Brano: [...]comunicazione.
Il 9.9.1943 l’Iran dichiarò guerra alla Germania. Nel novembre successivo si svolse a Teheran la conferenza anglorussoamericana che, dando atto all’Iran della sua collaborazione, ne garantiva l’indipendenza, la sovranità e l’intangibilità delle frontiere.
Nel nuovo clima potè sorgere un movimento democratico: i detenuti politici vennero liberati, riapparvero la stampa democratica e i sindacati. Fu fondato il Partito popolare iraniano, costituito da operai, contadini, artigiani e intellettuali progressisti. Le forze moderate e di destra, raccolte intorno agli agenti angloamericani, giunsero nel 1944 alla formazione di un governo Laeda, conservatore e apertamente antisovietico.
La crisi dell’Azerbaigian
Alla fine del conflitto mondiale l’Azerbaigian (ai confini con la U.R.S.S.) venne nuovamente a trovarsi all’avanguardia della lotta rivoluzionaria. Sotto la guida del Partito democratico azerbaigiano, nel dicembre 1945 sorse un governo locale azerbaigiano, appoggiato dai russi e presieduto da S. D. Pishevari. Proclamat[...]
[...]ei lavoratori. A Tabriz sorsero l’università, il teatro, una scuola d’arte. La lingua azerbaigiana divenne ufficiale.
Contemporaneamente, nella regione settentrionale del Kurdistan (regione politicamente divisa tra Iran, Iraq, Turchia, Siria, e comprendente circa 3.000.000 di abitanti nomadi o seminomadi) sorse il Partito democratico curdistano, diretto da Mohammed Kazi, che rivendicava a sua volta l’autonomia dei curdi neM’ambito dello stato iraniano. Anche questo partito prese il potere, formando a Mahabad un governo locale presieduto da Mohammed Kazi. Tale governo non si spinse però fino a fare la riforma agraria.
Sotto la pressione dovuta alla presenza delle truppe sovietiche nelle regioni settentrionali, il governo iraniano presieduto da Kawam aderì (4.4.1946) all’idea di costituire una società sovieticoiraniana per la ricerca e l’estrazione del petro
lio in quelle stesse regioni, ottenendo in tal modo il ritiro delle truppe sovietiche. Il 13.6.1946 Teheran riconobbe inoltre l’autonomia dell’Azerbaigian. Ma tale politica doveva ben presto rivelare la sua strumentalità: appena partiti i sovietici (un anno più tardi rispetto agli angloamericani), il Parlamento iraniano respinse la ratifica della convenzione del 4.4.1946. Nel luglio la flotta britannica entrò nel Golfo Persico. In agosto, divisioni inglesi sbarcarono nel Kuwait installandosi nei confini meridionali nell’Iran, nella regione irachena di Bassora.
Kawam, fondato un partito di estrema destra, nel settembre scatenò contro l’Azerbaigian i khan armati.
Il 10.12.1946 l’esercito iraniano fu fatto intervenire ufficialmente nella lotta e l’autonomia dell’Azerbaigian fu ancora una volta soffocata nel sangue. Altrettanto avvenne nel Kurdistan. Il governo ripristinò un aperto antisovietismo e chiese crediti americani per l’acquisto di armi. Alla fine accettò che truppe americane si installassero sul suo
lo iraniano.
La lotta di Mossadeq
L’attentato effettuato il 4.2.1949 contro lo scià fornì al governo di Teheran un pretesto per rafforzare la dittatura. Il governo soppresse la stampa di opposizione, effettuò arresti in massa, istituì tribunali speciali condannando a morte gli avversari politici. La stessa costituzione venne emendata per esten
dere i poteri dello scià. Gli intellettuali progressisti si raccolsero nel Tudeh e in un Fronte nazionale guidato da Mossadeq. Con un’abile politica e mobilitando le masse, il 30.4.1951 Mossadeq divenne primo ministro.
Con l’appoggio popolare, il nuovo [...]
[...]llere da Aden 300 « specialisti » inglesi, iniziando così un attacco a fondo contro la compagnia petrolifera.
A differenza dello scià, che aveva sempre speculato sul nazionalismo (in funzione ora antisovietica e ora antibritannica) per trafficare a proprio vantaggio coi magnati internazionali del petrolio, Mossadeq tece leva sul sentimento nazionale offeso dalle angherie e dallo sfruttamento straniero. L’1.5.1951 tece approvare dal parlamento iraniano la nazionalizzazione dell’industria petrolifera.
La reazione del governo laburista /nglese fu immediata: 4.000 paracadutisti furono inviati nel Mediterraneo Orientale, pronti a intervenire, mentre nelle acque di Abadan comparvero 4 cacciatorpediniere, 3 fregate e 1 incrociatore. Ma l’evidente appoggio di cui Mossadeq godeva nel paese, la pressione degli U.S.A. che lo incoraggiavano, naturalmente allo scopo di subentrare agli inglesi nello sfruttamento del petrolio (il segretario di stato per il Medio Oriente McGhee già aveva proposto a Mossadeq di sostituire l’AP.O.C. con la Shell), e infi[...]