→ modalità contesto
modalità contenuto
INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Modal. in atto: CORPUS OGGETTOdisattiva filtro SMOG

Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

NB: le impostazioni di visualizzazione modificabili nel pannello di preferenze utente hanno determinato un albero che comprende esclusivamente i nodi direttamente ascendenti ed eventuali nodi discendenti più prossimi. Click su + per l'intero contenuto di un nodo.

ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale israeliani è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 498Entità Multimediali , di cui in selezione 18 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 116

Brano: [...] intrattenere cinicamente rapporti di collaborazione militare con un governo il quale, lungi dal punire i criminali nazisti, li accoglieva nell'apparato statale e non nascondeva le proprie tendenze revansciste. Ciononostante, nel 1960 ebbe luogo a New York un incontro tra Ben Gurion e il cancelliere Adenauer per definire un programma di aiuti economici e militari a Israele da parte della Germania occidentale. Nel maggio dello stesso anno, agenti israeliani avevano intanto catturato in Argentina Adolf Eichmann (v.), riuscendo a portarlo clandestinamente in Israele. Il governo, per bilanciare la penosa impressione suscitata dai rapporti stabiliti con Bonn, fece in modo di dare al processo contro l’ex sterminatore degli ebrei una clamorosa pubblicità. Tra l’aprile e l’agosto 1961 si svolse il dibattimento, al termine del quale Eichmann venne condannato a morte (sarà impiccato nel 1962).

Nel 1962 gli Stati arabi, protestando contro il prelievo israeliano delle acque del Giordano per usi di irrigazione, minacciarono un attacco in armi. Seguirono [...]

[...]sto di Ben Gurion. Nel 1965, mentre Israele stabiliva relazioni diplomatiche con la Germania federale, si ebbero alla frontiera israeliana attacchi condotti da guerriglieri arabi organizzati da Al Fatah (v.). Israele rispose con calcolate rappresaglie.

Guerra dei 6 giorni (1967)

Nel 1966 i sintomi di conflitto tra Israele (dove era in atto una recessione economica) e i circostanti paesi arabi divennero più acuti. Il

13 novembre, reparti israeliani attaccarono un villaggio della Giorda

nia e l’incidente fu condannato dall’O.N.U. come violazione degli accordi armistiziali del 1956.

Il 7.4.1967, aerei israeliani e siriani si scontrarono nel cielo di Damasco (Siria), cosa che non accadeva dalla guerra del 1948. Il 22 maggio il presidente egiziano Nasser chiese il ritiro delle truppe dell’O.N.U. dalla frontiera tra Egitto e Israele e, nello stesso tempo, ordinò il blocco del golfo di Akaba, unica via di accesso israeliano all’Oceano Indiano. Il 30 maggio venne concluso al Cairo un Patto di mutua difesa tra la Repubblica Araba Unita e la Giordania. L’1 giugno Israele rispose nominando al Ministero della difesa Moshe Dayan, già comandante dell’esercito. Il 5 giugno, forze armate egiziane e giordane attac[...]

[...] stesso tempo, ordinò il blocco del golfo di Akaba, unica via di accesso israeliano all’Oceano Indiano. Il 30 maggio venne concluso al Cairo un Patto di mutua difesa tra la Repubblica Araba Unita e la Giordania. L’1 giugno Israele rispose nominando al Ministero della difesa Moshe Dayan, già comandante dell’esercito. Il 5 giugno, forze armate egiziane e giordane attaccarono da due parti lo Stato di Israele.

Al terzo giorno di combattimento gli israeliani, la cui prontissima iniziativa militare dimostrò che si erano seriamente preparati a quel conflitto, avevano distrutto l’intera aviazione egiziana e inoltre conquistato Gaza, la penisola del Sinai e la fortezza di SharmelSheikh all’ingresso del golfo di Akaba. Sul fronte giordano avevano preso l’intera Cisgiordania con la città di Gerusalemme, mentre sul fronte siriano avevano conquistato le colline intorno all’Alta Galilea. Il 10 giugno Israele e Siria dovettero accettare il « cessate il fuoco » imposto dall’O.N.U.. La guerra era durata in tutto 6 giorni.

Il successivo mese di settembre D[...]

[...]sraele seguì una politica di « annessione strisciante » dei territori

occupati mediante una crescente colonizzazione, la persecuzione della popolazione autoctona e la creazione di « zone bruciate » ai confini. Da qui il vigoroso riattivarsi della resistenza armata palestinese. Nonostante il disaccordo e gli ostacoli frapposti da alcuni paesi arabi (in particolare la Giordania), i fedayn continuarono nei loro attacchi contro obiettivi militari israeliani.

Guerra del Kippur (627.10.1973)

La quarta guerra araboisraeliana fu scatenata concordemente dall’Egitto e dalla Siria il 6.10.1973, in coincidenza con il Capodanno ebraico (Yom Kippur). Colto completamente di sorpresa, Israele subì inizialmente pesanti rovesci sui due fronti del Sinai e del Golan. Tuttavia nel Sinai l’Egitto non spinse il suo attacco a fondo e ciò permise agli israeliani di frenare l’avanzata siriana sul Golan, per impegnarsi poi contro le forze egiziane. Nonostante un « cessate il fuoco » ordinato dall’O.N.U. il 22 ottobre, Israele continuò ad avanzare nel Sinai, intrappolando nel deserto la III Armata egiziana. Il 27 ottobre un accordo tra U.S.A. e U.R.S.S., protettori rispettivamente di Israele e dei paesi arabi, portò infine a una cessazione dei combattimenti sulle posizioni raggiunte dai due eserciti.

La guerra del Kippur, seppellendo il mito della invincibile forza militare di Israele e dimostrando la capacità di combattere degli arabi, si risolse in[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 115

Brano: Israele

Campo di profughi arabi palestinesi rifugiati nei dintorni di Gerico in Giordania (1957)

Prima guerra araboisraeliana (1948)

1 cinque Stati arabi confinanti (Egitto, Transgiordania — poi Regno hascemita di Giordania — Iraq, Siria e Libano) annunciarono la loro decisione di invadere i territori della nuova repubblica di Israele. Nel conflitto che seguì prevalsero invece gli israeliani, il cui esercito in

2 mesi occupò la Galilea occidentale e la Palestina centrale (che l’O.N.U. aveva assegnato agli arabi), nonché il quartiere nuovo (occidentale) di Gerusalemme. L’esercito della Transgiordania entrò nella Palestina orientale e occupò la parte orientale (vecchia) di Gerusalemme, mentre gli egiziani occuparono la striscia di Gaza. Lungo i nuovi confini tra Israele, Egitto e Siria venne creata, sotto gli auspici dell’O.N.U., una zona smilitarizzata. Il « cessate il fuoco », ottenuto dall'O.N.U. il 18 luglio con l’intervento del « mediatore » conte Folke Bernadotte, non venn[...]

[...]ccuparono la striscia di Gaza. Lungo i nuovi confini tra Israele, Egitto e Siria venne creata, sotto gli auspici dell’O.N.U., una zona smilitarizzata. Il « cessate il fuoco », ottenuto dall'O.N.U. il 18 luglio con l’intervento del « mediatore » conte Folke Bernadotte, non venne però rispettato: nonostante che avessero esteso i propri confini del cinquanta per cento in più rispetto al territorio originariamente rivendicato, alla fine del 1948 gli israeliani avevano occupato anche l’intera regione del Negev fino alla vecchia frontiera con l'Egitto (fuorché una striscia di costa tra Gaza e Rafa, rimasta agli egiziani). Nel 1949 il nuovo mediatore deH’O.N.U. Ralph Bunche (succeduto a Bernadotte, assassinato nel settembre 1948 in Gerusalemme da estremisti ebrei) combinò armistizi separati tra Israele ed Egitto (24.2.1949), Libano (23 marzo), Transgiordania (3 aprile) e Siria (20 luglio). Il governo iracheno, da parte sua, decise di ritirare le pro

prie truppe, trasferendo alla Giordania i territori palestinesi che aveva occupato. L’Egitto continu[...]

[...] Siria. Nello stesso anno Ben Gurion tornò primo ministro (l’anno seguente Sharett dovette cedere anche il portafoglio degli Esteri a Golda Meir).

Nel 1955 l’Egitto ottenne aiuti militari dall’U.R.S.S. e le incursioni dei guerriglieri arabi (fedayn) contro Israele si intensificarono. Nell’ottobre 1956, in seguito alla nazionalizzazione del Canale di Suez da parte del governo egiziano, dopo essersi accordati con l’Inghilterra e la Francia, gli israeliani aggredirono in forze l’Egitto e, prima di accettare il « cessate il fuoco » deliberato dall’O.N.U., fecero in tempo a occupare la striscia di Gaza e la penisola del Sinai. Ma, a causa della forte pressione internazionale, il 25 dicembre Israele fu costretta a ritirarsi dalla penisola del Sinai e l’8.3.1957 dovette fare altrettanto dalla striscia di Gaza. Fu nuovamente creata, lungo la frontiera, una fascia smilitarizzata presidiata da truppe dell’O.N.U.. Il mese successivo fu ripreso in favore di Israele l’aiuto economico degli Stati Uniti (sospeso in seguito all’aggressione contro l’Egitto) [...]

[...]isola del Sinai. Ma, a causa della forte pressione internazionale, il 25 dicembre Israele fu costretta a ritirarsi dalla penisola del Sinai e l’8.3.1957 dovette fare altrettanto dalla striscia di Gaza. Fu nuovamente creata, lungo la frontiera, una fascia smilitarizzata presidiata da truppe dell’O.N.U.. Il mese successivo fu ripreso in favore di Israele l’aiuto economico degli Stati Uniti (sospeso in seguito all’aggressione contro l’Egitto) e gli israeliani da quel momento si schierarono decisamente sulle posizioni dell’imperialismo americano.

Nel luglio 1958 Israele favorì l’ag

115



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 729

Brano: [...]i di Londra e di Parigi, alleati con Israele (v.), attribuendosi un pretestuoso ruolo di “mediazione” fra le parti intimarono un ultimatum per l’interruzione dei combattimenti entro

24 ore, che gli egiziani naturalmente respinsero. L’indomani, inglesi e francesi attaccarono direttamente le posizioni egiziane con pesanti bombardamenti, lanci di paracadutisti e sbarchi a Porto Said (conquistando la città il 5 novembre), mentre da parte loro gli israeliani proseguivano l’attacco occupando la striscia di Gaza e Sharm el Sheik. Il presidente egiziano Nasser, di contro, ordinò la ritirata delle proprie truppe dal Sinai e bloccò il Canale.

A questo punto, l’ingiunzione del* l’O.N.U. di cessare il fuoco, il rifiuto degli Stati Uniti di sostenere il brigantesco attacco anglofrancese, e infine la minaccia sovietica di intervenire militarmente in appoggio del Cairo imposero (7 novembre) l’arresto degli scontri. Una settimana più tardi giunsero i contingenti O.N.U. a separare con un corridoio di sicurezza le forze israeliane da quelle egiziane.

Ne[...]

[...] potenze coloniali nel Vicino Oriente e in tutto il mondo arabo. Specie su quest'ultimo punto convenne il governo conservatore britannico presieduto da Anthony Eden (v.) che, nell’Egitto rivoluzionario (un paese di fatto controllato dall’Inghilterra sino alla fine della Seconda guerra mondiale), paventava una minaccia eversiva per le ultime vestigia dell’impero coloniale britannico a est di Suez e ancora in vaste zone dell’Africa.

Quanto agli israeliani, l’emergere di un orientamento sempre più accanitamente antiegiziano va fatto risalire al ricupero attivistico patrocinato da David Ben Gurion (che aveva momentaneamente lasciato la guida del governo) e dal capo di Stato Maggiore Moshe Dayan. Questi dirigenti e i loro diretti collaboratori (dal direttore generale del ministero della Difesa S. Peres al colonnello B. Givli capo dei Servizi di informazione militare e altri), dopo aver sabotato i tentativi di pacifica intesa avviati con l’Egitto e imbastito nel 1954 una provocazione terroristica al Cairo (il cosiddetto affare Lavon), fin dal febb[...]

[...]iano verso i paesi socialisti (acquisto di armi dai paesi dell'Est del settembre 1955), ma soprattutto la decisione egiziana (26.7.1956) di nazionalizzare la Compagnia del Canale di Suez (nella quale era prevalente il capitale anglofrancese) per assicurarsi fonti finanziarie necessarie alla costruzione della diga di Assuan sul Nilo, fornirono il pretesto per un’azione militare destinata a rovesciare Nasser. Il 28.7.1956 rappresentanti francesi e israeliani si incontrarono a Parigi per coordinare il piano d’attacco e, dall’inizio di agosto, Israele cominciò a ricevere dalla Francia imponenti forniture militari. Nella prima quindicina di settembre Ben Gurion (ridiventato capo di governo) accettò la richiesta di far scattare l’attacco israeliano alla vigilia delle elezioni americane (6 novembre), confidando che il presidente uscente Eisenhower non fosse materialmente in grado di intervenire. Tutte le mosse ufficiali per protestare contro la nazionalizzazione del Canale (compreso l'abbandono dei piloti della Compagnia, che vennero immediatamente e [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 376

Brano: [...]dalle loro dimore, di impedirne in ogni modo il ritorno e di imporre a quelli rimasti una serie di misure duramente limitative sul piano politico e amministrativo.

Sviluppi dopo il 1948

La politica israeliana determinò nel 194849 l’esodo forzato di 750.000 palestinesi (saliti nel 1967, per naturale incremento demografico, a

1.345.000 persone). A ciò concorse la distruzione di numerosi villaggi e di interi quartieri arabi, compiuta dagli israeliani attraverso misure legislative, allo scopo di rendere per sempre irrealizzabile qualsiasi ipotesi di rinascita nazionale palestinese. Furono inoltre mantenute in vigore nel nuovo Stato le « disposizioni di emergenza » in tema di ordine pubblico e di libertà civili emanate a suo tempo dall’autorità mandataria, e vennero decise altre disposizioni per espropriare proprietà arabe, come la cosiddetta Legge del Ritorno del maggio 1949, completata dalla legge sulla Nazionalità e da quella sulla proprietà terriera del 1958.

Se queste erano vessazioni giuridiche contro gli arabi « israeliani », anco[...]

[...]. Furono inoltre mantenute in vigore nel nuovo Stato le « disposizioni di emergenza » in tema di ordine pubblico e di libertà civili emanate a suo tempo dall’autorità mandataria, e vennero decise altre disposizioni per espropriare proprietà arabe, come la cosiddetta Legge del Ritorno del maggio 1949, completata dalla legge sulla Nazionalità e da quella sulla proprietà terriera del 1958.

Se queste erano vessazioni giuridiche contro gli arabi « israeliani », ancora più in là si spinse il regime di occupazione nelle zone invase dopo il 1967, di cui numerosi aspetti (colonizzazione, espropriazioni coatte, deviazioni delle acque, alterazioni urbanistiche, ecc.) furo

Civili palestinesi, internati dagli israeliani a Gerusalemme, abbandonano la città per trasferirsi in territorio controllato dagli arabi (marzo 1949)

376



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 344

Brano: [...]to trovò ulteriori conferme dopo la Guerra dei 6 giorni araboisraeliana del 1967 e dopo il nuovo conflitto dell’ottobre 1973: infatti il Libano, che aveva concesso asilo politico e ospitalità a migliaia di profughi palestinesi e alle loro organizzazioni politiche e di guerriglia (né avrebbe potuto comportarsi diversamente nella specifica situazione, data la propria vocazione ideale), venne ripetutamente preso di mira da brutali attacchi militari israeliani. Tra gli episodi più drammatici sono da ricordare il raid israeliano del

28.2.1968 contro l’aeroporto di Beirut, l’attacco di commandos israeliani a Beirut il 910.4.1973, i quasi quotidiani cannoneggiamenti, bombardamenti e sconfinamenti dell’ottobrenovembre 1974.

Lanciando contro ii Libano l'accusa di ospitare e proteggere i guerriglieri palestinesi, il governo di Tel Aviv mira a rompere, come già è avvenuto in Giordania ne! settembre 1970, la collaborazione unitaria esistente tra le varie correnti che compongono il governo di Beirut e a cogliere pretesti per giungere a nuove « correzioni » confinarie che permettano agli israeliani di

controllare i fiumi Litali e Hasbani. Nonostante le difficoltà e le crisi ministeriali, è però i[...]

[...]idiani cannoneggiamenti, bombardamenti e sconfinamenti dell’ottobrenovembre 1974.

Lanciando contro ii Libano l'accusa di ospitare e proteggere i guerriglieri palestinesi, il governo di Tel Aviv mira a rompere, come già è avvenuto in Giordania ne! settembre 1970, la collaborazione unitaria esistente tra le varie correnti che compongono il governo di Beirut e a cogliere pretesti per giungere a nuove « correzioni » confinarie che permettano agli israeliani di

controllare i fiumi Litali e Hasbani. Nonostante le difficoltà e le crisi ministeriali, è però impressione generale che il governo libanese si stia nel complesso rendendo conto dei gravi pericoli che corre il paese. Quantunque ci siano nel Libano non pochi che aspirerebbero a raggiungere un rapido accordo con Israele, di fronte all’atteggiamento ricattatorio e minaccioso di Tel Aviv la stragrande maggioranza del popolo e dei suoi dirigenti non può non riconfermarsi per la difesa della dignità nazionale e per il consolidamento dell’unità araba.

G.Va.

Libano, Silvano

N. a Ponzano[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 221

Brano: [...]rentori la scelta dei « negoziati » come unica via percorribile. Poco dopo l’O.L.P. consegnò a Washington il suo « piano di pace », cioè dichiarò la propria disponibilità ad accogliere le richieste statunitensi (modifica della Carta palestinese, sospensione della lotta armata, riconoscimento di Israele) in cambio della realizzazione dell’autodeterminazione palestinese attraverso la creazione di uno Stato indipendente nei territori occupati dagli israeliani dal 1967.

Gli accordi di Camp David fra Egitto e Israele (17.9.1978), una vera « pace separata » firmata sulla testa dei paesi arabi e ancora una volta a spese del popolo palestinese, contribuirono a indebolire ulteriormente la posizione dell’O.L.P. che, all’accordo imperialista, potè contrapporre solo il suo dissenso. Alla Conferenza di Baghdad (dicembre 1978) l’O.L.P. ottenne dagli Stati arabi l’imposizione di sanzio

ni economiche contro il regime egiziano, considerato traditore della causa araba, ma nel corso della stessa Conferenza l’O.L.P. dovette impegnarsi a sottostare al re Huss[...]

[...]itore della causa araba, ma nel corso della stessa Conferenza l’O.L.P. dovette impegnarsi a sottostare al re Hussein di Giordania. La ripresa del dialogo con la monarchia hascemita significò un ulteriore spostamento dell’O.L.P. su posizioni moderate, nel quadro della torbida situazione del Medio Oriente.

In un crescendo impressionante, le cose sono andate ulteriormente aggravandosi negli anni successivi, con l’invasione del Libano da parte di israeliani e siriani, le scissioni e le lotte fratricide in seno alla stessa O.L.P., miranti aH’esclusione di Arafat dal vertice dell’organizzazione (novembre 1983).

Oltrarno

Così è comunemente definita a Firenze (v.) la parte meridionale della città, posta sulla sinistra orografica dell’Arno, che comprende, con insigni monumenti architettonici, alcuni dei più antichi quartieri popolari: quelli di San Niccolò, Santo Spirito e Porta Romana, San Frediano e, infine, il Pignone, quartieri oggi sviluppatisi fino a raggiungere le più vicine frazioni e comuni della cinta suburbana.

Fin dalle sue origi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 220

Brano: [...]a Resistenza palestinese. Tale campagna continuò nel 1966, rischiando di provocare una rottura irreparabile.

Dopo la « Guerra dei 6 giorni » (dicembre 1967), vinta da Israele contro la R.A.U. e la Giordania (che perse la Cisgiordania, compresa la

città di Gerusalemme), la maggioranza del Comitato esecutivo dell’O.L.P. reclamò le dimissioni di Shuqueiri, accusandolo di non aver saputo organizzare la lotta armata nei territori occupati dagli israeliani e all’interno della stessa Israele. Nel marzo 1968 il Comitato esecutivo dell’O.L.P., riunitosi a Beirut (Libano), decise di creare un nuovo Comitato nazionale palestinese di 100 membri, la metà dei quali appartenenti alle organizzazioni di resistenza o ai sindacati, e l’altra metà composta da personalità indipendenti. Contribuì all’affermazione della nuova linea la vittoria militare riportata dai guerriglieri di al Fatah (v.) insieme alle truppe giordane contro gli israeliani, il 21 marzo nella battaglia di Karameh.

Nel luglio 1968 l’O.L.P. adottò una nuova Carta nazionale che dedicava ma[...]

[...]tessa Israele. Nel marzo 1968 il Comitato esecutivo dell’O.L.P., riunitosi a Beirut (Libano), decise di creare un nuovo Comitato nazionale palestinese di 100 membri, la metà dei quali appartenenti alle organizzazioni di resistenza o ai sindacati, e l’altra metà composta da personalità indipendenti. Contribuì all’affermazione della nuova linea la vittoria militare riportata dai guerriglieri di al Fatah (v.) insieme alle truppe giordane contro gli israeliani, il 21 marzo nella battaglia di Karameh.

Nel luglio 1968 l’O.L.P. adottò una nuova Carta nazionale che dedicava maggiore attenzione al problema del rapporto fra palestinesi e governi arabi. Il documento, ribadendo da un lato l’autonomia del movimento di liberazione della Palestina, affermava dall’altro che la Resistenza palestinese non intendeva interferire negli affari interni dei singoli paesi arabi.

Sotto la guida di Aratat L’1.2.1969 il V Congresso dell’O.L.P. elesse come nuovo presidente Yahya Hammudah e come responsabile del Comitato esecutivo (corrispondente al governo) Yassir Ar[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 377

Brano: Pai ladini, Pietrantonio

Campo di profughi palestinesi (1982)

no inutilmente denunciati e condannati dalle Nazioni Unite.

Alle inevitabili proteste popolari e a qualsiasi forma di resistenza, gli israeliani risposero con arresti, torture e con brutali eccidi di popolazione inerme. La crisi della dirigenza palestinese, determinata dalla sconfitta del 1948, venne superata attraverso la riorganizzazione aH’esterno, culminata nella costituzione dell’O.L.P. come Stato senza territorio. A ciò si aggiunse una vivace resistenza (v. Al Fatah). Dopo la « guerra dei sei giorni », reiterate pressioni furono esercitate da parte israeliana per reperire interlocutori palestinesi disponibili e remissivi, anche in relazione con l’intesa raggiunta nel 1978 a Camp David tra Egitto, Stati Uniti e Israele, che preve[...]

[...]sa raggiunta nel 1978 a Camp David tra Egitto, Stati Uniti e Israele, che prevedeva una sorta di controversa « autonomia » per i palestinesi dei territori occupati. Ma nonostante le violenze e gli allettamenti, la popolazione palestinese, con alla testa la stragrande maggioranza dei sindaci, si è sempre orientata in favore dell’O.L.P., È anche da segnalare che un movimento di ricupero nazionale si è sviluppato in misura crescente tra gli arabi « israeliani », i quali hanno dimostrato di approvare in alta percentuale il programma di indipendenza dello Stato palestinese.

G.Va.

Paliaga, Antonio

N. a Rovigno d’Istria il 13.9.1889, m. a Castelfranco Emilia (Modena) il 16.1.1939; contadino.

Fin da ragazzo partecipò alle varie attività della Gioventù socialista. Durante la Prima guerra mondiale fu marinaio della Marina da guerra austroungarica (allora l'Istria faceva parte dell’Austria) a bordo della nave ammiraglia « San Giorgio » in servizio alle Bocche di Cattaro. Su questa corazzata, nel febbraio 1918, prese parte attiva alla rivolta d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 112

Brano: [...]da p^rte di militari germanici ».

Israele

Repubblica dell’Asia Anteriore (Medio Oriente), sulla sponda orientale del Mediterraneo e confinante con gli Stati arabi del Libano, della Siria, della Giordania e dell’Egitto. Ha un’estensione di 20.700 kmq (esclusi i territori arabi occupati nel giugno 1967) e una popolazione di circa 3 milioni di abitanti, per la massima parte ebrei con una esigua minoranza di arabi (nei territori occupati dagli israeliani dal ’67 risiedono circa 500.000 arabi, compresi molti profughi). Lingue ufficiali sono l’ebraico (irwit) e l’arabo (parlato anche dagli ebrei immigrati da paesi arabi) ; inoltre molti israeliani parlano ancora la lingua dei paesi di origine.

Al momento della fondazione della

112



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 375

Brano: [...]ata agli inglesi.

Con un’area di 26.322 kmq, lungo la costa del Mediterraneo, tra il Libano, il Giordano e la penisola del Sinai, il 29.11.1947 la Palestina venne suddivisa da una deliberazione deirO.N.U. in due Stati, l’uno ebraico e l’altro arabo, mentre la città di Gerusalemme avrebbe dovuto essere posta sotto regime internazionale speciale.

La guerra araboisraeliana del 1948 (v. Israele) disattese però quelle indicazioni e permise agli israeliani di ampliare, sia al sud che al nord, il territorio loro assegnato. Nello stesso tempo la Cisgiordania e la città vecchia di Gerusalemme vennero occupate dalla Transgiordania che, da quel momento, cambiò il proprio nome in Giordania, mentre la cosiddetta striscia di Gaza rimase presidiata dagli egiziani.

Con il conflitto del 1967 lo Stato di Israele, avendo occupato la Cisgiordania e Gaza, fornì indirettamente le basi per un rilancio delle rivendicazioni del movimento nazionale palestinese, rappresentato dall 'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (v. O.L.P.), per costituire uno[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine israeliani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---israeliana <---O.N.U. <---comunista <---israeliano <---Diritto <---O.L.P. <---Storia <---italiani <---C.L.N. <---Stato di Israele <---U.S.A. <---antifascista <---egiziani <---egiziano <---fascismo <---nazista <---David Ben Gurion <---La guerra <---Partito comunista <---Pratica <---S.S. <---comunisti <---cristiano <---egiziana <---fascista <---italiano <---nazisti <---siriani <---socialisti <---Al Fatah <---Chaim Weizmann <---Fisica <---P.C.I. <---U.R.S.S. <---antifascisti <---antinazista <---cristiana <---dell'Est <---egiziane <---fasciste <---fascisti <---imperialista <---israeliane <---italiana <---italiane <---liano <---nazionalista <---sionista <---siriano <---socialista <---A.A. <---A.O. <---Agraria <---Alpi Bavaresi <---Anthony Eden <---Aratat L <---Argentina Adolf Eichmann <---Assuan sul Nilo <---Aurora Corselii <---Ben Gurion <---Benedetto Croce <---Bernardo Biondi <---Bibliografia <---Bocche di Cattaro <---C.V.L. <---Camera di Commercio di Palermo <---Camille Chamoun <---Camp David fra Egitto <---Camp David tra Egitto <---Canale di Suez <---Cesare Collini a Pistoia <---Charles de Gaulle <---Commercio di Palermo <---Compagnia C <---Compagnia del Canale di Suez <---Conferenza di Baghdad <---Conferenza di Potsdam <---D.C. <---Dalla Sicilia <---Delegazione Comando Brigate Garibaldi <---Der Spiegel <---Difesa S <---Difesa S Peres <---Dimessasi Golda Meir <---Diplomatica <---Diritto comune <---Diritto internazionale <---Dopo I <---Erich Koch <---Esteri a Golda Meir <---F.L.E. <---Fin da ragazzo <---Folke Ber <---Folke Bernadotte <---G.L. <---Germania di Bismarck <---Germania di Bonn <---Gerusalemme Hajj Amin <---Giacomo Albertelli <---Giovanni Amendola <---Giovanni Giolitti <---Gol da Meir <---Gran Bretagna <---Gran Bretagna Eden <---Gran Consiglio Nazionale del Fascismo <---Hadìi Omar Said Tjocroaminoto <---Hagos Testai <---Hussein di Giordania <---Il Partito comunista <---In Gran Bretagna <---Ingegneria <---Iraq Petrolum Company <---Irgun Zwei Leumi <---Israel Labour Party <---J.B. <---La Questione Siciliana <---La lotta <---La storia <---Labour Party <---Legge del Ritorno <---Liberazione in Italia <---Logica <---Ma non <---Maggiore Moshe <---Mario Palermo <---Moshe Sha <---Moshe Sharett <---Movimento operaio <---Mutilati di Napoli <---N.U. <---Nazioni Unite <---Nuovi Quaderni del Meridione <---O.P.E.C. <---O.V.R.A. <---Oerlikon-Buhrle <---Omar Said <---Operazione Pinkville <---Orlando a Mussolini <---P.C. <---P.N.I. <---Paimiro Togliatti <---Perserikatan Nasional Indonesia <---Pompeo Colajanni <---R.A.U. <---Repubblica Araba Unita <---Repubblica Popolare Cinese <---Rivoluzione Liberale <---Rosario Lentini <---Salvatore Di Benedetto <---San Giorgio <---Santo Spirito <---Schleswig-Holstein <---Sicilia da Orlando a Mussolini <---Stati Uniti <---Stato Maggiore Moshe Dayan <---Storia del Terzo Reich <---Storico I <---Sutan Sjahrir <---Svizzera in Israele <---Terzo Mondo <---The Wall Street Journal <---Theodor Herzl <---Tommaso De Cristoforis <---Torino-Milano <---Triste a Firenze <---U.G.C.C. <---Vicino Oriente <---Villa Triste <---Vincenzo La Rocca <---Walter Schellenberg <---Wheelus in Libia <---William Calley <---Yassir Ara <---Yassir Arafat <---altipiano <---analfabetismo <---anticolonialismo <---antiegiziano <---antifascismo <---artigiani <---assortiste <---autista <---bellicista <---capitalismo <---capitalista <---ceramista <---collaborazionista <---colonialismo <---colonialiste <---colonialisti <---cristiani <---d'Etiopia <---dell'Egitto <---dell'Eritrea <---dell'Italia <---eclettismo <---elettricista <---espansioniste <---estremisti <---giolittiana <---ideologia <---ideologico <---imperialismo <---indiana <---indonesiani <---indonesiano <---irredentismo <---laburista <---liberalismo <---marchigiana <---marxisti <---muoiano <---mussoliniano <---nasseriano <---nazionaliste <---nazionalisti <---nazismo <---oltranziste <---paracadutisti <---perialismo <---persiana <---prefasciste <---progressista <---revansciste <---riano <---ribellismo <---riconquista <---sappiano <---schiavista <---separatismo <---separatista <---siano <---siciliana <---siciliano <---siriana <---socialismo <---socialiste <---sraeliano <---taliano <---tanzaniane <---tanzaniano <---terroristi



Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL