Il segmento testuale cominciano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 1197Entità Multimediali , di cui in selezione 17 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 117
Brano: [...]iceva così: il fascismo è una rivoluzione, l’architettura moderna è rivoluzionaria, dunque dev’essere l’architettura del fascismo. La prima proposizione è errata e la conseguenza non poteva essere che disastrosa ».
Il distacco degli architetti italiani dal fascismo, col quale avevano in gran parte collaborato, inizia negli anni 193637 e aumenta sempre più nella misura che la crisi del regime si approfondisce. Alcuni di loro, e tra i migliori, cominciano col prendere contatti con gruppi antifascisti clandestini; crollano a una a una le illusioni e, dopo l’8.9.1943, anche gli architetti si trovano nella Resistenza e vi partecipano in gran numero, sia come partigiani combattenti che come attivi patrioti nei C.L.N.. Tra i molti che hanno dato generosamente la vita nella Guerra di liberazione ricordiamo, oltre ai già citati Raffaello Giolli e Giuseppe Pagano, caduti entrambi in campo di concentramento: Gian Luigi Banfi, uno dei più noti attivisti del movimento d’architettura moderna (aveva partecipato con L.
Beigioioso, E. Peressutti ed Ernest[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 146
Brano: [...]ndo, negli ultimi dei suoi quattromila disegni pubblicati sull’« Avanti! » fino al 1925, anno della soppressione del quotidiano, non mancò di sferzare vigorosamente e coraggiosamente il fascismo, tanto da doverne poi subire a lungo le persecuzioni.
Molto presto, però, alle opere satiriche, tra cui non vanno dimenticati i monotipi antifascisti di Carlo Levi (p. es. La balilla e la piccola italiana; Il fascista allo specchio, ambedue del 1930), cominciano ad affiancarsi le opere di denuncia delle persecuzioni fasciste, come il disegno Reclusi politici a Capodistria, eseguito in carcere nel 1930 dal torinese Todolo Orsello.
Di allarmata denuncia sono anche le Demolizioni che Mario Mafai (19021965) dipinse dal 1935 al 1937, riferendosi agli sventramenti urbanistici che Mussolini aveva fatto fare nella vecchia Roma. L’assurda smania mussoliniana, per cui « in venti anni il volto di tante parti della vecchia Roma era completamente cambiato» (Insolera), fece conoscere ai romani lo spettacolo di interi quartieri con palazzi semidistrutti e cumuli[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 147
Brano: [...]spressionismo e visione metafisica, che Bruno Becchi (19141944) eseguì durante gli anni della guerra civile spagnola, e il noto Bozzetto per una fucilazione in campagna che Renato Guttuso, forse pensando a « La fucilazione del 3 maggio » di Goya, dipinse nel 1937 in memoria di Garcia Lorca (fucilato nel 1936 nei pressi di Viznar), come appunto stava ad attestare la dedica al poeta spagnolo scritta nel retro del quadro. Sono, queste, opere in cui cominciano ad apparire i soggetti che si ritroveranno in molte altre nate nel periodo della lotta partigiana: scene di violenza omicida; popolani combattenti per la libertà; vittime della furia fascista.
Ma l’opposizione al fascismo in auesti uomini non si limitava al solo operare artistico e così ne!
1935 Carlo Levi sarà confinato in Lucania, dove resterà per due anni; nel 1937 Sassu sarà arrestato e condannato dal Tribunale speciale a 10 anni di reclusione, di cui sconterà solo 18 mesi; nello stesso anno, per attività antifasciste, sarà arrestato anche un altro pittore di grande avvenire come Re[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 148
Brano: [...]le loro gambe protese nel passo dell’oca sul globo sbuffante. Certo, va tenuto in debito conto che questi disegni venivano pubblicati' in un momento in cui il fascismo ostentava un atteggiamento critico nei confronti del riarmo tedesco e delle mire della Germania sull’Austria).
Luigi Spazzapan: Heil Hitler. 1938
Dal 1940 in poi si fa più fitta la produzione artistica riferentesi alla particolarità del momento. Numerosi sono gli artisti che cominciano a schierarsi contro il militarismo e la guerra, mentre — nelle opere di taluni — l’opposizione alla dittatura si fa più esplicita: così, mentre l’allora ventenne Franco Francese, in disegni come Situazione: 10 giugno
(1940) e Intorno al Crocifisso
(1941); e Attilio Alfieri, nelle composizioni Distruzioni, Sinistrati e Massacri della guerra (194043); e
lo scultore Marcello Mascherini, con La strage degli innocenti, Lotta d’uomini e Prigionieri del sogno, denunciano la tragicità della guerra, accanto ad altri che ne documentano aspetti più marginali, come Spazzapan nella tempera Nebbia[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 708
Brano: [...] devono essere immediatamente seguiti dalle cingolette che poi dovranno scavalcarli. Qui si assiste a una gara fantastica tra civili e militari per attrezzare traghetti di fortuna; certi imbarchi fanno restare col fiato sospeso. Una "Jeep” dondola quasi sul pelo dell'acqua; nessuno potrà mai spiegare per quale miracolo di stabilità... sia giunta sull’altra sponda.
... Il numero dei viaggi si moltiplica, zatteroni e pontoni vengono migliorati: cominciano a dondolarsi sull’acqua i grossi autocarri e i piccoli cannoni della fanteria. A mezzogiorno l'animazione ha raggiunto il suo culmine, i punti di traghetto sono ancora aumentati; tutto il fiume pullula di armati e di mezzi, mentre lunghe teorie di veicoli continuano a serrar sotto per l’imbarco ».
La spericolata attraversata del Po, « all'italiana », fu certamente il più pittoresco episodio di quegli ultimi giorni di battaglia, ma fu anche il più significativo. Realizzata con il concorso appassionato della popolazione rivierasca insorta contro i tedeschi prima dell’arrivo delle nostre trup[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 725
Brano: [...], il resto di razza nera o mulatti. Estesa su 114.000 kmq (67 abitanti per kmq), ha economia prevalentemente agricola: è la maggiore produttrice mondiale di zucchero di canna e di tabacco. Capitale L’Avana (v.).
Prime lotte per l’indipendenza
La rivoluzione socialista di Cuba, la prima nel continente americano, conclude un processo di lotte nazionali e proletarie che ha profonde radici nella storia dell’isola. È infatti nel 1820 che a Cuba cominciano ad apparire i primi movimenti nazionalisti in lotta contro la dominazione spagnola. E sono del 1826 i primi due martiri della libertà cubana: Aguerro Velazco e Andrés Sànchez. La lotta armata contro la Spagna iniziò nel 1860, con la proclamazione della « Republica de Cuba Libre », e finì dopo dieci anni con la sconfitta dei cubani. Ma subito la guerriglia riprese nella provincia d’Oriente per trasformarsi in insurrezione popolare sedici anni dopo, quando da Nuova York José Marti, il grande leader nazionalista morto in combattimento, che ispirerà anche la rivoluzione castrista, diede l’ordine [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 294
Brano: [...]». 15.6: Mussolini ordina a Badoglio di attaccare sul fronte francese (data prevista: 23 giugno).
17.6: La Francia chiede l’armistizio ai tedeschi, tramite la Spagna. Hitler convoca Mussolini a Monaco per concordare le condizioni armistiziali.
20.6: Per avere voce al tavolo delle trattative armistiziali, Mussolini impone a Badoglio l’inizio immediato delle operazioni sul fronte francese. Nonostante l’assoluta impreparazione tattica, queste cominciano l’indomani. Favoriti anche dalle condizioni meteorologiche e dalla posizione geografica, i francesi resistono tenacemente, infliggendo alle truppe italiane gravi perdite: 632 morti e 6.029 feriti in quattro giorni (molti congelati).
24.6: Viene firmato a Roma l’armistizio tra l’Italia e la Francia. Ra, gioni di opportunità politica costringono Mussolini a rinunciare a tutte le sue richieste.
28.6: Italo Balbo, in volo sul cielo di Tobruk, viene abbattuto dalla contraerea italiana (spiegazione ufficiale: un errore). A sostituirlo come governatore della Libia viene designato il generale G[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 295
Brano: [...]1
15.1: In Eritrea ha inizio la ritirata delle truppe italiane.
19.1: Mussolini va a incontrarsi con Hitler a Berchtesgaden. Il Fuhrer gli promette l’invio di truppe corazzate tedesche in Libia per il mese di febbraio, e un massiccio intervento in Grecia a primavera.
I.2: Il Partito fascista ordina in Italia la « mobilitazione civile » di 8 milioni di cittadini dai 18 ai 55 anni. Truppe tedesche, affidate al comando del generale Rommel, cominciano a sbarcare a Tripoli.
519.2: Aspra battaglia sull’altopiano di Cheren, in Africa orientale, dove gli italiani respingono un attacco di forze angloindiane. In Somalia le truppe italiane vengono messe in rotta.
II.2: Mussolini convoca Franco a Bordighera e cerca di convincerlo
a intervenire nel conflitto, ma il Caudillo tergiversa.
24.2: Mussolini, in un discorso, annuncia agli italiani: « A primavera verrà il bello, in ognuno dei quattro punti cardinali ».
1.3: Il duce si reca in Albania per ispezionare le truppe. Vi resterà fino al 20 marzo.
9.3: Sul fronte grecoalbanese, Mu[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 632
Brano: [...]a armata britannica nel mondo. Malgrado le proteste di tutta la sinistra inglese e di molti paesi membri del Commonwealth, è stata ufficialmente annunciata dal governo britannico la ripresa della vendita di armi al governo razzista del Sud Africa. Un altro progetto riguarda la restituzione in mani private di quei settori dell’industria nazionalizzata che, rimessi in sesto a spese della intera comunità nazionale e resi oggi economicamente attivi, cominciano a interessare di nuovo i gruppi capitalisti.
Dal 1945 al 1970, in 25 anni che hanno visto alternarsi al governo, con regolarità, laburisti e conservatori, si può dire che — nelle sue linee generali — la politica inglese è stata caratterizzata soprattutto da una crescente sottomissione ai più potenti gruppi capitalisti americani, per assicurare l’egemonia di una classe giunta da tempo al suo tramonto. Ciò ha portato, in politica estera, a favorire l’espansione imperialista e neocolonialista degli Stati Uniti nel mondo intero; e in politica interna, a far pagare sempre più pesantemente alle [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 126
Brano: [...]lle sue regioni, dovute all’osservazione diretta di persone competenti e scrupolose, cominciamo ad averle dopo il 1870. Ma a quelle notizie, e soprattutto a quei giudizi, si deve far risalire anche la responsabilità di un grosso equivoco in cui, secondo noi, sono caduti molti degli studiosi che si sono occupati della nostra economia agraria, ed in particolare
della produzione cerealicola nel primo decennio dell’unità. Poiché, dopo il 1870, si cominciano a notare i primi segni della crisi che si farà sempre più grave nel ventennio successivo, colpendo in misura maggiore la coltura granaria, a cui era dedicata più della metà delle terre seminate, si è voluto dedurre da questo che il decennio precedente fosse stato nella nostra agricoltura un periodo di progresso, e si è voluto fondare tale affermazione su dati quantitativi della produzione, raccolti nell’annuario Correnti e Maestri, del 1864, e tratti per la maggior parte da poche statistiche ufficiali pubblicate dal Ministero dell’Agricoltura ». Secondo Rosario Romeo, invece, « nel primo peri[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine cominciano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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