Brano: [...]gli ustascia) che propugnava l’ingres

so del paese nell'orbita della Germania e deH'Italia, assassinarono il re di Jugoslavia Alessandro durante una visita ufficiale del sovrano a Marsiglia. Salito sul trono l’erede undicenne Pietro li, sotto un consiglio di reggenza presieduto dal fratello del morto, principe Paolo, i circoli dirigenti serbi dovettero fare qualche concessione all’opposizione croata, rafforzando in politica estera le tendenze filonaziste (alla vigilia della seconda guerra mondiale la Germania assorbiva il 32 per cento delle esportazioni della Jugoslavia e ne copriva il 48 per cento delle importazioni).

Nel 1935, salito al governo l’oltranzista M. Stojadinovic, si ebbe un ulteriore spostamento a destra: nel

1937 la Jugoslavia concluse con il governo fascista bulgaro un patto di « eterna amicizia » e, nel marzo dello stesso anno, un patto di « neutralità » con l’Italia, che dava a Mussolini mano libera in Albania. Questi nuovi accordi praticamente liquidarono il precedente sistema di alleanze internazionali.

Nel 1936 l[...]

Brano: [...]892, m. a Vienna (Austria) il 6.5. 1975; prelato ungherese. Proveniente da famiglia di piccola nobiltà terriera di origine tedesca (il suo cognome era Pehm ed egli volle mutarlo in Mindszenty, dal villaggio in cui era nato), fu ordinato sacerdote nel 1915. Nel 1919 si schierò contro la Repubblica ungherese dei Consigli e a fianco dell’ammiraglio Horthy (v.). Come nazionalista ungherese, successivamente si oppose però alle tendenze filotedesche e filonaziste del governo di Gyula Gòmbòs (19321936). Nominato vescovo di Vezsprem nel febbraio 1944, dopo l’occupazione tedesca si rifiutò apertamente di collaborare con i nazisti, che lo incarcerarono. Con l’entrata dell’Armata Rossa in Ungheria e il crol

lo del fascismo, il vescovo Mindszenty fu liberato e venne a trovarsi al centro della lotta politica. Sfruttando l’ascendente derivante dal fatto che aveva coraggiosamente tenuto testa ai nazisti, si fece portavoce delle forze conservatrici; alle prime elezioni politiche del dopoguerra (4.10.1945) intervenne attivamente per convogliare i voti sul Par[...]

Brano: Svezia

scalpore rivelando il primo accordo segreto sul permesso di transito concesso dal governo alla Germania.

La stampa filonazista in Svezia fu invece esigua e non ebbe mai eccessiva diffusione. Il giornale che maggiormente difese la politica di compromesso del governo fu VAftonbladet, ma il caso di collaborazionismo più grave fu costituito dal quotidiano socialista “Folkets Dagblad” che manifestò chiare tendenze filonaziste.

Dopoguerra

Alle elezioni del 1940 il Partito socialdemocratico aveva ottenuto la maggioranza assoluta in entrambe le Camere, ma la situazione internazionale e la formazione di un governo di coalizione gli avevano di fatto impedito di sfruttare il proprio successo. Nel 1944 i socialdemocratici, appoggiati anche dai comunisti, proposero un programma detto dei “27 punti” e comprendente tre obiettivi principali: piena occupazione; equa distribuzione del prodotto; democrazia effettiva nelle attività industriali e commerciali. Inoltre, per i lavoratori, si chiedevano assicurazioni sociali co[...]