso della Seconda guerra mondiale la sua poesia si caricò di più profondi significati etici e sociali. La nuova raccolt[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 10
Brano: [...]estero le rivendicazioni italiane connesse alle clausole del Patto di Londra e alle scadenze del trattato di pace.
Nel regime fascista
Al termine del conflitto fu portavoce dei rancori e delle amarezze del nazionalismo di fronte ai deludenti esiti diplomatici della guerra. Con l’ascesa al potere del fascismo ebbe incarichi diplomatici in Germania, in Finlandia e in Svizzera, diventando uomo di regime in senso stretto, prigioniero delle sue mitologie “adriatiche” ed esponente del più vieto nazionalismo.
Nel 1943 vide nel tracollo del fascismo e nella Resistenza un dramma inconcepibile, nel quale secondo lui si consumava la supposta grandezza di un’Italia erede di tradizioni “romane” e “imperiali”.
Nel secondo dopoguerra pubblicò, in tre volumi, una ricostruzione del periodo fascista che, sotto il titolo Venti anni di storia. 19221943, riprendeva l’itinerario politico e ideale del regime come avvio di una restaurazione dei fasti nazionali stroncato da errori fatali e dal concorso di circostanze quasi affidate alla malvagità della sor[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 109
Brano: [...]detti radicoriformisti [A. Lo Presti, V. Pipitone, G. Tortorici) passati, tranne il Nasi, al comodo fiancheggiamento, se non proprio alla militanza organica nelle fila del fascio.
L’opposizione al fascismo, almeno fino alla guerra d’Etiopia, assunse pertanto forme individuali e di isolata ripulsa, connotazioni più di riserbo che di impegno civile e di protesta. Episodi di aperto dissenso contro le gerarchie fasciste e di manifesta usura delle mitologie im
perialistiche coltivate a metà degli anni Trenta vennero però con l’acuirsi delle difficoltà economiche e i più intensi contatti con i centri dell’emigrazione antifascista in Tunisia, dove operava l’^Unione popolare” di Giorgio Amendola e Maurizio Valenzi (v.).
Nel febbraio del 1938, dopo l’arresto, a Trapani, di Antonio Vento e di altri 9 giovani antifascisti, il consenso al regime parve seriamente incrinato. La preparazione della guerra rese peraltro più pesante la vigilanza sull’opposizione clandestina, nella quale entrarono da questo momento numerosi studenti e operai e, dal 1940[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 332
Brano: [...]o o verismo di derivazione ottocentesca). La Resistenza come esperienza storica (ideale, culturale e morale), insomma, non ha rappresentato — se si eccettuano alcuni casi isolati — un terreno di verifica, un momento di rottura, ma è stata essenzialmente l’oggetto esterno di una serie di operazioni meramente descrittive, l’occasione di confessioni autobiografiche, la spinta a private riflessioni moralistiche, se non addirittura una sfera di nuove mitologie. Di qui il carattere illusorio di ogni rifiuto delle passate tradizioni culturali — come espressione del mondo politico e morale che si intendeva respingere —, e il riflusso anzi di vecchi retaggi.
Il neorealismo
Un discorso sulla « narrativa della Resistenza », del resto, coincide in gran parte con un riesame del neorealismo, di quel fenomeno letterario (e artistico) cioè, che fu caratterizzato da un vivace « impegno », anche se spesso ingenuamente velleitario, nei confronti della nuova realtà a cavallo della guerra, a cui mancò in primo luogo un radicale mutamento della coscienza e de[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 145
Brano: [...]edario » poetico da consegnare alla venerazione dei posteri), da Rosselli a Turati, a Ginzburg, ma i paesaggi e i volti della Lucania, l’amara presenza di un’umanità povera e negletta, sono prove altissime di una arte di testimonianza. Le opere di Mafai (e non solo le « Fantasie », di esplicito significato antifascista), come la mirabile serie delle « Demolizioni »; le patetiche cere di Manzù (e non solo le sue crocefissioni antimilitariste); le mitologie roma
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine mitologie, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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