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Il segmento testuale dell'Avana è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 324Analitici , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Saverio Tutino, La Rivoluzione cambia il volto «hollywoodiano» della capitale. Si parte per i campi e l'Avana rinuncia al suo fastoso carnevale. Imponente migrazione giovanile verso l'entroterra dove gettano le basi di un'agricoltura moderna - Intensificata su larga scala la lotta al burocratismo. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1967 - - febbraio - 19

Brano: [...] il cappellone di «yarey» dei contadini. Portano amache e stoviglie. Partono per i campi. Un giorno sono studenti di medicina che si trasferiscono nelle campagne delle regioni orientali per assistere le brinate dei «macheteros». Un altro giorno è una brigata che parte per la canna.
E' venuto il momento dell'attacco a fondo alla vecchia città. Questo momento è stato preparato lentamente. Lasciando molto margine alla possibilità per il cittadino dell'Avana di abituarsi all'idea che la sua preziosa capitale non sarebbe più stata in futuro quello che era stata in passato.
La città si svuota. La burocrazia viene isolata. Da un lato quelli che non vogliono e non sapranno mai vivere questa rivoluzione fanno la coda all'aeroporto di Varadero dove, due volte al giorno arriva da Miami un aereo per raccogliere chi emigra negli Stati Uniti. Cento persone al giorno, se ne vanno per questa via: è la piccola borghesia che non accetta di provare a costruire qualcosa di nuovo. D'altro lato, operano le Commissioni regionali di lotta contro il burocratismo. Il[...]

[...]rno, se ne vanno per questa via: è la piccola borghesia che non accetta di provare a costruire qualcosa di nuovo. D'altro lato, operano le Commissioni regionali di lotta contro il burocratismo. Il lavoro politico del partito agisce infine tra le grandi masse dei cittadini: l'unione dei giovani comunisti svolge un suo lavoro peculiare soprattutto fra gli studenti (ma tutti sono studenti adesso a Cuba), mentre il comitato «provinciale» del partito dell'Avana comincia il censimento delle forze del lavoro nella capitale.
Fra la fine dell'epoca coloniale e la definitiva rivoluzione che ha posto bruscamente termine all'epoca neocoloniale statunitense. L'Avana aveva sofferto essenzialmente di due mali: una dilatazione sproporzionata di popolazione dedita ad attività parassitarie e una con concentrazione di burocrazia che impediva l'urto diretto fra gli strati più poveri e quelli privilegiati. La città smise praticamente di essere cubana e divenne un'appendice degli Sta ti Uniti. Un quarto della popolazione di Cuba si concentrò in questo assurdo «para[...]

[...]è ore di riposo nè a volte notti di sonno, per superare le difficoltà e far trionfare i programmi stabiliti nella agricoltura e nella zootecnia».
L'Ufficio politico del partito ha deciso una rapida robusta campagna per sburocratizzare le stesse commissioni di lotta contro il burocratismo. Un centinaio di alunni delle scuole di istruzione rivoluzionaria, i migliori, sono stati distribuiti nei vari «regionali» (noi diremmo le sezioni) del partito dell'Avana per operare in due settimane il controllo del lavoro delle commissioni istituite due anni fa per la lotta contro il burocratismo: questa lotta era rimasta sulla carta. Il ministro del lavoro, Basilio Rodriguez è stato destinato ambasciatore in Corea del Nord e al suo posto è venuto Jorge Risquet. Anche il segretario del partito dell'Avana è stato sostituito. Quello nuovo, Jesus Betancourt, sa che si deve cambiare sistema: «la battaglia contro il burocratismo» gli è stato detto autorevolmente «è una rivoluzione che non è stata ancora fatta». Ora il ministero del lavoro sta studiando la riorganizzazione completa della forza di lavoro a Cuba. Esistono — ha detto Armando Hart, responsabile dell'organizzazione del partito — enormi concentrazioni di lavoratori in determinati centri urbani e mancanza di lavoratori nell'agricoltura.
«L'essenza del problema — ha detto Hart — consiste nel trovare uomini capaci e sufficientemente dinam[...]



da Saverio Tutino, Cuba. Tutta la popolazione attiva è impegnata nello studio in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1964 - - ottobre - 9

Brano: [...]o inadatto per la cura, a Topes de Collantes, quest'anno ospita seimila studenti delle magistrali. L'anno venturo ne ospiterà dodicimila.
I giornalisti statunitensi venuti a Cuba il mese scorso hanno dovuto riconoscere che, nel campo dell'istruzione, la rivoluzione di Fidel Castro ha compiuto miracoli. Hanno potuto constatarlo dovunque. Nei sofisticato bar a luci basse del «Polinesio», in cima alla Rampa (una sorta di via Veneto, più popolare, dell'Avana), due camerieri e un maitre parlano, in un angolo, della definizione marxista del salario. E' un momento di relativa pausa nel lavoro. Lo straniero rimane sorpreso: s'informa e viene a sapere che l'indomani quel cameriere dovrà passare un esame di economia politica e sta ripassando la materia col maitre, che l'anno scorso, per cinque mesi e mezzo, ha frequentato la scuola provinciale di istruzione rivoluzionaria.
II cameriere frequenta una scuola professionale dove si perfezionerà in materia contabile e inoltre studierà lingue, storia, geografia, elementi di dottrina marxista e «buone manie[...]

[...]ateria contabile e inoltre studierà lingue, storia, geografia, elementi di dottrina marxista e «buone maniere». Quattro ore al giorno, fra le due e le sei del pomeriggio. Gli insegnanti sono in gran parte compagni di lavoro che hanno già seguito con profitto lo stesso corso. Nell'albergo giù grande della capitale sono impiegati ottocento lavoratori. Tutti, nessuno escluso, si sono iscritti ai corsi di studio e di perfezionamento. Nella provincia dell'Avana sono state aperte le iscrizioni alle scuole serali per operai e contadini. La provincia è quella più sviluppata culturalmente. Sono state messe in bilancio, preventivamente, 250 mila iscrizioni, ma già si pensa che le richieste saranno molte di più.
Al congresso dei consigli municipali di istruzione — estate '63 — era stato fissato un obbiettivo di un milione e 230 mila alunni per le elementari nel 6364. Ne sono venuti 50 mila di più. Quest'anno si pensa che si avranno un milione e 300 mila iscritti. La media nazionale delle frequenze è stata del 75 per cento. In alcune zone di montagna dove[...]

[...]o lavoro è organizzato in modo che possono diplomarsi (e i diplomati possono avanzare): vi sono Unità Zonali dove i maestri di montagna si riuniscono una volta al mese per discutere e per scambiarsi esperienze: e una volta all'anno, quando i ragazzi in novembre vanno al raccolto del caffè, i migliori maestri di montagna vengono riuniti all'Avana per un corso di perfezionamento.
Le studentesse del Magistero superiore che studiano all'Università dell'Avana insegnano alle più giovani allieve del quarto e quinto anno di scuola magistrale, agli studenti dell 'Istituto pedagogico Makarenko. A loro volta, gli studenti del Makarenko (che sono già passati attraverso un anno a Minas del Frio, sulla Sierra Maestra, e due anni nel centro di Topes de Collantes) insegnano nelle scuole elementari delle zone di pratica docente, istituite apposta per favorire il lavoro pratico degli studenti e al tempo stesso estendere l'insegnamento elementare nelle campagne. Il concetto dell'educazione si applica rigorosamente a Cuba, nella sua accezione più elevata. L'idea[...]



da Saverio Tutino, Il primo Cablo dall'Avana del nostro inviato. L'arrivo di U Thant – I dirigenti cubani discuteranno con lui le garanzie per l'indipendenza in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1962 - - ottobre - 31

Brano: [...]della RAU, e il brasiliano Hernan Tavares de Sa — e il generale indiano Rikhye.
Un'indicazione sull'esito dello consultazioni che U Thant condurrà in questi giorni potrà aversi probabilmente giovedì sera, quando Fidel Castro si rivolgerà alla nazione con un discorso completamente dedicato agli ultimi sviluppi della crisi.
In ogni caso, notava stamane Revoluciòn, U Thant è venuto a Cuba «per negoziare. non per ispezionare». Nei circoli dirigenti dell'Avana non si nasconde una certa impazienza per il fatto che il governo rivoluzionario cubano non ha avuto finora la possibilità di partecipare direttamente al negoziato.L'atteggiamento verso le promesse di pace americane è quello riassunto nella frase di Raul Castro: «Kennedy garantisce che non invaderà Cuba, ma noi ricordiamo bene Playa Girón: aveva promesso la stessa cosa. Stiamo dunque più all'erta che mai».
La radio e i giornali riferiscono che gli impegni presi da Krusciov costituiscono un gesto sereno, mosso dal senso di umanità dell'URSS; ma sottolineano soprattutto con molta forza le cinque[...]

[...]o le misure necessarie per fronteggiarlo. Questa valutazione si basava su due fatti: primo, che l'aiuto fornito dai paesi socialisti si rivelava ormai sufficiente per sconfiggere il blocco economico; secondo, che la controrivoluzione interna, bloccata dai comitati di vigilanza rivoluzionaria, era assolutamente incapace di agire. Lo prova il fatto che, in questi giorni, non è scoppiata neppure una bomba. Dunque, per abbattere il fastidioso regime dell'Avana a Kennedy non restava altra via che l'aggressione aperta e diretta. Infatti, i preparativi dei mercenari furono intensificati in quei giorni a Portorico e furono tentate le prime aggressioni costiere.
E' stato a questo punto che il governo rivoluzionario ha sollecitato le armi. Castro aveva promesso di adottare le misure necessarie. I cubani sanno oggi che tali misure sono state prese. E non si tratta, come si era supposto in un primo tempo, di un'adesione di Cuba al patto di Varsavia, ma di qualcosa di più diretto e immediatamente efficace.
Così si è arrivati alla crisi attuale. L'impressio[...]

[...]rattative indicano un ordine di priorità, nelle garanzie richieste, che pare accettabile a chiunque voglia in buona fede imboccare davvero la via della coesistenza. Ciò che Castro chiede, in pratica, è la rimozione delle uniche cause dirette della crisi attuale.
Notevole interesse ha destato all'Avana la presenza del generale Albino da Silva, aiutante militare del presidente del Brasile, Joao Goulart, incaricato di una missione presso il governo dell'Avana. Il generale, a quanto hanno riferito fonti brasiliane, ha già avuto incontri con Fidel Castro e ne avrà anche con U Thant. Il Brasile, come è noto ha tenuto a dissociarsi dall'azione aggressiva di Kennedy, e ha preso l'iniziativa di un piano di «disatomizzazione» in America latina, attraverso la liquidazione, oltre che delle basi cubane, di quelle americane a Puerto Rico.



da Saverio Tutino, Capodanno all'Avana. Bilancio di sei anni di rivoluzione. Ci sono ancora difficoltà ma il popolo è mutato profondamente e il prestigio di Castro è più grande che mai. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1964 - - dicembre - 31

Brano: [...]esercito sfilerà, la folla saluterà entusiasta i dirigenti e gli ospiti stranieri, fra cui quest'anno gli italiani Luporini, Baldelli, Bonacina e Corghi. In sei anni, Fidel Castro non ha perduto sostanzialmente nulla dell'appoggio popolare. Quest'anno la festa natalizia sembrava prospettarsi più dura del solito. E' mancato infatti dalle mense il tradizionale maialino. In cambio però vi era nei negozi una profusione inattesa di oggetti. Il centro dell'Avana è stato preso d'assalto: si sono comprati giocattoli cinesi, cecoslovacchi e tedeschi, apparecchi radio e giradischi giapponesi, dolci e vini spagnoli, bulgari e albanesi, ventilatori. macchine per fare il caffè, stoviglie, stoffe, dischi e libri in quantità. Da Madrid sono giunti molti romanzi anche italiani: Cassola, Volponi, Quarantotti — Cambini, Flajano e Landolfi; una scelta un po' curiosa, ma non conformista. Fidel Castro aveva promesso che nel gennaio del '65 il piano dell'avicoltura avrebbe consentito di produrre sessanta milioni di uova e quindi di distribuirne dieci a persona al m[...]

[...]cio e di domare una vacca selvatica. Fanno cerchio e comincia un rodéo. Vogliono divertirsi. Il partito è arrivato anche nel Cauto, ma come potrebbe non essere un partito speciale di tipo nuovo il partito nel Cauto? Riconoscere certe peculiarità cubane e dentro le peculiarità cubane, altre peculiarità locali, distinzioni di costume fra oriente negro e occidente in prevalenza bianco, fra pescatori di Manzanillo e piccoli contadini della provincia dell'Avana, è una qualità che la rivoluzione socialista sa apprezzare. Anche per questo, alla vigilia del suo settimo anno, nonostante le molte difficoltà che restano, la rivoluzione cubana è fondata sul consenso popolare e promette di continuare ad esserlo.
Saverio Tutino



da Saverio Tutino, Concluso il festival latino-americano. Cuba: la rivoluzione è generosa con il teatro. Dario Fo e Franca Rame all'Avana. Il premio a una commedia di Josè Triana. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1966 - - dicembre - 17

Brano: [...]icabile del suo colloquio con Hajdée, che è durato quattro ore. Quello che gli ha detto Hajdée lo racconterà lui o forse non lo racconterà e lo conserverà gelosamente tra le cose che contano nella vita di un uomo.
Dario Fo era contrario ad attribuire un premio e diceva a tutti che un festival di teatro non deve terminare con premi di nessuna specie. Tuttavia un premio è stato attribuito, per la migliore esecuzione dell'opera migliore: il «Gallo dell'Avana» è andato meritatamente alla direzione di Vicente Revuelt, per la commedia di José Triana, La notte degli assassini: un'opera che cammina per sentieri assai lontani da quello dei campi di canna da zucchero, dove è tutta impegnata la rivoluzione cubana. Però, un'opera valida.
Cuba seguita a vivere la sua rivoluzione in un ambiente di buona fede. Da un lato, i rivoluzionari fanno sentire le loro preoccupazioni, dall'altro le minoranze intellettuali fanno sentire le loro. Non sempre le esigenze pratiche dei rivoluzionari coincidono con l'espressione dei creatori d'arte. Vi è una tolleranza note[...]

[...]gettivi e individuali; un'altra rivolta a mettere in risalto in maniera equilibrata tutti gli aspetti del dramma di una gioventù tra la liberazione e l'angoscia, e quindi soprattutto la «patologia sociale», nelle sfumature intuitive delicate e irresistibili delle persone. Revuelta ha fatto propria la parte del leone, cioè la seconda via interpretativa e ha affidato a un gruppo di giovani la prima via, che poi pareva la più appetitosa. Ai giovani dell'Avana appassionati di teatro la versione dei giovani è piaciuta. Ma la maturità di Revuelta ha demolito le speculazioni. Cosi alla fine della sua «prima» gli applausi sono durati forse più di cinque minuti.
Poi si è discusso. Unanime la giuria ha premiato Revuelta e Triana anche se i pareri sono stati abbastanza discordi, come l'opera meritava. Il fatto è che Triana ha mostrato con un teatro avvincente uno spaccato di problemi che pur appartenendo solo a una parte della società cubana, la interessano globalmente: e tanto più dovrebbero interessarla, in quanto questa società è in rivoluzione.
Sa[...]



da Saverio Tutino, I problemi dello sviluppo della democrazia socialista. Cuba: offensiva contro la burocrazia. Trentunomila impiegati inutili erano negli uffici: lavorano adesso nell'artigianato, nell'industria e nell'Università - sull'organo ufficiale del partito due colonne dedicate alla «critica popolare» - Totalmente rinnovato il quotidiano della sera «Joventud Rebelde» - Si allarga il numero dei compagni con compiti di responsabilità - 160 mila fra uomini e donne al lavoro per due giorni e due notti ... in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1967 - - novembre - 22

Brano: [...]hanno celebrato il loro settimo anniversario con l'assunzione di nuovi, importanti compiti nel quadro dello sviluppo del potere locale. Nei giornali, alla radio, nelle assemblee di rendiconto delle amministrazioni locali si è incoraggiata una campagna di critiche popolari, e questa si è sviluppata in tutta libertà, con andamento travolgente e salutare. La campagna contro il burocratismo, condotta con riforme soprattutto negli uffici ministeriali dell'Avana ha ottenuto pieno successo e viene continuata.
Questa campagna ha incoraggiato le masse popolari a avere fiducia nel metodo e nella struttura del potere. Si è provato che questo non si cristallizza, come avveniva, in passato. Non si è avuto aprioristico rispetto per nessuno: anche responsabili provinciali di partito sono stati destituiti, in questi ultimi mesi. Intanto si costituisce in fretta il partito dovunque non era ancora presente: scuole, ministeri, università. Nei sindacati vige uno stile nuovo di lavoro e nelle fabbriche si raccomanda che ogni piano venga elaborato dal basso, in riu[...]



da Leoncarlo Settimelli, Cuba canta Bella Ciao in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1967 - - agosto - 29

Brano: [...]ando le conghe all'inno nazionale. Cuba que linda es Cuba (intonato in prima persona dalla florida hostess) alla Guantanamera. Fi no a quando non hanno scoperto la delegazione italiana e l'hanno obbligata a ripetere per la centesima (e forse più) volta Bella ciao, la canzone che ha conosciuto a Cuba un successo davvero travolgente. Per un mese, i contadini di Santiago, i giovani studenti di Minas de Frio, i tecnici della televisione, il pubblico dell'Avana, i villeggianti di Varadero non hanno chiesto che Bella ciao. E si rinnovava, ogni volta, il rito di cantare tutti insieme, delegazione italiana (Ivan Della Mea, Elena Morandi, Giovanna Marini e il sottoscritto) e pubblico cubano, la storia della ragazza che si fa partigiana e che chiede un fiore per la sua tomba. Non è certo la canzone più bella della Resistenza italiana, eppure quel suo scandire e Bella ciao, bella ciao D. battendo le mani, diventa un linguaggio internazianate, universale.
Tanto più che questa canzone è assai conosciuta a Cuba dove, secondo molti compagni, è stata importat[...]



da Saverio Tutino, Come lavora il gruppo dirigente cubano. Castro concepisce il governo come un «comando mobile». Non vi è una sede dove si riuniscano sistematicamente i ministri - Fidel non un ufficio stabile, si porta dietro in tre automobili, libri e incartamenti, viaggia ispezionando l'isola, dando consigli, discutendo con tutti - Singolare testimonianza del ministro Llanusa. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1967 - - marzo - 4

Brano: [...]on tutti — Singolare testimonianza del ministro Llanusa
Dal rostro inviato L'AVANA, marzo.
Come lavora il gruppo dirigente a Cuba? Non vi è una sede dove si riunisca sistematicamente il governo, né una stanza dove si possa incontrare, di regola, il primo ministro. Si sa che Fidel Castro non ha un ufficio stabile e preferisce portarsi dietro, su tre automobili, i libri e gli incartamenti che gli occorrono, per potere stare il più possibile fuori dell'Avana, ispezionando piani e dando consigli di persona, in tutta l'isola.
Il presidente Dorticos lavora nella sede della presidenza e distribuisce con maggior ordine e sistematicità i suoi numerosi compiti. C'è chi dice che è l'uomo che lavora di più in tutta Cuba: sovraintende agli affari economici, sbriga le questioni protocollari della presidenza, controlla l'amministrazione dello Stato e segue i problemi del partito.
Raul Castro, il fratello del primo ministro, è vice primo ministro e ministro della difesa e anche vice segretario del partito. Raul nel lavoro, non è da meno dei primi due. Inoltre[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine dell'Avana, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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