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Il segmento testuale indiana è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 570Entità Multimediali , di cui in selezione 36 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 474

Brano: [...]stenza individuale, messe in atto da volontari selezionati. Nell'ottobre 1934 annunciò formalmente il suo ritiro dal Congresso indiano e dalla vita politica: tuttavia, attraverso i discepoli, continuò a controllare l'attività del principale partito politico dell’india. Dopo il 1934, per vari anni si dedicò essenzialmente al problema degli « intoccabili », gli esclusi da ogni casta e perciò considerati al più basso livello della gerarchia sociale indiana. Egli volle chiamarli Harijans, « figli di Dio », e iniziò la sua attività nelle province centrali avendo come base il villaggio di Sevagram (Shevgaon).

Allo scoppio della seconda guerra mondiale, quando il viceré inglese dichiarò l’india paese belligerante e assunse i pieni poteri, Gandhi fu richiamato alla politica attiva. Di fronte al rifiuto britannico di accettare una proposta di collaborazione indiana alla sforzo bellico condizionata dal riconoscimento del principio dell’indipendenza, il Congresso affidò al Mahatma il compito di dirigere la campagna per la disobbedienza civile. Ma quando, nel dicembre 1941, il Giappone entrò in guerra e il Congresso offrì la propria incondizionata collaborazione alle Nazioni Unite, Gandhi si ritirò nuovamente dalla scena politica lasciando il posto a Pandit Nehru (v.).

Nel 1942, a fianco di Nehru, il Mahatma partecipò alle trattative con la missione Cripps per l’immediata costituzione di un governo indiano indipendente, ma il fallimento di quelle tratta[...]

[...]venne liberato per motivi di salute solo nel maggio 1944, qualche mese dopo che sua moglie si era spenta in carcere e mentre il conflitto stava volgendo al termine in Europa. Un suo « digiuno », protrattosi per 21 giorni, non aveva avuto questa volta alcun esito.

Negli anni del dopoguerra il Mahatma ebbe una parte di primo piano durante le trattative che, iniziate nel 1945, si conclusero il 15.8.

1947 con la proclamazione dell’indipendenza indiana e con la divisione del territorio in due Stati, l’uno propriamente indiano (Unione Indiana) e l’altro musulmano (Pakistan) , secondo criteri geografici e politici aspramente contestati, e tali da dare luogo a una lunga crisi di assestamento. Simbolo di questa crisi fu anche l’uccisione di Gandhi, colpito da un emissario di una organizzazione ortodossa indù mentre stava recandosi a pregare.

Il gandhisitio

Il pensiero gandhiano (la dottrina della Satyagraha: insistere per la verità) rispecchia la confluenza di influssi mistici della filosofia reli

giosa indiana e di idee umanitarie di tipo tolstoiano. Sfecondo Gandhi, il possesso « della verità interiore » fa l'uomo invincib[...]

[...]stan) , secondo criteri geografici e politici aspramente contestati, e tali da dare luogo a una lunga crisi di assestamento. Simbolo di questa crisi fu anche l’uccisione di Gandhi, colpito da un emissario di una organizzazione ortodossa indù mentre stava recandosi a pregare.

Il gandhisitio

Il pensiero gandhiano (la dottrina della Satyagraha: insistere per la verità) rispecchia la confluenza di influssi mistici della filosofia reli

giosa indiana e di idee umanitarie di tipo tolstoiano. Sfecondo Gandhi, il possesso « della verità interiore » fa l'uomo invincibile e rende quindi inutile il ricorso alla violenza. È significativo che il Mahatma intitoli la propria autobiografia / miei esperimenti con la verità.

Sul piano strettamente economico le teorie gandhiane hanno carattere anacronistico, predicando un ritorno all'artigianato e rifiutando la realtà dello sviluppo sociale. Più efficace è invece da considerarsi l’azione di Gandhi sul piano politico: benché sempre preoccupato dallo sviluppo del movimento operaio e sindacale (partico[...]

[...]ndhiane hanno carattere anacronistico, predicando un ritorno all'artigianato e rifiutando la realtà dello sviluppo sociale. Più efficace è invece da considerarsi l’azione di Gandhi sul piano politico: benché sempre preoccupato dallo sviluppo del movimento operaio e sindacale (particolarmente indicativo, a tale riguardo, il suo atteggiamento di riserva durante l’insurrezione dei marinai a Bombay nel 1946), e legato per fili diversi alla borghesia indiana, grazie al fascino della sua straordinaria personalità e all’esempio di una vita ascetica egli riuscì a mobilitare il suo popolo nella lotta per l'indipendenza e a fare della resistenza passiva, come notò Antonio Gramsci, « una guerra di posizione, che diventa guerra di movimento in certi momenti e in altri guerra sotterranea ».

Tra le sue opere si ricordano: La giovane India, 19191922; / miei esperimenti con la verità, 19281930; Satyagraha nel Sudafrica, 1928. La sua autobiografia è stata tradotta anche In italiano.

R.Bo.

Gandi, Enzo

N. a Firenze il 27.9.1908; operaio vetraio. Co[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 45

Brano: assoluto predominio dell'Inghilterra nella vita economica e politica indiana. :

Prima conseguenza della presenza imperialista fu la disgregazione economica del paese che, pur su basi feudali, godeva tuttavia di oasi economiche commerciali ed embrionalmente industriali di grande interesse. In concomitanza con la penetrazione straniera, il popolo indiano

cominciò a conoscere j| dramma

della fame: la conversione delle colture tradizionali in immense piantagioni di cotone, juta e seta portò infatti a distruggere quelle che erano le basi di autosufficienza alimentare delle popolazioni, esponendo queste a ricorrenti e micidiali carestie.

I popoli dell'india, d’a[...]

[...]ngala, a Bom

bay e nel Punjab, le tre province economicamente più sviluppate del paese, divampò un ampio movimento di liberazione nazionale che vide la classe operaia scendere in lotta accanto ai nazionalisti borghesi e piccoloborghesi, agli studenti e ai piccoli funzionari coloniali.

Le rivendicazioni erano: riunificazione del Bengala; governo provvisorio (svaraj) ; produzione autonoma (svadeshi). Per « produzione autonoma », la borghesia indiana intendeva libertà di commercio con l’estero e protezionismo doganale in favore dell'industria nazionale; le masse popolari intendevano il sostegno all’artigianato e alla piccola produzione.

Dopo un avvio incruento, il movimento assunse un carattere sempre più aspro. Nel 1906 si ebbero grandi scioperi di ferrovieri e di poligrafici a Calcutta, con carattere apertamente politico. Le autorità inglesi ricorsero a violente repressioni che scoraggiarono la grande borghesia e i proprietari terrieri liberali, ma non spezzarono il movimento popolare.

Sotto patrocinio inglese sorsero, da una part[...]

[...]produzione.

Dopo un avvio incruento, il movimento assunse un carattere sempre più aspro. Nel 1906 si ebbero grandi scioperi di ferrovieri e di poligrafici a Calcutta, con carattere apertamente politico. Le autorità inglesi ricorsero a violente repressioni che scoraggiarono la grande borghesia e i proprietari terrieri liberali, ma non spezzarono il movimento popolare.

Sotto patrocinio inglese sorsero, da una parte, la Lega musulmana (v.) panindiana che si pose come obiettivo la difesa dei musulmani « dall’oppressione indiana »; e, dall’altra, la Grande unione degli indù (Hindu Mahasabha), organizzazione di destra diretta da feudatari e da usurai che, a loro volta, si attribuirono

il compito di « difendere gli indiani dall’oppressione musulmana ». Ma nella primavera del 1907 i contadini del Bengala orientale, sia indiani che musulmani, si sollevarono contro gli usurai e i feudatari. L’insurrezione si estese al Punjab e conquistò la città di Rawalpindi, dove gli operai erano scesi in sciopero.

I ferrovieri, solidarizzando con gli insorti, si rifiutarono di trasportare le forze di repressione britanniche e pro[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 48

Brano: [...]una conferenza internazionale di paesi « non allineati » (Nuova Delhi, 12.11.1956)

Il governo di Indirà Gandhi Dopo l'espulsione dell'ala più reazionaria del Partito del Congresso (1969) e le elezioni del marzo 1972 che videro l’affermazione personale di Indirà Gandhi, forte del successo della terza guerra contro il Pakistan in appoggio all’autonomia del Bangla Desh (novembredicembre 1971), si riaccesero brevemente le speranze della borghesia indiana per un ruolo di guida dell’india nella creazione di un « socialismo asiatico » di tipo riformista. In realtà il paese andava discostandosi sempre più dall'eredità del « gandhismo »: di fronte alle esigenze di una popolazione in crescita al ritmo di circa 10 milioni di persone all'anno, la produzione cerealicola addirittura diminuiva e l’unico settore florido deH’economia era quello delle spese militari, mentre il Partito del Congresso si rivelava sempre più come un conglomerato di interessi clientelar’! con una facciata pseudosocialista. Inoltre, alla precedente politica di un sempre maggior [...]

[...]elle amministrazioni regionali.

I forti fermenti di opposizione, espressi da frequenti rivolte locali e da ondate di scioperi, venivano duramente repressi: nei primi quattro mesi del 1974, 130 manifestanti venivano uccisi dalla polizia in piaz

za e, nell’aprile dello stesso anno, un grande sciopero ferroviario veniva stroncato dal governo con l’arresto di 15.000 lavoratori.

Nel maggio 1974 l’esplosione sperimentale di una bomba nucleare indiana veniva salutata come una « grande vittoria » per il prestigio del paese. In realtà, la borghesia indiana aveva irrimediabilmente perso ogni possibile pretesa di porsi a leader del Terzo mondo neutralista, dimostrando la sua completa incapacità di affrontare i gravissimi problemi reali dell’india, dalle carestie alle malattie endemiche e alla disoccupazione. Insistendo con gli investimenti nel settore militare, la classe dirigente indiana mostrava d'altra parte di volersi difendere non tanto da nemici esterni, quanto da ribellioni interne, con un esercito pronto a presentarsi come unica forza efficiente e disciplinata in un quadro generale di corruzione e di instabilità.

Bibliografia: D. H. Buchanan, The Development of Capitaiist Enterprise in India, New York, 1934; A. L. Levkoskl, Alcune particolarità dello sviluppo del capitalismo in India (in russo), Mosca, 1956; Charles Bette Iheim, Storia dell'india indipendente, Editori Riuniti, Roma, 1965; T. B. Macaulay, La conquista dell’India, Mondadori, Milano, 1958.

Indocina [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 66

Brano: [...] 191920 partecipò alla campagna di disobbedienza civile e nel dicembre 1921 fu imprigionato dalle autorità coloniali britanniche.

Uscito dal carcere nel gennaio

1923, nello stesso anno venne eletto segretario del Congresso, di cui impersonò l’ala radicale. Con Subhas Chandra Bose fu l’intellettuale di tipo nuovo che seppe legare concretamente l’azione nazionale per l’autodeterminazione con la crescita di nuovi soggetti in seno alla società indiana. Operò per il potenziamento delle leghe contadine e dei sindacati operai (nel 1929 presiedette il congresso delle Trade Unions) ma, pur consapevole della crescente influenza delle idee comuniste in Asia (soprattutto dopo un viaggio in Unione Sovietica, compiuto nel 1927), diffidò del Partito comunista indiano di fìoy e Chattopadhyay.

Presidente del Congresso nel 1929, l’anno seguente venne arrestato per aver promosso una nuova campagna di disobbedienza civile. Dal 1930 al 1935 fu ripetutamente condannato a pene detentive. Nel 1934, con il ritiro di Gandhi dalla politica attiva, Nehru diven[...]

[...]sidenza. Pur accettando la leadership di Gandhi, di cui riconosceva il carisma e condivideva gli obiettivi (anche se nel corso degli anni crescerà il dissenso sugli aspetti tattici da seguire nella lotta antinglese), Nehru era un intellettuale occidentalizzato e politicamente pragmatico. Questo lo distingueva da Gandhi che si muoveva invece nell'ambito della reli

gione indù, in una dimensione sempre eticoreligiosa.

Lotta per l'indipendenza indiana

Ancora imprigionato nel 194041 e poi dal 1942 alla fine della Seconda guerra mondiale a causa della politica antinglese proclamata dal Congresso (risoluzione Quit india), nel 1942 Nehru fu il successore di Gandhi. Al termine del conflitto mondiale fu a capo della delegazione indiana incaricata di trattare le modalità deH'indipendenza con la missione Cripps (Conferenza di Simla).

Rieletto presidente del Congresso nel 1946, nello stesso anno formò un governo ad interim e nell'agosto 1947 diventò primo ministro dell'Unione Indiana. indirizzato, grazie al rafforzamento anche elettorale del suo partito, alla liquidazione del retaggio coloniale e al rinnovamento istituzionale del paese, scontò la separazione della comunità islamica con la formazione del Pakistan (v.) e non seppe risolvere i problemi sociali promuovendo quelle radicali riforme che ampi strati della società indiana chiedevano. Nei rapporti internazionali adottò una politica estera neutralista e nel 1955 fu tra i promotori della Conferenza di Bandung (v.). il suo prestigio fu poi sminuito dai conflitti contro il Pakistan per il Kashmir e contro la Cina, per la controversia confinaria.

Bibliografia: tra le opere di Nehru si segnalano Unity of India. Collected Writings, 19371940, London, 1941; Before and after Indipendence. Speeches, 19221950, London, 1950; India and thè World, London, 1936; Discovery of India, New York, 1946; Toward Freedom. Autobiography, New York, 1941 (trad. it. Autobiografia, Milan[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 485

Brano: [...]a, la 2a Divisione neozelandese, sotto la copertura del fuoco di sbarramento di altri 88 pezzi, cominciò ad avanzare e, cessato il bombardamento:, entrò nell’abitato di Cassino; qui essa si scontrò con la 1a Divisione paracadutisti che, ancora una volta, respinse le truppe alleate, alle quali era venuto meno l’appoggio dei loro mezzi corazzati, impossibilitati a procedere sul terreno sconvolto dalle bombe. Una azione diversiva della 4a Divisione indiana in direzione di Caira fu ugualmente contenuta.

Nei giorni successivi la situazione si fece éempre più confusa: continuarono i combattimenti nell’abitato di Cassino, per due terzi occupato dai neozelandesi, mentre gli indiani si avvicinavano aH’abbazia senza peraltro riuscire a scardinare la difesa nemica* Un ultimo attacco fu lanciato il 22, ma anch’esso fallì. Il 23 marzo il maresciallo Maitland Wilson ordinò la sospensione delle

operazioni. Si concluse così, con una sconfitta ancora più pesante delle precedenti, la terza battaglia di Cassino e con essa aveva termine la campagna invern[...]

[...]a, la 3a Divisione algerina, la 4a Divisione marocchina motorizzata e quattro gruppi tattici (di cui uno corazzato). Tutte queste forze, unitamente al VI Corpo statunitense, nella testa di ponte di Anzio, costituivano la V Armata agli ordini del generale Clark.

L’VI II Armata, al comando del generale

O.W.H. Leese, schierò nel settore del Rapido e di Cassino: il XIII Corpo britannico, con la 4a e la 78a Divisione di fanteria; l’8a Divisione indiana, la 6a Divisione corazzata britannica, la 1a Brigata corazzata canadese, la 1a Brigata corazzata della Guardia britannica; e infine il II Corpo polacco, con la 3a e la 5a Divisione di fanteria e la 2a Brigata corazzata. Nello stesso settore, ma In posizione più arretrata, stava il

I Corpo canadese con la 1a Divisione di fanteria, la 5a corazzata e la 23a Brigata corazzata. Nel settore centrale appenninico il X Corpo britannico schierò la 2a Divisione neozelandese, la 24a Brigata corazzata della Guardia, la 2a Brigata paracadutisti, l’11a Brigata di fanteria canadese, la 12a Brigata motoriz[...]

[...]po canadese con la 1a Divisione di fanteria, la 5a corazzata e la 23a Brigata corazzata. Nel settore centrale appenninico il X Corpo britannico schierò la 2a Divisione neozelandese, la 24a Brigata corazzata della Guardia, la 2a Brigata paracadutisti, l’11a Brigata di fanteria canadese, la 12a Brigata motorizzata inglese e il Corpo Italiano di Liberazione (v.).

II settore costiero adriatico era tenuto dal V Corpo britannico (4a e 10a Divisione indiana, 7a e 23a Brigata corazzata inglese), dipendente direttamente dal Comando delle armate alleate In Italia.

Anche i tedeschi avevano approfittato del periodo di stasi per potenziare il loro dispositivo, la cui ossatura restava la linea Gustav. Intaccata in tre punti detta linea durante l’offensiva invernale, il Comando germanico provvide a colmarne le brecce; inoltre, al fine di prevenire la possibile riapertura di un varco nel punto maggiormente indebolito (la posizione attorno all’abitato di Caira) fu sbarrata la valle del Liri alle spalle della Gustav da una linea fortificata, detta linea[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 46

Brano: India

te, fornendo vettovagliamenti, materiale bellico e binari per la costruzione di ferrovie strategiche, tutti materiali che l’india doveva consegnare a prezzi non remunerativi. Inoltre, un milione e mezzo di indiani furono mobilitati nell’esercito britannico e nei reparti ausiliari, mentre nel paese si instaurava un regime fortemente repressivo. Nondimeno la guerra favorì lo sviluppo dell’industria indiana, portò a una crescita della classe operaia, permise di spezzare il monopolio commerciale e industriale britannico aprendo il mercato indiano ad altri paesi. La Rivoluzione russa dell’ottobre 1917 diede nuovo impulso a tutte le forze operaie e antimperialiste nella lotta contro il colonialismo.

Seguirono anni molto duri: nel 1918

il raccolto andò perduto e l’epidemia influenzale nota come « spagnola » provocò la morte di 11 milioni di indiani. Nelle principali città, colpite nello stesso tempo dalla fame, dall’epidemia e dalla miseria, ripresero grandi scioperi economici e politici. Sors[...]

[...]dei contadini e timorosi di perdere il controllo sulle masse, i capi del Partito del Congresso decisero di sospendere la campagna per la disubbidienza civile.

Nel 192324, malgrado ulteriori repressioni, gli scioperi e le agitazioni continuarono. I comunisti si rafforzarono e iniziarono a pubblicare la loro prima rivista, intitolata The Socia li st. La guerra civile che si stava in quegli anni svolgendo in Cina spinse la borghesia nazionalista indiana su posizioni sempre più moderate e di compromesso con i dominatori inglesi. Il movimento di massa calò di tono.

Una nuova ondata di lotte esplose nel 1928, proiettandosi fino al 1933. Nel Partito del Congresso si rafforzarono le correnti democratiche. Tra gli operai e gli intellettuali si accrebbe l’influenza dei comunisti che si fecero promotori di vari partiti operaicontadini. Nel 1928 queste organizzazioni tennero un congres

so e decisero di fondersi in un grande partito operaiocontadino panindiano. Nel 1933 venne costituito anche il Partito comunista indiano, ma fu subito messo fuor[...]

[...]on la nomina di « commissioni di studio », ma nel

lo stesso tempo arrestando e mandando sotto processo i dirigenti delle lotte. La grande crisi economica del 1929 aggravò le condizioni di vita già dure delle masse.

Nel 1930 Gandhi presentò al viceré barone Irwin (il futuro Lord Halifax [v.]), a nome del Partito del Congresso, 11 richieste, tra cui la liberazione degli arrestati, l’elevazione delle tariffe doganali per proteggere l’economia indiana, la modificazione del rapporto di cambio tra la rupia e la sterlina, minacciando di riprendere la campagna di disobbedienza civile se le richieste non fossero state accolte. Ma, al di là dei limiti pacifici fissati da Gandhi,

il movimento antimperialista si sviluppò rapidamente in tutto il paese: vi furono assalti alle caserme di polizia, incendi di archivi, prese di possesso di numerose città, distruzioni e saccheggi di merci inglesi, occupazioni di terre da parte dei contadini, lotte armate nei territori confinanti con l’Afghanistan. Le insurrezioni contadine continuarono nel

1931 e g[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 162

Brano: [...] angloamericano il generale Alexander, volendo continuare nelle operazioni per superare la Gustav, fornì nuove forze alla V Armata. Oltre alla 1a Divisione corazzata americana che già aveva partecipato alle operazioni del 2° Corpo senza poter fare molto, fu assegnato alla V Armata il Corpo d’armata comandato dal generale neozelandese Freyberg e composto dalla 2a Divisione neozelandese, dalla 78a Divisione di fanteria inglese e dalla 4a Divisione indiana. Quest’ultima, che era considerata una delle migliori unità dell’esercito imperiale inglese, sostituì nelle sue posizioni la 34a Divisione americana, decimata, stremata e demoralizzata.

Prima di rinnovare l’assalto alle contese alture di Cassino, il comandante della Divisione indiana chiese e ottenne che la millenaria abbazia benedettina, la quale dominava il paesaggio circostante, fosse eliminata. Secondo lui e secondo i suoi superiori, dall’abbazia i tedeschi sorvegliavano i movimenti dei loro avversari. In realtà ciò non rispondeva affatto al vero, perché nell’abbazia non vi erano truppe tedesche. Tuttavia il 15 febbraio un violento bombardamento aereo demolì completamento lo storico edificio. Chi trasse vantaggio da tale insensata azione furono solo i tedeschi, i quali si appostarono dietro le rovine e ributtarono tutti gli attacchi della Divisione indiana. Passati al[...]

[...] secondo i suoi superiori, dall’abbazia i tedeschi sorvegliavano i movimenti dei loro avversari. In realtà ciò non rispondeva affatto al vero, perché nell’abbazia non vi erano truppe tedesche. Tuttavia il 15 febbraio un violento bombardamento aereo demolì completamento lo storico edificio. Chi trasse vantaggio da tale insensata azione furono solo i tedeschi, i quali si appostarono dietro le rovine e ributtarono tutti gli attacchi della Divisione indiana. Passati al contrattacco, essi obbligarono poi indiani e neozelandesi a ripassare con perdite sulla riva sinistra del Rapido, sicché gli angloamericani si videro costretti a sospendere ancora una volta l’attacco.

Passò quasi un mese prima di poter riprendere le operazioni offensive.

Il 15.3.1944, provenendo dagli aeroporti dell’Italia meridionale, 775 bombardieri e cacciabombardieri rovesciarono sulle rovine di Cassino 1.250 tonnellate di bombe. Allontanatisi gli aeroplani, ebbe inizio il tiro di distruzione e di controbatteria di circa 800 bocche da fuoco. Questa massiccia preparazione[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 47

Brano: India

rta trasformazione amministrativa del paese, naturalmente senza intaccare il potere del viceré, dava

I diritto di voto al 14 per cento della popolazione indiana.

Neppure i circoli nazionalisti più moderati osarono manifestarsi a favore di questo insieme di provvedimenti colonialisti che le masse popolari bollarono subito come « oostituzione schiavista ». Il movimento nazionale riprese con maggior lena e dal 1937, anno di entrata in vigore della nuova costituzione, i comunisti — attivi nel Partito del Congresso — furono alla testa di grandi scioperi (193738).

Seconda guerra mondiale

Il 3.9.1939 il viceré proclamò l'india « Stato belligerante » a fianco dell’Inghilterra contro la Germania nazista. Con lo scoppio del conflitto, il Partito del C[...]

[...]mista fallì: un'esile riforma agraria e un progetto di industrializzazione, ambizioso quanto privo di elementi atti a modificare le strutture coloniali e neocoloniali, uniti al carattere interclassista del Partito del Congresso, a volte nettamente dominato dalle forze conservatrici, portarono rapidamente alla crisi politica di Nehru. Alla sua scomparsa (1964), divenne primo ministro Lai Bahadur Shastri, che segnò il punto più alto della politica indiana. Morto nel 1965 anche Shastri, l’eredità di Nehru venne ripresa dalla figlia Indirà Gandhi.

47

l



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 714

Brano: [...] importati e i KhoiKhoin asserviti (impropriamente chiamati “ottentotti”), durante la loro occupazione (16521795) gli olandesi esportarono soprattutto vino e, quando furono soppiantati dagli inglesi (17951910), questi cominciarono a esportare la lana.

Nel decennio 185060 vennero create grandi piantagioni di canna da zucchero sulle terre degli Zulù semiconquistati, ma poiché questi si rifiutavano di lavorarvi, all’indomani della grande rivolta indiana del 1857 l’Inghilterra importò qui manodopera indiana vincolata da un contratto. Il “decollo” del moderno capitalismo sudafricano si ebbe con l’estrazione dei diamanti a Kimberley (Capo) negli anni 187080, cui fece seguito l’estrazione dell'oro nel Transvaal, allora repubblica boera presieduta dal razzista Paul Kruger. Dagli anni 188090 il capitalismo in Sudafrica entrò nella sua fase imperialistica: con capitale finanziario giunto soprattutto dalla Germania e dall'Inghilterra, venne qui creato il più grande imprenditore monopolistico mondiale di manodopera a basso costo: la Camera delle miniere, destinata a restare un sistema di potere assoluto[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 718

Brano: [...]segnamento nella scuola media e il 20% soltanto per quella elementare.

L’“istruzione africana” è gestita dal Dipartimento per gli affari locali, mentre il Dipartimento per gli affari dei coloureds, costituito nel 1943 dal governo del filoinglese Smuts (v.), gestisce l’“istruzione dei coloureds” in 2.000 scuole, per un totale di 800.000 allievi (120.000 dei quali nella scuola secondaria). Un Dipartimento asiatico gestisce infine l’“ istruzione indiana” in 400 scuole per un totale di 230.000 allievi (60.000 nella scuola secondaria) .

Ci sono per contro 2.610 scuole “bianche”, frequentate complessivamente da un milione di allievi, di cui 370.000 nella scuola secondaria. Per il 95%, gli insegnanti di queste scuole “bianche” sono abilitati all’insegnamento nelle scuole superiori (licei).

Il 90% dei fondi destinati all’inse

gnamento universitario va alle 10 università essenzialmente o esclusivamente “bianche”, che hanno un totale di 6.700 addetti e 135.000 studenti. Il 6% dei fondi va alle 3 università “africane”, nelle quali una metà [...]

[...]

Il 90% dei fondi destinati all’inse

gnamento universitario va alle 10 università essenzialmente o esclusivamente “bianche”, che hanno un totale di 6.700 addetti e 135.000 studenti. Il 6% dei fondi va alle 3 università “africane”, nelle quali una metà dei 300 addetti è “bianca” e gli studenti sono 17.000. Esistono inoltre un’università “coloured” a Belleville (Capo) per 8.000 studenti con 400 addetti (di cui 280 “bianchi”) e un’università “indiana” a Westville (Durban) con 12.000 studenti e 350 addetti (50% “bianchi”). Il 70% degli studenti africani non giunge a completare gli studi elementari e soltanto l’8,5% dei ragazzi in età frequenta la scuola superiore.

Il Bantu Education Act del 1951 mira alla retribai izzazione, ma gli insegnanti, le famiglie e gli studenti non europei rifiutano l’istruzione obbligatoria in lingua 'bantù o afrikaan ed esigono l’inglese.

Da una relazione di D. Bourne e

B. Dick sulla mortalità in Sudafrica (1980) si ricavano i seguenti dati: Tassi di mortalità infantile per 1.000 nati vivi all’anno: bia[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine indiana, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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