Il segmento testuale ceramisti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 49Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 392
Brano: [...]oseguire nell’azione per attaccare un altro gruppo di tedeschi che si era sistemato a difesa; mentre con i suoi partigiani stava per raggiungere la posizione, fu colpito a morte.
Paolino, Stefano
N. a Niella Tanaro (Cuneo) l’1.11. 1885, m. a Mondovì il 15.1.1939; operaio.
Di famiglia contadina, terminata la terza classe elementare entrò come apprendista in una fabbrica di ceramiche. Nel 1901 era già tra i fondatori della locale lega dei ceramisti e militante socialista. Nel 1911, dopo aver guidato uno sciopero protrattosi per oltre cinque mesi alla RichardGinori di Mondo* vi, venne licenziato.
Negli anni che precedettero la Prima guerra mondiale fu segretario della Federazione provinciale del P.S.I.. Trasferitosi temporaneamente a Castellamonte (Torino), continuò l’attività di organizzatore sindacale e si batté per l’unificazione dei ceramisti italiani in una federazione
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 662
Brano: [...]Blocco Nazionale (fascista) raggiungeva il 16,57% e i popolari (cattolici) ottenevano il 15,60%.
L’attacco fascista
Costretti a starsene alquanto nascosti e mimetizzati fra gli ex combattenti fino alla primavera del 1922, ma sempre sostenuti dal padronato locale e protetti dalle squadre d’azione fiorentine capeggiate da Dino Perrone Compagni (v.) i fascisti sestesi poterono muovere apertamente all’attacco dopo la grave sconfitta subita dai ceramisti della Manifattura di Doccia nel lungo sciopero di gennaiomarzo di quell’anno. Se le prime azioni terroristiche, culminate neH’omicidio del sedicenne Roberto Ceccherini (18.5.1921), erano
state compiute dagli squadristi appositamente calati da Firenze, i fascisti sestesi non furono da meno ed emularono i loro camerati con la squadra d’azione « Riscossa » che il
26.4.1922, in una proditoria aggressione notturna contro tre operai, uccise il giovane Dino Parenti, membro di una nota famiglia antifascista locale, e ferì a rivoltellate i suoi compagni.
Quest’impresa, cui seguì la beffa giud[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 416
Brano: [...]rti, gli orientamenti del foglio differirono da quelli del C.L.N. Il 14.3.1945 Giulio Miceti fu arrestato dai nazifascisti mentre era intento alla composizione del terzo numero, che così potè apparire solo dopo la Liberazione (3.6. 1945), a stampa.
LAr.
Lotte Nuove
Settimanale della Sezione socialista di Mondovì (Cuneo) e poi organo provinciale del Partito socialista, fondato il 22.11.1902 da Stefano Paolino, organizzatore sindacale dei ceramisti.
La storia di « Lotte Nuove » si identifica con quella del socialismo cuneese, dall'inizio del secolo fino al 14.11.1925, quando cessarono le
pubblicazioni. Allo scoppio della prima guerra mondiale, il giornale condusse un’accanita battaglia contro l’interventismo e durante la guerra subì tali censure da essere ridotto quasi al silenzio.
Il suo momento più favorevole lo ebbe nel 1919 quando, dopo una aspra campagna elettorale, il Partito socialista riuscì a far eleggere nella provincia ben 4 deputati [Cava II era, di Caraglio; Lombardo, di Saluzzo; Paolino, di Mondovì; Roberto, di Al[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 217
Brano: [...]marono una sezione della Federazione giovanile comunista.
L’intensificato sfruttamento della classe operaia da parte del regime fascista favorì l’azione dei comunisti che, nel 1929, promossero la ricostituzione clandestina della Camera del lavoro. Questa riuscì a organizzare vetrai, tipografi, conciai, fornaciai, e inviò i propri delegati alle Conferenze sindacali di Lione e di Zurigo. Furono in quegli anni organizzate agitazioni sindacali di ceramisti a Montelupo, di vetrai e tipografi a Empoli. Nel dicembre 1930 si ebbe uno sciopero di vetrai, in risposta a Mussolini che aveva decurtato i salari e gli stipendi dal
10 al 15%. Nel 1934 i vetrai comunisti vennero eletti in maggioranza nel consiglio di categoria.
Nel 1928 il Centro interno del P.C.I. costituì a Empoli un Comitato regionale, con Rutilio Reali segretario e due membri (un pratese e un fiorentino). Alla F.G.C. empolese, diretta da Mario Fabiani e Giuseppe Chiarugi, fu dato l’incarico di organizzare una manifestazione di protesta, con lancio e affissione di manifestini ed es[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 254
Brano: [...]i giornalisti italiani e cecoslovacchi poterono identificare dopo laboriose ricerche il vero nome di questo partigiano e ricostruire le vicènde che l’avevano condotto nelle file della Resistenza italiana. Il 17.4.1966, nel quadro delle celebrazioni per il XXI anniversario della Liberazione, si svolse nel cimitero di Argenta una cerimonia ufficiale per dare il vero nome al valoroso caduto. Una nuova lapide con l’effigie di Jurai Basnar (opera dei ceramisti di Karlovy Vary) e col suo nome ha preso il posto della precedente.
Basovizza
A Basovizza, villaggio di 800 abitanti a 9 km da Trieste, il 6.9.1930, dopo una sentenza del Tribunale speciale fascista evidentemente ispirata a ragioni di rappresaglia, furono fucilati 4 giovani sloveni [Ferdinando Bidovec, Francesco Marusic, Luigi Vaìencic, Milos Svonimiro), che sono ricordati da tutto l’antifascismo triestino e sloveno come martiri della libertà.
Il processo di Trieste
All’inizio del 1930 furono arrestati a Trieste e in altre località della Venezia Giulia 87 lavoratori croati e slove[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine ceramisti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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