Brano: [...]osizione dell’Accademia aveva assunto e mantenne sempre, nonostante il numero ristretto dei suoi componenti, un carattere così eclettico, che in ogni caso avrebbe impedito a quell’alto consesso di esercitare una funzione effettiva di guida e di egemonia culturale.

Del resto l’eclettismo rimase sempre un contrassegno della cultura fascista, anche quando Mussolini decise che il fascismo doveva darsi « un complesso dottrinale ». La caricatura di hegelismo che Giovanni Gentile, su richiesta, seppe offrire a fondamento di tale « complesso dottrinale » era buona da servire come introduzione alla lunga voce « Fascismo » redatta per VEnciclopedìa Treccani, ma non era vinco

lante per nessuno e poteva essere sostituita a piacere con qualsiasi altra caricatura filosofica. In un dibattito alla Camera dei deputati, nel

1930, un altro filosofo, Balbino Giuliano, allora ministro dell’Educazione nazionale, negando l’esistenza di una « filosofia ufficiale del regime », dichiarava in modo eloquente: «Tutte le filosofie possono avere ed hanno diritto di[...]