Brano: [...]niente dall’Egitto. Con il pretesto di combattere la tratta degli schiavi e di esplorare il paese, nel 1840, durante gli anni del despota egiziano Mohammed Alì, agenti francesi penetrarono nel Sudan risalendo il Nilo a bordo di 10 battelli con circa 400 fra soldati e marinai mercenari di varia risma. Dopo questa prima ricognizione, nel 1861 giunse come “esploratore scientifico” l’agente britannico Samuel Baker che, nel 1865, venne nominato dagli egiziani “governatore” della provincia equatoriale del Sudan. Da quel momento il Sudan orientale entrò nell’orbita del colonialismo britannico. Analoga sorte subirono, attraverso altre vicende, i territori abitati dalle tribù arabe e sudanesi nella parte occidentale del paese (Darfur, Bahr al Ghazal). Nel 1877, nominato viceré del Sudan dal governo egiziano che stava passando sotto il controllo britannico (v. Eqitto), il generale inglese Charles George Gordon (Gordon Pascià) si insediò a Khartum. La rivolta dei capi locali (Soliman Ziber nel Bahr el Ghazal, il sultano Harun nel Darfur), protrattasi da[...]
[...]ta da un esercito egiziano comandato dall’ufficiale italiano Romolo Gessi che, tra l’altro, fece uccidere a tradimento Soliman e i suoi generali dopo aver loro promesso la vita in cambio della resa.
Lo Stato mahdista
Di famiglia povera araba, il predicatore musulmano Mohammed Ahmed Ibn Abdallah chiamato Mahdi (Messia), in nome della “vera fede islamica” nel 1880 sollevò le popolazioni del Sudan contro gli invasori bianchi e i loro complici egiziani, compreso l’alto clero. Estromesso dalla chiesa musulmana ufficiale, il Mahdi strinse intorno a sé una setta (dervisci) e chiamò il popolo alla lotta. Con una massa armata di bastoni ma spinta da fanatismo religioso, alla testa dei suoi seguaci il Mahdi colse una vittoria dopo l’altra: il 9.12.1881 affrontò un presidio di 1.400 uomini comandato dal governatore egiziano di
Fashoda (oggi Kodok) distruggendolo completamente; il 18.1.1883 attaccò a El Obeid un'armata di 4.000 soldati egiziani, sbaragliandola; nell’autunno dello stesso anno fu la volta del generale inglese Hicks che, giunto all[...]
[...]la chiesa musulmana ufficiale, il Mahdi strinse intorno a sé una setta (dervisci) e chiamò il popolo alla lotta. Con una massa armata di bastoni ma spinta da fanatismo religioso, alla testa dei suoi seguaci il Mahdi colse una vittoria dopo l’altra: il 9.12.1881 affrontò un presidio di 1.400 uomini comandato dal governatore egiziano di
Fashoda (oggi Kodok) distruggendolo completamente; il 18.1.1883 attaccò a El Obeid un'armata di 4.000 soldati egiziani, sbaragliandola; nell’autunno dello stesso anno fu la volta del generale inglese Hicks che, giunto alla testa di 10.000 soldati egiziani, si trovò di fronte a 40.000 dervisci inferociti e subì una catastrofica sconfitta (solo 500 dei suoi uomini si salvarono ed egli stesso cadde in combattimento). Nel 1884 la rivolta mahdista investiva ormai l’intero Sudan e, dopo 10 mesi di assedio, cadde infine la capitale Khartum, i cui difensori (compreso il viceré inglese Gordon) furono letteralmente sterminati.
Sorse così, per la prima volta sul continente africano dopo l’intrusione degli imperialisti europei, uno Stato indipendente. Il Mahdi fece costruire nei pressi di Khartum la nuova capitale Omdurman e fondò una grande federazion[...]
[...]o a scrivere: « Non credo che il fanatismo esista più come una volta nel mondo, a giudicare da quanto ho visto in questo paese, che chiamano paese di fanatici. Si tratta piuttosto di una questione di proprietà, e sembra piuttosto il comuniSmo sotto la bandiera della religione ». Cfr. Endre Sik, Storia dell’Africa Nera, La Pietra, 1970, voi. I, pag. 321.
Per quasi un ventennio dall’inizio della loro lotta i dervisci si difesero strenuamente da egiziani, inglesi e anche italiani nel Sudan orientale (189699), ma poiché la loro unità si fondava in gran parte sulla figura del Mahdi, alla morte del “messia” (1885) cominciarono a sorgere le divisioni interne. Il suo successore, il califfo Abdullah, si dimostrò incapace di proseguirne l’opera e si ebbe un graduale sgretolamento del nuovo Stato. Dopo aver vinto una guerra contro il negus d’Etiopia Giovanni che, istigato dagli inglesi, attaccò lo Stato mahdista con 150.000 uomini, i dervisci si trovarono a fare i conti direttamente con la Gran Bretagna che nel 1896, per chiudere la questione, inviò [...]