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ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale giolittiani è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 45Entità Multimediali , di cui in selezione 9 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 348

Brano: [...]dato a Roma il Partito popolare che, il 6.1.1920, per iniziativa di don Cesare Martinetti, avrà anche a Vercelli un proprio organo, il bisettimanale dal titolo II Vercellese.

Le elezioni politiche del 16.11.1919 (attuate con il sistema proporzionale) segnarono in tutta la provincia di Novara la schiacciante vittoria del Partito socialista (con 100.574 voti, contro i 25.095 dei liberali riformatori, i 17.851 del Partito popolare e i 14.635 dei giolittiani). A Vercelli (città) i socialisti ebbero 4.413 voti (i liberali riformatori 1.615; i giolittiani 583; i popolari 414). I socialisti elessero nell’intero Collegio

8 deputati: Francesco Beltrami (v.)f Giuseppe Bianchi (v.), il bracciante Eusebio Ferraris (v.), Fabrizio Maffi, Alberto Mal atesta, Felice Quaglino (v.), Secondo Ramella, Dino Rondani (v.) ; i liberali ebbero 2 eletti; uno ciascuno ne ebbero i giolittiani e i popolari.

All’inizio del 1920 “La Risaia” dedicò ampio spazio all'attività del gruppo dell’Orc//A7e Nuovo (v.) di Torino. Durante il Congresso provinciale dei giovani socialisti a Vercelli parlò Antonio Gramsci sul tema dei Consigli di fabbrica.

Intanto aumentavano i contrasti sociali in tutto il Vercellese: gli agrari che, in un primo tempo, avevano tentato di richiamare la manodopera a una « cordiale collaborazione » e a una « moderazione nelle pretese, per non gravare ulteriormente sulla crisi deN’agricoltura », cambiarono ben presto registro: cercarono di rafforzare le proprie p[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 280

Brano: [...]0: I fascisti distruggono la sede del quotidiano socialista II lavora

Cartolina di propaganda nazionalista e fascista, nella serie « Buon Senso e Tricolore » (Firenze, 1920)

tore di Trieste, e l’indomani la Camera del lavorò di Fiume.

22.10: I fascisti assaltano il Municipio socialista di Montespertoli, in una delle loro prime spedizioni squadristiche.

7.11: Si concludono le elezioni amministrative. Ospitati nei « Blocchi nazionali » giolittiani, candidati fascisti vengono eletti a Roma e in altre grandi città.

21.11: Provocazione fascista a Palazzo d’Accursio (Bologna), con 9 morti e un centinaio di feriti. Nei giorni che seguono si organizza in Emilia lo squadrismo agrario.

20.12: Assalto fascista al Castello Estense (Ferrara). Cadono 3 degli assalitori.

31.12: Patto di Abbazia. D’Annunzio sgomberi Fiume. Una parte dei suoi legionari entra nei Fasci.

1921

14.1: Sul «Popolo d’Italia» Mussolini annuncia la propria « riconciliazione » con il capitalismo e lo definisce un valore « insostituibile ». 9.2: I fascisti incend[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 551

Brano: [...]on mancavano le iniziative di carattere ricreativo e sportivo come la Lega dei ciclisti rossi e quella escursionistica, o educativa come la Lega antialcoolica, concepite come

strumenti di attivazione e rieducazione dei giovani. L’antimilitarismo (v. Militarismo e antimilitarismo) fu comunque il filo conduttore dell’azione della F.G.S.I. e condusse i giovani socialisti sulla strada di una opposizione sempre più aperta nei confronti dei governi giolittiani: contro l’aumento delle spese militari, contro la guerra di Libia, contro l’impiego dei soldati in operazioni di ordine pubblico.

La progressiva radicalizzazione della situazione politica nel primo quindicennio del secolo indusse la Federazione a un dibattito critico sui contenuti dell’iniziativa antimilitaristica; nella fattispecie, sulle possibilità e sui modi di un passaggio dalla propaganda generica dei fini massimi, alla lotta, dentro e fuori le caserme, per obiettivi immediati e concreti attraverso la creazione di un’organizzazione semiclandesti: na nelle file dell’esercito. La misur[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 128

Brano: [...]onte al rinvigorirsi del nazionalismo (v.) e al suo trasformarsi nel fascismo nascente e al parallelo ingresso in campo del nuovo e potente centro di iniziativa, l’Internazionale comunista che aveva alle spalle lo Stato sovietico, non esitò a proporre ai partiti socialisti delle democrazie europee la necessità di assumere responsabilità di governo in alleanza con forze di democrazia borghese. Il che voleva dire, in Italia, cercare l'intesa con i giolittiani, con il gruppo nittiano che era stato riorganizzato da Giovanni Amendola e con lo stes

Neiresilio

A Parigi diresse La Libertà, l’organo della Concentrazione antifascista (v.) nella quale si realizzò — in ritardo e parzialmente — il suo disegno di collaborazione politica: ne facevano parte i due partiti socialisti, il Partito repubblicano, gruppi democratici progressisti e laici e la C.G.L., mancavano i popolari e i comunisti.

La Concentrazione fu una specie di laboratorio dalla vita assai travagliata. Nel luglio del 1930 Treves partecipò al congresso di unificazione del P.S.I. di Nen[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 386

Brano: [...]al loro giornale La voce dei combattenti, diretto da Bellieni) registrò il suo primo successo alle elezioni del 1919, in cui ebbe 11.808 voti (21,3 per cento) e portò in Parlamento l’avvocato nuorese Pietro Mastino.

La circoscrizione provinciale eleggeva allora 5 dei 12 deputati della Sardegna: 2 deputati (P. Satta Branca e Francesco Dorè) furono espressi dal gruppo della “Nuova Sardegna”; gli altri due furono espressione di gruppi liberali e giolittiani. Nel 1921 si votò su un collegio unico regionale: alla provincia toccarono solo

4 deputati, il popolare sassarese M. Aroca, i “liberali” Murgia e Lissia e il sardista Mastino (il P.S. d’A. ebbe in quelle elezioni circa il 28,9 per cento). Grossi progressi furono compiuti anche dal P.S.I. che passò dagli 11.419 voti del 1919 a 15.333 voti.

Il fascismo

Il fascismo nacque in Sardegna piuttosto tardivamente, rispetto alla Penisola. Esso si sviluppò in provincia, soprattutto a Tempio, dove era una forte concentrazione di operai sugherieri, e a Ittiri, centro contadino del Sassarese di tra[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 172

Brano: [...]ssi appoggiarono senza esitazioni la formula proposta dal partito « Non aderire, non sabotare », mentre altri si schierarono a favore degli interventisti (v.).

La lotta contro l’entrata in guerra fu coerente nei principi sostenuti dalla grande maggioranza dei socialisti, ma debole nell’applicazione pratica e nel rapporto con le masse. Turati, in particolare, seppure in ritardo, si rese conto che occorreva un’intesa tra socialisti, cattolici e giolittiani per portare avanti una decisa azione parlamentare e popolare contro la guerra, ma non tutto il gruppo riformista fu in ciò d’accordo e questo fatto creò disorientamento nel paese. I riformisti vissero quindi il dramma della mancanza di una linea unitaria da parte dei socialisti europei.

Ciò risulta anche da uno scritto di Turati ad Anna Kuliscioff, nel quale il leader socialista afferma: « ...la guerra è come una malattia: può uccidere, può indebolire, niente altro. Non ci farà né più ricchi, né più

saggi, né più produttivi, né più liberi, né più onesti, né più felici di quel che siamo [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 538

Brano: [...]roletaria, di cui Smeraldo Presutti fu rappresentante nel Comitato elettorale per l’Abruzzo e il Molise. Ma la Corte d'appello dell’Aquila annullò la lista, con lo specioso pretesto che uno dei candidati non aveva raggiunto l’età prescritta. I presentatori della lista vennero inoltre denunciati, 1*1 marzo, alla Procura del re. Restarono in campo le liste dei fascisti, dei socialisti unitari Lopardi e Agostinone, dei popolari, e infine quella dei giolittiani con Camillo Corradini, ex sottosegretario agli Interni. Nel clima elettorale così determinato, il fascista Acerbo ottenne a Loreto Aprutino il 96% dei voti.

Un certo risveglio e una ripresa di attività si ebbero nel periodo successivo all’assassinio di Matteotti, ma non bastarono a modificare la situazione.

Alla illegalità di fatto, conseguita con la pratica politica quotidiana, fece presto seguito quella ben più pesante e « legale » della promulgazione delle leggi eccezionali del novembre 1926, con la costituzione del Tribunale speciale e lo scioglimento dei partiti di opposizione. Com[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 231

Brano: [...]barricate venne fatto precipitosamente rientrare nelle caserme, anche perché i soldati avevano cominciato a solidarizzare con gli insorti. Le manovre di compromesso furono così sventate e il tentativo di disarmare gli operai fallì. Questi fatti fecero esplodere l'ira di Balbo.

« Alle 18 — scrisse Balbo nel suo diario

— mi sono nuovamente recato dal prefetto con tutto il mio stato maggiore e l'ho trattato come si meritava. Con noi i sistemi giolittiani non attaccano. Abituati a tagliare i nodi gordiani con la spada, sapremo far uso della forza *>.

La battaglia si riaccese, frantumandosi in decine di scontri, con innumerevoli episodi di valore da parte dei popolani decisi a non cedere alla tracotanza fascista.

Continua Balbo nel suo diario: « All’alba del 5 agosto: Notte insonne. Coi miei ufficiali studio accurato della riva sinistra del torrente dove oggi deve essere tentata l'incursione fascista per smantellare definitivamnte la fortezza sovversiva. Impressione profonda della battaglia che si svolge nella notte con tentativi di sorpr[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 281

Brano: [...]staurare

lo stato d'assedio, ma il re rifiuta di firmare il relativo decreto e invita a Roma Mussolini, per trattare.

29.10: Il re incarica ufficialmente Mussolini di formare il nuovo governo. Mussolini, da Milano, raggiunge Roma in vagone letto. 30.10: Mussolini si presenta al re in camicia nera (« Porto a Vostra Maestà l’Italia di Vittorio Veneto »). 31.10: Primo governo Mussolini, comprendente popolari, democraticisociali, nazionalisti, giolittiani, uomini di destra. La Confindustria saluta soddisfatta il governo fascista.


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine giolittiani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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