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Il segmento testuale disfattista è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 60Entità Multimediali , di cui in selezione 14 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 106

Brano: [...]ere da parte del proletariato, nell’immediato dopoguerra misero in movimento in Italia, Germania, Francia, Austria, Ungheria e nei Balcani vaste masse di soldati e di lavoratori. La sconfitta fu « militare », ma le cause furono militari e politiche insieme, e le seconde ebbero un peso che non può essere sottovalutato. Nel corso del 1917 i socialisti avevano intensificato la propaganda contro la guerra e Claudio Treves (v.) era stato bollato come disfattista per avere concluso un discorso alla Camera col grido:

« Un altro inverno non più in trincea ».

Dell’epiteto di disfattista fu gratificato anche il papa Benedetto XV, a causa del suo invito, rivolto ai capi degli Stati belligeranti, « a porre fine all'inutile strage ». Disfattisti vennero chiamati gli operai, torinesi che nell’agosto 1917 eressero barricate e si batterono per il pane e per la pace. Nella stessa occasione furono anche operati numerosi arresti.

Un anno dopo (2.8.1918) il Tribunale militare di Torino condannò per « disfattismo » alcuni dirigenti socialisti: Giacinto Menotti Serrati, direttore dell’« Avanti! », a 3 anni e 6 mesi di reclusione; Francesco Barberis, a 6 anni; Pietro Rabezzana, a 4 ann[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 5

Brano: [...]co, nel quale militò dal 1904 al 1908. Successivamente trasferitosi in Germania, collaborò alla stampa socialdemocratica. Nel 1912 fu espulso dal Partito socialdemocratico tedesco con accusa di furto (da cui il soprannome di “Il ladro”). Nello stesso anno organizzò la scissione nel partito polacco contro la tendenza di Rosa Luxemburg.

Internazionalista militante, espulso dalla Germania durante la Prima guerra mondiale per aver svolto attività disfattista, fu esule in Svizzera, dove si avvicinò ai bolscevichi. Allorché Lenin, nel 1917, rientrò in Russia, Radek si stabilì in Svezia per assicurare i legami internazionali dei bolscevichi. Dopo la rivoluzione d'ottobre passò in Russia e divenne uno dei massimi dirigenti sovietici. Organizzò la propaganda fra i prigionieri di guerra tedeschi e fece parte della delegazione russa, guidata da Trotzkij, durante le trattative di pace fra Imperi Centrali e Russia sovietica a BrestLitovsk.

Nel 1918 fu inviato in missione segreta in Germania, dove assistette alla fondazione del Partito comunista tedesco[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 661

Brano: [...]14, nel 1915 fu eletto segretario della Federazione giovanile di Sassari e iniziò le sue collaborazioni al « Risveglio dell'isola », organo del Sin

dacato ferrovieri sardi di cui fu anche vicesegretario.

Nel 1917 si trasferì a Roma, fu eletto segretario nazionale della F.G.S. e assunse la direzione di Avanguardia (v.), entrando così di diritto, con voto consultivo, nella Direzione del partito. Nel gennaio 1918 fu arrestato per « propaganda disfattista », ma assolto per insufficienza di prove e assegnato al soggiorno obbligato nella città di Volterra, poi a Roma.

Nel febbraio 1919 aderì all’ala massimalista del P.S.I. e, nell’ottobre, fu riconfermato segretario nazionale dal VII Congresso della F.G.S., mentre la direzione di « Avanguardia » passava a Secondino Tranquilli. Nel 1919 partecipò alla fondazione dell'Internazionale della gioventù comunista e venne eletto membro dell’Esecutivo, poi rieletto nel successivo congresso.

Nel luglio 1920 partecipò al II Congresso dell’Internazionale Comunista in rappresentanza dei giovani e vi sos[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 106

Brano: [...]9

1943 prese parte alla Guerra di liberazione, combattendo nelle formazioni partigiane della zona di Prato.

Nesti, Alcide

N. a Siena il 17.3.1907; tipografo. Membro dell’organizzazione comunista clandestina operante a Pesaro e a Fano, nel gennaio 1933 fu arrestato con un gruppo di compagni sotto l’accusa di aver diffuso volantini di propaganda antifascista in occasione del Primo maggio e del

7 novembre 1932, di aver svolto propaganda disfattista nelle caserme e di aver stampato il giornale comunista « La Scintilla ». Deferito al Tribunle Speciale, nel novembre fu condannato a 6 anni di reclusione.

Neto, Agostinho

N. il 17.12.1922 a Kaxicane (Angola); m. a Mosca il 10.9.1979; medico e statista angolano.

Figlio di un pastore metodista, quindi cresciuto neH’ambiente della ristretta élite angolana nera, frequentò il liceo a Luanda (allora capitale della colonia portoghese) e, tra il 1944 e il 1949, cominciò a lavorare nel servizio sanitario pubblico. Infiammatosi alle idee nazionaliste, poco più che ventenne pubblicò poesie a ca[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 701

Brano: [...]acollo del movimento democratico e liberale si contrappose il sorgente movimento comunista, di cui divenne esponente locale Tarquinio Pozzoli, sindaco'di Cremona (1920) e primo segretario della Federazione comunista provinciale; più volte aggredito dai fascisti, si spegnerà il 3.4.1927. Altra figura di rilievo fu quella di Ferruccio Ghinaglia, di Casalbuttano. Nato il 27.9.1899, antimilitarista, estromesso dalla direzione de Lo studente perché « disfattista », segretario della Fedérazione giovanile socialista e infine comunista, Ghinaglia pubblicò (con Zeni, Ventura e altri) il Bolscevico; studente in medicina a Pavia, organizzò gruppi di Guardie rosse e di Ciclisti rossi per sostenere lo sciopero agricolo del marzo e l’occupazione delle fabbriche; alla fondazione del Partito comunista divenne segretario della Federazione provinciale di Pavia e qui cadde assassinato dai fascisti il 21.4.1921.

Il fascismo

I comunisti condussero le battaglie contro lo squadrismo fascista cremonese. Tra i più attivi, oltre a Pozzoli, furono Bernamonti, Bellig[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 111

Brano: [...]in base all’art. 247 del C.P., a 7 anni di reclusione. Nel penitenziario di Finalborgo si trovò in compagnia di altri condannati politici, tra i quali don Davide Al bertario e Paolo Val era. Liberato per amnistia, ritornò a Genova; trovò la

voro in una tipografia di Voltri ove, nel 1908, sarà eletto sindaco, il primo sindaco socialista della cittadina.

Durante la prima guerra mondiale, trovandosi sotto le armi, fu denunciato per propaganda disfattista, ma assolto dal Tribunale militare. Negli anni che precedettero l’andata al potere del fascismo, fu spesso costretto ad abbandonare la casa per sfuggire alle violenze degli squadristi. Durante il ventennio della dittatura operò clandestinamente, diffondendo giornaletti stampati alla macchia e raccogliendo fondi per le vittime politiche. Collaborò alla Resistenza, aiutando i partigiani. Dopo la Liberazione fu presidente del Patronato scolastico e della Congregazione di carità di GenòvaVoltri.

A.De.

Arangio Ruiz, Vincenzo

N. a Napoli il 7.5.1884, m. a Roma il 13.2.1964. Giurista, autor[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 73

Brano: [...]pra polemica contro i partiti del C.L.N., soprattutto contro i comunisti e i socialisti. Recatosi al Nord dopo la Liberazione, nell’ottobre ’46 vi costituì un Movimento di Resistenza Partigiana (M.R.P.), con ifr tenti chiaramente provocatori, che venne sconfessato dalle altre forze della Resistenza.

In nome di un « autentico socialismo rivoluzionario », durante l’occupazione tedesca di Roma Io « Spartaco » faceva aperta propaganda attesista e disfattista, arrivando a scrivere: « I proletari dovranno marciare a battaglioni serrati quando i nazisti avranno lasciato la capitale. Prima, ogni generoso e ingenuo che venisse scoperto sarebbe falciato dalla mitraglia dei nazifascisti ». (4.3.1944). Nel dopoguerra, dopo la scissione di Palazzo Barberini, l’Andreoni aderì al partito socialdemocratico (P.S.L.I.) e nel 1948 ne diresse l’organo ufficiale L’Umanità su posizioni di acceso anticomunismo. Allorché, il 14 luglio di quell’anno, fu sparato a Paimiro Togliatti (v.), molti videro un’indubbia istigazione a questo attentato in un articolo apparso su[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 62

Brano: [...]situazione, amnistiando tutti coloro che non avevano più di sei mesi di diserzione (esclusa la diserzione col passaggio al nemico) o che avevano riportato condanne — dai tribunali militari — non superiori a 10 anni di reclusione. Successivamente, quando i fascisti nella lotta per il potere si abbandonarono a speculazioni patriottarde, deprecarono l’amnistia Nitti, che pure era stata a suo tempo elogiata da « Il Popolo d’Italia ». Vilipeso come « disfattista » e quasi messo sotto accusa, l’on. F.S. Nitti, nella discussione avvenuta in parlamento T8.3.1921, dimostrò che in realtà l’amnistia ai disertori non era stata così ampia come fascisti e nazionalisti sostenevano, ma essa aveva interessato soltanto 40.000 persone, poiché su 1.030.000. processati per diserzione o altri reati militari (di cui 370.000 si trovavano all’estero), la grande maggioranza aveva già scontato la pena o si trovava in libertà provvisoria.

Le amnistie fasciste

I governi di Mussolini adottarono sette provvedimenti di amnistia. Il primo, emanato con R.D. 22.12.1922

6



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 481

Brano: [...]99; contadino.

Membro di una vasta organizzazione comunista clandestina che sosteneva il movimento partigiano in Istria, nel giugno 1942 venne arrestato. Deferito al Tribunale speciale con 22 coimputati, il 29.5.1943 fu condannato a 8 anni di reclusione.

Sermoneta, Vittorio

N. a Roma il 21.10.1901; commerciante.

Antifascista, nel maggio 1942 fu ar

restato per aver diffuso le notizie apprese da Radio Londra. Accusato di “propaganda disfattista” contro la guerra, fu deferito al Tribunale speciale che, l’11.7.1942, lo condannò a 20 anni di reclusione.

Sernia, Nicola

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Barletta (Bari) nel 1910, m. a Celenza Valfortore (Foggia) il 5.10.1943; maresciallo dell’esercito.

Militare di carriera, l’8.9.1943 prestava servizio come artificiere presso il Deposito del 9° Reggimento di Artiglieria della Guardia di Finanza a Gorizia. Essendosi rifiutato di arruolarsi nell’esercito della repubblica di Salò venne arrestato, ma riuscì a fuggire e, raggiunta la linea del fronte nel Meridione, s[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 105

Brano: [...]sto, Michele

N. a Catania il 29.11.1877; operaio. Nel primo dopoguerra militò nel Partito socialista e fu segretario della Camera del Lavoro di Catania nella fase più dura dello squadrismo fascista. Aderì poi al Partito comunista e, negli anni Trenta, partecipò all’attività clandestina.

Il 12.11.1936 venne arrestato con altre 14 persone, tra cui il noto comunista catanese Giuseppe Bortolas. Accusato di aver condotto « un’assidua propaganda disfattista contro il regime » e « favorevole al comuniSmo sovietico », manifestando « il proposito di indurre la classe operaia a seguire l’esempio dei proletari di altre nazioni », venne inviato al confino per 4 anni.

Nel secondo dopoguerra riprese l’attività nei sindacati.

G.Mic.

Trabucchi, Alessandro

Alessandri. N. a Verona il 5.12.1892, m. a Rigolato (Udine), il 29.11.1982; ufficiale dell’esercito.

Uscito dalTAccademia militare di Artiglieria e Genio nel 1913, partecipò alla Prima guerra mondiale e nel 1916 raggiunse il grado di capitano. Promosso maggiore nel 1926, tenente colonnello[...]


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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine disfattista, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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