Il segmento testuale hitleriane è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 95Entità Multimediali , di cui in selezione 16 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 224
Brano: [...]ttore del comuniSmo e dell’Unione Sovietica.
Tornato a Parigi, nell’estate del 1939, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, fu fermato dalle autorità francesi come cittadino straniero sospetto e rinchiuso nel campo di internamento di Vernet d’Ariège, dove trascorse diversi mesi. Per uscire dal campo di internamento si arruolò nella Legione Straniera e nel giugno 1940 partecipò così alla disfatta dell’esercito francese davanti alle armate hitleriane. Dopo il crollo della Francia riparò in Provenza. Da qui riuscì a raggiungere l’Inghilterra e si arruolò volontario nell'esercito britannico.
Sulle sue esperienze nel campo di internamento e sul crollo della Francia pubblicò nel 1941 a Londra il libro Scum of thè earth (Schiuma
della terra) che, nello stesso anno, fu tradotto anche nel l’Italia fascista (Firenze, 1941). Nel 1939 aveva pubblicato un altro libro dal titolo Gladiators (Gladiatori).
Nel 1941 pubblicò Darkness at noon, tradotto in Italia col titolo « Buio a mezzogiorno» (Milano, 1946), la sua opera più diffusa anche se no[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 318
Brano: [...]la difesa di Mosca. Era da aggiungere il significato morale di Leningrado per l’Unione Sovietica e per il movimento rivoluzionario del mondo intero.
I piani nazisti dell’operazione Barbarossa (v.) prevedevano un ordine di precedenza: per prima doveva cadere Leningrado e ciò avrebbe consentito ai tedeschi di concentrare poi le forze contro Mosca, preludio del crollo di tutta l'Unione Sovietica. A un mese dall’inizio dell’aggressione, le armate hitleriane avevano conquistato la Bielorussia, la Lituania, la Lettonia; erano penetrate in Estonia e quindi in territorio russo, puntando direttamente su Leningrado. Al tempo stesso, l’esercito finlandese, assetato di rivincita e sostenuto dalla Germania, oltrepassata la frontiera del 1939 si gettò sull’istmo di Carelia in direzione di Leningrado, per congiungersi ai tedeschi fra il Lago Ladoga e il Golfo di Finlandia. Più a nord, altre divisioni finlandesi puntarono su Pietrozavodsk, capitale
della Repubblica Carelofinnica, per tagliare la ferrovia del porto di Murmansk che era l’unica via di colle[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 319
Brano: [...]a della città venne articolata in 7 settori. Nei lavori di fortificazione furono impiegati, tra luglio e agosto, circa 500.000 leningradesi. Durante l’estate, la popolazione della città fornì inoltre al fronte 9 divisioni di truppe ausiliare.
11 10 luglio i tedeschi scagliarono contro il sistema difensivo sovietico, ancora in via di realizzazione, forze quattro volte superiori a esso: l’urto fu tremendo. Subendo perdite ingentissime, le unità hitleriane sfondarono il fronte in più punti, ma furono poi fermate sulle linee scaglionate in profondità e non poterono raggiungere gli obiettivi prefissati. Nonostante la loro superiorità, i tedeschi impiegarono
12 giorni per sfondare le linee sovietiche in Estonia; 23, per passare il fiume Luga; 26, per prendere Novgorod; 32, per arrivare a Krasnogvardeisk, a una quarantina di chilometri da Leningrado; 40, per raggiungere Schlussenburg, sulla riva destra della Neva e nei pressi del Lago Ladoga, alle spalle di Leningrado.
Nel frattempo i sovietici sferrarono una controffensiva sul fianco destro [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 337
Brano: [...]mas Mann (v.) e dei Bertolt Brecht (v.), nella cui opera, pur con diverse connotazioni (borghesi e liberali nel primo, marxiste nel secondo), il disprezzo per la barbarie fascista è un elemento fondamentale, soprattutto a partire dal momento in cui Hitler si impadronisce del potere, Un posto a sé occupa il tedesco Albrecht Haushofer, fucilato dai nazisti il 23.4.1945, mentre infuriava la battaglia tra le truppe sovietiche e le estreme resistenze hitleriane a Berlino, e al quale si deve una raccolta di circa 80 sonetti composti nel carcere berlinese di Moabit (Moabiter Sonette).
Accanto possono essere degnamente poste quelle opere di autori tedeschi, che intesero testimoniare la coscienza deH’avvilimento di un popolo e la volontà di riscatto dalla tirannide e dalle sue infauste conseguenze. Ci riferiamo ad Ernest Wiechert, il quale in Missa sine nomine trasfigura le proprie esperienze di spirito cristiano cui è toccato in sorte di passare attraverso tempi di obbrobrio e in cui
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 449
Brano: [...]el proletariato italiano. Rosselli, negli ultimi articoli pubblicati alla vigilia della morte sul settimanale « Giustizia e Libertà », aveva avviato un discorso che adombrava appunto in questo senso una svolta del movimento; e Lussu vi aveva scorto una coincidenza con le proprie premesse di antica data sulla funzione della compagine nata nel 1929.
Seconda guerra mondiale
Scoppiata la Seconda guerra mondiale e invasa la Francia dalle truppe hitleriane, Lussu e la sua non meno ardimentosa compagna Joyce Salvadori organizzarono subito a Marsiglia un centro clandestino per l’emigrazione degli esuli politici
già ospiti della repubblica francese. Alla fine, perduta ogni speranza di proseguire l’azione in Francia, dovette egli stesso lasciare il paese. Visse e lavorò successivamente in America, in Inghilterra, in Portogallo, intrecciando piani di insurrezione antifascista in Sardegna, operando sempre a contatto con gli amici di G.L., studiandosi di guadagnare i governi delle potenze alleate alla causa di un antifascismo che voleva partecipare[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 736
Brano: [...] e nel 1939. Successivamente si trasferì nell'Italia meridionale, dove rimase durante la Guerra di liberazione.
Minsk
Città di oltre 900.000 abitanti, capitale della Repubblica socialista di Bielorussia (U.R.S.S.). Importante centro industriale e nodo di comunicazioni, ebbe un particolare valore strategico durante la Seconda guerra mondiale.
Dopo l’aggressione tedesca all’Unione Sovietica, dal 1941 al 1944 Minsk fu occupata dalle armate hitleriane. Sotto la guida del Partito comunista fu organizzato nel suo territorio un forte movimento partigiano che inferse all’invasore duri colpi. Alla resistenza contro gli occupanti recarono un notevole contributo anche gli ebrei fuggiti dal ghetto della città (v. Ebrei, Resisterna degli).
Operazione Minsk
La grande offensiva nota nella storia militare come « operazione Minsk 1944 » fu condotta dalle armate sovietiche dei tre fronti bielorussi dal 26 giugno al 4 luglio del 1944 e si concluse con l’accerchiamento e l’annientamento di 100.000 tedeschi, con la liberazione della città (ormai rido[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 478
Brano: [...]la conquista della libertà e della democrazia », di « condurre una azione per unire sul terreno della lotta antifascista tutti i partiti e le organizzazioni antifasciste esistenti nel paese e nell'immigrazione », di lottare contro il fascismo in ogni settore dove fosse possibile, di sostenere una politica internazionale di pace, di difendere l'Unione Sovietica, di « intensificare la mobilitazione delle masse contro le provocazioni mussoliniane e hitleriane ed a sostenere tutti gli sforzi tendenti a mantenere e consolidare la pace », di collaborare per realizzare l'unità d'azione tra l’Internazionale comunista e quella socialista, di impegnare i militanti a « lavorare insieme nel seno dell'Unione Popolare, sorta in Francia, per sviluppare la politica antifascista di unità d'azione di Fronte popolare ». L'accordo organico tra P.S.I. e P.C.I. veniva inoltre considerato « come una delle principali condizioni dell’unità di tutte le forze antifasciste e della creazione in Italia di un movimento di fronte popolare ».
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 627
Brano: [...]R.S.S. di fronte all'attacco concentrico fascista e imperialista.
Seconda guerra mondiale
Il 3.9.1939, in seguito all’invasione nazista della Polonia (la cui integrità era stata garantita da un patto anglo polacco francese), la Gran Bretagna non potè esimersi dal di
chiarare guerra alla Germania. Nei primi mesi tale dichiarazione non ebbe tuttavia, sul terreno dell’azione militare, alcuna conseguenza. La Polonia fu invasa dalle armate hitleriane senza che il governo britannico muovesse un dito. Ma quando ebbe inizio la guerra russofinnica (30.12.1939), la Gran Bretagna si affrettò ad aiutare la Finlandia, inviando armi e allestendo, d’accordo con la Francia, un corpo di spedizione che, peraltro, non potè intervenire data la rapida conclusione di quel conflitto.
Con l’occupazione della Danimarca (aprile 1940) e poi della Norvegia, i tedeschi infersero un primo serio colpo alle comunicazioni inglesi. L’invasione del Belgio e dell’Olanda determinò infine il tramonto di qualsiasi prospettiva di « pacificazione » con i fascisti. Il pre[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 422
Brano: [...]. Il 6.6.1940 il Partito comunista francese propose al governo di organizzare una resistenza a Parigi con milizie popolari, ma la proposta non fu neppure presa in considerazione. Il governo abbandonò Parigi il 10 giugno, lo stesso giorno in cui l'Italia iniziava l’attacco sull’arco alpino (v. Fronte Occidentale). Il 13 il premier britannico Winston Churchill dichiarò che l’Inghilterra avrebbe continuato a sostenere la Francia. Il 14 le divisioni hitleriane entrarono a Parigi senza bisogno di sparare un colpo. Il 16 Reynaud trasmise i poteri al governo del maresciallo Henri Philippe Pétain (v.). Il 22 i rappresentanti del nuovo governo sottoscrissero a Compiègne le pesanti condizioni di capitolazione imposte da Hitler. Il 24 fu firmato l'armistizio qon l’Italia.
Il regime di Vichy
Le ostilità cessarono ufficialmente in Francia il 25 giugno. Sulla base delle clausole di armistizio, il paese fu diviso in due zone: la zona Nord, occupata dai nazisti, comprendente oltre la metà del territorio nazionale, con Parigi e gli altri principali centri[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 293
Brano: Fascismo
e il primo ministro francese Daladier, per risolvere la vertenza sulla Cecoslovacchia.
30.9: L’incontro di Monaco si conclude con l’accettazione delle pretese hitleriane sulla Cecoslovacchia. Si apre la strada alla seconda guerra mondiale.
6.10: Il Gran Consiglio del fascismo fa divieto agli italiani di « razza ariana » di contrarre matrimonio con persone di « razza non ariana ».
21.10: Sfilano a Roma i legionari reduci dalla guerra di Spagna. Perdite italiane ufficialmente dichiarate: morti 227 ufficiali e 2.430 legionari; feriti 697 ufficiali e 8.161 legionari.
28.10: Mussolini, dichiara al ministro degli Esteri nazista vfon Ribbentrop in visita a Roma: « Vogliamo fare un’alleanza per cambiare la carta geografica del mondo ».
5.11: 20.000 contad[...]
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| successivi |
| Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine hitleriane, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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