Brano: Biella

I rastrellamenti compiuti nei Biellese furono numerosi, e diedero occasione a cruenti scontri: il 20.2.

1944, a Monte Cerchio e a Monte San Bernardo di Trivero [ove già, nel marzo 1307, aveva combattuto alla testa dei suoi seguaci « Fra Dolcino»); il 13 marzo seguente, a Rassa (v.) in Valsesia; il 29 maggio, nella valle dell'Elvo, cui seguì l’eccidio di ventidue garibaldini, avvenuto a Biella il 4 giugno, (v. Barone, Monte), il 5 e 6 luglio, a Crevacuore, dove si combattè sulle rive del Sessera dopo aver fatto saltare i ponti.

II 25 luglio, nella valle di Gressoney (v.), fu compiuta una vasta azione offensiva, coordinata con formazioni autonome e altre, valdostane, di « Giustizia e Libertà », che portò alla espugnazione del presidio di Issime. Numerosi scontri difensivi e offensivi si svolsero nei primi mesi del 1945, durante i quali il Biellese fu sottoposto a incessanti rastrellamenti. Importanti i combattimenti [...]

Brano: [...]4); La lezione del trotzkismo

(1925); La politica del partito nelle campagne. Ha tenuto discorsi e rapporti organizzativi al XI, XIII e XIV Congresso del Partito. Ha presentato progetti dei Piani quinquennali al XVII e al XVIII Congresso. Come pubblicista, dal 1912 in poi ha scritto molti articoli, senza lasciare tuttavia tracce rimarchevoli.

Mombarone di Graglia

Altura prealpina (2.371 m s.l.m.) a nordovest di Biella (v.), tra le valli dell'Elvo e di Oropa, dopo l’8.9.

1943 ospitò sulle sue pendici una delle prime formazioni partigiane biellesi. Composta da una quarantina di patrioti e da 15 ex prigioneri di guerra alleati, la formazione era guidata dai comunisti Giovanni Calligaris (ex ufficiale garibaldino in Spagna) e Avanti Domenico Bricareiio (v.), nonché dal professore cattolico Stefano Vigna e da Angelo Maritano.

Il 20. 11.1943, informate da una spia infiltratasi nelle file partigiane sotto il falso nome di tenente Ferra rotti, ingenti forze fasciste salirono sul Mombarone operando un rastrellamento che disperse la forma[...]

Brano: [...]ata. Tutti i paesi intorno e l’intera Serra erano presidiati dai nazifascisti che si ripromettevano di concludere all’indomani la loro operazione. Lo sganciamento notturno delle formazioni costituì perciò una manovra di grande rilievo militare. Concentrati intorno a Sala, gli 800 partigiani si divisero in tre colonne: la 76a Brigata, suddivisa in distaccamenti, si diresse verso la bassa valle d’Aosta, presso Ponte SaintMartin, verso l’alta valle dell'Elvo e il basso Canavese; il Battaglione “Bixio”, passando a fianco dell’abitato, si diresse a sudest verso Cossano, allora sede provvisoria della 2a Brigata: il Battaglione “Baudrocco”, il Battaglione “Leslie Parker” e gli uomini della 182a si diressero verso il Canavese, dandosi appuntamento nella zona di Albiano, oltre la strada Cavagliàlvrea. La lunga marcia notturna fu effettuata nel silenzio, attraverso sentieri e mulattiere coperte di neve, in mezzo ai boschi e, per alcuni tratti, anche lungo le strade nelle zone pianeggianti e abitate.

Quando, verso l’alba, i partigiani biellesi raggiun[...]