Brano: assoluto predominio dell'Inghilterra nella vita economica e politica indiana. :
Prima conseguenza della presenza imperialista fu la disgregazione economica del paese che, pur su basi feudali, godeva tuttavia di oasi economiche commerciali ed embrionalmente industriali di grande interesse. In concomitanza con la penetrazione straniera, il popolo indiano
cominciò a conoscere j| dramma
della fame: la conversione delle colture tradizionali in immense piantagioni di cotone, juta e seta portò infatti a distruggere quelle che erano le basi di autosufficienza alimentare delle popolazioni, esponendo queste a ricorrenti e micidiali carestie.
I popoli dell'india, d’altra parte, non accettarono mai passivamente il dominio affamatore degli inglesi. Proteste popolari, sanguinose insurrezioni e vere e proprie guerre contro gli invasori e i loro intermediari locali contrassegnarono continuamente la storia della colonia.
Origini del nazionalismo[...]
[...] a distruggere quelle che erano le basi di autosufficienza alimentare delle popolazioni, esponendo queste a ricorrenti e micidiali carestie.
I popoli dell'india, d’altra parte, non accettarono mai passivamente il dominio affamatore degli inglesi. Proteste popolari, sanguinose insurrezioni e vere e proprie guerre contro gli invasori e i loro intermediari locali contrassegnarono continuamente la storia della colonia.
Origini del nazionalismo indiano
Nel 1857 la miseria e la fame spinsero i sepoy (da sipahi, soldato), truppe indiane alle dipendenze della Compagnia delle Indie, a una grande rivolta antinglese che in breve incendiò l’intero paese. Dopo la durissima repressione, il governo britannico decise di abolire l’intermediazione degli uomini daffari e si sostituì alla Compagnia delle Indie nella amministrazione del territorio che, da quel momento, divenne a tutti gli effetti una vera e propria colonia. Nel 1878 la regina Vittoria fu incoronata imperatrice delle Indie e la colonia venne amministrativamente divisa in 16 province e ra[...]
[...] amministrazione del territorio che, da quel momento, divenne a tutti gli effetti una vera e propria colonia. Nel 1878 la regina Vittoria fu incoronata imperatrice delle Indie e la colonia venne amministrativamente divisa in 16 province e rappresentata da un viceré di nomina britannica.
Per lungo tempo gli inglesi poterono esercitare facilmente il loro dominio, giovandosi delle divisioni di casta, razziali e religiose che laceravano il popolo indiano. Ma, con
il tempo, vari elementi cominciarono ad agire come fattori unitari, favorendo anche in India, malgrado tutto, il formarsi di una coscienza nazionale. La lingua inglese necessariamente usata dai funzionari e dai commercianti, diffondendosi anche tra il personale indigeno della colonia facilitò le comunicazioni tra diversi gruppi prima impermeabili gli uni agli altri; la diffusione della stampa e deM'istruzione, lo sviluppo delle ferrovie che accrebbe la possibilità di spostamento e di contatti tra le popolazioni, l’accentramento amministrativo e lo stesso
servizio militare impos[...]
[...]versi gruppi prima impermeabili gli uni agli altri; la diffusione della stampa e deM'istruzione, lo sviluppo delle ferrovie che accrebbe la possibilità di spostamento e di contatti tra le popolazioni, l’accentramento amministrativo e lo stesso
servizio militare imposto dagli inglesi contribuirono, insieme alle trasformazioni economiche, a unire
i diversi popoli indiani nella lotta contro l'oppressore comune.
Il movimento di indipendenza indiano, dopo essersi inizialmente attardato in forme di nazionalismo religioso, di esaltazione deH’induismo inteso come ultima trincea della nazionalità, cominciò a qualificarsi politicamente verso il 1885. È di quell’anno la convocazione a Bombay, grazie anche all'iniziativa di un inglese «illuminato» (Alien Hume), di un Congresso nazionale indiano che vide la presenza di 71 delegati, tutti notabili della colonia. Dall’assemblea uscì la prima, timida piattaforma nazionalistica, e insieme un partito (Partito del Congresso) che subito si presentò come forza moderata e riformista, ostile alle tendenze indipendentiste radicali e a ogni forma di lotta armata che, sostenevano i fondatori, era sempre stata e sarebbe rimasta senza frutto. Il partito acquistò rapidamente un notevole sviluppo, ma fin dal suo sorgere si presentò come un movimento che voleva giungere al riscatto dal dominio inglese senza rotture deH’equilibrio sociale interno, sepp[...]