Brano: [...]e dovuto leggere « tutti i membri del governo e tutti i gerarchi, essendo colpevoli di aver annullato ecc. sono puniti »; nel secondo caso si sarebbe dovuto invece leggere: « quei membri del governo e quei gerarchi i quali si fossero resi colpevoli di aver annullato ecc. sono puniti ecc. ».

Come è stato scritto, « la lettera della legge era per la prima soluzione, il buon senso per la seconda

Guido Buffarini, condannato a morte dalla Corte d'Assise straordinaria di Milano, viene condotto sul luogo dell'esecuzione (10.7.1945)

che facilmente prevalse ». Ma, a questo punto, le cose si ingarbugliarono ulteriormente.

Poiché la norma dell’art. 2 conteneva una elencazione cumulativa e non disgiuntiva, una volta accettata la interpretazione conforme a « buon senso », non si poteva non richiedere, per far luogo a sanzione, che l’imputato avesse compiuto tutti, nessuno escluso, i fatti indicati. Non sarebbe bastato, ad esempio, che l’imputato avesse « distrutto le libertà popolari », se nel contempo non avesse anche « annullato le ga* ranzi[...]

Brano: Processi ai partigiani

parte del bottino a vittime di nazifascisti, divide il resto con i suoi vicini ». C. Cass. 16.10.46, (In « Giustizia penale », 1947, II, p. 228).

Si vedano anche, dello stesso tenore, le sentenze della Cassazione dell ’11.12.1947, in « Rivista penale » (1947, 11), quella del Tribunale militare territoriale di guerra di Roma del 13.1.1946 in «Archivio penale» (1946, II, p. 253 ss.), quella della Corte d'Assise di Ferrara del 28.10.1946 in « Critica penale » (1948, p. 1921).

Come si vede, l’aspetto individuale era secondario; mentre, da ciò che è dato capire dalla ricostruzione giudiziaria, vi era una dimensione collettiva e politica incomprensibile per giudici che interpretavano in modo restrittivo una norma la quale, come risulta dalla relazione del guardasigilli Pai miro Togliatti, era esplicitamente destinata agli

« atti commessi in violazione delle leggi penali, dopo la liberazione del territorio nazionale, da combattenti di queste formazioni partigiane, a cui va imperitura la riconoscenz[...]

Brano: [...]e costoro, anche se aderenti ideologicamente all’occupazione nazifascista, non possono identificarsi con il nemico nel senso di forza operante sì da giustificare la necessità di un atto di offesa e difesa quale quello della soppressione ». Sentenza del Tribunale di Gorizia del 2.7.1948 con rigetto della richiesta di revoca del mandato di cattura del partigiano Goriup (in Roberto Battaglia, Come viene fatto... cit., p. 209).

Così come la Corte d'Assise di Bologna non considerò commessa in lotta contro il fascismo l’uccisione di un noto fascista, proprietario terriero, perché, essendosi verificato il fatto nel corso di scioperi dei contadini, « nel Ropa si volle colpire non il fascista ma il borghese », mentre d'altra parte la « lotta contro il fascismo con la lotta di classe non aveva alcun motivo di connessione politica ». Corte di assise di Bologna 9.2.1949 (in « Rivista penale », 1950, II, p. 767).

Vediamo ancora cosa significasse il « clima rinnovato » nella testimonianza di un processato per furto ed omicidio:

« Fummo portati sul[...]

Brano: [...]lla Repubblica sociale italiana e divenne ben presto la figura di maggior rilievo del fascismo repubblichino in Valcamonica: comandante della G.N.R. di Breno, organizzò e diresse di persona le operazioni di repressione antipartigiana.

Nei giorni della Liberazione riparò nel Trentino, dove fu riconosciuto ed arrestato dopo un paio di settimane di latitanza. Rinchiuso nelle carceri di Breno, venne poi tradotto a Brescia e processato dalla Corte d'Assise straordinaria che, il 20.8. 1945, lo condannò alla pena capitale.

L‘esecuzione della sentenza slittò

di alcuni mesi, mentre da varie parti (segnatamente a opera di esponenti del clero) si tentava di salvargli la vita; senonché troppo recenti erano i ricordi dei crimini commessi dallo Spadini, che infine venne fucilato da un plotone d’esecuzione nel poligono di tiro di Mompiano, alla periferia di Brescia.

Quindici anni più tardi la Corte Suprema di Cassazione riesaminerà il processo Spadini e riabiliterà il defunto maggiore della G.N.R. (sentenza 6.482 del 22.4.1960). Tale provvedimen[...]