Brano: [...]
Lo studio del folklore in Italia
I. — Oltre alla poesia e alla letteratura degli scrittori colti, trasmesse attraverso la Lcrittura, esistono una poesia e una lettera tura trasmesse oralmente : sono la poesia e la letteratura popolari` che, assieme alle usanze tradizionali, alle credenze, alle leggende. alle arti domestiche ecc. diffuse tra le classi umili, costituiscono ciò che suole designarsi generalmente con il nome inglese di folklore:
e folkloristica si chiama la scienza che ne fa oggetto di studio.
E' evidente che questa scienza presenta oggi un grande interesse per il movimento proletario: attraverso la conoscenza del folklore contadino, artigiano e operaio, è possibile mettere in luce una cultura popolare. in part, ancora arcaica e quindi da superare, in parte nuovissima e progressiva, e quindi da valorizza re. Inoltre uno studio condotto con animo aperto ai problemi del proletariato può permettere di demolire molte posizioni ideologiche borghesi sia sul terreno della letteratura e dell'arte, e cioè dell'estetica, sia sul terreno pi[...]
[...]'estetica, sia sul terreno più propriamente storico dei rapporti tra le classi dirigenti tradizionali e il proletariato; .consente di porre in rilievo anche per questa via la funzione che le classi popolari hanno sinora assolto nella vita delle nazioni e il ruolo che ad esse spetta nel mondo moderno.
E' opportuno quindi conoscere quali siano stati sino ad oggi gli orientamenti degli studi di folklore in Italia.
11. — Il primo settore del mondo folkloristico che attirò l'attenzione dei letterati e degli studiosi fu quello della poesia popolare. Questa anche in Italia fu scoperta sotto l'impulso delle idee romantiche sopratutto tedesche (Herder. Grimm. ecc.) al principio del secolo scorso. L'entusiasmo fu grande : nelle ballate, negli strambotti, negli stornelli oralmente tramandati di generazione in generazione i letterati scoprirono una serie di bellezze fresche ed ingenue che li riempivano di stupore e di amore per il a popolo » e per la sua anima vicina alla natura, schietta, libera dagli impacci delle tecniche artificiose e dalle ricercatez[...]
[...] tanto spesso gli si attribuiscono sì dal lato delle sue istituzioni, e sì da quello degli sforzi da caro durati a sostegno dei propri diritti ». E' vero che qui il Pitrè pensava sopratutto ad una contrapposizione nazionalistica di a popolo italiano » e di dominatori stranieri; ma è altrettanto vero che giusta è quella sua contrapposizione di una storia delle classi popolari alla storia delle classi dirigenti.
V. — L'allargamento della indagine folkloristica agli usi e alle credenze che abbiamo visto nel Pitrè era stato però già operato dallo sviluppo degli studi di mitologia comparata che sorsero e crebbero alla metà del secolo scorso particolarmente in Germania e in Inghilterra. Sotto l'influenza delle teorie di Max Müller (il quale riferiva ogni leggenda mitologica ai fenomeni naturali del sorgere e del tramontare del sole basandosi sopratutto sulla mitologia dei popoli dell'antica India), Angelo De Gubernatis volle mettere a confronto gli usi nuziali, funebri e natalizi d'Italia con quelli di tutti gli altri popoli indoeuropei (antichi abit[...]