Brano: [...]ernalismo e dominato dall’uso esclusivo degli apparati tradizionali del potere stesso (l’esercito e l’amministrazione statale).
Vi sono vari momenti della esperienza di Nasser, nei quali egli intravvide la relativa fragilità di tutto ciò, specialmente dopo la sconfitta del 1967, quando comprese che non si trovava di fronte a un avvenimento spiegabile solo sul terreno militare, ma alla necessità di più ampie riflessioni e analisi sulla società egiziana, sui suoi impacci e sulle sue deformazioni, sui nuovi gruppi sociali emersi dall’impetuoso sviluppo del paese e dalle sue trasformazioni.
A ridosso della sconfitta veniva cioè alla luce una fase che, proprio in virtù del cammino percorso, premeva perché ci si calasse nella dialettica sociale aperta, non per arbitrarla o offuscarla com’era sino allora avvenuto, ma per esplicitarla, organizzando politicamente e socialmente le forze autenticamente nazionali onde diventassero protagoniste di un ulteriore balzo in avanti della « rivoluzione nazionale ». Venivano cioè alla luce le grandi questio[...]
[...]a luce le grandi questioni del partito politico, della riorganizzazione dello Stato, del ricambio dei gruppi dirigenti, dell’articolazione di nuovi centri di potere popolare.
Il * nasserismo »
Nasser intuì tutto ciò, ma rinviò i problemi alla fine del conflitto con lo Stato di Israele. La morte perciò lo colse in un momento difficile, il cui il « nasserismo » non era più sufficiente a fronteggiare nella sua interezza la crisi della società egiziana:
ma nel contempo non vi erano ancora sulla scena forze di ricambio in grado di ereditarlo e portarlo avanti. In realtà il « nasserismo » fu essenzialmente fuso con la sua persona e la sua attività e non fu mai una corrente di pensiero organico e coerente. Fu più l'enorme lavoro concreto compiuto in una decisa emancipazione dell’Egitto da ogni forma di dominazione coloniale e neocoloniale, che una ideologia capace di organizzare grandi masse come una stabile forza politica. La concretezza delle conquiste realizzate, i connotati pratici conferiti al risveglio nazionale, le tangibili tappe co[...]
[...]coloniale, che una ideologia capace di organizzare grandi masse come una stabile forza politica. La concretezza delle conquiste realizzate, i connotati pratici conferiti al risveglio nazionale, le tangibili tappe conseguite nella lotta contro l’imperialismo, l’ingresso provocato delle masse egiziane nella storia del proprio paese, bastano del resto a dare risultato alla grandezza di Nasser, come protagonista decisivo di un lungo tratto di storia egiziana e araba.
R. Le.
Natali, Ada
N. il 5.3.1898 a Massafermana (Ascoli Piceno) ; insegnante elementare.
Definita dalla polizia fascista come « sovversiva comunista pericolosa » e sottoposta a vigilanza sotto il regime fascista, fu confinata a insegnare a Roccafluvione e in altre piccole frazioni del Maceratese, dove rimase per 17 anni. Durante questo periodo completò i propri studi, laureandosi in giurisprudenza aH’Università di Macerata.
Dopo l’8 settembre 1943 prese parte alla Guerra di liberazione, partigiana combattente nelle fite della Resistenza marchigiana.
Dopo la Liberaz[...]